mi presento

Aperto da attento, 10 Gennaio 2020, 05:08:32 PM

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attento

Mi presentyo così come mi sono presenato ai vostri colleghi di QM.
sono un nonno 65 anni suonati, padre di 2 maschi ormai adulti,  un nipotino 2 anni e una nipotina  adolescente.
Fin da ragazzo ( negli anni 60/70)  avevo colto una certa politica contro i maschi, la figura paterna,
la famiglia patriarcale, in particolare con l'affermazione di quei salotti televisivi alla " Costanzo",
poi "Vespa" dove veniva denigrato il carattere e la figura maschile.
Mi ricordo che subivo questi discorsi e per pudore non se ne parlava ne con padre, madre.
In una ricerca fatta sul WEB sulla figura del padre sono capitato in questo sito e così mi sono iscritto,
sentendo ancora di più questo mondo denigratore del nostro genere.
La mia fortuna è stata di avere una moglie veramente donna, intelligente, rinunciando al lavoro per famiglia
e figli e che  ha  sempre condiviso con me la questione maschile dissociandosi dal femminismo in ogni sua forma  e anche in questa occasione mi ha invogliato a sostenere il genere riconoscendo la misandria ormai consueta.
I cambiamenti epocali in pochi decenni sono tremendamente spinti nella considerazione dei generi.
Ci sono uomini al potere che si dichiarano femministi per "ruffianaggine" affermando che le donne
sono migliori, che devono assumere i posti più importanti, eccetera, ma questi falsi si esprimono
così perché il potere ce l'hanno e  non  lo mollano.
Ai miei tempi ci si sposava molto giovani (io avevo 24 anni mia moglie 20 anni) e allora la grande
soddisfazione per un uomo di creare e essere responsabile di una famiglia e la gioia di una donna di
appoggiarsi alla sicurezza del marito; una diversità tale da rendere felici entrambi.
Oggi se una ragazza non trova lavoro dopo il diploma o la laurea è un dramma.
Capisco che i tempi sono cambiati, ma questo fa dell'Italia (statistica ISTAT di questa settimana)
quasi il peggio paese al mondo per nucleo familiare ( un terzo delle famiglie è single) e natalità.
Insieme con l'aiuto di mia moglie ( casalinga, ma il suo aiuto morale è stato determinante) sono
passato da impiegato a imprenditore e ora con orgoglio mio e di mia moglie un fantastico passaggio
generazionale in azienda ai miei figli (con gioia in questa strana epoca) maschi.
saluto tutti

dotar-sojat

Purtroppo siamo ancora in pochi ad andare controcorrente, ma il verso è quello giusto
Benvenuto
Spera nel meglio, aspettati il peggio

Leopard

Red Pill fino alla Vittoria.

Finnegan

#3
Benvenuto, il tuo approdo qui giunge come una lietissima sorpresa! :fiocco:
Sei l'esempio vivente dell'uomo, marito e padre che cerchiamo di proporre come traguardo qui.
In ambito maschile oggi c'è molta confusione sul ruolo degli uomini, su chi sono e dovrebbero essere: molti, influenzati dalla narrativa femminista, pensano che determinati modelli siano superati, senza sapere che sono iscritti nella natura umana e necessari alla stessa sopravvivenza dell'umanità.
Il tema del matrimonio da giovani, dei rischi sociali del lavoro femminile a tutti i costi, delle differenze non solo morfologiche tra i sessi e della loro complementarietà sono ancora difficili da far passare persino sui siti maschili.
Superfluo dire che oggi praticamente nessuna donna non solo capisce la questione maschile, ma ha un'attitudine costruttiva e collaborativa in famiglia che vede solo come un mezzo di soddisfazione personale.
Il femminismo ha reso un progetto di vita bello come il tuo inaccessibile o rischioso per la maggior parte degli uomini, che neppure si rendono conto di esser stati defraudati della loro realizzazione e della loro felicità. Dobbiamo batterci perché sia di nuovo alla portata di tutti.
Hai sicuramente molto da dirci e da insegnarci, a presto!
Sostienici con una donazione: www.coscienzamaschile.com/dona

Riverrun, past Eve and Adam's, from swerve of shore to bend of bay, brings us by a commodius vicus of recirculation back to Howth Castle and Environs

discobolo

#4
Salve "attento",

Benvenuto in questo forum. Come Finnegan, mi rallegro molto di averla tra noi, anche se non dovesse avere il tempo e la voglia di partecipare con nuovi argomenti o commenti. La forza ' di un forum e' proprio nella capacita' di persone con caratteri demografici ed esperienze di vita diverse, di creare discussioni sincere e profonde su temi di interesse comune.

Le confesso che ho letto la sua breve ma sentita presentazione con un "luccicone agli occhi". Ho 45 anni e non me ne voglia, ma il suo stile di scrittura, al di la' del contenuto, mi ha ricordato quello di mio padre, la figura maschile che stimo e rispetto di più'. C'e' un elemento di nostalgia verso quello che mio padre avrebbe potuto dire in un'occasione come questa (vivo lontano dall'Italia e non lo vedo se non un paio di volte l'anno), ma anche una grossa tristezza nel constatare che l'Italia che lei cosi' bene rappresenta non esiste più' e non ritornera' mai più'.

L'Italia della famiglia nucleare, quella dei ruoli ben definiti, dei mariti, padri e uomini in grado di sostenere una famiglia anche nei momenti in cui non c'e' nemmeno il pane a tavola e sapere di avere l'appoggio, materiale e spirituale, della propria moglie, madre e donna. Gli Italiani che sono usciti da bambini della guerra e hanno creato la piattaforma di prosperita' di cui noi figli e nipoti stiamo godendo pur senza sapere come mantenerla e svilupparla. Gli Italiani che hanno accumulato un immenso credito socio-economico di cui le ultime generazioni non apprezzano più' il valore, e che stanno infatti letteralmente buttando alle ortiche.

Possa consolarla che, almeno in anfratti di Internet come questo, potra' conoscere persone che condividono quel suo disappunto e quella sua tristezza nell'osservare la distruzione sistematica dell'istituzione della famiglia, proprio e partire da quel complesso di coscienza di ruolo, di responsabilita' individuale e di coppia che rendeva la famiglia il primo mattone di una societa' sana e produttiva, forse il più' importante.

Le dinamiche socio-culturali che stanno demolendo la figura del Padre e Capofamiglia sono le stesse che vogliono una famiglia debole, frammentata e fluida, aperta ad assorbire qualunque spinta "progressista" sia dettata da governi-fantoccio, forze politiche non democratiche (vedi Unione Europea) e grandi multinazionali. Una famiglia di questo tipo, senza guida morale e coscienza critica del presente, e' un gruppo umano completamente accessorio, esposto al deperimento etico e morale che vediamo cosi' bene in questi ultimi anni.

Dal momento che sta spigolando sul Web, potrei consigliarle di dare un'occhiata al sito di Fabio Barzagli, un mio caro amico dai tempi della computer music, che da anni si sta battendo perche' la cultura e la sensibilita' del Padre sia riconosciuta e valorizzata, specie nel contesto della famiglia separate o divorziata.



http://paternita.info/index2.html




attento


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