Stasi associa l'"omofobia" a imprecisati "gruppuscoli dell'estremismo religioso"

Aperto da Finnegan, 8 Luglio 2019, 10:35:05 AM

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Finnegan

Continua l'atteggiamento ambiguo e la cattiva informazione di Stasi nei riguardi dell'ideologia LGBT. Leggiamo nell'articolo di oggi:

Manifestazioni di omofobia di carattere culturale e sociale, nel nostro paese, ci sono, ben inteso, ma rappresentano sacche minimali e molto rare, confinate in alcuni gruppuscoli di estremismo politico o religioso.

Oltre ad accettare il termine omofobia, che equivale a una patente per le rivendicazioni antimaschili del mondo LGBT, il nostro non chiarisce quali siano questi inesistenti "gruppuscoli" e cosa facciano, ma associa la suddetta omofobia all'estremismo politico e alla religione, delegittimando fior di battaglie democratiche. A meno che qualcuno non abbia visto ronde di frati in camicia nera per le strade, a manganellare poveri omosessuali che (una volta tanto) si fanno i fatti loro.

Per qualche ragione mentre evoca forse inesistenti "gruppuscoli" omette di citare i gravi e numerosi episodi di sapore squadrista e antidemocratico (anche da parte di rappresentanti delle istituzioni) contro chi manifesta o affigge cartelloni a favore della famiglia e della vita; della censura di innocui manifesti da parte di sindaci; delle aggressioni verbali e fisiche a Sentinelle silenziose; dei vilipendi ai gaypride e delle accorate proteste che si levano a ogni manifestazione pacifica (e spesso privata, a porte chiuse) di segno opposto.

Leggiamo più avanti:

Il mondo omosessuale ha raggiunto in occidente, Italia compresa, la pienezza del rispetto della propria dignità e dei propri diritti.

Questa benevola frase è congegnata in modo da far passare in sordina (anzi tra gli scontati consensi di chi non fa uso dei propri neuroni) il concetto che l'omosessualità sia uno stile di vita equiparabile agli altri e meritevole di riconoscimento giuridico.
"Come, vuoi criminalizzare i poveri gay?" Dirà la parte dormiente del pubblico. No ragazzi, avete sbagliato: la normalizzazione dello stile di vita omosessuale si fa necessariamente a scapito dell'identità e dei diritti maschili che saranno progressivamente messi fuori legge. Già un certo vocabolario (e non mi riferisco a battute bulliste) non lo possiamo più usare.
Qualcuno spieghi quale posto avranno in un tale arcobaleno di "diritti" i ruoli maschili e la figura del pater familias di romanistica memoria. Sono certo che molti già storcono il naso, considerando simili istituzioni sorpassate (ma durevoli): segno che la propaganda funziona a meraviglia.

Mi domando come possano avanzare i diritti maschili se si scende a compromessi o si rimane neutrali di fronte a un'ideologia sinergica col femminismo che si propone deliberatamente di obliterare, sul piano simbolico come legale e sociale tutto quel che c'è rimasto di maschile. Sui forum gay (per chi ha lo stoicismo di consultarli) pullulano termini come maschilismo, machismo e maschilità tossica.
Si agita lo spettro dell'omofobia, di immaginarie ronde di manganellatori degli omosessuali, ma praticamente nessuno accenna alla dilagante violenza e alle crescenti provocazioni verso manifestanti pacifici. Addirittura, mentre i pride sfilano indisturbati, si vietano manifesti e riunioni private!

C'è ancora un'enorme immaturità e superficialità riguardo a queste tematiche, considerate marginali se non roba da bacchettoni.
Pochi si domandano perché questa cultura attacca l'uomo e la maschilità, perché non può esistere un femminismo moderato e "sostenibile" e perché il mondo LGBT non può promuovere valori e diritti maschili, che sono in antitesi con la sua ideologia.
Il vuoto politico che Stasi paventa (mi astengo da battute), sottintendendo una prossima calata di fascisti da Marte, si crea con l'ambiguità, con strategie opache e idee rimpiazzate col loro contrario ogni cinque minuti, secondo le convenienze del momento e in pieno stile orwelliano.
In questo confuso rumore di fondo, in cui non si delinea alcuna presa di posizione di Stasi di fronte all'ideologia LGBT (totalitaria ma anche fonte del diritto, nociva ma indispensabile) spicca il crescente risalto che il nostro dà a Elisabetta Frezza che, almeno, di idee chiare ne ha.
Il lettore ecumenico (ma forse un tantino in malafede per contiguità ideologica o di interessi) ci vedrà una mano tesa ad una compagna di strada.
Il sottoscritto invece, vista la netta differenza di idee e di coerenza nell'esporle, ipotizza un più banale tentativo di farne una donna-immagine, uno sponsor del suo sito e di se stesso che gli assicuri una parte non trascurabile di potenziale elettorato. Magari nella speranza che tale sostegno diventi esplicito e volontario, con qualche speculare citazione da parte di Elisabetta o qualche conferenza a due. Di questi tempi non si sa mai, ma finora la Frezza ha dimostrato di non lasciarsi comprare e di non cadere in questo genere di stratagemmi.
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Finnegan

