Mons. Bux sul mondialismo. Imperdibile

Aperto da Finnegan, 1 Giugno 2019, 10:23:41 PM

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Finnegan

Mons Bux: "I vescovi rincorrono il protestantesimo e la sinodalità può distruggere la Chiesa"

Monsignor Nicola Bux, il noto settantaduenne teologo e liturgista vaticano, apprezzato consigliere del Papa emerito Benedetto XVI, consultore della Congregazione per le cause dei santi (dopo esserlo stato in quella della dottrina della fede, del culto divino e dell'ufficio delle celebrazioni pontificie) ha accettato molto cordialmente un'intervista che La Fede Quotidiana gli ha proposto. Di seguito le sue risposte integrali, senza censure!

Il cardinale Muller ha attaccato, attraverso un'intervista al Corriere della Sera il presidente della Cei e lo spin doctor vaticano Antonio Spadaro. Che ne pensa?

"La malattia che ha colpito anche la Chiesa italiana si chiama crisi di fede e la terapia è il ritorno a Dio e il rispetto della Sua volontà, come del resto tutta la Sacra Scrittura ci insegna. Così si deduce dagli Appunti di Benedetto XVI, pubblicati lo scorso 11 aprile. "In effetti oggi la Chiesa viene in gran parte vista solo come una specie di apparato politico. Di fatto, di essa si parla solo utilizzando categorie politiche e questo vale persino per dei vescovi che formulano la loro idea sulla Chiesa di domani in larga misura quasi esclusivamente in termini politici. ...Ma una Chiesa fatta da noi non può rappresentare alcuna speranza. "Così, il crollo della fede ha reso la Chiesa fragile e prona alle ideologie e ai costumi mondani. Forse si preferisce "non parlare di Dio, perché è un discorso che non sembra avere utilità pratica. Per questo, una piccola donna che collabora in una parrocchia del Mugello, ha detto ad un prete: lei è molto mondo e poco prete. Non una parola su peccato, grazia e vita eterna –per spiegare perché il mondo va male e per indicare all'uomo la soluzione – mi sembra compaia nell'intervista del papa alla televisione messicana: tutto è circoscritto alla "promozione dello sviluppo umano integrale" in questo mondo: la grande assente è l'anima e l'altro mondo.La Chiesa non è stata inviata da Nostro Signore innanzitutto a battezzare tutti i popoli, con quanto precede e segue questo sacramento? Può esistere altrimenti la promozione integrale dell'uomo? L'aspetto che maggiormente colpisce quando si ascoltano prolusioni e interventi dei vescovi, è che non parlino da vescovi. E se non parlano da vescovi, i fedeli che se ne accorgono non li ascoltano. Cosa vuol dire parlare da vescovi? Un esempio lo dà san Paolo: "Non regni più il peccato nel vostro corpo mortale, sì da sottomettervi ai suoi desideri" (Rm 6,12); e quando a Tito, annuncia la Grazia apportatrice di salvezza: Gesù Cristo. Perché la Grazia e il peccato, portano l'uomo a interrogarsi: devo vivere in questo mondo amando Dio e anche temendo il Suo giudizio, soprattutto dopo la morte".

Su Stilum Curiae un avvocato bolognese ha proposto le dimissioni del cardinale Bassetti dal vertice della Cei perchè si è esposto troppo in politica. Che ne pensa?

