INPS e bullismo social verso alcuni cittadini...

Aperto da Serenissimo, 18 Aprile 2019, 09:29:32 PM

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Serenissimo

https://www.wired.it/attualita/politica/2019/04/18/inps-per-la-famiglia-social-candy-candy-forza-napoli/

La pagina Facebook Inps per la famiglia è ufficiale. Ce lo ha confermato l'account Inps replicando a una nostra richiesta. Quella pagina è finita nelle ultime ore al centro di un'interessante polemica per due ragioni: da una parte, con l'inizio delle comunicazioni da parte dell'ente previdenziale sull'esito delle richieste del reddito di cittadinanza, è diventata una sorta di sfogatoio di tante persone inferocite o semplicemente deluse per l'importo effettivamente accordato, ben al di sotto dei famigerati 780 euro. A cui si aggiungono quelli che ritengono di essere stati esclusi per errore. Dall'altra per lo stile, a dir poco disinvolto, del o degli amministratori di quella pagina, che riservano agli utenti risposte acide se non deliberatamente insolenti, alludendo anche a elementi personali caricati sul profilo di chi chiede informazioni.

Sul primo punto, questo piccolo-grande cortocircuito rivela un amaro risveglio per centinaia di migliaia di persone. In generale, considerando il proprio Isee e altri eventuali sussidi, dovrebbe essere chiaro se si ha diritto al reddito e quanto aspettarsi. Così, tuttavia, non è per molti. Tanto che su quella pagina si sono raccolti quesiti, domande e osservazioni – va detto, spesso in grado di mettere a durissima prova i moderatori – sugli aspetti più diversi. Ma anche, appunto, una profonda amarezza per le roboanti promesse dell'esecutivo e la dura realtà: difficile sconfiggere la povertà con 40 euro di reddito.

Da chi si domanda se ci sia stato un problema a chi spiega di aver preso un nuovo appuntamento con il Caf per controllare la sua richiesta a chi, semplicemente, si lamenta dell'importo. Questo, fra l'altro, il dato più lampante: spesso le cifre realmente comunicate dall'Inps appaiono sensibilmente diverse da quanto prospettato in fase di consulenza fiscale, dove forse alcuni elementi e benefici già goduti non sono stati considerati. Ovviamente, nel frastuono di quella pagina, non mancano i moralizzatori che trollano gli utenti accusandoli di voler solo intascare i quattrini e starsene sul divano così come chi, specie nelle ultime ore, ha iniziato a provocare deliberatamente i moderatori dopo aver letto le loro repliche.

Ecco, la modalità di gestione degli amministratori. In diversi commenti chi si nasconde dietro il nome della pagina spiega di applicare una propria "netiquette" a interventi e commenti, pretendendo anche di trasformare un posto di libero confronto (fino a prova contraria, non è un gruppo chiuso) in un luogo in cui altri utenti non debbano sostituirsi né fornire proprie opinioni: "Questa è una pagina istituzionale (pagina istituzionale scritto in maiuscolo, nda) non un forum ed ha delle regole che voi accettate scrivendo qui". In realtà ogni thread in calce a ogni post di Facebook è di fatto, potenzialmente, un piccolo forum a se stante in cui si sviluppano conversazioni e repliche. Ma questa è un'altra storia.

Il punto è che, come si diceva, spesso gli amministratori si prendono delle libertà notevoli. Davvero fuori misura. Lasciando passare anche una serie di giudizi sprezzanti nei confronti degli utenti che chiederanno anche informazioni cretine, ripetute mille volte, semplici da reperire altrove, siamo d'accordo. Ma che, se stanno su una pagina ufficiale dell'istituto, per quanto mi riguarda è come se si fossero presentati a un suo sportello fisico: o si risponde istituzionalmente (a proposito di "pagina istituzionale") oppure non si è all'altezza di un servizio simile e lo si sospende, invece di concedersi a queste sceneggiate digitali. Cosa risponderemmo a un operatore in carne e ossa che replicasse in questo modo a un utente in un ufficio dell'Inps?

