Le uscite di Stasi: femminismo come la religione. Ma venera le donne di oggi

Aperto da Finnegan, 11 Settembre 2019, 02:50:13 PM

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Finnegan

Non cercate la logica in queste uscite di Davide Stasi - Stalker Sarai Tu e neppure la naturale tendenza dell'uomo a non darsi martellate sugli attributi.
Sembra che Davide abbia una irrefrenabile propensione a pestare i piedi a quelle stesse persone, da poi cui esige un robotico sostegno alle sue campagne, gazebo e raccolte firme. E che puntualmente insulta quando questo sostegno non arriva.
Lascio al lettore decidere se sia semplice stupidità e masochismo o qualcosa di peggio. Di certo i suoi articoli che un giorno affermano una cosa, l'altro il suo esatto contrario suscitano qualche legittimo interrogativo.
Molti però ancora si meravigliano che non ci siano torme a seguirlo verso il sol dell'avvenire maschile. Gli stessi che probabilmente si guardano bene dal dirgli di risparmiare a noi e alla causa maschile questa serie di autogol. O forse glielo dicono e allora c'è davvero da preoccuparsi.

Leggiamo nel pezzo di oggi:

"Il femminismo ha della religione gli stessi caratteri dogmatici, la stessa rigidità verso la realtà fattuale e anch'esso ha i suoi riti e le sue liturgie."

Oggi l'argomento di Stasi è che la religione come il femminismo sono mali simili da estirpare. Come in tutte le comunità umane, c'è sicuramente una larga fetta di pubblico che si beve proprio tutto, e il contrario di tutto. Ma prova a convincere per esempio un musulmano che è femminista perché è religioso. O personaggi del calibro di Budda (che le donne proprio non poteva vederle) o di San Paolo che predicava l'obbedienza della moglie al marito.

Stasi parla di inquisizione ma censura gli innocui commenti di altri attivisti maschili, dichiarando però "porti aperti" a femministi e LGBT che scrivono su siti femministi.
Dopo aver evocato i soliti roghi delle streghe (notorio cavallo di battaglia femminista), prosegue con uno spudorato elogio delle donne di oggi:

"[...]le donne non operano secondo i dettami femministi. E il più delle volte, quando gli capita di incocciare in una predicazione femminista più esplicita, inorridiscono. La maggioranza delle donne non si sente a disagio nel proprio ruolo, conosce le proprie eccellenze e i propri limiti, sa sfruttare le prime e cerca di compensare i secondi. E non odia gli uomini, non considera ogni atto sessuale uno stupro, né il corteggiamento come una molestia o manifestazione di oppressione sessuale. Interpreta la relazione con il proprio compagno in modo tendenzialmente costruttivo e cooperativo, dove ognuno dà un contributo al benessere della coppia :doh: :rofl: , e l'idea degli stereotipi non la sfiora minimamente.


Una schiacciante maggioranza di donne continua a sognare un matrimonio d'amore, :sleep: una famiglia stabile :dash2: e moderna, :wacko: dei figli, un lavoro soddisfacente e commisurato al merito :unknown: e agli sforzi formativi :flag_of_truce:
Per quanto numerose, le coppie che si separano, con tutte le anomalie connesse, sono meno di quelle che restano insieme lealmente, costruttivamente e con amore."


Mi spiace farvi risvegliare dagli anni '50, ma temo che la favola sia finita. Ma forse non per lui, attardato nel Medioevo a caccia di inquisitori:

"Esse diffondono una predicazione divisiva (perché sulla divisione campa), retrograda e oscurantista, come spesso è stata quella della Chiesa sui temi generali, ancorata a un fanatismo dogmatico e apolide nella realtà. Eppure la maggioranza accoglie gli estremismi come fosse cosa normale, come una versione un po' radicale di valori comunque di base condivisi. Per questo non prova repulsione e non ha l'istinto di detronizzare il predicatore, cacciandolo a calci come avvelenatore del clima sociale."

Forse sarebbe il caso di detronizzare Stasi (autoproclamato Referente Unico del Partito Maschile), che avvelena il clima sociale censurando e provocando l'unica porzione di italiani che si dà attivamente da fare per difendere la famiglia nel nostro Paese.
Se gli uomini mettono like a vignette "estremiste" è perché questa "schiacciante maggioranza di donne" desiderosa di collaborare e di "radunarsi attorno a un tavolo" (di Stasi) esiste solo nella testa del suddetto. Altrimenti il problema del femminismo neppure esisterebbe. C'è chi se ne accorge prima, altri dopo magari dopo essersi messi una di queste donne eccezionali in casa, ma chi persiste in questa narrativa è solo per tener buone le femministe e ingannare gli uomini.
A Stasi non viene in mente che se in rete prosperano quelli che lui chiama estremismi una ragione c'è, e va cercata non solo nello scollamento dalla realtà della narrativa della nostra classe politica (di cui lui aspira a far parte), per la quale le donne sono tutte sante e gli uomini (appunto) tutti estremisti stupratori, ma anche nell'inanità della politica di oggi, in cui si consuma quotidianamente il tradimento degli elettori. Tradimento che Stasi ha cominciato persino anzitempo, con dichiarazioni di fedeltà ai poteri forti, che giudica "indispensabili", come gli LGBT e lo stesso femminismo che non gli dispiace affatto quando non è, secondo lui, "estremista".