Risponde Stasi:

agli omosessuali va riconosciuto il pieno diritto di intessere relazioni legalmente riconosciute, con tutti i diritti e le responsabilità che ne discendono.

Questi "diritti" si chiamano adozione, inevitabile se si paragona la relazione omosessuale a quella normale. Stasi non può non saperlo.

Io voglio un presente dove il padre separato e oppresso si batta per il riconoscimento dei diritti e della dignità degli omosessuali, e gli omosessuali si battano per il riconoscimento dei diritti e della dignità dei padri separati.

Perché non allora un presente "dove il padre separato si batta per i diritti e la dignità delle femministe, e le femministe per i diritti dei separati"?

Il mio sogno, anzi la mia utopia, è [...]tavoli di dialogo tra uomini e donne, etero e non, in ogni città.

L'abbiamo aperto un "tavolo" qui, tempo fa. Qualcuno si ricorda com'è andata a finire: come tutte le altre utopie.
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johann

Stasi........che dire   :unknown:.....continua caparbio a grattare la superficie dei molti problemi sociali che includono la questione maschile ma rinuncia a denunciare cosa c'e sotto,  insiste a voler sollevare un'indignazione rispetto a questi stessi problemi ma non chiarisce in base a quali valori di fondo dovremmo fare tutti quadrato,  direi che volendo rappresentare un'impossibile mediazione tra opposti ontologicamente inconciliabili  ha finito per infilarsi  con tutto il suo blog  in un irrecuperabile cul de sac
se vogliamo proprio servircene direi che stasi torna utilissimo per il paradigma che incarna:   

un buon esempio dell'ambiguità femminea,  sbarazzina e  gaya,  con cui oggi  buona parte della società libertino laicista si approccia con il proprio pensiero e il  proprio agire,  a molte questioni  che interpellano le responsabilità più alte e nobili che ogni singolo individuo ha verso se stesso e la società in cui vive , infatti non c'e bisogno di far notare lo sbarazzino atteggiamento con cui la neoplebe progressista considera,  valuta,   e qualche volta vota  molte norme e leggi su tematiche sensibili      mi sembra di sentirli ........ehi!! raga....  noi siamo i millenium figli del nostro effeminato tempo,  e proprio come le femmine siamo intrinsecamente frivoli, volubili, e mutevoli,  suvvia! è  "scorretto"  pretendere da noi le "maschie" e arcaiche diritture morali  di una volta  dove dal plebeo al re esisteva come un esoscheletro tutto un codice d'onore che incardinava e determinava soprattutto il carattere dei soggetti maschi e dove a suggello della propria onestà non servivano tanti discorsi ma bastava una sincera stretta di mano e la parola data      via!!..... oggi  ogni cosa vale il tempo che trova,  bene e male?  Giusto o sbagliato? ...qui lo diciamo e qui lo neghiamo: chi c....se ne frega!  ognuno pensi come vuole,  madama la marchesa!!