Ci sono repliche stizzite ("Ci sta chiedendo se gliel'hanno respinta o perché gliel'hanno respinta?") e molto spesso con errori di battitura o di maiuscole (legati probabilmente alla moderazione via smartphone). E ancora: una crociata contro il lavoro nero con cui spesso si apostrofano un po' pesantemente agli utenti che ammettono di averlo svolto senza in fondo sapere come e perché, maiuscole in libertà ("Non rispondete al postro nostro o dobbiamo bloccarvi!", tutto maiuscolo), qualche insolenza anche nei confronti dei giornalisti e infine una preoccupazione costante di svincolarsi da implicazioni politiche tornandoci in realtà molto spesso: "Come noto non è Inps che fa le leggi – si legge in varie salse – noi siamo chiamati ad applicare quanto votato in Parlamento. Cortesemente non interagite tra di voi nei commenti di questa che è una pagina istituzionale".

Va detto, si percepisce anche uno sforzo notevole nel gestire la massa di domande – spesso ripetute automaticamente a ogni post – anche se in modo spesso diretto. Quasi a voler "scuotere" gli utenti.

E poi c'è lei: Candy Candy Forza Napoli che sembra condurre all'estremo la capacità di resistenza di chi gestisce quell'account. La ragazza non sa come procurarsi il pin dell'Inps per accedere al sito e consultare la documentazione e le comunicazioni: "Basta richiederlo a Poste o a Inps. Oppure è troppo impegnata a farsi i selfie con le orecchie da coniglio?" rispondono gli amministratori, permettendosi di questionare sulla foto profilo della giovane. Per giunta, una battuta che ritorna anche in un'altra occasione: "Le ripetiamo: se usa Facebook e si fa i selfie con le orecchie da coniglio sa anche richiedere un pin". Il che sarà forse anche vero, ma non sta a uno che si firma "Inps" dirlo. Specie se sostiene, in un altro commento, che "le comunicazioni su questa pagina arrivano direttamente dalla direzione".

"Una Pagina Facebook Ufficiale di un ente pubblico è a tutti gli effetti la voce ufficiale di quell'ente – spiega Eugenio Maddalena, esperto di social e digital strategy – abbiamo assistito quindi a un ente pubblico che certifica ufficialmente, con un linguaggio inadeguato, che la gente è incapace perché non sa richiedere un pin e non rispetta la sua macchinosa trafila burocratica. Non si interroga, per esempio, sulla "user experience" del proprio sito o sulle sue procedure e se la prende con i cittadini. È vero che abbiamo un problema di educazione al digitale, ma dovremmo interrogarci sulle cause senza scagliarci istericamente contro l'utenza".

Il dibattito sul merito ha poi traslocato su Twitter, dove l'Inps ci ha fornito una serie di spiegazioni sottolineandoci anche il gran numero di fake che stanno circolando in queste ore, cavalcando l'errore madornale con Candy Candy Forza Napoli. Anzitutto, Inps sostiene che gli amministratori su quella pagina agiscono in quel modo perché "ha uno stile molto colloquiale con una netiquette creata allo scopo di offrire una risposta a tutti". Ma "perché una pagina di informazioni, comunicazioni e aggiornamenti sulle prestazioni a favore della Famiglia dovrebbe avere uno stile molto colloquiale? Non vi viene in mente che questo sia la causa del putiferio che si sta scatenando lì?" si chiede quindi un altro esperto di comunicazione digitale, Luca Alagna. Inps ribatte infine spiegando che "affrontiamo temi sensibili e vorremmo creare una relazione con gli utenti al di là della comunicazione unidirezionale. Una sfida che ovviamente comporta problemi ed errori che servono per migliorare".

