Danimarca, senza consenso è stupro

Aperto da dotar-sojat, 4 Settembre 2020, 07:07:18 PM

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dotar-sojat

Con questa legge si crea un pericolo non indifferente per gli uomini. Qualsiasi donna dopo un rapporto può dire di non aver dato il consenso. Non è un problema per gli incel ma per la q.e. è un fatto importante.

Danimarca, nuova legge stabilisce che sesso senza consenso è stupro
Un importante passo avanti per il Paese scandinavo. Secondo Amnesty International le donne danesi hanno grandi difficoltà a denunciare e ottenere protezione

Il governo danese ha deciso di presentare un decreto con cui verrà riconosciuto per legge che il sesso senza consenso è stupro. "Stiamo passando da un sistema in cui dovevano esserci coercizione e violenza perché si trattasse di stupro, a uno in cui ci deve essere il consenso". Con queste parole il ministro della Giustizia danese, Nick Haekkerup, ha commentato la decisione.

Un passo avanti - Si tratta di un accordo tra i partiti e la coalizione di sinistra al governo per introdurre una legislazione sullo stupro basata sul consenso. Fino a prima di questa vittoria, la legislazione danese aveva definito lo stupro non sulla base dell'assenza del consenso, ma sulla presenza di violenza fisica, di minacce o coercizione o sull'impossibilità per la vittima di opporre resistenza. Secondo Amnesty International si stratta di "un passo avanti verso una vittoria storica per i diritti umani".

Il report di Amnesty International -  Era stata proprio l'organizzazione non governativa a evidenziare la difficoltà delle donne danesi di denunciare uno stupro e di ottenere protezione nel Paese in un report pubblicato il 5 marzo 2019 dal titolo La terrificante "cultura dello stupro" in Danimarca. Amnesty International riporta che nel 2017 delle donne che sono state stuprate o soggette a un tentato stupro (5.100 per il Ministero della Giustizia, fino a 24mila secondo un recente studio) solo 890 si sono presentate alla polizia. Inoltre, solo 535 denunce hanno dato luogo a indagini e solo 94 a condanne.

La situazione in Italia - Il codice penale italiano considera violenze sessuali (articoli 609-bis e seguenti) quegli atti sessuali subiti "con violenza o minaccia o mediante abuso di autorità". Le pene previste vanno da 5 a 10 anni, diminuite "fino a due terzi in caso di forme meno gravi di violenza". Manca, però, il tema dell'assenza del consenso. Amnesty International Italia ha lanciato la campagna #IoLoChiedo affinché la legislazione italiana venga adeguata alle norme internazionali stipulate con la Convenzione di Istanbul del 2011.
Spera nel meglio, aspettati il peggio

Finnegan

Evviva, dopo il matrimonio automatico arriva lo stupro automatico. Basta scordarsi di firmare, sul più bello, il consenso ed è fatta! Il rompiscatole va in galera e alla donna arriva il premio in denaro. A cosa serve Amnesty International se non a far condannare gli uomini?
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Il Conte di Lautréamont

Una volta esisteva la caccia alle streghe. Poi è arrivata la caccia dell'orco in pantofole ( maltrattamenti in famiglia ). Oggi con questo provvedimento siamo al punto di incriminare l'uccellino di Del Piero.

Il Conte di Lautréamont

Ah dimenticavo! Provate ad immaginare cosa hanno in comune Salem nel 1692 e l'Europa del 2020? .....ma è ovvio, cari fratelli, nei processi contro le streghe di ieri e contro gli orchi di oggi l'80% dei testimoni di accusa erano e sono tuttora donne. Benvenuti nella nuova isteria collettiva del Terzo millennio. 

Finnegan

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Il Conte di Lautréamont

Non sono tornate le streghe, ma le calunniatrici, poichè anche le streghe sono state bruciate per volere delle donne. A Salem il 95% dei testimoni di accusa erano donne, contro generalmente una media dell'80%. E infatti il boia fece gli straordinari.

