Europa: ci hanno imposto sofferenze del tutto inutili

Aperto da Finnegan, 8 Marzo 2019, 11:29:33 AM

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johann

Citazione di: Finnegan il 17 Marzo 2019, 11:30:21 AM
Questi miti illuministi-risorgimentali sono nichilisti nel fondo, spero l'umanità se ne accorga prima di esserne distrutta come da un virus.

Benedetto XVI: c'è qui un odio di sé dell'occidente che è strano e che si può considerare solo come qualcosa di patologico; l'occidente non ama più se stesso della sua propria storia vede ormai soltanto ciò' che e deprecabile e distruttivo, mentre non è più in grado di percepire ciò in cui e stato grande e puro, L'occidente per sopravvivere ha bisogno di una nuova accettazione di se stesso

Parlando di Europa e di rimando anche di occidente, gira e rigira per quanto "scassi i maroni" E' Sempre li che si va a parare,   E' Sempre li che "il dente duole " :   
Entrambi sono come affetti dalla variante pestilenziale del morbo di Alzheimer che ad oggi gli è costata un'amnesia totale della propria identità' che (come per una persona) riguarda la consapevolezza della propria storia e del proprio passato

Secondo me, nel considerare l'Europa ci si deve soffermare al livello del suo psicotico sadomasochismo superficiale e cioè' di come è usa affrontare i suoi problemi confondendo e sovvertendo causa ed effetto in un circolo vizioso del tipo  " prima l'uovo o la gallina?" 
es:(misandria, crisi della famiglia, denatalità')        /      (femminismo, aborto, unioni tra omosessuali, contraccezione, immigrazione)         In cui dimostra di non capire, o non voler capire quali sono i fattori che producono i problemi,  qui ci sarebbe motivo per considerare la necessita di una seduta di psicanalisi "continentale"
fuor di metafora, non è del tutto peregrino pensare che anche la diffusione esponenziale delle stesse discipline parolaie (non chiamiamole scienze!) psicologia psicanalisi psi.. psi... che tanto piacciono alle femmine, con tutta la sua mistica del "se" e del "ma" abbia contribuito a relativizzare il modo di pensare della gente estromettendo la capacita di risolversi in CERTEZZE OGGETTIVE,  fatto sta che L'occidente e diventato il continente del "ni" rispetto a qualsiasi cosa (compresa la sua identità) un accenno appena appena più definito, e uno si ritrova praticamente già in territorio  intolleranza
Ottima la definizione di ida magli: il politicamente corretto è (di fatto) l'obbligo del non giudizio, che ha annientato la fiducia degli europei in se stessi nel proprio sistema logico nella propria storia nella propria tradizione

Eppure mi si potrebbe rispondere, il primo articolo del trattato dell'unione europea del 1992    recita:
l'unione si fonda sui valori del rispetto della dignità' umana della libertà' della democrazia dell'uguaglianza dello stato di diritto e del rispetto dei diritti umani compresi quelli delle persone appartenenti a minoranze, questi valori sono comuni agli stati membri in una società' caratterizzata dal pluralismo dalla non discriminazione dalla tolleranza dalla giustizia dalla solidarietà' e dalla parità' tra donne e uomini

Con un simile compendio dei migliori propositi umani manifestati dalla preistoria a questa parte,  e chi se ne frega!  direbbe in coro i 4/5 dell'Europa progressista se nel trattato VOLUTAMENTE non c'è nessun rimando alle radici cristiane dell'Europa!, e invece è proprio qui che sta il problema! perché se il frutto del decalogo di questa "paradisiaca società" è il cesso dell'Europa attuale allora vuol dire che quegli aulici propositi non vengono intesi molto oltre un dozzinale e insulso buonismo di facciata, dalla consistenza non molto diversa dagli sbalzi umorali di una donna qualsiasi

O ci sei  o ci fai!  si potrebbe chiosare, e infatti come E' possibile fondare un così vasto progetto politico su cotanti nobili principi, senza fare riferimento a un qualche sistema di valori trascendente che li giustifichi e li fissi nel cuore degli europei in modo permanente?, Il trattato parla di "valori" di "diritti" di "giustizia" ma si astiene scrupolosamente dal fondarli su un'etica oggettiva, In questo modo i suddetti diritti e valori avranno il significato ultimo che di volta in volta l'oligarchia regnante a Bruxelles deciderà' di dargli ovviamente su base politico ideologica
se vuoi costruirci sopra una società' un valore un principio DEVE essere riconosciuto come dato oggettivo e permanente, non immanente e relativo a qualcosa
Ad esempio prendiamo l'inflazionato valore della libertà' :
Di per se non può essere valore fondante di niente, libertà' implica facoltà capacita di fare qualcosa,  io non sono "libero" e basta  io sono libero di poter fare qualcosa ed è ciò che scelgo di fare che mi qualifica, l'equità dell'atto libero si giudica dall'equità del fine che persegue. Senza un orizzonte etico la "libertà' non è altro che uno slogan vuoto   
Lo stesso per il pluralismo, che se deve significare la rinuncia a priori di affermare qualsivoglia principio significa solo mero relativismo
E cosi via ...

Diceva il cardinale biffi sulla situazione europea:
ciò che mi pare senza avvenire è la "cultura del niente"  della libertà senza limiti e contenuti,  dello scetticismo vantato per conquista intellettuale, la cultura del niente non è in grado di reggere nessun assalto (invasione dell'islam) proprio perché' per definizione il niente è ........niente
documentato da radici cristiane
Un uomo che è un uomo DEVE credere in qualcosa (dal film: il mio nome è nessuno)

Finnegan

CitazioneBenedetto XVI: c'è qui un odio di sé dell'occidente
Non è certo un caso, queste idee sono come dei virus inoculati in una collettività per distruggerla dall'interno. Non hanno altro senso né altro scopo, per questo devono essere rigettate senza compromessi.
Citazionequi ci sarebbe motivo per considerare la necessita di una seduta di psicanalisi "continentale"
:lol: Cominciando dalle donne, specie quelle che ci affollano nei vari Parlamenti.
Citazionese vuoi costruirci sopra una società' un valore un principio DEVE essere riconosciuto come dato oggettivo e permanente,
Qui c'è (molto) da lavorare, sono secoli che inculcano alla gente (a cominciare dalla scuola) che le certezze sono superstizioni di una passata infanzia dell'umanità, la religione porta le guerre e le "crociate" (ne vedremo qualcuna tra non molto, temo), l'amore per il proprio Paese la "dittatura". Questo armamentario ideologico, cacciato con l'imbuto nelle teste della gente, provoca dei veri e propri blocchi nei confronti di azioni risolutive. Basta leggere i commenti ai nostri post su Facebook: "Avete ragione, ma l'umanità si è evoluta (?) e non si può tornare indietro". Chi lo dice? E se accantonando scelte sbagliate, invece di tornare indietro si andasse avanti? E' come dire ai tempi di Stalin e dei gulag: "Ora c'è L'Unione Sovietica e non si può tornare indietro".
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