Principi anche condivisibili. Ma se creare una relazione significa anche solo rischiare di mancare di rispetto pure alla più sciocca delle richieste forse c'è da interrogarsi sui metodi, sulle strategie e sulla fascia di utenti che frequenta quella pagina per capire come "svegliare" i più bisognosi di sostegno (magari traslocando nella messaggistica privata?) senza per forza doverli sottoporre a un continuo ping pong.

In mattinata la strana vicenda si chiude con le scuse: "In linea con quanto previsto dalla netiquette e dalla social media policy della pagina e in considerazione del grande interesse e impatto del #redditodicittadinanza e di altre misure a favore della famiglia, risponderemo solo a commenti inerenti agli aspetti tecnici delle prestazioni erogate da Inps. Cogliamo l'occasione per scusarci con quanti possano essersi sentiti toccati od offesi da alcune nostre risposte". Questa sì, che è una risposta istituzionale.
Da una dona a un molin no gh'è gran diferenza.

Serenissimo

https://www.nextquotidiano.it/candy-candy-forza-napoli-facebook-cancellata/

L'utente "Candy Candy Forza Napoli", diventata suo malgrado famosa per le domande e le risposte sulla pagina Facebook di Inps per la Famiglia, ha cancellato il suo profilo Facebook. Evidente non ha gradito o non ha saputo reggere l'improvvisa e non richiesta fama, generata dopo che alcuni utenti avevano iniziato a ridere delle sue domande su come ottenere il PIN e lo SPID per accedere al pannello del Reddito di Cittadinanza. I suoi commenti ai post di Inps per la Famiglia erano diventati il bersaglio perfetto di chi si voleva fare fare quattro risate sulle difficoltà altrui.

Il vero problema di Candy Candy Forza Napoli


E c'è da dire che il Social Media Manager della pagina ci ha messo del suo quando – rispondendo in malo modo – ha chiesto alla titolare dell'account se era "troppo impegnata a farsi i selfie con le orecchie da coniglio" per capire come fare a richiedere e ottenere il PIN "che ci vogliono cinque minuti". È vero che le domande petulanti della signora, che a quanto pare risultava essere tra coloro che avevano fatto domanda per il RdC, fanno sorridere. Ma chi di noi non ha mai avuto un amico (o un genitore) un po' imbranato con la tecnologia? Un conto è riderci su un conto è mettere alla gogna una persona per il solo motivo per cui non riesce a fare una cosa.

inps pin candy candy napoli - 5

Forse la retorica degli "analfabeti funzionali" (difficilmente è questo il caso) sta andando troppo oltre. Anche perché non stiamo parlando di analfabeti funzionali ma di persone che al massimo hanno una scarsa alfabetizzazione informatica, cosa ben diversa. Qualcuno ha pensato di spiegare cosa c'era che non andava nell'approccio del SMM dell'Inps. È il caso della sociolinguista Vera Gheno che in un post Facebook ha fatto alcune interessanti considerazioni emerse dalla vicenda dell'Inps delle famiglie. Una su tutte il fatto che tutti dobbiamo riflettere sulle nostre competenze digitali, sia che siamo semplici osservatori che si fanno una risata sia che siamo SMM più o meno improvvisati.

E voi dove vi nasconderete quando arriveranno i coniglietti pucciosi?

C'è poi chi ha voluto far arrivare a Candy Candy Forza Napoli la sua solidarietà. Fotografie Segnanti lo ha fatto a modo suo, vale a dire con quel meme multi-livello che non hai mai la certezza che in questo caso stia prendendo in giro Barbara D'Urso o proprio la povera Candy Candy.



Ma almeno altre due persone hanno indossato virtualmente le orecchiette da coniglio per manifestare sinceramente la propria vicinanza alla signora che non riesce a capire come si fa il PIN dell'Inps. C'è chi se la prende con i blastatori, termine con cui si identificano quelli con la risposta ficcante sempre pronta a "spegnere" l'interlocutore senza lasciargli scampo. Magari l'Inps non è stata davvero blastatrice ma molti di quelli che hanno invocato "la 104" per gli utenti della pagina dovrebbero fare una bella riflessione.