""Cosa dobbiamo fare? – si chiede Benedetto XVI – Dobbiamo creare un'altra Chiesa affinché le cose possano aggiustarsi? Questo esperimento già è stato fatto ed è già fallito". Eppure, in maniera insipiente, i vescovi rincorrono il protestantesimo; o la sinodalità che, come sanno bene gli orientali, paralizza e può distruggere la Chiesa. Se i vescovi si concentrassero di più sul peccato che opprime e sulla grazia che salva, non cadrebbero in questi banali errori tipici della politica, campo nel quale sono per di più inesperti. "L'idea di una Chiesa migliore creata da noi stessi – dice Benedetto XVI – è in verità una proposta del diavolo con la quale vuole allontanarci dal Dio vivo, servendosi di una logica menzognera nella quale caschiamo sin troppo facilmente". Dal '68 in poi, la chiave di comprensione della nostra epoca è il superamento di ogni limite: ora, questo si sta affermando anche tra i pastori della Chiesa. Invece "il primo compito che deve scaturire dagli sconvolgimenti morali del nostro tempo consiste nell'iniziare di nuovo noi stessi a vivere di Dio, rivolti a lui e in obbedienza a lui". Di qui scaturisce l'amore al prossimo che – insegna san Tommaso – è il vicino: per un italiano è innanzitutto l'italiano povero. Altrimenti si dà l'impressione che si stia facendo politica. Concordo con Stefano Fontana, che un primo insegnamento che i vescovi dovrebbero trarre da queste elezioni, allora, dovrebbe essere di conoscere la Dottrina sociale della Chiesa e di insegnarla correttamente. Un altro insegnamento è anche quello di insegnare chiaramente dei contenuti ed anche di gerarchizzarli. Sviluppare la democrazia in Europa è meno importante che difendere la vita e la famiglia. La verità su Dio, l'uomo e il mondo, è il principio – non negoziabile – dell'ordine e del bene sociale. E' questo il nostro modo di conoscere, amare e servire Dio. Dobbiamo continuare a riunirci, in pochi, per alimentare, per conservare e per rendere possibile la trasmissione di questo fuoco".

Da varie parti, specialmente nelle ultime settimane precedenti le elezioni europee, sono arrivate accuse alla Chiesa di fare più politica che attività legate alla diffusione della fede cattolica. Cosa ne pensa?

"Fa soffrire il vedere pastori preoccupati di problematiche che nulla hanno a che fare con la loro missione. I migranti? Se ne possono occupare solo se si vuol adempiere al mandato ricevuto da Cristo di evangelizzarli. L'ecologia? Se ne possono occupare solo se si annuncia che Dio è il creatore del mondo e di certo non lo farà perire. La corruzione? Si può combattere solo predicando la conversione e non la legalità. Cristo è morto tra due ladroni! Si parla e si scrive su queste cose, ma non si annuncia Cristo, l'unico che dà senso alla vita e che ci dà la grazia di vivere in pienezza. La risposta a tutte le perversioni che caratterizzano questi tempi moderni non è innanzitutto la denuncia, ma l'annuncio di Gesù. Se io sono quello che sono, è solo grazie all'incontro con Gesù fattosi visibile nell'abbraccio umano di chi me lo ha testimoniato. Senza quell'abbraccio, quanto potrebbe interessarmi il migrante o l'ecologia. Domandava san Gregorio Nazianzeno: che differenza c'è tra un animale e me? nessuna: nasciamo come gli animali, cresciamo come loro, mangiamo come loro, soffriamo più di loro e alla fine moriamo come loro. "Se non fossi tuo, oh Cristo mio, sarei una creatura finita". Per questo nel mondo scristianizzato, senza Gesù, senza Dio, è inutile la difesa dei "valori", in quanto essi derivano dall'incontro con Cristo. Dostoevskij ha detto che, se Dio non esiste tutto è lecito. Non esiste etica senza ontologia, non esistono valori senza Cristo – sarebbero come decorazioni natalizie in assenza dell'albero – e oggi la Chiesa, diceva don Giussani, "ha vergogna di Cristo"".

Come giudica i risultati elettorali in Italia e nel resto d'Europa?

