2008: Milf e cougar alla riscossa

Aperto da dotar-sojat, 2 Febbraio 2021, 12:58:29 PM

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dotar-sojat

posto interessante articolo dal Galantuomo dissacrante

2008: Milf e cougar alla riscossa
1 FEBBRAIO 2021~ GALANTUOMO DISSACRANTE

Il successo di milf e cougar è un altro dei frutti avvelenati del soverchiante potere femminile in Italia. Gli uomini, che sono disposti a tutto pur di avere una donna da esporre nelle occasioni sociali e per paura della solitudine (perché fa paura, eccome), hanno cambiato i parametri ai quali avevano aderito per millenni nella decisione di instaurare una relazione. La frase "la vecchia se la prende lui" detta dalla madre della Maionchi a sua figlia, dubbiosa sul suo spasimante più giovane, andrebbe insignita nella top ten delle "crudezze" dell'androsfera.

Procediamo per ordine. Milf e cougar sono due termini inglesi, nati negli USA, dove il fenomeno ha preso piede (la serie Sex and the City parte nel 1998 e sdogana le cougar). Il primo – che è un acronimo – dovrebbe descrivere un vecchio sogno erotico, ovvero la donna sposata o divorziata con figli ancora molto ben piacente e con qualche cedimento ai segni del tempo, oltre che – se ancora coniugata – trascurata sessualmente dal marito. Tecnicamente, sono da considerare milf anche donne separate/divorziate purché con figli così come una "mamma single" (ovvero il nuovo termine con cui si definisce una "ragazza madre" che cresce un figlio da sola perché il lui di turno è fuggito in Messico oppure è semplicemente sconosciuto al grande pubblico). L'età non è un discriminante, ma in genere la milf secondo l'immaginario erotico comune dovrebbe essere over 35-40.

Il secondo termine, la cougar, letteralmente "il puma" (ovvero la "panterona", se preferite) dovrebbe essere una donna senza figli, quasi sempre in carriera e dotata di un forte appetito sessuale verso uomini più giovani. Conscia della propria età (nella versione nordeuropea dovrebbe essere over 30, ma in Italia è generalmente over 35-40), la cougar è molto aggressiva sessualmente, e va compensare le mancanza dovute all'età (e al fisico non più da ragazza) con una maggiore intraprendenza e disponibilità. Tra l'altro, è ben consapevole che l'uomo più giovane che si porta a letto è pronto a filarsela la mattina dopo e a farsi vedere solo per una storia di sesso. Da notare che la cougar è in genere generosa anche in fatto di denaro, spesso paga lei sempre per quel discorso di compensazione.

Finora si è descritto il modello statunitense, non bisogna essere vissuti negli States per conoscerlo, alcuni film lo hanno tratteggiato (il più bello e poetico rimane Prime con Uma Thurman) e, se avete amici americani, ve lo potranno confermare (questo tipo di modello anglosassone ha avuto una certa diffusione anche nel mondo scandinavo, ma con una serie di sfumature diverse che non sto qui a spiegare). La ragione dell'affermazione di questo modello femminile, sotto le false spoglie dell'emancipazione, è sostanzialmente legata al consumismo. Una donna deve rimanere sempre giovane e senza responsabilità familiari per poter consumare una fetta importante del proprio reddito. E qual è il certificato che attesta l'esser giovane? La capacità di sedurre, e quindi di far girare tutto quel circo Barnum di consumi che nessuno meglio di una donna sa fare.