Finnegan

Un'indagine del giornalista Roberto dal Bosco rivela che negli ambienti femministi c'è un vero e proprio interesse per la stregoneria. Stupidaggini, si dirà. Ma da gente che si diletta di magia nera cosa può venire di buono? Se gli si dà potere che volto danno al mondo?
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Il Conte di Lautréamont

Oggi viviamo nell'epoca del post-umano, dominata dall'irrazionalismo e in netta antitesi con i principi dell'Umanesimo e del Cristianesimo. Quindi stiamo parlando di un'epoca in cui la disumanità e il rinnegamento di se stessi sarà legge e regolerà il pensiero e gli stili di vita all'interno di un concetto di normalità non dissimile da ciò che era ritenuto normale dagli abitanti di Sodoma e Gomorra. La stregoneria è una di queste componenti, ma non è una prerogativa delle donne. Anche ambienti massonici maschili e misti fanno un uso massiccio della magia e dell'irrazionalismo. Per esempio affermare che esiste la vita aliena e mettersi in contatto con mondi esterni non pensi che sia stregoneria? Eppure trovi uomini di scienza a parlare dell'impossibile.

Il Conte di Lautréamont

Anzi, proprio oggi leggo di un fenomeno criminale che si sta sempre più espandedo in Francia. Si tratta dell'uccisione di puledri per rituali magici o semplice stregoneria. La polizia e gli allevatori di solito ritrovano cavalli impiccati agli alberi completamente squartati, organi interni prelevati e persino l'evirazione dei genitali. Se si considera che nelle stesse zone si verifica anche l'altro fenomeno delle chiese bruciate e saccheggiate, allora più che stregoneria bisognerebbe parlare di satanismo.

Ent

Citazione di: dotar-sojat il  4 Settembre 2020, 07:07:18 PM
Secondo Amnesty International si stratta di "un passo avanti verso una vittoria storica per i diritti umani".
E con questo si conferma, per l'ennesima volta, la natura dei diritti umani quale obbligo imposto, per finalità ideologiche, alla collettività mondiale; i diritti umani sono - come volevasi dimostrare:
https://www.coscienzamaschile.com/index.php/topic,2070.msg7832.html#msg7832 - un grimaldello con cui scardinare le società dai propri valori fondamentali (quelli che ancora sopravvivono, s'intende).

Ent

Volendo cogliere, con uno slancio d'ottimismo, un aspetto positivo di tale novità, si potrebbe ritenere che finalmente molti uomini la smetteranno di comportarsi come animali in calore - espressione forte, ma non eccessiva, per descrivere il modus operandi di una certa parte dell'universo maschile - ed inizieranno a gestire le relazioni esercitando le virtù dell'intelligenza e della prudenza, a cominciare da una accurata selezione delle compagne. Se maturasse una collettiva presa di coscienza, tale da richiedere quindi degli "aut-aut" con riguardo all'ex sesso debole, si potrebbe davvero ambire ad un miglioramento sociale.
Eppure mi sembra più realistico ipotizzare che, stante l'inadeguatezza culturale dell'Europa settentrionale, non fiorirà alcuna coscienza maschile; penso piuttosto che il provvedimento in questione porterà ad accentuare la conflittualità tra i sessi e ad accelerare la disgregazione di quella società.

Finnegan

Citazione di: Il Conte di Lautréamont il  5 Settembre 2020, 06:58:15 AM
Oggi viviamo nell'epoca del post-umano, dominata dall'irrazionalismo e in netta antitesi con i principi dell'Umanesimo e del Cristianesimo. Quindi stiamo parlando di un'epoca in cui la disumanità e il rinnegamento di se stessi sarà legge e regolerà il pensiero e gli stili di vita all'interno di un concetto di normalità non dissimile da ciò che era ritenuto normale dagli abitanti di Sodoma e Gomorra. La stregoneria è una di queste componenti, ma non è una prerogativa delle donne. Anche ambienti massonici maschili e misti fanno un uso massiccio della magia e dell'irrazionalismo. Per esempio affermare che esiste la vita aliena e mettersi in contatto con mondi esterni non pensi che sia stregoneria? Eppure trovi uomini di scienza a parlare dell'impossibile.
Anche gli UFO sono una religione. Il diffondersi in Occidente di simboli negativi non può che portare a una società in cui i valori umani non esistono più e le relazioni sono improntate alla sopraffazione.
Curioso che quando ad essere profanati sono i cimiteri cristiani (nella proporzione di 1 a 10 rispetto agli altri) i pochi giornali che riportano la notizia parlano di ragazzata, mentre negli altri casi c'è un'indignazione corale e si grida alla fine della democrazia.
Citazionea cominciare da una accurata selezione delle compagne.
L'unica selezione possibile in Occidente (e ancor più nell'Europa settentrionale) è il celibato, perché tolte rarissime eccezioni in contesti particolari di brave donne non ce n'è e la vita di coppia si riduce al risolvere i problemi creati dalla donna (chiamata da quasi tutti i mariti "il capo").
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Ent