"Ha scritto Galli della Loggia che i cattolici hanno votato al contrario degli appelli all'antifascismo e al migrazionismo. Senza essere esperti di analisi dei dati e dei flussi elettorali, si può supporre che molti cattolici abbiano votato alcuni partiti perché vi hanno riconosciuto presenti i principali valori della tradizione cattolica; ma ci sono anche cattolici che,in misura minore,  hanno votato partiti che non aderiscono a tali valori: lo hanno fatto o perché sono confusi, o perché sono convinti che non siano più valori.Del resto, senza vero Catechismo da decenni, direbbe san Paolo: "Come crederanno se non c'è nessuno che annunci loro la verità?". I pastori sono ancora convinti di essere tali, se non offrono all'uomo il 'pasto' che dovrebbero dargli: Gesù Cristo, via, verità e vita? La Chiesa aveva una immensa autorità morale negli anni della fondazione europea, accettata spontaneamente da un gran numero di cittadini, con l'alto valore del suo insegnamento che finora nessun altro sistema filosofico ha saputo eguagliare... fino agli anni di Giovanni Paolo II, quando furono proclamati Cirillo e Metodio, patroni d'Europa, e poi Brigida,Caterina e Teresa della Croce, come ancor prima aveva fatto Paolo VI con san Benedetto. Ora non più. Perciò un cattolico non si sente con le spalle coperte quando sente dire da pastori: "d'accordo sulla sostanza ma non nel modo", oppure: "non bisogna pregare per se stessi" – ma, nei salmi non si prega per le proprie necessità? – così la gente finisce per riconoscersi in chi si affida alla Vergine e invoca i patroni, che si chiamano così perché sono padri che proteggono la polis, la città degli uomini, perciò anche la politica. Oppure i pastori ritengono che la società occidentale è una società nella quale Dio nella sfera pubblica è assente e per la quale non ha più nulla da dire? Oggi l'Europa addirittura combatte l'identità cristiana e smercia il relativismo e il laicismo, l'indifferentismo, il filo islamismo, il pacifismo e altre droghe letali. Questo minaccia l'Europa e le ha fatto smarrire l'anima. Il multiculturalismo non va confuso con la carità universale: "La carità non è un rinnegamento di sé. Essa consiste nell'offrire all'altro ciò che di meglio si ha e quello che si è. Ora, ciò che di meglio l'Europa ha da offrire al mondo è la sua identità, la sua civiltà profondamente irrigata di cristianesimo"(R. Sarah, Le soir approche e déjà le jour baisse). Senza una medesima fede non si possono superare le differenze culturale e storiche, tanto meno gli egoismi nazionali.

Siamo nel mese mariano (e in quello del Ramadan per i musulmani).Come giudica l'affidamento dell'Italia al Cuore Immacolato di Maria proposto da Salvini, la partecipazione alla Consacrazione al C.I. del presidente brasiliano Bolsonaro e il tentativo da parte di una certa cerchia di "cattolici" di sostituire la venerazione per Maria nel mese di maggio con la sopravvalutazione ecumenica del digiuno islamico?

"Un ammonimento di Jean Daniélou S.J.: "Tutti i tentativi di un internazionalismo, fondato sulla scienza o sulla 'religione dell'umanità', sono colpiti dal giudizio portato da Dio su Babele e presentano un carattere d'idolatria. Essi sono un rifiuto da parte dell'uomo di accettare la condizione che Dio gli ha dato; sono uno sforzo per ricostituire da solo una unità che non può venire che da Dio. Non sfociano che allo sradicamento e alla distruzione"(Saggio sul mistero della storia, Morcelliana, Brescia 2012, p.70). Come ha scritto Guido Vignelli, il modello del globalismo contemporaneo è la Torre di Babele, targato Onu e Ue. Una pretesa di costruire un regno fondandolo non in obbedienza alla legge divina, come era stato il patto di Noè, ma su un mero contratto sociale, ricomparso ad Abu Dhabi come "fraternità universale". Babele fu il primo tentativo di creare un nuovo ordine mondiale, costruendo una società multietnica, multiculturale e multireligiosa, basate sul consenso a una ideologia e una legislazione laiche. Un assalto al cielo, un tentativo di riprendersi i poteri soprannaturali perduti col peccato originale, al fine di realizzare un nuovo paradiso terrestre. I babelici non desideravano che Dio scendesse da loro, ma pretendevano di salire da Lui; non speravano di essere salvati dall'Incarnazione di Dio, ma pretendevano di salvarsi da soli elevandosi al livello divino, probabilmente mediante il ricorso ad arti magiche e ad influenze demoniache. Si ripetette il peccato di superbia dei nostri progenitori. Un delirio di onnipotenza: e Dio intervenne per far fallire l'empio progetto. Confuse le menti e le lingue, e non riuscirono più a capirsi e a intendersi tra loro. Sorsero contrasti e divisioni che interruppero la costruzione e poi mandarono in rovina l'intera città. Quella costruzione politica, invece dell'intesa, dell'unione e della pace universali, provocò quelle incomprensioni, diffidenze e odi che sono tuttora le cause degli umani conflitti. Da allora fino alla Pentecoste il genere umano non riuscì più a unirsi per compiere una opera comune, perché "se non è Dio a porre le fondamenta della Città, invano si affaticano i suoi costruttori" (salmo 126, 1). Babele non voleva affratellare le genti nella verità e nella carità, ma schiavizzarle nell'errore e nell'ingiustizia, costruendo sulla terra non un paradiso ma un inferno. Questo tentativo è avvenuto più volte nel corso dei secoli (cfr Dan 2,31-43) destinato a crollare perché privo di fondamento religioso e morale. Si pensi ai disastrosi progetti dei movimenti politici utopistici della storia moderna".

