L’ipergamia femminile negli animali

Aperto da dotar-sojat, 17 Dicembre 2019, 01:57:04 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questa discussione.

dotar-sojat

Quello che le femministe negano, ovvero della teoria ipergamica, è invece una realtà che conoscono bene gli etologi, gli zoologi e in generale chi studia gli animali.
Ai tempi dell'università, quando la pillola rossa stava un po' alla volta facendo il suo effetto, mi preparai ad un esame di etologia e, guarda un po', mi imbattei proprio nell'ipergamia animale, nello specifico lo studio riguardava alcune specie di uccelli dove le femmine erano parecchio selettive.
Lo studio dimostrava come le femmine di un particolare tipo di uccelli sceglievano i maschi in base a tre elementi:
-   Lunghezza della coda o vivacità dei colori
-   Territorialità, risorse a disposizione
-   Aggressività, predominio, forza
Vi ricorda qualcosa? Look Money Status.

Lo studio riportava anche alcuni esperimenti come quello di prendere gli uccelli con la coda più lunga, quindi più desiderati, accorciandogliela, e d'improvviso non si riproducevano più. Successivamente la coda veniva ripristinata della lunghezza originale, oppure prendevano un uccello dalla coda corta e gliela allungavano con una finta. Indovinate un po': le femmine ritornavano ad accoppiarsi con loro.
Un altro studio di esempio era quello di un gruppo di gallinacei, dove l'ipergamia femminile era palese. Venivano riportati i dati osservati, dai quali si evinceva come un gallo si accoppiava con circa il 90/95% delle femmine, il restante 5/10% se lo spartivano pochi individui, e tutti gli altri maschi (circa l'80%) non si accoppiavano per nulla.
Se qualcuno fosse interessato possono andare a cercare i miei vecchi libri di Etologia, dovrei averli ancora da qualche parte, con i risultati degli studi e i diagrammi vari.

Subito mi resi conto che quanto stavo studiando aveva un riscontro anche tra gli uomini, con le ragazze che preferiscono solo alcuni e agli altri o rimangono gli "scarti" o niente.
La motivazione di questa strategia è sempre la stessa: le donne preferiscono avere prole dai maschi più forti, o comunque quelli che possono trasmette geni che garantiranno molto più agevolmente la sopravvivenza, si tratta solo di questo: di sopravvivenza.
Questo a discapito delle conseguenze di alcune scelte "discutibili", come scegliere individui forti ma violenti (con gli altri ma anche contro le compagne), o criminali,  o privi di alcuna sensibilità o intelligenza (Chud).
Il romanticismo non garantisce la prosecuzione della specie, né la cultura, la sensibilità, la tenerezza, il rispetto o altri aspetti che noi potremmo considerare importanti per un rapporto di coppia; tutto questo crolla di fronte agli alti livelli di LMS, che la sopravvivenza della prole la garantisce, anche se questo può costare botte (alla compagna ma anche ai figli), adulteri e umiliazioni varie.
E fu così che inghiotti la pillola rossa.
Spera nel meglio, aspettati il peggio

Finnegan

#1
Può darsi ma attenzione a non dare per scontato che l'attuale comportamento femminile sia quello normale di sempre. Le femmine di oggi hanno i più elementari istinti di sopravvivenza e continuazione della specie completamente sballati, come le balene spiaggiate: si legano a poco di buono, non fanno figli, sfasciano famiglie, sono letteralmente un pericolo per la società.
Se vogliamo fare un'indagine scientifica, dobbiamo cercare le cause di questo comportamento aberrante.
Sostienici con una donazione: www.coscienzamaschile.com/dona

Riverrun, past Eve and Adam's, from swerve of shore to bend of bay, brings us by a commodius vicus of recirculation back to Howth Castle and Environs

dotar-sojat

Concordo, ci vorrebbe qualcuno che voglia scriverci una tesi di sociologia
Spera nel meglio, aspettati il peggio

Padano74

Citazione di: dotar-sojat il 17 Dicembre 2019, 01:57:04 PM

Lo studio riportava anche alcuni esperimenti come quello di prendere gli uccelli con la coda più lunga, quindi più desiderati, accorciandogliela, e d'improvviso non si riproducevano più. Successivamente la coda veniva ripristinata della lunghezza originale, oppure prendevano un uccello dalla coda corta e gliela allungavano con una finta. Indovinate un po': le femmine ritornavano ad accoppiarsi con loro.


E poi dicono che le dimensioni (della coda) non contano.

Risposta rapida

Attenzione: non sono stati aggiunti messaggi in questa discussione negli ultimi 120 giorni.
A meno che tu non voglia realmente rispondere, prendi in considerazione l'idea di iniziare un nuova discussione.

Nota: questo messaggio verrà visualizzato solamente dopo essere stato approvato da un moderatore.

Nome:
Email:
Verifica:
Lasciare vuota questa casella:
Digita le lettere visualizzate nell'immagine
Ascolta le lettere visualizzate / Carica una nuova immagine

Digita le lettere visualizzate nell'immagine:
Cognome del Presidente della Repubblica (minuscolo)?:
Scorciatoie: ALT+S invia msg / ALT+P anteprima