Non so voi, ma se dovessi scegliere, per eliminare il femminismo, più che della religione farei a meno di Stasi.
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Leopard

Sì, non  fa altro che dire che bisogna distinguere tra donne e femminismo, il che teoricamente ci può stare, ma si ignora che il femminismo ha plasmato le donne a sua immagine somiglianza, dunque nella pratica non si può fare questa scissione.
Red Pill fino alla Vittoria.

Finnegan

Se nei fatti, oltre che nelle parole "la stragrande maggioranza delle donne" fossero davvero antifemministe la questione maschile non esisterebbe.
Credo sia una delle tante uscite per lisciare il pelo a qualcuno che conta, in vista di un tavolo insieme. E chi parla benissimo delle donne un giorno sì e l'altro pure? Temo ci sia una sola risposta. :shok:
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Finnegan

Leggo oggi sul blog Stalker Sarai Tu: "I lacchè del femminismo suprematista hanno addossato al blog ogni sorta di nefande e orripilanti colpe"
Ormai sembra la linea definitiva del blog: solo il femminismo definito suprematista è da combattere, quello "buono" no.
Per di più, essendo definizioni molto elastiche, permettono ampi adattamenti secondo necessità: una femminista suprematista oggi può essere un'alleata domani.
Dal tempo di Grillo (ma anche prima) siamo abituati a grandi discorsi che perdono un pezzo dopo l'altro nella scalata alla poltrona; anche se non così presto.

L'efficacia politica non si conta dal numero di gazebo. Conta la lucidità delle idee e almeno quel minimo di integrità per portarle avanti. Senza parlare di abilità e coraggio che sono mancate ai politici più consumati.

Viste le recenti catastrofi di ben due partiti (vagamente) sovranisti penso che il gioco democratico sia troppo truccato per dare qualche risultato. Mi pare più efficace, in questa fase, utilizzare strumenti come informazione e boicottaggio di scelte poco favorevoli agli uomini.

Conterebbe moltissimo anche l'associazionismo, che però viene ostacolato con mezzi formidabili. Le rare volte che riesce qualche iniziativa, si cerca con potenti mezzi di smembrarla o addomesticarla.

Tralascio le stasiane insistenze su roghi e inquisizione, che sono evidentemente l'ossessione di questi giorni.
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johann

Doverosa rettifica all'ennesimo sconclusionato articolo di stasi che cade come pioggia acida sulla sempre più riarsa prateria del patrimonio valoriale della societa contemporanea

Facendo appello al tanto vituperato buon senso sarebbe profilassi igienico culturale educare la gente a relazionarsi con la realtà assumendo su se stessi  la responsabilità di mettere mano al volante del proprio futuro DECIDENDO per se e per la società' la strada da percorrere  qui invece abbiamo la negazione di tutto questo ben rappresentata dall'imperversare della filosofia progressista incarnata dallo stasi pensiero: 
"planare" in modo sostanzialmente neutrale sul corso degli eventi dandosi l'alibi  (tipicamente laico) di esercitare il proprio "contributo" sociale nel budello interpretativo del politicamente corretto che comanda x ogni cosa la NON SCELTA e il non SCHIERAMENTO per non rischiare di "peccare"  di discriminazione  intolleranza razzismo omofobia  ecc ecc
Si dovrebbe fare solo quello che e tollerato dal sistema:  partecipare al brusio generale del cicaleccio social  che come tutti ben sanno passa sugli eventi come acqua fresca, in quanto serve solo da esca e catalizzatore ideologico per le masse 

Se c'e una cifra della ipocrisia di fondo che imperversa l'attuale societa  del post tutto (che quasi  fa rimpiangere la stagione delle grandi ideologie) e il fatto che implose queste ultime nelle proprie contraddizioni  con esse sembra sia andata a put**** anche la capacita visionaria dell'uomo di immaginare il proprio futuro  oggi tutti si vantano di essere culturalmente "oltre" le ideologie  ma mi chiedo se quello che occupano e uno spazio culturale dalla consistenza minimamente "materiale" o e solo  un grande vuoto dove sciolti tutti i legami con qualsiasi costante e regola chiunque gioca sporco barando alla ricerca del proprio tornaconto economico e del proprio "posto al sole" narcisista senza più alcun scrupolo morale e onesta' intellettuale (vedi la sfacciata disinvoltura etica che sta accompagnando la muta della politica nostrana in questi ultimi tempi)   
quindi se e' solo un grande vuoto sciolto ogni vincolo morale allora  significa che tutti i moderni modaioli conformisti "stasiformi" a prescindere dal ruolo che svolgono tenderanno ad ASTRARRE se stessi dalla realtà con cui interagiscono o che giudicano  arrogandosi il ruolo di super partes rispetto a tutto e a tutti 