Cosa si può fare per convertirsi veramente a Cristo?

""Se riflettiamo sul da farsi, – afferma Benedetto XVI – è chiaro che non abbiamo bisogno di un'altra Chiesa inventata da noi. Quel che è necessario è invece il rinnovamento della fede nella realtà di Gesù Cristo donata a noi nel Sacramento". Che questo sia dimenticato e addirittura combattuto, lo dimostrano le deformazioni, gli abusi e i reati arrecati ai sacramenti e alla liturgia. Crollando la liturgia che, per sua natura è l'opera della redenzione umana e della perfetta glorificazione di Dio, mediante l'esercizio del sacerdozio di Gesù Cristo (cfr SacrosanctumConcilium, n 5 e 7), entra in crisi gran parte della Chiesa. Solo una Chiesa viva che metta Dio e non l'uomo al centro della liturgia – per questo è sacra –  è un sostegno per il mondo nella lotta contro il peccato. La soluzione della crisi della Chiesa e, di conseguenza, del mondo è far conoscere Gesù Cristo, redentore dell'uomo, centro del cosmo e della storia, come ebbe a esordire Giovanni Paolo II nel 1978, attraverso l'evangelizzazione e i sacramenti, senza dei quali non nasce la vita morale".

«La Chiesa non può trasformarsi in una Ong – dice il noto teologo e consigliere di Papa Ratzinger –  la sua missione è diversa perché, diciamo così, nello statuto fondativo della religione cattolica c'è la volontà di far conoscere il vangelo a tutti. Quindi penso che sia giusto e sacrosanto stare vicino agli ultimi, senza fare distinzioni di etnia o nazionalità, ma non si deve dare solo un aiuto materiale ma anche spirituale. La Chiesa deve evangelizzare, altrimenti diventa una semplice organizzazione internazionale».

«La Chiesa nella sua storia ha compiuto un'opera di evangelizzazione prima in Europa, poi in Asia Minore e nel Nord Africa e infine nelle Americhe – prosegue monsignor Bux . Ma anche quando i barbari si impadronirono dell'Europa, con le loro diverse tradizioni religiose, la Chiesa fu capace di portarli a sé e di evangelizzarli. Un esempio su tutti la regina longobarda Teodolinda.  Per fare un parallelismo con l'attualità, è quello che dovrebbe essere ancora in grado di fare la Chiesa oggi con i migranti che arrivano in Europa. La dottrina dell'accoglienza è sacrosanta, ma va indirizzata anche verso la diffusione della conoscenza  del  vangelo».

"La chiesa deve parlare anche  con Salvini"

«Credo anche che non si possano avere pregiudizi nei confronti di Salvini», spiega Bux. «Si dialoga con persone che non appartengono al mondo cattolico e si cerca di escludere chi invece ne fa parte. Questo è sbagliato». «La dottrina cattolica è contenuta nel catechismo, che è l'unico baluardo contro il rischio di interpretare il vangelo a seconda delle mode, come diceva anche San Paolo. Credo quindi che oltranzismo e progressismo siano due categorie di comodo, entrambe fuori dal vangelo», conclude Bux commentando le divisioni all'interno del mondo cattolico.
http://www.lafedequotidiana.it/esclusivo-mons-bux-i-vescovi-rincorrono-il-protestantesimo-e-la-sinodalita-puo-distruggere-la-chiesa/
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Derry