In Italia questo "modello" non ha mai preso piede in questi termini – salvo eccezioni – ed è immediatamente degenerato in altro. Questa accelerazione è probabilmente da collocare intorno al 2008-2009 (come abbiamo spiegato qui). Fino ad allora, milf e cougar erano un genere di "nicchia", addirittura c'erano locali nelle grandi città o in province popolose dove si andava per cercare quel genere di donna. Erano sostanzialmente discoteche o sale da ballo più tradizionali. Lì si trovava una "fauna" abbastanza particolare , fatta di donne over 35-40 (in realtà, molto più spesso erano over 45, se non persino 50) abbigliate in modo "aggressivo" e di playboy da quattro soldi, in camicia bianca d'ordinanza, alla ricerca di sesso facile. C'erano anche giovani curiosi (come il sottoscritto che c'è stato qualche volta) o uomini bruttini alla ricerca di un'occasione di divertimento. Tra l'altro, non si respirava affatto un'aria di tensione erotica, ma c'era il triste effetto di "fine festa". Ovvero, quando arrivi troppo tardi ad un party per poter capire come si sono svolte le dinamiche e trovi gli "avanzi", sia sui tavoli che, soprattutto, in pista.

L'arrivo e la diffusione dei social ha spostato il terreno della contesa sul virtuale. Cosa è successo (e succede) in Italia? Semplice, le milf – specie se separate/divorziate – sono ricercate (in particolare sulla piazza virtuale) da uomini più giovani che vogliono sesso, e in cambio sono disposti ad accollarsi relazioni problematiche (perché l'ombra dell'ex è sempre presente), donne già provate da queste situazioni e figli di altri uomini a cui faranno da padri adottivi. Questo processo si è verificato in particolar modo in realtà provinciali (se guardate le fiction in Tv, questo è un modello ormai sdoganato da anni). O, meglio, succede anche nelle due grandi città italiane (Roma e Milano), ma con meno incidenza che in provincia, dove tutto questo è stato amplificato e quindi sdoganato con rapidità a dimostrazione di un potere sessuale senza limiti in capo alle donne. Come ogni "mercato" che si rispetti, è sempre il volume della domanda a determinare il prezzo del bene in offerta.

Digressione per cinefili: nel penultimo film di Zalone, Quo vado, il tema era trattato in chiave satirica. Lui si innamorava di una donna che aveva avuto tre figli da tre compagni diversi di diverse nazioni e religioni; sua madre era costernata ma stava zitta per non mettere in imbarazzo il figlio. Tanto che poi, proprio la compagna, le aveva chiesto: "E' preoccupata dalle mie precedenti relazioni?". E la madre di Zalone aveva risposto: "No, mi preoccupa vedere mio figlio che cucina e fa le faccende domestiche". Fine digressione.

E le cougar? Ah, nemmeno possono definirsi così (e non vogliono nemmeno che le si chiami così): non sono sessualmente aggressive come le anglosassoni, a meno che non abbiano davanti un uomo il cui valore è di gran lunga superiore al proprio; vogliono il corteggiamento italiota e la storia seria, perché vogliono comunque un beta provider dopo aver passato anni svolazzando da un fiore all'altro oppure impegnate in relazioni che non hanno avuto sbocco o sono semplicemente naufragate. Molte cougar italiane cercano quello più giovane sostanzialmente perché hanno voglia di divertirsi nel cazzeggio di aperitivi, viaggetti inutili all'italiana e magari discoteche (cosa che alcuni uomini, passati gli anta, si guardano bene dall'incoraggiare).

Poi godono in modo particolare ad avere un ragazzo più giovane che le idolatra, che ha magari più virilità (o semplicemente sta facendo il proprio noviziato sessuale) e che possono "cucinarsi" meglio di un uomo scafato e magari deluso da storie finite male, oltre che con meno soldi da investire nella nuova storia, perché molto spesso sta già finanziando i capricci dell'ex moglie. Perché – particolare da non sottovalutare – l'aspetto economico è comunque in capo alla parte maschile, a differenza del modello anglosassone dove, spesso, è la controparte femminile a finanziare la storia.

E' possibile trarre tre conclusioni. La prima è che, ancora una volta, siamo riusciti a trasformare un punto di "emancipazione femminile" (ovvero il permettersi una vita sessuale oltre una certa età e non necessariamente in coppia o per la procreazione) nell'ennesimo "miracolo" dell'asimmetria di potere sessuale italiana. Un "miracolo" in favore delle donne, sia ben chiaro. Il tanto mitizzato "muro" al quale dovrebbero impattare le donne raggiunti i 30 anni è chiaramente stato abbattuto in Italia (ANTICIPAZIONE: non esisteva nemmeno prima in quella forma così netta con la quale veniva dipinto, ma ne parleremo in separata sede).

