Davide Stasi: la donna che bada alla casa è uno stereotipo sessista medievale

Aperto da Finnegan, 24 Maggio 2019, 10:04:02 PM

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Finnegan

Per caso questa frase vi ricorda qualche slogan letto e riletto su siti femministi? Stavolta, invece, l'ho pescata in un ennesimo articolo di Davide Stasi - Stalker Sarai Tu, che senza onta fa suo, non senza aggiungervi allusioni al Medioevo oscuro e retrogrado, un vecchio luogo comune femminista per cui la donna che si occupa della famiglia sarebbe un retaggio sessista di epoche buie e patriarcali:

"La donna è vista nello stereotipo sessista antimaschile e medievale di unica depositaria della cura familiare e genitoriale."

Ancora una volta non si capisce come si possano far avanzare i diritti maschili, attaccando gli uomini (Incel, separati, pro vita) e riprendendo slogan femministi risalenti al '68.
Premesso che nel Medioevo, pur senza il benessere dato dalla tecnologia più recente gli uomini contavano qualcosa e non avevano a che fare con divorzi e notti passate in macchina, resta da vedere se la donna che lavora causi davvero meno guai all'uomo.
Diversi attivisti maschili, pensano con ragionamento apparentemente fondato che una donna con un impiego e un reddito, a differenza di una "mantenuta", in caso di divorzio riesca ad ottenere un appannaggio meno sostanzioso e sia quindi una tappa per arrivare alla magica parità.
Eppure non si può fare a meno di notare come il lavoro sia una rivendicazione primaria del femminismo sin dagli albori, in un'ottica di competizione con l'uomo e che la presenza femminile nel mondo del lavoro vada di pari passo col declino della stabilità familiare e con lo sprofondare nell'irrilevanza della figura del marito e del padre.
Né vi sono prove (se non del contrario) che, almeno, l'ex marito di una donna che lavora non si ritrovi da un giorno all'altro nell'indigenza a seguito di una separazione. Gli assegni di mantenimento sproporzionati sono lì a testimoniarlo. Leggo oggi un commento su Facebook:

"però ancora 400 al mese per me è un salasso. Il lavoro c'è l' ha. Io ho le figlie e il mutuo...* da non crederci"
[* Questo povero ex marito di donna lavoratrice è già molto fortunato]

Eccoli i vantaggi per l'uomo del lavoro femminile.
Lungi da noi affermare che si dovrebbe proibire alla donna di lavorare. Tuttavia oggi il lavoro femminile è diventato un valore assoluto, senza il quale la donna non esiste come persona.
La cronaca quotidiana dimostra come sia uno dei principali fattori che l'ha resa (non abbiamo paura a dire la verità) più insofferente, superba, dispotica e capricciosa.
Come mi ha detto proprio una donna, il fattore economico è determinante per il divorzio, se una donna non potesse mantenersi (col proprio lavoro o con l'assegno dell'ex marito) ci penserebbe due volte prima di divorziare e rendere la vita un inferno al compagno.
L'idea di parità apparentente lodevole propalata da diversi siti maschili, si basa su un'illusione di fondo non semplice da capire per la mentalità corrente: in un sistema femminista-consumista, che condanna l'uomo all'irrilevanza, non sarà mai possibile ottenere la parità (solo contabile) che molti sognano.
La discriminazione dell'uomo non è un accidente casuale in una società altrimenti perfetta, che si può risolvere con una petizione a Strasburgo: se non si cambiano i valori di base gli uomini continueranno ad essere trattati come cani.
Uomini e donne sono diversi non solo morfologicamente, hanno ruoli diversi e se si vuole ridare il giusto valore all'uomo, la donna deve tornare ad essere donna anziché competere con l'uomo causando conflitti.
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johann

riso-amaro
pillole letterarie  per  la "rianimazione"  culturale           
da Arcipelago Gulag di  Aleksandr SOLZENICYN 