La percezione che molti hanno della Chiesa oggi è che sia una specie di ong che si occupa di problemi pratici dell'esistenza, piuttosto che di Dio e di anime.
Ci sono preti anti-droga, preti antimafia, preti accoglienti eccetera, ma quello che manca sono preti che facciano i preti, cioè Pastori che si prendano cura delle anime.
Un punto che mi sembra molto importante è quello dell'evangelizzazione: bisogna ri-evangelizzare l'Europa, in moltissimi casi partendo proprio dall'ABC; dimenticando le proprie radici Cristiane l'Europa si è ridotta ad un guscio vuoto, un contenitore di regolamenti senza umanità.   
"Nothing can stop the man with the right mental attitude from achieving his goal; nothing on earth can help the man with the wrong mental attitude."

Finnegan

#2
Possiamo essere ottimisti: le udienze di Bergoglio vanno deserte, la gente comincia a capire e persino i suoi elettori gli stanno voltando le spalle. Oggi tutti, soprattutto noi laici, dobbiamo tener viva la fiaccola della fede che molti pastori cercano di alterare ed estinguere, affinché la Chiesa possa rinascere. Da un'altra intervista a Mons. Bux:

"Francesco ha una visione schizofrenica della Chiesa"

"Il Papa non può propagandare le sue idee private rispetto alla perenne verità cattolica. Il Vangelo? Non è rivoluzionario." Sono gli affondo del noto teologo barese don Nicola Bux, apprezzato consigliere di Papa Ratzinger, in questa intervista che ci ha rilasciato.

Don Nicola, il Vangelo, come affermato dal Papa, è rivoluzionario?

"No. Questa è una tesi che andava in vigore negli anni 70, dopo la pubblicazione di alcuni libri e risente delle idee del sessantotto e del marxismo. Venne fuori per rendere maggiormente appetibile la figura di Gesù, ma non ha fondamento teologico".

Perchè?

" Il Vangelo stesso ci dice che Gesù non è venuto ad abolire la Legge, ma a darle compimento e questo da solo basterebbe. Una rivoluzione che si rispetti non risparmia  il passato e neppure l' esistente. Gesù, al contrario, è un ricapitolatore secondo la bella espressione di San Paolo, ricapitola in sè  le cose. E' vero che nell'Apocalisse sta scritto che egli fa nuove tutte le cose, ma quel verso va letto come portare a compimento".

Meglio atei che cristiani che odiano?

" Io credo che il problema sia quando il Papa si  allontana dal testo scritto che gli preparano ed alza gli occhi alla platea.  La mia sensazione è che certe affermazioni, oltre che da un certo autocompiacimento, nascono dal fastidio che egli nutre verso la Chiesa. Papa Francesco preferisce una visione di Chiesa come popolo indistinto rispetto a quella intesa in senso vero. Non si accorge, però, che scivola in una visione contraddittoria e peronista, una schizofrenia che cozza contro la stessa idea di misericordia tanto diffusa e seguita".

Perchè?

"Se dico che chi odia, dunque effettivamente in stato di peccato, fa bene a stare fuori della Chiesa e allo stesso tempo affermo che bisogna fare entrare il divorziato risposato civilmente, ugualmente peccatore dandogli la comunione, cosa che è impossibile , cado in contraddizione. Entrambi infatti sono in peccato. E allora perchè essere severi con chi odia e misericordiosi col divorziato risposato? Torniamo  al tema del peronismo. Succede che paradossalmente si vuole fare entrare entrare quelli che sono fuori, ma poi escono quelli che sono dentro. Certe asserzioni, se cadono su fasce deboli o poco consapevoli sono pericolose ed hanno effetti deleteri . Rischiamo di svuotare ancor di più le chiese".

E allora?

" E' un tema di fondo. Può  il Papa propagandare le sue idee private rispetto a quelle della perenne verità cattolica? No. Non è un dottore privato e non è pensabile modificare a piacimento o dare versioni che urtano contro la  dottrina cattolica e il deposito della fede, che non è un museo ed anche qui ci sarebbe da dire".

Prego.