Perché come spiega un'utente persone come la "signora Candy Candy" vanno sostenute nella rivendicazione del loro diritto ad accedere al welfare, le si deve aiutare a capire quali sono i suoi diritti, non metterla alla berlina perché si fa i selfie con le orecchie di coniglio (come se la cosa denotasse chissà quale pochezza). Forse è prematuro dire che la sinistra deve ripartire dalle orecchie di coniglio. E come tutti i "la sinistra riparta da.." ha pure poco senso. Ma quello che è importante è che questa vicenda evidenzia la distanza che c'è tra i benestanti che si possono anche non preoccupare di come si ottiene il PIN dell'Inps o lo SPID e quelli per cui averlo o no fa una grandissima differenza, perché permette di controllare se il sussidio lo avranno oppure no.



Inutile nasconderci, molti di quelli che prendono in giro "Candy Candy" non lo fanno per il nome del profilo, lo fanno perché sono dei bulletti, magari del tipo meno dannoso e pericoloso socialmente, ma sempre bulletti sono. E la cosa grave è che lo fanno perché sanno – o sospettano – che la signora sia un'elettrice del MoVimento 5 Stelle, e che quindi vada in un certo senso punita perché responsabile di quello che sta facendo il governo. E poi c'è questa strana forma di razzismo nei confronti dei poveri che si legge spesso in bacheche cosiddette "di sinistra", salvo poi lamentarsi perché "non ci votano più". Un senso di presunta superiorità che poi viene abilmente sfruttato da chi ha buon gioco nell'inventarsi categorie altrettanto inesistenti e poco rappresentative come quelle dei buonisti o dei radical chic per attaccare la sinistra.

Come scrive un'altra utente Facebook il problema è anche «questa sinistra piena di boria, che deride i poveri, che sputa sugli ultimi» magari non è una sinistra che va fatta tramontare ma che dovrebbe riflettere sulle sue competenze sociali. Non sia mai che dopo gli analfabeti funzionali che votano sbagliato scopriamo l'esistenza di un'altra categoria di imperfetti: gli analfabeti sociali che parlano a vanvera di meritocrazia e ignorano i problemi di chi magari nella vita è stato meno fortunato di loro. Lasciare indietro "Candy Candy Forza Napoli", o peggio lasciarle alla propaganda della Lega o della destra sovranista, questo è il vero errore della sinistra italiana.
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Serenissimo

#2
Premessa per i lettori : non sono favorevole al reddito di cittadinanza, almeno così come concepito dal M5S , poichè i suoi più feroci detrattori se ne guardano bene dal dire che in altre realtà eruopee esso funziona alla grande . Seconda premessa, certi utenti sono davvero rompiscatole e poco inclini a volersi impegnare .

Ma è sconcertante il tam tam di derisioni verso questa utente citata negli articoli . Non fosse altro che certe risposte arroganti te le danno anche dal vivo in alcuni uffici e non ci metti niente a mandarli a quel paese* e non fosse altro che alcuni sono più ignoranti dei cittadini stessi, solo che si presuppone che chi lavora all'inps conosca almeno l'amministrazione e la gestione delle pratiche inps.

Seconda cosa, tutto questo "blastare" gli utenti ricorda tanto gli atteggiamenti della sinistra italiana che ormai è asservita ai poteri forti finanziari e presto farà la fine che merita, a meno di colpi di stato che però non credo proprio saranno ben visti dal popolo perchè non siamo nel 2011 . Ma ricorda anche i tipici privilegiati ricchi che guardano la gente comune dall'alto, convinti che la gente non ha problemi e non deve osare lamentarsi che ne ha, anzi è pure fastidiosa se lo fa ( ricorda tanto il femminismo...) . Gli atteggiamenti contro questi utenti, che saranno pure ignoranti, stupidi e dannatamente divertenti ma sono pur sempre persone e , tolti gli approfittatori furbetti, hanno bisogno di mangiare e vivere.