Nella regione di Mosca si sta svolgendo una conferenza regionale di partito. La dirige il nuovo segretario del comitato rionale, nominato al posto dell'altro, recentemente arrestato. Alla fine della conferenza viene approvato un messaggio di fedeltà a Stalin. Naturalmente tutti si alzano in piedi (come nel corso della conferenza tutti balzavano su a ogni menzione del suo nome). Nella piccola sala è una «burrasca di applausi che diventa ovazione». Tre minuti, quattro minuti, cinque minuti: sono sempre burrascosi e si tramutano sempre in ovazione. Ma già le palme sono indolenzite. Già le braccia alzate sono informicolite. Già gli anziani hanno l'affanno. Sta diventando insopportabilmente ridicolo anche per chi adora sinceramente Stalin. Ma chi oserà smettere per primo? Lo potrebbe fare il segretario del comitato rionale, in piedi sul podio, il quale ha appena letto il messaggio. Ma è nominato da poco, al posto d'un arrestato, ha paura! Infatti vi sono in sala quelli dell'NKVD, in piedi ad applaudire, osservano chi smetterà per primo! E gli applausi, in una piccola sala sperduta, all'insaputa del grande capo, continuano 6 minuti! 7 minuti! 8 minuti! Sono perduti! Rovinati! Non possono più fermarsi fino a quando non saranno caduti colti da infarto! In fondo alla sala, nella calca, si può ancora fingere, battere le mani meno frequentemente, con minore forza e furore, ma al tavolo della presidenza, in piena vista di tutti? Il direttore della cartiera locale, uomo forte e indipendente, rendendosi pienamente conto della falsità della situazione senza scampo, è tra la presidenza e applaude. 9 minuti! 10 minuti! Egli guarda angosciato il segretario del comitato rionale ma quello non sa fermarsi. Follia! Follia collettiva! I dirigenti del rione, gettando occhiate l'uno all'altro con un filo di speranza ma con la sola esultanza dipinta sulla faccia, applaudiranno fino a cadere, fino a quando li porteranno fuori in barella. E anche allora i rimanenti non batteranno ciglio! All'undicesimo minuto il direttore della cartiera assume un'aria indaffarata e si siede al suo posto al tavolo della presidenza. Oh, miracolo! Dov'è andato a finire il generale indescrivibile irrefrenabile entusiasmo? Tutti in una volta, con l'ultimo battito di mani, cessano e si mettono a sedere. Sono salvi! Lo scoiattolo ha saputo schizzare fuori dalla gabbia con la ruota che gira! Tuttavia proprio così si riconoscono gli uomini indipendenti. Proprio così si tolgono di mezzo. La stessa notte il direttore della cartiera è arrestato. Gli appioppano senza difficoltà, per tutt'altro motivo, dieci anni Ma dopo la firma dell'art. 206 (del protocollo conclusivo dell'istruttoria) il giudice gli rammenta: «E non smetta mai per primo di applaudire!»
cosa c'entra SOLZENICYN ?  ....ci arriviamo!

Se mai ci fosse stata una sciagura nella disgrazia per i sopramenzionati  russi, oltre al fatto di essere nati nel posto e nel periodo sbagliato e' quella di essere serviti da cavie a buon mercato rispetto alla  vivi-sperimentazione di massa di tutto l'allegato di "metodi" che il programma di persuasione di massa dell'ideologia comunista "necessitava"  con l'aggravante che il suddetto campionario era agli inizi e quindi come tutte le cose nuove  fu "necessariamente grezzo e rudimentale" nell'approccio umano,... (asserzione questa, letta diverso tempo fa su un testo di scuola,  esempio  tipico dello standard sinistroide del sistema e di come oggi  nella più  faziosa "customizzazione"  della storia  vada a tal punto  "sul tranquillo"  da permettersi anche di offendere con la più cinica  e schifosa "ironia"  le decine di milioni di vittime che ha all'attivo")

Oggi invece  morto il comunismo ufficiale (che come disse del noce si e' auto confutato nel sangue)  per il fatto che non si e' mai voluto "archiviarlo" definitivamente con la  "norimberga" che meritava,  ne rimangono in circolazione tutte le sue tossine ideologiche  cosi  che,   la "svastica" con la falce e martello  benché coperta e disconosciuta sotto mille edulcorazioni di comodo  conserva  intatta presso legioni di intellettuali  e milioni di persone  tutto il suo ascendente carismatico
quel "filo rosso"  che costituisce il nerbo e l'ossatura del dispotismo tecnocratico e ideologico dominante  che oggi si fa chiamare progressismo 
ebbene, nonostante un secolo di mezzo,  e tutti i cambiamenti, intervenuti nella scienza dell'implementazione dell'ideologia sulle "masse" si vede bene come il lupo perde continuamente il pelo ma non certo il vizio,  strumentalizzando ad arte la mistica della democrazia della giustizia sociale dei diritti bla bla,    dai  metodi  diretti "hard"  novecenteschi,  pena la morte  si e passati ai metodi  indiretti "soft"  del nuovo millennio, pena l'esclusione e l'estromissione dalla società 

l'opera di dragaggio dei  cervelli per renderli asserviti al pensiero unico e più attiva che mai e non risparmia niente e nessuno (chiesa cattolica)   quindi non è affatto azzardato fare un  parallelismo tra la  "soggezione"  indotta dal ricatto del terrore comunista e quella odierna molto più sottile arguta e accattivante  che come le sirene di ulisse  seduce con la prospettiva della notorietà  di diventare cioè degli "influenzer" sulla masse, di coltivare l'illusione nell'incetta di "like" di essere portatori di una propria autonomia culturale, mentre in realtà anche sul versante di una apparente critica al sistema,  si e' invece del tutto organici al sistema e non si fa altro che recitare la parte che ti viene "concesso" di fare

