La questione maschile può ignorare queste tematiche? O si è già schierata?

Aperto da Finnegan, 5 Luglio 2020, 02:59:27 AM

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Finnegan

Rimango sempre sconcertato quando sento una donna discutere di concetti che dovrebbero essere il pane quotidiano della QM e invece vengono sistematicamente tralasciati se non avversati:

"Il cittadino è colui che abita la polis, ma l'illusionista collettivo ha sostituito la polis con la cosmopoli, la cittadinanza globale: il non luogo in cui nessuno è nato e cresciuto, ma in cui ognuno deve essere disperso. Il non luogo delle idee, il non luogo della morale, il non luogo della cultura. Una bolla d'indistinto in cui si deve formare una nuova massa di individui globalizzati, senza patria, senza storia, senza pensiero, senza famiglia, adesso anche senza sesso. Completamente liquefatti. Un'umanità perfettamente fungibile e anche per questo in via di rapida sostituzione [etnica]."

Senti dire che non c'è bisogno di citare le donne e che noi QMisti abbiamo autori di gran lunga più autorevoli. Vai a leggerti questi autori, e i post dell'universo mondo della QM e trovi l'esatto opposto:
- Civiltà, cultura, morale e paternità sono una truffa delle femmine
- Matrimonio e famiglia sono un costrutto matriarcale di cui dobbiamo fare a meno e che la legge non dovrebbe riconoscere
- La sessualità naturale dell'uomo è quella promiscua e coercitiva dell'australopiteco, come anche la paternità di gruppo
- L'ectogenesi (utero artificiale) è "grandiosa" e gli LGBT sono interlocutori necessari e credibili per i diritti maschili

Qualcuno mi sa dimostrare come queste belle proposte NON realizzano questo programma:

Il non luogo delle idee, il non luogo della morale, il non luogo della cultura. Una bolla d'indistinto in cui si deve formare una nuova massa di individui globalizzati, senza patria, senza storia, senza pensiero, senza famiglia, adesso anche senza sesso. Completamente liquefatti.

Ne hanno parlato anche uomini (Pennetta, Fusaro e molti altri) tutti da me abbondantemente citati, ma molto più raramente (per non dire mai) i QMisti.
Queste domande sono ineludibili: La QM può prescindere da queste tematiche, o in realtà si è già schierata? Se si è già schierata, che campo ha scelto e dove sta portando gli uomini?

Video:
https://youtu.be/wtSYPCLcKvI?t=2973
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johann

Il non luogo delle idee, il non luogo della morale, il non luogo della cultura. Una bolla d'indistinto in cui si deve formare una nuova massa di individui globalizzati, senza patria, senza storia, senza pensiero, senza famiglia, adesso anche senza sesso. Completamente liquefatti.

il paradosso del destino dei QMisti,  una perfetta sintesi unitaria per due esiti opposti :  o diventa la loro dichiarazione di guerra con relativa chiamata alle armi   o sara'  il loro epitaffio funebre,  il necrologio sulla lapide della loro tomba 

Secondo me  la Q.M.  NON  puo' prescindere da queste tematiche semplicemente perche e' finito il tempo dell'attivismo astante e testimone degli eventi  in altre parole e scaduto  il tempo dell'approccio "laico" alla questione  penso che o su questa cosa o si diventa "confessionali"  e la Q.M diventa una causa   oppure ci suoniamo da soli  il "de profundis"  e lo offriamo gratis ai nostri nemici  cosi almeno la si smette con una farsa che serve solo da foglia di fico da patetico alibi per le nostre coscienze :  io l'avevo detto!!  io l'avevo scritto!!   (classico connotato di chi parte già sconfitto dentro) 
Per come la vedo io la Q.M  se mai ha marciato in modo marziale adesso sta' deambulando in modo analogo all'andatura claudicante dell'insipida politica nostrana,  come in essa  tutti criticano tutti  in merito all'incapacita' del movimento di sintetizzarsi  in una linea di condotta di risolversi nella definizione di se  rispetto alla propria condizione e al rapporto con la societa'  di superare (nel senso di mettere a frutto) l'infinita analisi a tempo indeterminato circa la natura la tipologia e la cronaca dei propri problemi  di manifestare quel tanto che basta di risoluzione per  semplificare il quadro e produrre un  minimo comune denominatore sufficente a isolare i punti cardine sui quali definire una risposta univoca  insomma se non dopo almeno contestualmente a tanta disamina
tutti sembrano concordare per la necessita' di un minimo di pragmatismo operativo  e  invece  proprio come la squallida politica non riesce,  o non vuole,  o non sa  mettere a consuntivo l'infinita fase della dialettica e del confronto pubblico  anche noi  non siamo da meno, perche' sara' per il  p.corretto, sara' per certo strisciante conformismo modaiolo  sara' per quello che si vuole  ogni volonta' di concludere sembra essere vista come una "pulsione decisionista dall'indole fascista"   chiacchere a parte l'ideologia  incistata da secoli nel nostro dna  proibisce anche a noi di accettare qualsiasi condizionamento teso a sintetizzante la nostra "insindacabile" opinione  verso la quale semmai sono sempre gli  altri a dover convergere,  alla fine della fiera proprio come nella politica si fa propria la psicologia tipica dei tempi odierni:  si decide di non decidere  e ci si fa  bastare l'immersione nel flusso social del pluralisno delle opinioni che in quanto tale e' talmente cosi' "democraticamente bello" e p.corretto che ogni sintesi  lo "violenterebbe"

