Pillole rosse quotidiane

Aperto da dotar-sojat, 23 Dicembre 2019, 07:40:11 PM

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dotar-sojat

ieri sera mi sono visto con un amico e mi ha raccontato un po' di cose random (e io gli ho spiegato la LMS)
lui è un po' più fortunato, è stato con una per un po', convissuto, poi lei un giorno lo ha mollato però "sono ancora amici"... ai latino americani ogni tanto rimorchia per cui qualche donnina ogni tanto gli capita
- a gennaio con una queste sembrava stesse andando bene, erano usciti insieme, sono stati a letto, poi è arrivato il lockdown, e dopo il lockdown lei lo aveva già rimpiazzato...
- un suo amico mdf di 38 anni si messo insieme ad una 44enne divorziata con figlio... così gli spiego la storia del betaprovider
- un altro amico, sposato, scopre che la moglie gli fa le corna, ma per non rimanere solo la perdona "perché la ama"... così gli spiego che lei continuerà a fargli le corna
- tempo fa si vede con una dei latinoamericani, con cui è già stato a letto qualche volta, va da lei (non vicina), cena fuori, lei lo invita a casa sua, gli chiede di farle un massaggio, lui la massaggia e arriva ai punti "erogeni", lei lo ferma e gli chiede se andato solo per fare sesso, lui "beh, già che ci sono"... lei lo caccia e gli manda un messaggio in cui si dice stupita per il suo comportamento, e non si fa più sentire
Spera nel meglio, aspettati il peggio

Finnegan

I rapporti tra i sessi sono giunti al loro nadir, che squallore
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dotar-sojat

ieri sera rientrando in casa ho incrociato una mia vicina trentenne tutta impupazzata che usciva (stranamente ha risposto al mio saluto), era tutta infighettata con delle zeppe ai piedi, e vedendola mi sono venute in mente tante scene (al lavoro, all'università, in giro) di ragazze/donne dal 7 in giù, molte sotto il 6, che vittime dello shopping selvaggio, delle influencer, delle case di moda che propinano vestiti, abiti, scarpe, borse, borsette ecc. ecc. indossate da modelle da 8 o 9, acquistano compulsivamente, per cercare di aumentare il proprio valore e ambire a quel 20% dei maschi alfa, solo che spesso il risultato è goffo o ridicolo, si mettono scarpe con tatto 10 o 12 e poi incespicano continuamente, indossano eleganti pantaloni D&G a vita bassa con il rotolino di ciccia che sporge da sotto la maglietta di Fendy, portano la borsa (o borsone direi) di Luis Vitton nell'incavo del gomito, che sembra si stiano trascinando dietro la palla d'acciaio dei lavoratori forzati, o abiti di firmati di un paio di taglie in meno (per non ammettere alla commessa quella vera) che impediscono di respirare o minigonne che impediscono di camminare.
Per non parlare di capi di dubbio gusto (almeno per me), come pantaloni aderenti animalé (leopardati, tigrati), bluse con frange alla Hiroshi Shiba, scarpe con zeppe di 10 cm alla Marylin Manson...
A volte penso: secondo me gli stilisti creano apposta degli abiti kitch per vedere se le donne se le comprano lo stesso... e le se le comprano
eppure grazie ai mdf queste imperano, si creano superiori, ti salutano con altezzosità, e se poi sono già un 6.5 non ritengono tu sia degno del loro saluto (e come ti sei permesso di rivolgere la parola?).
Sopra il 7 sono unicorni, fate, e altre creature che noi umani non abbiamo mai visto
Spera nel meglio, aspettati il peggio

