Nasce la Lega degli Uomini d'Italia

Aperto da Serenissimo, 30 Giugno 2019, 06:35:39 AM

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Serenissimo

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LEGA DEGLI UOMINI D'ITALIA - IL MANIFESTO

"LUI – Lega degli Uomini d'Italia" è un Movimento di identità maschile. Difende in sedi istituzionali, giuridiche e pubbliche, attraverso azioni legali, sociali, politiche, culturali, educative e mediatiche, i diritti, la dignità, i valori e l'immagine sia pubblica che privata degli uomini e della maschilità. In quanto tale:

1. riconosce i principi fondamentali dello Stato di Diritto come base del vivere comune, fonti di giustizia ed equità. Come tali, ne fa oggetto della più strenua difesa, di un impegno per il loro consolidamento o, se messi in discussione, di una loro riaffermazione.

2. Ritiene che ogni individuo abbia diritto al rispetto della propria libertà, della propria persona e della facoltà di manifestare le proprie idee, personalità e inclinazioni. Si considera tale diritto pienamente legittimo sotto il profilo morale e nei confronti del prossimo solo con la piena assunzione delle responsabilità discendenti dal suo esercizio. Senza responsabilità non si gode di un diritto ma si impongono licenze e privilegi a danno degli altri.

3. Ritiene che uomini e donne debbano realizzare la propria esistenza anche indipendentemente gli uni dagli altri, rispettandosi reciprocamente e senza prevaricazione alcuna, nel riconoscimento della loro naturale complementarietà. Essi si distinguono, secondo natura, per il patrimonio cromosomico che ne definisce inequivocabilmente il genere di appartenenza. Ogni altra diversa distinzione è un costrutto socio-culturale, meritevole di rispetto qualora non sia lesivo dell'altrui incolumità fisica e psichica, in special modo rispetto ai minori, e non venga imposta come strumento per l'affermazione di privilegi, licenze, primazie o esoneri.

4. Attribuisce pari dignità e importanza ai ruoli paterno e materno nei confronti della prole e nell'ambito della famiglia, identificata quale cellula costitutiva del corpo comunitario e principale motore di sviluppo e tutela degli individui. Con ciò non nega il riconoscimento della dignità o dei diritti naturali fondamentali ad altri tipi di unioni basate sul reciproco sentimento e sul rispetto.
La genitorialità deve essere da parte di uomini e donne una scelta condivisa, responsabile, libera e consapevole, connotata da pari diritti e doveri, esercitati all'insegna della reciproca trasparenza, correttezza e lealtà, in ogni circostanza che coinvolga direttamente o indirettamente il frutto di tale scelta. Ogni diversa condotta è da condannarsi come un abuso o una violazione dei diritti del frutto della scelta genitoriale.
Giudica che i bambini siano un investimento nell'umanità del futuro. È dunque un dovere garantire ad essi giuste condizioni di nascita, una crescita e uno sviluppo armonici, naturali ed equilibrati. Ogni condotta finalizzata a sopprimere, sfruttare, mercificare, spettacolarizzare o sessualizzare i bambini rappresenta un grave abuso, da contrastare con ogni mezzo.

5. Individua e contrasta espressamente, con ogni mezzo consentito dalla legge, la denigrazione del genere maschile e la sua arbitraria e infondata descrizione quale soggetto violento, aggressivo, inumano e insensibile, non degno di essere compreso nelle sue esigenze e desideri, nel suo diritto alla felicità, nella sua sofferenza e nella sua umanità, come tale pienamente sacrificabile o secondario rispetto agli interessi del genere femminile, con la convinzione che anche tale minimizzazione e compressione dei diritti maschili costituiscano un'aperta violazione dei Diritti Umani.

6. Riconosce nella distruzione della figura maschile e paterna una precisa strategia politica, sociale, intellettuale, economica e mediatica e ad essa si oppone strenuamente, essendo volta a destabilizzare la convivenza tra i sessi, i nuclei di aggregazione tra i generi, quali le coppie, l'amicizia, la famiglia e le unioni in generale, e alla creazione volontaria e ingiustificata di allarmi sociali, emergenze di massa, psicosi, stereotipi, preconcetti atti a inquinare le equilibrate e armoniche relazioni tra uomini e donne. Tale strategia si avvale anche dell'attiva collaborazione del femminismo contemporaneo, con il quale condivide i fini e i mezzi. Tale connubio viene riconosciuto come controparte assoluta in quanto produttore di ipertutele e privilegi per il genere femminile ed emarginazione sotto il profilo economico, giuridico, culturale e sociale per il genere maschile.

7. Sostiene ogni iniziativa che promuova tra i generi un dialogo costruttivo, una piena collaborazione con parità d'impegno e il rispetto di ogni diversità, nell'ottica della costruzione comune del futuro. Tale collaborazione pacifica rappresenta il baluardo contro attacchi miranti a trarre beneficio dal disagio sociale e dallo sfaldamento delle relazioni, e a isolare gli individui per renderli facilmente aggredibili dal mercato e manipolabili sotto il profilo politico-sociale.

8. Stigmatizza, rende noto attraverso articoli, interviste, ricerche, analisi di dati, diffusione di opinioni e contenuti ogni tentativo di distorsione della realtà in tema di relazioni di genere, ritenendoli, per la loro gravità morale e in quanto volti all'oppressione su base sessista degli uomini, crimini contro l'umanità in quanto contribuiscono alla distruzione dell'unità sociale. Non riconosce pertanto dignità né verosimiglianza né margini di accettabilità a eventi, processi e fattispecie che non abbiano un pieno riscontro in fatti accertati o in analisi multidisciplinari asseverate e accettate dalla maggioranza della comunità scientifica. Viene dunque respinta ogni teoria, concetto, evento, processo privi di un evidenze fattuali e razionali.

9. Ritiene che il genere femminile, grazie a differenziazioni su base sessista considerate "positive", consapevolmente e inconsapevolmente si avvantaggi dell'artificiale dicotomia uomo carnefice/donna vittima, avvalendosi di privilegi e giustificazioni basate su una falsata lettura storica ed attuale dei rapporti uomo/donna che autorizzerebbe una rivalsa per presunte oppressioni storicamente prive di fondamento. Condanna pertanto ogni forma di sessismo "positivo" e contemporaneamente ogni attribuzione di responsabilità individuali all'intero genere maschile per responsabilità afferenti a singoli.

10. Individua la tensione tra spinte gerarchiche e spinte inclusive come motore principale di evoluzione e miglioramento collettivo, a patto che a tutti gli individui, a prescindere da ogni caratteristica o convinzione personale, vengano riconosciuti pari diritti e assoluta uguaglianza nelle condizioni di partenza, e che venga sempre esclusa come inaccettabile l'imposizione di condizioni di parità negli esiti.
Da una dona a un molin no gh'è gran diferenza.

Finnegan

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Riverrun, past Eve and Adam's, from swerve of shore to bend of bay, brings us by a commodius vicus of recirculation back to Howth Castle and Environs

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