Citazione di: Finnegan il  5 Settembre 2020, 11:11:34 AM
L'unica selezione possibile in Occidente (e ancor più nell'Europa settentrionale) è il celibato, perché tolte rarissime eccezioni in contesti particolari di brave donne non ce n'è e la vita di coppia si riduce al risolvere i problemi creati dalla donna (chiamata da quasi tutti i mariti "il capo").

Fermo restando che ognuno ha la propria propensione al rischio, e che questa influenza l'inclinazione al matrimonio, ritengo, sulla base dell'osservazione della mia realtà e delle principali statistiche, nonché sulla base dei parametri con cui io valuto una donna come "brava", che le donne italiane cui poter dare fiducia siano in una misura compresa tra il 5% e, volendo proprio abbondare, il 10% del totale.
Perciò condivido che, salve eccezioni, il celibato sia la strada preferibile.

Il Conte di Lautréamont

Secondo me il problema non è che non esistono brave donne o che sono il 5 o il 10%. Qui si dimentica che nascono tutte angeli, ma in un contesto in cui il maschile viene odiato, gli uomini additati a potenziali assassini-stupratori, la virilità viene derisa se non accusata di essere manifestazione di una personalità tossica, gli angeli fanno presto a diventari diavoli. Una ragazza seria sposata a 30 anni, sottoposta a un simile bombardamento mediatico può diventare a 45 l'aguzzina di un marito inerme.

Finnegan

E' quel che mi ha detto l'avvocato: la migliore delle donne potrebbe trasformarsi dopo 5-10 anni, un problema di salute o una depressione (o la menopausa) bastano a renderla irascibile. Le donne di oggi sono più che mai emotive e ondivaghe, MAI sottovalutarlo.
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Ent

Infatti il problema non è la natura femminile - che pure richiederebbe una buona dose di pazienza - ma il contesto sociale che incide su di essa. Una donna che abbia una solida religiosità, la volontà di proseguire la tradizione, che sia consapevole delle bugie mediatiche, che abbia spirito critico, che anteponga la famiglia alla carriera, che desideri il bene del proprio marito, che ambisca a crescere nella virtù, sarebbe, a parer mio, affidabile; ovviamente tali caratteri dovrebbero essere vagliati preventivamente, per evitare brutte sorprese durante il matrimonio.
In caso contrario, come scrivi tu, Conte, la brava ragazza, che si è sposata perché "si stava bene insieme", potrebbe trasformarsi nell' "aguzzina del marito"; oggi non funziona più come 70 anni fa, in cui esistevano principi diffusi in società, tali da favorire i buoni matrimoni; oggi siamo in tempi anarchici, tempi di scelte.
Insomma, in ogni matrimonio sorgono problemi, ma se si costruisce su solide basi, è ragionevole avere fiducia; al contrario, se si sposa una ragazza solo perché simpatica, carina o gentile, allora ci si assume un bel rischio. Le donne che possiedono (o potrebbero possedere) le solide basi cui accennavo, sono una netta minoranza.