" Se i musei fossero roba inutile nessuno andrebbe a visitarli, non le pare? I pastori della Chiesa devono manifestare sempre  fedeltà alla sana e perenne dottrina e verità  senza inquinamenti, ma custodendole con cura".
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johann

Citazione di: Derry il  2 Giugno 2019, 06:33:37 AM
La percezione che molti hanno della Chiesa oggi è che sia una specie di ong che si occupa di problemi pratici dell'esistenza, piuttosto che di Dio e di anime.
Ci sono preti anti-droga, preti antimafia, preti accoglienti eccetera, ma quello che manca sono preti che facciano i preti, cioè Pastori che si prendano cura delle anime.
Un punto che mi sembra molto importante è quello dell'evangelizzazione: bisogna ri-evangelizzare l'Europa, in moltissimi casi partendo proprio dall'ABC; dimenticando le proprie radici Cristiane l'Europa si è ridotta ad un guscio vuoto, un contenitore di regolamenti senza umanità.

già!  tutti sanno che viviamo nell'epoca del  "non senso diffuso"  ma e tassativamente vietato farsi e porre domande in tal senso, ....e incredibile e in egual misura sconfortante constatare come nella superficialità delle apparenze (cosi come vuole il sistema)  oggi sembriamo TUTTI  dei "bravi e buoni cristiani"  in fondo cosa ci distingue?
nell'esteriorità spacciata per sostanza cosa distingue una madre teresa di calcutta da un gino strada qualsiasi?  Niente! Sempre di soccorso si tratta,   Cosa distingue un medico normale da uno che pratica l'aborto, niente! sempre di assistenza sanitaria si tratta,  cosa distingue il concetto di formazione scolastica laica dall'educazione delle scuole parentali cattoliche niente! sempre di educazione si tratta  sintetizzando perché ci si dovrebbe dividere  su "parole cosi "condivisibili" che dovrebbero invece  unirci tutti  ........"rispetto per l'altro", "tolleranza"  "eguaglianza" "giustizia"  "solidarieta" ..bla bla   
per il fatto che per il sistema nessuna di queste parole e del tutto gratuita come nell'intendimento cristiano ma tutte sono invece funzionali a precise logiche utilitaristiche

nella sostanza c'è tutta la differenza che passa tra una cosa giusta e una cosa falsa perché e' solo apparentemente giusta,   oggi il "buono" e il "positivo" fanno le veci di ciò che e giusto e retto,  una spolverata di buonismo politicamente corretto e milioni di coscienze vengono messe a "nanna"  su questioni che stanno decidendo sul nostro futuro da uomini liberi oppure da schiavi
la dicotomia nel modo di vedere e interpretare la realtà e come una faglia che attraversa tutta la società e rende quasi impossibile anche solo capirsi 
La censura cui sono sottoposte tutte le voci che come oracoli cercano cocciutamente di  scrollare la societa da questo torpore (che a ben guardare riguarda la ragione pura) e un chiaro indice di come questa cosa sia l'unico vero gigantesco tabu  che non si deve assolutamente toccare,  per garantirsi che questo non succeda  il sistema gioca d'anticipo traviando le coscienze con  la manipolazione di tutto ciò che incide sulla loro indipendenza di giudizio in primis il linguaggio:

Come già orwell aveva anticipato nel suo romanzo,  rivoluzionare il linguaggio e fondamentale per spianare la strada all'ideologia diffusa che nel nostro caso è il relativismo  da quando un po' tutti parliamo la lingua del politicamente corretto guarda caso vanno gradualmente in disuso tutte le parole  portatrici di significati univoci e oggettivi che normalmente impegnano chi le usa a una qualche disciplina di pensiero,  anzi, se le tue idee risultano un po' troppo decise già ora passi per una persona potenziale intollerante,  il pensiero collettivo deve essere un pensiero debole nel senso di volubile e estemporaneo,  nulla deve generare delle "resistenze" culturali,  ma tutto deve essere fluido e transitorio
prendiamo ad esempio il termine accoglienza, cosi come e "venduto" nella vulgata dei media di regime, (salvare vite umane aiutare gli ultimi i più deboli ecc)  sembra praticamente impossibile opporsi al suo corso  specie poi,  se si e' dei cattolici superficiali
e invece non ci si rende conto che siamo tutti vittime di un sottile "ricatto morale"  finalizzato a  strapparci un consenso politico,  una prassi che possiamo vedere applicata per molti altri termini buonisti essa funziona come un ariete che fa breccia nella nostra coscienza per  "estorcere" un avvallo morale da aggiungere alla edulcorazione posticcia di altrimenti impresentabili scelte politico ideologiche  quasi sempre ciniche e spezzanti di ogni morale e principio 