ipocrisia,  pura ipocrisia, come la politica e' impotente  quando abdica al proprio dovere di essere risoluzione dei problemi e si limita alla rappresentanza dell 'arco costituzionale e della democrazia parlamentare   cosi  l'attivismo Qmista se non vuole morire come collettore di indignazione,  valvola di sfogo  o confessionale virtuale,  deve a se stesso la consapevolezza che la propria ora "e scoccata"  in una situazione sociale totalmente decostruita e disintegrata  come uomini  dobbiamo porci delle domande fondamentali sulla nostra natura maschile,  in altre parole e' necessario stendere  uno statuto  DEFINITIVO  della nostra condizione umana  uno statuto fatto di poche e precise domande alle quali rispondere  senza nessun  "se"   "ma"  "pero'"
io propongo la prima: 

1)  in quanto maschi chi siamo? 

A) L'espressione mutevole della volonta di ogni soggetto che si esprime e riassume nell'immanenza del qui e ora ?   
B) presa di coscienza che siamo un dato naturale oggettivo parte di un ordine superiore dove ogni cosa e determinata da un fine proprio?

Mia Risposta:  (B)

2)...

3)..
Un uomo che è un uomo DEVE credere in qualcosa (dal film: il mio nome è nessuno)

Finnegan

E' sicuramente una domanda che verrebbe elusa. L'unica unità proposta finora è quella del vuoto di idee, in realtà del progressismo globale: matrimoni gay, libero sesso coercitivo degli australopitechi.
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dotar-sojat

Siamo divisi, purtroppo
Agli alfa non gliene frega niente della qm e anzi godono o ci perculano, per loro siamo solo sfigati, inoltre loro hanno una cassa di risonanza molto più ampia della nostra. Gli alfa hanno pubblico, fan, followers, amici su fb, ecc. E non si faranno mai promotori della qm
Noi beta siamo divisi tra zerbini (e whitekight blupillati) e redpillati (con mgtow e annessi). I primi sono più di noi, non si rendono conto della loro condizione, sono quelli che vivono sotto schiaffo della moglie, dandole sempre ragione sentendosi in colpa per "la violenza contro le donne", e quando ci vedono ci dicono "allora? Sempre il solito scapolone?". Gli zerbini passano dalla nostra parte dopo separazioni, divorzi o altri simili episodi.
Poi ci siamo noi incel/redpillati/mtgow che non appena alziamo la testa fuori dal secchio cercano di ricacciarcela dentro dandoci dei misogini, terroristi, sfigati, pericolosi per la società.

Finché ci saranno queste separazioni la qm sarà sempre difficile affrontarla come si deve

A meno che non si tratti di immigrati clandestini o gay, di loro invece si interessano in molti
Spera nel meglio, aspettati il peggio

Finnegan

Bisogna vedere attorno a quali valori fare quadrato, perché c'è chi se la intende con femministe e LGBT e svende la QM per un piatto di lenticchie

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johann

Citazione di: Finnegan il  9 Luglio 2020, 08:11:53 PM
Bisogna vedere attorno a quali valori fare quadrato, perché c'è chi se la intende con femministe e LGBT e svende la QM per un piatto di lenticchie