Finnegan

Citazione di: Ent il  5 Settembre 2020, 02:05:33 PM
se si sposa una ragazza solo perché simpatica, carina o gentile, allora ci si assume un bel rischio. Le donne che possiedono (o potrebbero possedere) le solide basi cui accennavo, sono una netta minoranza.
Questo è fondamentale. Tutte sono simpatiche, carine e gentili. All'inizio. Ma un occhio allenato riconosce il "copione".
CitazioneInfatti il problema non è la natura femminile - che pure richiederebbe una buona dose di pazienza - ma il contesto sociale che incide su di essa. Una donna che abbia una solida religiosità, la volontà di proseguire la tradizione, che sia consapevole delle bugie mediatiche, che abbia spirito critico, che anteponga la famiglia alla carriera, che desideri il bene del proprio marito, che ambisca a crescere nella virtù, sarebbe, a parer mio, affidabile; ovviamente tali caratteri dovrebbero essere vagliati preventivamente, per evitare brutte sorprese durante il matrimonio.
In caso contrario, come scrivi tu, Conte, la brava ragazza, che si è sposata perché "si stava bene insieme", potrebbe trasformarsi nell' "aguzzina del marito"; oggi non funziona più come 70 anni fa, in cui esistevano principi diffusi in società, tali da favorire i buoni matrimoni; oggi siamo in tempi anarchici, tempi di scelte.
Insomma, in ogni matrimonio sorgono problemi, ma se si costruisce su solide basi, è ragionevole avere fiducia; al contrario,
Ho parlato molte volte di queste ormai rarissime donne, suscitando reazioni tra l'incredulo e il seccato: per l'uomo di oggi la donna ha da concedersi facilmente, e diventare una santa dopo le nozze.
Ma parliamo comunque di esempi quasi astratti tanto sono rari, altrimenti avremmo moglie e almeno sei figli :))
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Il Conte di Lautréamont


Citazione di: Ent il  5 Settembre 2020, 02:05:33 PM
Infatti il problema non è la natura femminile - che pure richiederebbe una buona dose di pazienza - ma il contesto sociale che incide su di essa.
Esatto, ma si dovrebbe parlare più esattamente di contesto sociale ed economico. Che cosa vogliono davvero le donne? Se trovate qualche esemplare di sesso femminile in vena di onestà intellettuale, fatele questa domanda e otterrete poi la seguente risposta: la stabilità economica. Pertanto possiamo sposare anche un angelo del focolare, ma in una società come questa, fatta di continue crisi economiche, epidemie isteriche, bombardamento mediatico antimaschile e licenziamenti facili, è impossibile vivere serenamente. Statisticamente è stato accertato che i casi di violenza domestica avvengono in famiglie con problemi economici. Quindi non solo è poco raccomandabile sposarsi per l'ipergamia e il carattere volubile delle donne, ma anche per complicazioni economiche e penali che dà la convivenza. Già il semplice litigare è oggi classificato come violenza domestica. Altro che l'amore non è bello se non è litigarello!!! Se lei litiga, alza la voce, offende, la colpa è sempre del marito. Non dimenticatelo!

Finnegan

E chi lo dimentica. Ho sempre scelto donne dal carattere tranquillo, ma quando non si convive e ci si conosce da poco tutto sembra facile.
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Serenissimo

#19
Citazione di: Finnegan il  5 Settembre 2020, 08:23:04 PM
E chi lo dimentica. Ho sempre scelto donne dal carattere tranquillo, ma quando non si convive e ci si conosce da poco tutto sembra facile.

Brutto da dire , però questo è il PRECISO motivo per cui molti al giorno d'oggi consigliano la convivenza prima del matrimonio* : proprio perchè dicono che se non convivi non conosci bene la tua metà.

*penso che lo facciano in assoluta buona fede, perchè nessuno mi ha mai detto di non sposarti o di sposarti ad occhi chiusi, ma di convivere e poi sposarti per consolidare .
Da una dona a un molin no gh'è gran diferenza.

Ent

#20
Citazione di: Serenissimo il  5 Settembre 2020, 09:34:52 PM
dicono che se non convivi non conosci bene la tua metà.