il vero cristiano prima di accettare il dialogo su certe questioni chiede di intendersi sul significato delle parole  visto che nella fattispecie ad esempio dietro la parola accoglienza si nasconde il disegno dell'omologazione umana e materiale dell'intero pianeta per il vero cristiano accogliere significa aiutare il prossimo nella misura e nei limiti delle proprie possibilità lo spirito di accoglienza non e inteso in modo cieco e fideista come i laicisti vorrebbero che i cristiani facessero altrimenti dovremmo accogliere il mondo intero  quello che non si capisce e che la fede cristiana e un moto dell'anima e della volontà che coinvolge primariamente la ragione e  la ragionevolezza, io aiuto chi posso ma laddove raggiungessi i limiti delle mie possibilità dopo i quali arreco danno a me stesso e alla mia identità nazionale e giusto che venga il turno degli altri  senza mai dimenticare che per evangelizzare i popoli e aiutarli nella loro condizione materiale la chiesa cattolica ha scelto da millenni di spedire milioni di missionari nelle terre di missione per aiutarli a casa loro come e giusto che sia

E tutta una partita che si gioca da una parte sul fraintendimento voluto delle parole e dall'altra sulla ferma difesa dei suoi significati propri 
altro esempio:  quante parole servivano al mondo cristiano per indicare l'attenzione verso il prossimo?  Una sola     carità cristiana,  quella per intenderci messa in pratica e declinata in tutto il suo meraviglioso ventaglio di significati da madre teresa di calcutta una sola parola, fatta di mille significati tutti riassumibili in essa senza nessuna contraddizione e questo perché essa nasce dentro una cultura quella cattolica fatta di valori e di principi immutabili senza se e senza ma     
adesso invece sull'argomento sembra ci sia il bisogno di coniare sempre nuovi lemmi con i quali "mitragliare" l'opinione pubblica "inclusione, aggregazione, socializzazione, integrazione, ecc ecc  perché su questo e su molto altro ci si perde sempre in tanto "formalismo linguistico"? 
lo si fa per mascherare il fatto che la "morale" dei tempi moderni è che  "DIO e morto"   e con esso 'unico sistema di valori oggettivi / naturali e cristiani  in grado di dare "spessore morale" al significato di certe parole,  quindi meglio disinnescare la cosa con un bel profluvio di tanti bei termini che nel loro ineccepibile buonismo formalista  nascondono la squallida verità della loro mancanza di qualunque significato univoco che li renda minimamente credibili

Ultimo esempio riguarda la "tutela" dell'infanzia e tutto questo mieloso prodigarsi intorno ai bambini con tutta questa apparente profusione di sentimentalismo a buon mercato  e poi li si ammazza senza pieta con l'aborto e si "lavora" per sdoganare ideologicamente la pedofilia e l'incesto 
tutto questo formalismo lessicale e un modo principalmente votato per ingannare le coscienze e non per sensibilizzarle,  tutte queste "belle" parole sono finalizzate principalmente per "ruffianarsi" il consenso facile della gente prendendola all'amo dei suoi scrupoli di coscienza
se si trattasse solo del mondo laicista la cosa in un certo senso "ci starebbe" ma dover tirare le orecchie a mezza chiesa cattolica (compreso il papa) perché sono collusi con questo modo di vedere le cose e sin sinceramente troppo  ridateci ratzinger
Un uomo che è un uomo DEVE credere in qualcosa (dal film: il mio nome è nessuno)