E occhio che , quando ci sarà in futuro una grave crisi che rischierà anche di toglierti un piatto a tavola, queste persone bisognose e apparentemente pacate non ci metteranno molto a trasformarsi in soldati col sangue agli occhi infuriati contro le elitè , e per esperienza italica questi sono i primi a compiere le peggio nefandezze contro chi le opprime, e saremo noi a dire alle elites  "non osate lamentarvi..."

*Per far capire la grande efficienza inps, senza voler entrare sul capitolo pietoso delle pensioni erogate come cirio regali a certi stranieri senza averne almeno verificato i requisiti, cito un episodio che mi ha toccato personalmente : mio padre si è visto rifiutare il sostegno inps per usura fisica causa lavoro. Secondo i medici inps 3 ernie conclamate dopo 40 anni di attività di smontaggio e rimontaggio pneumatici , anche di camion , non possono essere attribuite al lavoro. Secondo questi caricarsi per anni gomme e cerchioni è assolutamente innocuo alla schiena  ??? ???. Cara Inps, al posto di sclerare per degli utenti fastidiosi , pensa prima a risolvere queste porcate .
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Finnegan

Tutto torna, dalla fallacia delle promesse del M5S al comportamento sprezzante delle burocrazie. Purtroppo non sembra possibile cambiare questa tendenza, certi apparati hanno troppa inerzia per riformarsi, con tutte le prevedibili conseguenze del caso alla prima crisi economica.
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Serenissimo

#4
Citazione di: Finnegan il 18 Aprile 2019, 10:47:17 PM
Tutto torna, dalla fallacia delle promesse del M5S al comportamento sprezzante delle burocrazie. Purtroppo non sembra possibile cambiare questa tendenza, certi apparati hanno troppa inerzia per riformarsi, con tutte le prevedibili conseguenze del caso alla prima crisi economica.

Va detto che le burocrazie si tirano indietro se vengono forzate oppure scoppia chi ne è vittima . Come è successo infatti con la pagina facebook , a me più che ignorante questa utente ormai divenuta famosa involontariamente , sembrano più sclerati ed arroganti quelli che gestiscono la pagina. Per questo vedo in una futura crisi gravissima un risvolto positivo, se le burocrazie sprezzanti e gli apparati non cambiano saranno costretti a farlo con le cattive , e come ho detto sopra stiano attenti perchè se il popolo è forcaiolo non esiterà a rivolgersi contro gli apparati sprezzanti burocratici .

Tolti i ricchi e le elitè di sinistra, il popolo bue che si unisce alle prese in giro , in cui si chiedono perchè questi due articoli , altri non è altro che il tipico italiano NIMBY . Il progressismo , il prendere per i fondelli chi rimane indietro anche se ne è incolpevole o in difficoltà va tutto bene finchè non tocca a lui . Non che mi sorprenda, dato che il NIMBY è un atteggiamento quasi solo italiano , almeno qui in europa - .
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Finnegan

La differenza tra l'Italia e un qualsiasi Paese emergente è che lì se uno impara a leggere un giorno prima degli altri il sistema lo fa diventare ingegnere alla Samsung, in Italia l'esatto opposto e per bene che gli vada deve emigrare.
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Serenissimo

Citazione di: Finnegan il 18 Aprile 2019, 10:57:11 PM
La differenza tra l'Italia e un qualsiasi Paese emergente è che lì se uno impara a leggere un giorno prima degli altri il sistema lo fa diventare ingegnere alla Samsung, in Italia l'esatto opposto e per bene che gli vada deve emigrare.

Il punto è che si dovrà adeguare alla media competitiva l'italia , non andranno sempre avanti gli incapaci .
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Finnegan

E' una "bolla" meritocratica che prima o poi scoppierà, con conseguenze devastanti per il Paese perché le competenze pregiate non si recuperano in un giorno.
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