anche se per qualcuno bisogna essere noi a dirglielo perché non lo sanno nemmeno loro (le sciocchine femministe) o fingono di disconoscerlo (stasi)  fra tanto orgiastico fronte omosex:  gay  femministe gender-friendly  lgbt...z  xsenofemministe  queer  e percolato umano vario  che tanto vanamente sgomita per differenziarsi uno dall'altro se c'e un dato "rivelatore" che invece ne tradisce  la stessa radice di base e proprio il condividere tutti un preciso ideale di fondo che la frezza ha spiegato più volte e meglio di me:
Parliamo di quello alla base dell'umanesimo laicista e modernista che vuole imporci una visione dove esiste solo l'antropocentrismo dell'uomo basato sull'uomo dove la verità oggettiva non e più cagionata anche dal trascendente  ma e' solo quella che risulta da equazioni  formule algoritmi e incrocio di dati,  o  almeno cosi era sino a qualche decennio fa   perché ora e' anche peggio e  nella corrente liquida dove tutto "scorre" in una perenne  mutazione continua fine a se stessa (altrimenti nota come progresso) siamo "progrediti" a una concezione delle cose che vuole il dato oggettivo quindi la realtà essere preceduta dall'esercizio dell'arbitrio della volonta' umana  che nel suo delirio onnipotente decide di volta in volta cosa sia verità oppure no.........oggi sono un maschio,  domani magari mi sentirò più femmina,  dopodomani metterò questi due mondi in conflitto e per dissociazione comportamentale staro a guardare come andrà a finire!?   oppure siccome mi sta sul  c....  tutto ciò che mi discende come precostituito dall'alto allora mi batterò anch'io per fluidificare il tutto all'infinito così da forgiare un nuovo umano che sia "neutro" da ogni contesto possibile   e già che ci sono   via cosi   per ogni altra cosa che richiami e mi imponga un qualsiasi sistema di valori  precostituito,   semplici esempi della paranoia irrazionale e antiumana  che sta incartando e avvitando la società in una prospettiva nichilista di pura e squisita follia 

Non voglio parlare a nome di altri,  e la frezza non ha certo bisogno di essere messa in guardia,  ma davanti a questo spartiacque di civiltà opposte e alternative non esistono posizioni "neutre"  o si sta' da una parte o dall'altra e la frezza mi pare che stia dall'altra parte rispetto a quella di stasi     ma  questo stasi lo sa benissimo   solo che ci vuole provare lo stesso a "lisciare" e a ruffianare la frezza per accattivarsene le simpatie, assecondando un tipico modo di fare dei progressisti:   proprio perché non deve esistere niente di perenne e permanente essi sono sempre pronti a rimproverare tutti che e' quanto di più intollerante e scorretto possibile perseguire la logica dei schieramenti contrapposti  in fin dei conti  tutto si può e si deve accomodare e comporre nell'esercizio del dialogo attorno agli immancabili "tavoli"
a parte si intende la loro agenda politica e sociale che va sempre perseguita in modo feroce e implacabile, .....grazie anche a quella specie di "franchigia morale" che chissà perché non si nega mai ai "sinistri"  una volta che sono passati  all'incasso, e messo al sicuro nell'olimpo delle pietre miliari del loro concetto di civiltà quel che perseguono  ecco che   subito li vedi spendersi nella ruffianeria culturale tutta volta a rabbonire le coscienze infiammate e ad ammansire ogni  radicalismo ideale in modo da "ricucire" gli strappi e  le lacerazioni sociali  e a pacificare ( leggi addormentare) la societa' 

lascia perdere stasi   la frezza per quanto ho letto del suo pensiero pone ogni problematica scaturita dall'attuale scempio sociale su un ben preciso assunto di base,  e non manca occasione di ribadire che la verità prima e ultima e solo quella rivelata da DIO (non da darwin) e suffragata e percepita  dall'uomo proprio grazie all'uso retto della propria ragione
Quindi anche in merito all'omosessualità non si sgarra, e la verità non si negozia, non c'e spazio per "trattare"  l'ordine naturale costituito,  insito nella legge naturale  basa la  perpetuazione della vita su questo pianeta mediante l'uso di 2 sessi:   maschi e femmine  i soli che nell'atto unitivo sono in grado di generare la vita,  tutte le pochissime eccezioni sono li apposta a confermare che questa e' la regola  di base  che quindi   e' ....generale, .....oggettiva,......e perenne  .....punto
L'infinita saggezza del messaggio cristiano ci dice che questa verità e' iscritta in modo indelebile  dentro ognuno di noi e che la giusta ragione e quella che si adegua ad essa anche nel proposito (più che lecito) di svelarne i segreti   
quindi .....al netto di tanta profusione di tanto per-buonismo manieroso cosa resta dello stasi pensiero? come va letta veramente questa sua frase:
Il mondo omosessuale ha raggiunto in occidente, Italia compresa, la pienezza del rispetto della propria dignità e dei propri diritti
probabilmente questo:    cari cogli.....  intransigenti sulla sostanza dei principi,     noi  gli intransigenti sulla forma dei principi ve l'abbiamo messa .........   ormai  il giro di boa e stato compiuto  e indietro non si torna  più,  anche l'avvallo sociale al disordine omosessuale e stato acquisito d'imperio e implementato  d'ufficio come parte del concetto di normalità sociale     e adesso per voi paladini dei principi non negoziabili che vi  incaponite a denunciare la deriva dittatoriale dell'ideologia che sta sotto a tutte queste pseudo conquiste sociali  anche se in teoria avete tutte le ragioni di questo mondo non vi resta che beccarvi la spada di damocle della persecuzione "legittimamente corretta"  della ineludibile legge sull'omofobia  che "ovviamente s'ha da fare"  se non altro a tutela del rispetto dovuto a un "diritto" neo costituito  quindi per meglio ingoiare il rospo vi consiglio di fare buon viso a cattivo gioco e allinearvi  buoni  buoni  come fa il vostro papa  bergoglio