La sparata conformista di stasi sulle donne (vittime dell'oscurantismo clericale patriarcale medioevale ecc ecc ) e la sua ritrosia a tirare le somme sul mandante ideologico alla base di tutti i misfatti sociali oggetto della sua "esecrazione" giornalistica  dimostra idealmente che egli  è  in mezzo alla folla che plaude continuamente al regime,  e come gli altri non ha il coraggio di smettere
Un altro uomo "nuovo"  una volta ai tempi di SOLZENICYN si sarebbe detto "sovietico" oggi suppongo sia "progressista"   fisicamente e culturalmente perfettamente omologato al mainstream,  "complimenti?!!!"
Un uomo che è un uomo DEVE credere in qualcosa (dal film: il mio nome è nessuno)

Finnegan

Citazionedai  metodi  diretti "hard"  novecenteschi,  pena la morte  si e passati ai metodi  indiretti "soft"  del nuovo millennio, pena l'esclusione e l'estromissione dalla società 

Metodi ampiamente recepiti da Stasi quando chiama questi forum covi di violenza e di stragisti.

Citazionecome le sirene di ulisse  seduce con la prospettiva della notorietà  di diventare cioè degli "influenzer" sulla masse, di coltivare l'illusione nell'incetta di "like" di essere portatori di una propria autonomia culturale, mentre in realtà anche sul versante di una apparente critica al sistema,  si e' invece del tutto organici al sistema e non si fa altro che recitare la parte che ti viene "concesso" di fare

E' questo l'ineludibile problema di fondo di diversi soggetti, che va evidenziato per il bene dei diritti maschili.
Come ho scritto in altro post, il sistema promette mari e monti a chi, per idealismo o più spesso interessi personali vuole cavalcare l'onda dello scontento, ma poi se ne serve per tradire gli elettori che, delusi, lo abbandonano decretando la fine delle sue ambizioni, e così via in un succedersi di personaggi, che a turno tengono buono il popolo senza mai cambiare nulla se non in peggio.

CitazioneLa sparata conformista di stasi sulle donne (vittime dell'oscurantismo clericale patriarcale medioevale ecc ecc ) e la sua ritrosia a tirare le somme sul mandante ideologico alla base di tutti i misfatti sociali oggetto della sua "esecrazione" giornalistica  dimostra idealmente che egli  è  in mezzo alla folla che plaude continuamente al regime,  e come gli altri non ha il coraggio di smettere
Un altro uomo "nuovo"  una volta ai tempi di SOLZENICYN si sarebbe detto "sovietico" oggi suppongo sia "progressista"   fisicamente e culturalmente perfettamente omologato al mainstream,  "complimenti?!!!"

Nel leggere i suoi articoli, mi domando che uso farebbe di una eventuale carica elettiva. Scrive che è più facile prendersela con lui che con le femministe (come se non lo facessimo). Almeno quelle non le votiamo. Ma siamo davvero sicuri che militino in campi avversi? Smonta i separati, gli Incel, il DDL Pillon e infine Frezza, che con idee chiare e coerenti e senza tanta autopromozione stanno facendo molto di più.
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Derry

Aggiungerei a quello che avete scritto, che oggi il femminismo fornisce nuovi strumenti per fare politica, in particolare, si sta affermando un modo nuovo per distruggere gli avversari politici: il "silver bullet" di oggi è l'accusa di molestie sessuali (vedere la vicenda di DSK).
In mancanza di vere molestie, basta una testimonianza di qualcuno che dica d'aver udito il presunto colpevole  pronunciare commenti "inappropriati" sul fondoschiena di qualche donna, e il gioco è fatto: basti pensare alla campagna preventiva messa in atto contro Trump prima che venisse eletto.
Se poi l'avversario politico sostiene addirittura apertamente e pubblicamente che gli piacciono le donne, allora è da processare :))
"Nothing can stop the man with the right mental attitude from achieving his goal; nothing on earth can help the man with the wrong mental attitude."

Finnegan

Provare attrazione per le donne è un inaccettabile simbolo di maschilità tossica :biggrin: Il nostro non ha mancato di adeguarsi, con ricorrenti omaggi alla lobby LGBT.
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