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appunto!,  bisogna vedere quali sono i valori in base ai quali i QMisti partecipano ai forum   
lo so che di questi tempi di asfissia relativista bisognerebbe cominciare col intendersi sullo stesso termine "valori"  tuttavia  bisogna pur cominciare a risalire la china per arrivare a una propria specificità   un po come altri movimenti della galassia maschile sono già' arrivati a definirsi intorno a una qualche caratterizzazione identitaria (MRA INCEL MGTOW ecc ) questi movimenti possono piacere o meno,  ma se non altro aiutano a coagulare intorno a dei poli  il già' minoritario e atomizzato mondo della "manosphera"   

penso che se gli incel sono attaccati sempre più pesantemente e' anche perché rappresentano al meglio una specifica condizione maschile che denuncia inevitabilmente "attraverso" di essa  la patologia sociale che l'ha prodotta (il femminismo)   non ci si puo interrogare sul fenomeno incel rimanendo nel loro specifico senza finire prima o dopo con mettere sotto accusa la stessa società  quindi in questo senso essi rappresentano un salutare discrimine,   nel senso che obbliga chiunque voglia interessarsi di loro a prendere posizione anche su tutte quelle questioni sociali che "contengono"  il movimento incel,    il carattere pretestuoso, pregiudiziale, e gratuito, degli attacchi mossi agli incel dalla "treblinka" di stasi,&compagni ne e' la conferma    ogni caratterizzazione discriminante e' fumo negli occhi del pederasta mondo "di mezzo" che ha messo da tempo sotto assedio l'intera Q.M  perché per loro tutto deve rimanere permeabile  indistinto fluido malleabile se vogliono portare avanti la loro opera di "untori"   

Ecco perché,  per me,  ogni sviluppo dentro al movimentismo della "manosphera"  prima ancora dell'ideale unitario (chissà quando, e chissà se serve)  deve puntare a  maturare  intorno a poche questioni di principio e su queste essere marcatamente DISCRIMINANTE  ovviamente non verso gli altri movimenti maschili,   ma verso il mondo di "fuori"  pieno di un'umanità  sempre più "pericolosa" per via degli tanti  troppi  "interessati" che infestano gli spazi social solo per seminare zizania
coscienza maschile vuole caratterizzarsi all'interno del magma "manospherico" intorno a un suo nucleo di principi e su questi darsi una specie di deontologia identitaria  che vada a coprire magari aspetti della q.m  un po trascurati dagli altri movimenti maschili?   non dico che non si sta facendo niente,  anzi ..proprio perché intravedo come live Motiv di fondo  una serrata e feroce critica da un punto di vista MORALE a questa lercia società che tra le tante porcherie produce anche la q.m   perche non farne dell'approccio morale alla Q.M  il contributo specifico di coscienza maschile alla battaglia comune? 
Un uomo che è un uomo DEVE credere in qualcosa (dal film: il mio nome è nessuno)

Finnegan

Parole come morale e civiltà sono fumo negli occhi per gli australopitechi della QM, che li considerano principi astratti e personali di nessuna rilevanza. Qui dimostriamo, col supporto di validi studi, che certe istituzioni e usanze sociali sono le uniche possibili per una società sostenibile.
Quando ci si discosta da questo elementare buon senso è il delirio: uteri di plastica, ormoni, abolizione del matrimonio, promiscuità istituzionalizzata (adulterio compreso), paternità di gruppo... tutte cose con cui una collettività non dura una generazione.
Citazionepenso che se gli incel sono attaccati sempre più pesantemente e' anche perché rappresentano al meglio una specifica condizione maschile che denuncia inevitabilmente "attraverso" di essa  la patologia sociale che l'ha prodotta (il femminismo)   non ci si puo interrogare sul fenomeno incel rimanendo nel loro specifico senza finire prima o dopo con mettere sotto accusa la stessa società  quindi in questo senso essi rappresentano un salutare discrimine,   nel senso che obbliga chiunque voglia interessarsi di loro a prendere posizione anche su tutte quelle questioni sociali che "contengono"  il movimento incel,    il carattere pretestuoso, pregiudiziale, e gratuito, degli attacchi mossi agli incel dalla "treblinka" di stasi,&compagni ne e' la conferma    ogni caratterizzazione discriminante e' fumo negli occhi del pederasta mondo "di mezzo" che ha messo da tempo sotto assedio l'intera Q.M  perché per loro tutto deve rimanere permeabile  indistinto fluido malleabile se vogliono portare avanti la loro opera di "untori"   

Ecco perché,  per me,  ogni sviluppo dentro al movimentismo della "manosphera"  prima ancora dell'ideale unitario (chissà quando, e chissà se serve)  deve puntare a  maturare  intorno a poche questioni di principio e su queste essere marcatamente DISCRIMINANTE  ovviamente non verso gli altri movimenti maschili,   ma verso il mondo di "fuori"  pieno di un'umanità  sempre più "pericolosa" per via degli tanti  troppi  "interessati" che infestano gli spazi social solo per seminare zizania
Parole sante. L'unità comincia dalle idee, non si può imporre dall'alto. Al momento non solo non c'è accordo su punti non negoziabili, ma ci sono pesanti infiltrazioni di idee antimaschili proprio da parte di chi predica questa unità.
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