Serenissimo

Citazione di: dotar-sojat il  1 Ottobre 2020, 06:05:41 AM
ieri sera rientrando in casa ho incrociato una mia vicina trentenne tutta impupazzata che usciva (stranamente ha risposto al mio saluto), era tutta infighettata con delle zeppe ai piedi, e vedendola mi sono venute in mente tante scene (al lavoro, all'università, in giro) di ragazze/donne dal 7 in giù, molte sotto il 6, che vittime dello shopping selvaggio, delle influencer, delle case di moda che propinano vestiti, abiti, scarpe, borse, borsette ecc. ecc. indossate da modelle da 8 o 9, acquistano compulsivamente, per cercare di aumentare il proprio valore e ambire a quel 20% dei maschi alfa, solo che spesso il risultato è goffo o ridicolo, si mettono scarpe con tatto 10 o 12 e poi incespicano continuamente, indossano eleganti pantaloni D&G a vita bassa con il rotolino di ciccia che sporge da sotto la maglietta di Fendy, portano la borsa (o borsone direi) di Luis Vitton nell'incavo del gomito, che sembra si stiano trascinando dietro la palla d'acciaio dei lavoratori forzati, o abiti di firmati di un paio di taglie in meno (per non ammettere alla commessa quella vera) che impediscono di respirare o minigonne che impediscono di camminare.
Per non parlare di capi di dubbio gusto (almeno per me), come pantaloni aderenti animalé (leopardati, tigrati), bluse con frange alla Hiroshi Shiba, scarpe con zeppe di 10 cm alla Marylin Manson...
A volte penso: secondo me gli stilisti creano apposta degli abiti kitch per vedere se le donne se le comprano lo stesso... e le se le comprano
eppure grazie ai mdf queste imperano, si creano superiori, ti salutano con altezzosità, e se poi sono già un 6.5 non ritengono tu sia degno del loro saluto (e come ti sei permesso di rivolgere la parola?).
Sopra il 7 sono unicorni, fate, e altre creature che noi umani non abbiamo mai visto

Va detto però che le donne sono ossessionate dalla moda e cercano di vestire sempre elegante* anche per andare a prendersi un gelato sotto casa. Spesso per apparire più belle rispetto  alle loro amiche .

Fate caso alle coppiette d'estate . Lei con gonne lunghe o minigonne eleganti, smalto alle unghie, trucco e scarpe coi tacchi, o quantomeno eleganti. A lui basta una maglietta colorata semplice e degli shorts casual , scarpe converse o da ginnastica .

*per inciso , a me piace quando si vestono eleganti .
Da una dona a un molin no gh'è gran diferenza.

Finnegan

Sicuramente c'è una componente di vanità, anche nei confronti delle amiche.
Comunque tutti questi unicorni rosa, sopra o sotto il sette, o vivono con cani e gatti o hanno una vita sentimentale movimentata con mascalzoni di vario genere. Proprio non vale la pena perderci tempo.
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Ent

Citazione di: Serenissimo il  1 Ottobre 2020, 11:48:32 AM
Va detto però che le donne sono ossessionate dalla moda e cercano di vestire sempre elegante anche per andare a prendersi un gelato sotto casa. Spesso per apparire più belle rispetto alle loro amiche .

Una delle numerose differenze tra uomini e donne è data dalla differente considerazione della bellezza.
Questa differenza è particolarmente evidente in giovane età, tra i venti e i trent'anni. Fermo restando che a tutti piace essere belli, per i ragazzi la bellezza ha spesso una funzione soltanto strumentale al successo con le ragazze, ma la sua valorizzazione non occupa i primi posti nella gerarchia dei valori: difficilmente degli amici dedicano giornate intere per negozi di abbigliamento, né discutono di creme di bellezza o si recano dall'estetista.
Per le ragazze invece la bellezza è fondamentale, tant'è che di consueto i discorsi femminili vertono sull'abbigliamento o la cura del corpo (oltre che sull'amore sentimentale).
Mi pare di poter affermare che l'ordine gerarchico femminile è costituito in primis dalla bellezza, mentre quello maschile dalla forza - concetto complesso (carattere dominante, disponibilità economiche, successo sportivo, forza muscolare, cultura, etc.), riassumibile come affermazione di sé nella propria società di riferimento. Tant'è che attorno ai vent'anni, notai la tendenza delle ragazze ad aggregarsi sulla base della bellezza, a differenza dei ragazzi, che costituivano gruppi esteticamente eterogenei; osservai anche - forse erroneamente - che le ragazze belle esprimevano un carattere mediamente migliore delle brutte ed erano più affabili, probabilmente perché soddisfatte di se stesse.