La seconda conclusione ha varie subordinate, che si possono declinare in forma ipotetica. Non vuole essere una giustificazione, sia ben chiaro, ma tanti uomini italiani potrebbero essere stati anche incoraggiati in questo trend da una propaganda continua degli organi mainstream femministi. "Non è mai troppo tardi" e "le 40enni sono le nuove 30enni" sono due slogan risuonati frequentemente sui media e sui social. Slogan che con il tempo diventano realtà, almeno nella percezione di uomini sempre più insicuri anche a causa di bias cognitivi. C'è da dire, poi, che tenere le donne in una bolla di deresponsabilizzazione fa sì davvero che a 40 anni continuino ad avere comportamenti da 25enni. Va aggiunto che spesso la controparte maschile non spicca per la sua maturità. Ma, a questo punto, bisognerebbe indagare se questo stato mentale sia frutto di un generale "liberi tutti" oppure semplicemente del fatto che – davanti a donne immature e ad una situazione sperequata sul fronte legislativo e di potere sessuale – un uomo normale possa correre troppi rischi nell'infilarsi nel ginepraio tutto italiota del matrimonio e della convivenza (per chi vive nel mondo delle fiabe: googlare "Legge Cirinnà").

Altra subordinata ipotetica. Per completezza metodologica, ci si potrebbe chiedere se sia stato il porno ad aver creato un bisogno indotto sulle donne "mature". Le classifiche annuali rilasciate dai big del settore a luci rosse confermano il trend secondo il quale in Italia le milf sono tra le categorie più ricercate. Senza andare troppo indietro, questo vale sia nel 2019 che nei risultati parziali del 2020. L'ipotesi si salderebbe con il vecchio sogno erotico maschile della donna esperta ("la nave scuola"). Il punto è che si tratta di un prurito tardo-adolescenziale e, seppure possa sfociare nel feticismo, non giustificherebbe un cambio di tendenza simile (anche se – per onestà intellettuale – non si esclude l'ipotesi che troppi italioti siano rimasti, appunto, alla fase tardo-adolescenziale). Un uomo giovane e nel pieno della propria vitalità è attratto da una ragazza più giovane, che gli comunichi un messaggio di "freschezza" e – a livello inconscio, per ragioni biologiche – di fertilità. Non il contrario, checché ne pensino le femministe.

Arriviamo così alla terza conclusione. L'idea che il GD si è fatto sulla base di un'ampia sommatoria di esperienze reali è tanto semplice quanto cruda. Salvo casi eccezionali, è la mancanza di opportunità concrete con le più giovani o le coetanee (e non solo la fine di tabù sociali o insicurezze maschili) a spingere un 30enne in una relazione con un'over 40. Cambiando l'ordine degli addendi, il risultato non cambia: ci sono ragazzi 20enni con le 30enni, e uomini 40enni con 50enni. Si ringraziano, per questi effetti speciali, anche i social network e le app di dating.

https://ilgalantuomodissacrante.wordpress.com/2021/02/01/2008-milf-e-cougar-alla-riscossa/
Spera nel meglio, aspettati il peggio

Finnegan

E' in atto una vera e propria riorganizzazione delle relazioni, per mantenere in piedi i "valori" del '68: le giovani vanno con un 5% di uomini in relazioni senza futuro, gli altri aspettino pure in panchina per sposarle e rovinarsi, oppure per prendersi un rottame (Cougar è appunto il nome di una vecchia auto). Invece di prendere atto di quanto l'attuale sistema sia assurdo, si propongno ricette per tenerlo in piedi il più a lungo possibile.
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Riverrun, past Eve and Adam's, from swerve of shore to bend of bay, brings us by a commodius vicus of recirculation back to Howth Castle and Environs

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