Le "ragioni" di stasi e dell'ideologia di cui e perfetto rappresentante poggiano solo sulla "giustizia formale" condensata un una sola parola veramente "sacra" per gli italiani    ...diritti...   ma cosa significa oggi questa parola?  A parte il discorso sulla paternità vera dei tanto blasonati diritti umani fondamentali,  mi chiedo a riguardo se nella nostra società ci sono rimasti ancora dei sostanziali deficit di giustizia da colmare  oppure se anche su questo tema  si e scatenato il più tipico "sport" nazionale  e cioè quello del millantato stato di necessità  dietro l'ennesimo procurato allarme sociale   ovviamente condito da un effeminato trasporto sentimentale  fatto di piagnistei e vittimismo a favor di media asseverati il tutto per estorcere privilegi o leggi ad hoc    del resto non sarebbe la prima volta che succede: baby e pensioni d'oro, vitalizi, spese pazze enti inutili boiardia di stato e poi i centri antiviolenza  i rom, gli immigrati, ecc  compreso il mondo omosessuale che a ben guardare  non gli manca praticamente nulla quanto a diritti  fondamentali

con i laicisti da secoli abbiamo capito che il loro orizzonte ideale e' solo estemporaneo e si consuma quasi tutto in un infinito presente dove tutto e' all'insegna del qui e ora, senza  scrupoli di sorta   a corto ma soprattutto a lungo respiro  quindi per me stasi puo lasciare perdere la frezza alla quale non ha proprio nulla da "dire"  riporre l'arma spuntata della sua prosopopea perché e' tutt'altro che obiettiva rispetto alla questione maschile  e concentrarsi solo sulla contabilità spicciola dei fatti che riesce a fare magistralmente
Un uomo che è un uomo DEVE credere in qualcosa (dal film: il mio nome è nessuno)

Finnegan

Mi domando perché s'impanchi in discettazioni sui gay e celebrazioni della Frezza, se spera d'intercettare un pubblico cattolico con simili strategie prefabbricate è fuori strada.
Quello che mi lascia stupito è l'appoggio incondizionato di cui gode nell'ambiente, nonostante le sue iniziative facciano ripetutamente fiasco anche se nessuno pare capire il perché:
Citazioneinsiste a voler sollevare un'indignazione rispetto a questi stessi problemi ma non chiarisce in base a quali valori di fondo dovremmo fare tutti quadrato
E' questo il problema numero uno dei movimenti maschili, l'assenza deliberata di valori di fondo, o etica come dicono Serenissimo e Icarus, su cui c'è una autentica inibizione a discutere, nell'illusione di mettere tutti d'accordo e non "creare divisioni".
E' un ritardo culturale fatale per il successo delle varie iniziative sempre sgonfie prima di nascere (mentre le Marce per la Vita e le Sentinelle riempiono le strade): si grida all'untore senza accorgersi che la causa di questo scarso entusiasmo è l'ostinato allineamento con la fallimentare ideologia laicista (solo apparentemente moderata) che si propone di aggregare cancellando le rispettive identità.
I responsabili della questione maschile continuano a non rendersi conto che il mondo è cambiato, è il momento in cui i vari gruppi etnici e culturali cercano di definirsi al proprio interno, e gli uni rispetto agli altri. La gente è in cerca di radici, significato e scopo personale e collettivo, non di (false) parità e "diritti" dell'individuo basate su utopie del 18° secolo. E se qualcuno lo fa notare e cerca di lavorare in quella direzione, viene additato come intollerante con un'imperdonabile miopia condita forse di opportunismo.

I movimenti maschili falliscono perché hanno una subordinazione culturale nei confronti del femminismo (che si rifà all'utopia di un'umanità astratta senza volto), il quale a sua volta perde sempre più consensi.

Speriamo almeno gli passi quest'ossessione per la Frezza, ci sono più articoli e video su di lei sul suo blog che su quello di un fan dei Beatles.
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