L'asimmetria tra maschi e femmine in ordine alla considerazione della propria bellezza si riscontra anche in relazione alle aspettative sull'altro sesso: i ragazzi sono particolarmente sensibili alla bellezza delle ragazze, le ragazze guardano principalmente alla forza maschile (nel senso prima precisato), che spesso - ma non necessariamente - è associata alla bellezza. Semplificando, una ragazza bella ma caratterialmente debole piace ai ragazzi, un ragazzo bello ma caratterialmente debole non piace alle ragazze.
La bellezza è quindi più importante per le femmine che per i maschi forse perché, in relazione all'altro sesso, interessa più ai maschi che alle femmine.

Le cose cambiano parzialmente con il crescere dell'età. La bellezza continua ad esercitare un ruolo fondamentale nella scala dei valori femminili, sennonché, per natura, si corrompe progressivamente. Al decadimento naturale, evidente già a trent'anni, si potrebbe opporre la valorizzazione della componente artificiale della bellezza femminile, ma molte donne non reagiscono e tendono ad imbruttirsi notevolmente, per trascuratezza. Forse in giovane età o in contesti eccezionali (come le vacanze) le donne si vestono con eleganza anche per prendere un gelato, ma a parer mio, le donne contemporanee sono tendenzialmente sciatte. Duole rilevare che spesso la trascuratezza si manifesta proprio nel matrimonio, come se le mogli non avessero interesse a piacere ai propri mariti, valorizzandosi raramente o esclusivamente fuori casa. Questo costituisce abitudine profondamente sbagliata, perché la bellezza dà soddisfazione nella misura in cui si sa di essere apprezzati dagli altri (chi si farebbe bello se vivesse su un'isola deserta?) e, quando si è sposati, "l'altro" per eccellenza è il coniuge.
Certo, come si rilevava, la moda non aiuta; gli stilisti che impongono alle donne - molto più che agli uomini - come vestirsi, non lavorano per valorizzare la bellezza, ma il proprio portafoglio. La moda non può permettersi di essere stabile, perché la stabilità contrasterebbe con il principio consumistico (indurrebbe le consumatrici a comprare meno frequentemente), ecco che quindi si spiega il frequentissimo cambiamento delle collezioni, che condanna come "fuori moda" chi non intenda rinnovare il proprio guardaroba.
Ma c'è dell'altro. Atteso che il fine dell'industria della moda è produrre ricchezza (e non generare o conservare la bellezza), è innegabile che la moda abbia una connotazione assiologica, data la tendenziale correlazione tra apparire ed essere. Le case di moda, per volontà del femminismo sessantottino, hanno erotizzato il corpo femminile - spesso con pessimi risultati, nella prassi - degradando la bellezza femminile a sensualità. Si è passati - per volontà femminista, lo ribadisco - dal bello al sexy (in lingua italiana: sessualmente attrattivo). Un caso paradigmatico è dato dai pantaloni femminili, che rappresentano quanto di più lontano dalla bellezza femminile, sia per la volgare, abnorme, attillatezza; sia perché i pantaloni hanno cessato di essere simbolo di virilità, alimentando - come se ce ne fosse bisogno - lo sviluppo in senso androgino della società occidentale.










Finnegan

C'è un precedente negli anni '20, ma già ai tempi di Henry James, con una moda tesa a valorizzare la sensualità. E' una costante di tutte le epoche di euforia finanziaria. Dal Paesaggio Interiore, di M. McLuhan ed. SugarCo:

Un postulato primario del mondo di James è che esso gode di un'enorme supremazia materiale con la sua conseguente euforia. In correlazione con la sensibilità elaborata e tenue del mondo da lui creato vi è una ancor più elaborata struttura di una finanza astratta, e la tecnologia eterea creata da quella finanza. Ogni qual volta questa astratta struttura esiste e trionfa, James può manipolare le sue marionette. Non è per caso, senza dubbio, che in questo campo la vita femminile debba essere dominante e lussureggiante, e gli esseri maschili timidi e miseri. E una grande e sicura stanza dei bambini, vista nel suo lato materiale. Non vi sono preoccupazioni finanziarie.
Henry James apparteneva a una società che soffriva degli ultimi stadi di elefantiasi della volontà. Infatti, egli riusciva a contemplare soltanto i suoi prodotti periferici: donne dominanti e uomini esausti. Una società tenuta insieme da una volontà tesa e da una attività affannosa e evasiva non produce mai uno stile di vita con tutto ciò che implica di passione. Può produrre e in effetti produce turisti, musei e case simili a musei, in abbondanza. Perché, dopo tutto, una « civiltà degli affari » (una contraddizione in termini), con i suoi elaborati sotterfugi e finzioni legali, produce caratteri ugualmente intricati e indefinibilmente senza scopo.
E la natura della società semplicemente agraria, per esempio, è tale da produrre uomini i quali sono principalmente passionali in senso stretto. La sensazione dell'ineluttabile domina i ricordi e la lealtà di simili persone. Il carattere nelle società passionali è di conseguenza semplice, monolitico e, quando le circostanze lo richiedono, eroico.
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dotar-sojat

#187
questa notizia fa ridere ma solo per non piangere
Ricordo ai tempi che Reginaldo ebbe un breve momento di notorietà, mettendo insieme un po' di buone partite condite da gol, con tanto di carriera che sembrava esplodere. ed ecco che una delle veline della tv, la famosissima Canalis, da poco lasciatasi con Bobone Vieri, lo agguanta subito, sperando che possa da lì a poco diventare un top player, ma si sbagliava.


Reginaldo: 'Carriera rovinata dalla storia con la Canalis. Mi consideravano solo il suo stallone'
Intervistato da Itasportpress, Reginaldo, l'attaccante passato dalla Reggina al Catania e con un passato fra Parma, Fiorentina e Siena in Serie A, è tornato a parlare della sua famosissima love story con la bellissima Elisabetta Canalis che, a suo dire, gli ha rovinato la carriera.

LA CONOBBI GRAZIE A... - "Ci conoscemmo a casa di Bernardo Corradi in occasione di un suo compleanno. Lei sapeva chi ero io e io sapevo chi era lei e quasi subito in quella serata di allegria sbocciò l'amore tra noi. È stata un bella storia d'amore anche se è durata pochi mesi".

MI LASCIO' LEI - "È stata Elisabetta a lasciarmi e non ho alcun problema a dirlo, perché io ho sbagliato. Sette mesi vissuti intensamente che fanno parte della mia vita, ma adesso sono felice con mia moglie Ryana".

LO STALLONE DELLA CANALIS - "Mi fa piacere quando se ne parla della storia con Elisabetta anche se, visto il forte clamore mediatico, molto spesso si ricordano di me più per essere stato lo stallone della Canalis che un calciatore con quasi 500 presenze in Italia".

CARRIERA ROVINATA - "Quella storia con una donna famosa, mi tolse qualcosa calcisticamente perchè molti direttori sportivi mi consideravano un calciatore che pensava solo alle donne e alla bella vita. La love story con la Canalis penalizzò la mia carriera anche se poi io ho dimostrato a suo di gol che non ero solo un giocatore da notti in discoteca".

Ed Elisabetta? Con Reginaldo non si sentono più dato che vive negli Stati Uniti, ma continua a stupire con un fisico da urlo che non invecchia. Ecco le sue foto nella nostra gallery.
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Finnegan

Come volevasi dimostrare, non esistono uomini alfa, gli alfa come gli altri non sono uomini realizzati, ma gli stalloni della bella di turno.
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dotar-sojat

amico zerbino di mio fratello, sposato con una magistrato, con tre figli.
Ieri i suoceri vanno a casa sua per la cena: 2+3+2 = 7... secondo l'ultimo DPCM siamo uno di troppo (benché tutti imparentati), quindi la moglie bellamente lo ha cacciato fuori di casa... e lui ha disperatamente cercato amici su whatzzapp per un aperitivo o una cena, finendo però desolatamente da solo, fino a quando la moglie gli ha permesso di rientrare una volta che i suoceri se ne erano andati...
Spera nel meglio, aspettati il peggio

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