Derry

Citazione di: johann il  2 Giugno 2019, 09:47:09 PM

già!  tutti sanno che viviamo nell'epoca del  "non senso diffuso"  ma e tassativamente vietato farsi e porre domande in tal senso, ....e incredibile e in egual misura sconfortante constatare come nella superficialità delle apparenze (cosi come vuole il sistema)  oggi sembriamo TUTTI  dei "bravi e buoni cristiani"  in fondo cosa ci distingue?
nell'esteriorità spacciata per sostanza cosa distingue una madre teresa di calcutta da un gino strada qualsiasi?  Niente! Sempre di soccorso si tratta,   Cosa distingue un medico normale da uno che pratica l'aborto, niente! sempre di assistenza sanitaria si tratta, 

Johann, ho capito benissimo il tuo ragionamento e lo condivido. Una cosa che dovremmo fare per opporci al relativismo dilagante è quella di non cedere di un millimetro sulla sostanza delle cose, e mi spiego meglio.

Ho evidenziato la tua frase sulla differenza tra il medico normale e quello che pratica aborti, perchè permette di mostrare un macroscopico errore di fondo, che dovrebbe essere evidente anche per il più laico dei relativisti: il medico che pratica aborti viene meno al fondamentale giuramento di Ippocrate, in quanto provoca deliberatamente lesioni e danni a una persona sana, più la morte di una seconda persona, non ci sono storie che tengano!

Ogni volta che ho occasione di parlare con qualcuno di questo argomento non manco mai di far notare che, se qualcuno si presentasse dal medico pretendendo di farsi amputare un braccio perfettamente sano, sostenendo che "il corpo è mio e me lo gestisco io", oppure "il mio diritto all'amputazione non può essere messo in discussione", verrebbe mandato a quel paese o ricoverato in psichiatria. :wacko2:
Ecco quello che intendevo: anche coloro che hanno ormai aderito al pensiero unico conservano dei punti di aggancio con la realà, ed è su questi che bisogna lavorare; dopo tutto, la legge di gravità non è un'opinione, nè un'ideologia (provare a buttarsi dalla finestra per credere) :))
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Finnegan

Ebbene, esistono anche soggetti sani che chiedono al medico l'amputazione dell'arto per sembrare più "attraenti" :ohmy: o per conformare il loro corpo "all'identità percepita"!
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Finnegan

Citazioneoggi il "buono" e il "positivo" fanno le veci di ciò che e giusto e retto,
I padri della Chiesa hanno avvertito che la sostituzione della verità e della giustizia con una generica nozione di bontà sono la filosofia dell'Anticristo: apparente soluzione dei problemi umani rinunciando a Dio. L'adesione delle élite a questa filosofia è inconsapevole (per materialismo, sete di potere ecc.) o c'è un uso deliberato di categorie diaboliche?
Ricordo che già la Scuola di Francoforte teorizzava l'induzione di traumi collettivi (le guerre, il '68) per riconfigurare la società e la geopolitica. Non è azzardato ipotizzare che la distopia montata dalle élite sia uno spettacolo con copione già scritto.
Citazionealtrimenti dovremmo accogliere il mondo intero
Anche qui, possibile che il progetto sia di svuotare l'Africa? Non servirebbe a nessuno. C'è chi ipotizza che lo scopo non sia un'impossible creazione di un'etnia mondiale senza identità, ma una guerra civile di stampo etnico. Lo previdero, tra gli altri, Albert Pike e McLuhan.
Citazioneridateci ratzinger
Di recente Ratzinger ha parlato per la prima volta dopo la rinuncia al pontificato, commentando la crisi drammatica della Chiesa ridotta a ONG mondiale:
https://www.marcotosatti.com/2019/04/11/benedetto-xvi-ecco-la-sua-testimonianza-inedita-sulla-crisi-drammatica-della-chesa/comment-page-1/
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Derry

Citazione di: Finnegan il  3 Giugno 2019, 07:01:50 AM
Ebbene, esistono anche soggetti sani che chiedono al medico l'amputazione dell'arto per sembrare più "attraenti" :ohmy: o per conformare il loro corpo "all'identità percepita"!

Si, ne ero al corrente, ma questo non fa che confermare la mia idea di fondo: bisogna mostrare a più gente possibile a quali conseguenze assurde porta una cosa intrinsecamente sbagliata.
L'arma del ridicolo è una delle più potenti che abbiamo a disposizione, non dobbiamo aver timore ad usarla. 
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Risposta rapida

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