questa sensazione e' proprio quella che si ricava leggendo quest'ultimo articolo di stasi dove anche rispetto ai suoi grotteschi abbinamenti e collage pesudo storici che offendono non i cattolici ma il raziocinio e la assennatezza  umana ( femminismo come l'inquisizione ??!! ) quello che colpisce   ed e' grave   e' il  carattere "collateral"  del suo posizionamento intellettuale, giusto quel tanto che basta per non vincolarsi a precise posizioni di campo, sempre allineato sull'attualita sociale ma introdotto in essa solo sul versante dei "numeri" mai su quello dei valori che vengono messi in gioco
se si "vive" realmente con i "piedi per terra" mi chiedo chi puo definirsi veramente neutro rispetto all'ambiente nel quale e immerso?  Io credo che si e' tanto più credibili quanto più si calibra le proprie opinioni nel guazzabuglio della realta oggettiva  dove semplicemente e IMPOSSIBILE essere del tutto neutri e imparziali rispetto alle cose

Stasi incarna alla perfezione la cultura progressista che artefice nel corso del tempo nelle sue varie nefaste declinazioni (illuminismo modernismo liberismo comunismo)  di tutto il marcio ideologico nel quale prolificano sempre nuovi patogeni sociali (omo-diktat nazifemminismo gendercrazia ecc) adesso vorrebbe pure ergersi su un piedistallo pseudo-divino e millantando alla buona il sistema di valori cristiano che ha combattuto fino a " ieri"  (vedi il p.corretto e il suo mellifluo ecumenismo buonista strappaconsenso elettorale laicamente distaccato da ogni  intransigenza culturale )   arrogarsi la parte di  chi ha titolo e credenziali morali per scandalizzarsi e sentenziale sulle varie degenerazioni  sociali  che praticamente lui stesso ha provocato
Del resto e una ricorrenza storica:  la sinistra nei casi  nei quali figura  come imputata di qualcosa deve sempre interpretare la giurisprudenza, il tribunale, il giudice, l'accusa, la difesa, la giuria l'opinione pubblica ......
stasi al netto del suo funambolico camaleontico opportunismo intellettuale che solo i gonzi che lo seguono non vedono essere la sua vera pelle (del resto ben mimetizzata anche dalla natura "parolaia" del suo "lavoro" di influenzer politico ideologico)  e tutt'altro che fuori dai giochi  anzi e molto più "problema" che "soluzione" 

nelle questioni sociali (come la QM) lo stasi-pensiero e' tutto il maistream perbuonista che lo sostiene oggi gioca la carta della ricomposizione compromissoria delle vertenze sociali mediante i tavoli! sapendo bene che questo si consuma sempre a spese e sulla pelle di una parte sola che guarda caso non e' mai la propria
finche continua a rimanere nel suo comodo limbo culturale  da dove puo agevolmente battersela  da ogni dovere di coerenza e responsabilita rispetto al sodo di molte questioni,  (coerenza che altrimenti lo inchioderebbe come parte in causa sulla sedia dei suoi tanto invocati tavoli di confronto) la sua parola vale l'evanescenza rappresentata dalla sua stessa persona, stasi facci un piacere,  esci allo scoperto e fai outing  perche molti di noi non hanno ancora capito chi sei veramente e da che parte stai ........veramente
Un uomo che è un uomo DEVE credere in qualcosa (dal film: il mio nome è nessuno)

Finnegan

Citazionequello che colpisce   ed e' grave   e' il  carattere "collateral"  del suo posizionamento intellettuale, giusto quel tanto che basta per non vincolarsi a precise posizioni di campo, sempre allineato sull'attualita sociale ma introdotto in essa solo sul versante dei "numeri" mai su quello dei valori
Siamo abituati a politici voltagabbana, eppure non ho mai visto un personaggio più mistificatore di Stasi. Cerchi di smascherarlo? Lui invita la Frezza che gli dà una patente di pro-vita. E il giorno dopo rassicura: il matrimonio gay non si tocca. Questo è Stasi.
Citazionearrogarsi la parte di  chi ha titolo e credenziali morali per scandalizzarsi e sentenziale sulle varie degenerazioni  sociali  che praticamente lui stesso ha provocato
Da questo si evince che non manterrà mai quanto promette.
Citazionee tutt'altro che fuori dai giochi  anzi è molto più "problema" che "soluzione"
E' un problema nella misura in cui il mondo maschile investe inutilmente risorse in questo soggetto.
Citazioneesci allo scoperto e fai outing  perche molti di noi non hanno ancora capito chi sei veramente e da che parte stai ........veramente
Sicuramente sta dalla parte di se stesso. Non credo minimamente alla storia per cui si sarebbe buttato sui diritti maschili a causa dell'esperienza con la prima moglie. L'enorme dispendio di risorse, logistiche e finanziarie, lascia intuire che cerca un ritorno sull'investimento dell'impresa Stasi S.p.a.

Eppure qualcosa non funziona nei tavoli di Stasi, regolarmente impediti dal Comune all'ultimo minuto. Segno che questa politica del volemese tutti bene non paga e un antifemminismo politicamente corretto non è possibile.
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