Separazioni e divorzi, epilogo di una convivenza litigiosa, maturano spesso dopo vari anni di matrimonio. Facilmente i primi anni passano felici, poi, se non si è "ben addestrati" arrivano i problemi. D'altra parte la vita porta le persone a cambiare, quindi ben potrebbe essere che quella brava ragazza con cui si ha convissuto per due anni e che si è deciso di sposare, dopo poco tempo dal matrimonio si trasformi in un'altra persona.
Addirittura accade anche che i coniugi si separino dopo molti anni dalle nozze. Quindi, per diverse ragioni, la convivenza prematrimoniale non costituisce una garanzia per la buona riuscita di un matrimonio.
Se a questo poi si aggiunge che le convivenze, unioni più precarie del matrimonio, sono ormai diffuse in tutta Italia, cresce l'amarezza per lo stato in cui ci siamo ridotti, in quanto italiani; duole rilevare infatti che fino a pochi decenni fa, avevamo un modello che funzionava, magari non perfetto, ma che permetteva a giovani sposi, spesso vergini al matrimonio, di costituire una famiglia stabile per tutta la propria vita. E l'abbiamo buttato via.

Finnegan

Citazione di: Ent il  5 Settembre 2020, 10:09:05 PM
Citazione di: Serenissimo il  5 Settembre 2020, 09:34:52 PM
dicono che se non convivi non conosci bene la tua metà.

Separazioni e divorzi, epilogo di una convivenza litigiosa, maturano spesso dopo vari anni di matrimonio. Facilmente i primi anni passano felici, poi, se non si è "ben addestrati" arrivano i problemi. D'altra parte la vita porta le persone a cambiare, quindi ben potrebbe essere che quella brava ragazza con cui si ha convissuto per due anni e che si è deciso di sposare, dopo poco tempo dal matrimonio si trasformi in un'altra persona.
Addirittura accade anche che i coniugi si separino dopo molti anni dalle nozze. Quindi, per diverse ragioni, la convivenza prematrimoniale non costituisce una garanzia per la buona riuscita di un matrimonio.
Se a questo poi si aggiunge che le convivenze, unioni più precarie del matrimonio, sono ormai diffuse in tutta Italia, cresce l'amarezza per lo stato in cui ci siamo ridotti, in quanto italiani; duole rilevare infatti che fino a pochi decenni fa, avevamo un modello che funzionava, magari non perfetto, ma che permetteva a giovani sposi, spesso vergini al matrimonio, di costituire una famiglia stabile per tutta la propria vita. E l'abbiamo buttato via.
Esatto, la convivenza non è la "prova" di nulla perché non si hanno responsabilità e molti matrimoni finiscono dopo diversi anni. A mancare sono le attitudini necessarie a restare insieme, perché la gente pensa che la vita di coppia sia un film romantico, fatto di viaggi e cene a lume di candela.
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Il Conte di Lautréamont

In effetti la convivenza non è prova di nulla. E' prova invece il grado di socialità di una donna ancor prima della convivenza. Quante sono le donne che hanno amiche del cuore e quanto sono numerose e durature le loro amicizie? Ecco, quando guardo al passato noto tra le mie ex una grande difficoltà relazionale con le loro consimili. Se una donna non è in grado a mantenere nel tempo un rapporto di amicizia con quella che lei stessa definirebbe l'amica del cuore, figuriamoci se riesce a stare legata ad un uomo per tutta la vita. 

Finnegan

#23
La loro capacità di relazione non va oltre quella con il cane. Già il gatto pone loro più difficoltà, figurarsi l'uomo :))
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Il Conte di Lautréamont

Citazione di: Finnegan il  6 Settembre 2020, 03:08:35 PM
La loro capacità di relazione non va oltre quella con il cane. Già il gatto pone loro più difficoltà, figurarsi l'uomo :))
Ah! Ah! Ah!  :lol: Perchè il gatto vuole essere amato, mentre il cane vuole amare. Ecco perchè molte donne si sentono a più agio con quest'ultimo. Ecco che già dalla scelta di un animale è possibile capire se la storia con una donna può andare avanti oppure no.

Finnegan

#25
Ho avuto un gatto per anni e mi ci sono trovato benissimo. Ovviamente non lo trattavo come un essere umano, come le donne che fanno lunghi discorsi ai loro cani. I gatti hanno un indiscutibile pregio: non rompono, mai.
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