Il Word Economic Forum: 2030, non avrai nulla e "sarai felice"

[Finnegan]

"Non possiedo niente. Non possiedo una macchina. Non possiedo una casa. Non possiedo né elettrodomestici né vestiti...". Questo il primo punto del documento del WEF di cui sopra.
Sul video che è sintesi (in)felice per i social, quel "non possiederai niente" è accompagnato dalla faccia sorridente di un giovane e da un'altra previsione, ancora più sconcertante, "e sarai felice".
Quanto è accaduto negli ultimi anni, con un'accelerazione negli ultimi mesi di pandemia, suggerisce che non siamo così lontani dall'avverarsi della prima premonizione. Nessuno ha più nulla perché qualcuno ha (evidentemente) tutto. Ai più rimane solo da cercare di tirar su (elemosinare?) il necessario per sopravvivere.
Cosa poi ci sia da essere felici nel non possedere nulla ci viene spiegato nell'approfondimento.
"Una dopo l'altra tutte queste cose sono diventate gratuite...quando l'intelligenza artificiale e i robot hanno assunto gran parte del nostro lavoro..."
Inquietante la chiosa finale:  "...tutto è stato trasformato in intrattenimento e le persone non hanno più voluto preoccuparsi di problemi difficili".  Che poi i cosiddetti "problemi difficili"  siano quelli che da sempre interessano di più la vita degli uomini non è importante.
Non sono più affar nostro. Per organizzare e gestire tutto ci sono gli esperti, i tecnici, gli scienziati (i virologi), gli amministratori delegati, i grandi finanzieri, i media mainstrem, i moralizzatori... sono loro a occuparsi di tutto per noi, assicurandoci la felicità.
Noi possiamo dedicarci all'intrattenimento, i circenses, come li chiamavano i Romani. E con questo siamo (diventeremo) felici. Non avremo più nulla, né nulla di cui (pre)occuparci...
Che poi, viene da pensare, dopo questa pandemia che ha devastato tutto ciò che era considerato intrattenimento (turismo, sport, musica, spettacolo...),  l'unico intrattenimento consentito resta quello virtuale. Consumato da soli e nella propria (pardon, altrui e gentilmente prestata) casa.
Intrattenimento virtuale gestito dagli esperti di cui sopra, che, al contrario di quello bambino, che fa crescere, mira a farci regredire in quella spensierata fase adolescenziale così cara ai gestori del "tutto".
Non siamo inclini al luddismo, la ricerca e la tecnologia sono ormai parte della nostra vita, ma siamo consapevoli che è materia da maneggiare con la cautela del caso, dati presupposti e prospettive. Che il distopico video del WEF espone, ormai libero dai tanti infingimenti del passato, con l'enfasi propria dei vincitori.

Interessante osservazione di Numermanxy, utente di MGTOW Italia:

Forse il punto focale é quanto il sistema riuscira ad equilibrare il consumismo con il reddito procapite (individualismo indotto dal femminismo e da noi MGTOW cone riflesso)
Siamo in una fase economica anticlica, in cui persino il Covid è un evento economico occasionale (anche se forse potenzialmente seminato o pilotato, vedi gli arricchimenti attraverso le borse).
Il punto vero di arrivo dell'economia sembra determinato dalla robotica, che creerá un ritorno delle produzioni nei paesi occidentali, ed ulteriori effetti sulla globalizzazione.
Ma anche questo è solo uno step, perche l'ultimo degli step sara la completa sostituzione del lavoro umano con i robot (niente stipendio e contributi prr le imprese).
Non sappiamo quando, ma un giorno saremo semplicemente pagati (al minimo) per consumare e stare a casa, mentre una classe elitaria godrà di immense ricchezze e benefici.
L'informazione pilotata, sacralizzerâ questo status rendendolo artificiosamente giusto (come avviene oggi, dove le ideologie politiche sono strumenti castari e lobbystici).
Appare strana e scomoda la vicinanza di tutto ciò col il nostro minimalismo, ma credo, che la differenza sia nella consapevolezza di ciò che ci succede.
Si dovrebbe fare in modo, che la verita diventi verità di associazione, piuttosto che imposta e che le scelte diventino d'assieme e di coesione.
Pensiamo ad esempio a come sarebbe stato "semplicemente semplice" riconoscere le diversitá uomo donna cercando di uguagliare i diritti nel rispetto delle diversitá stesse.
Le storture sono state seminate ad arte, ma ce ne siamo accorti solo qui e in altri pochi spazi, mentre i media sembra autentici orfani di se se stessi.
Eppure oggi di una cosa cosi semplice nei media non se ne parla, se non per confondere al fine di contrapporre.
Il punto forse è tutto nel capire se la consapevolezza generale è destinata a crescere piuttosto che a soccombere.
In questa logica anche noi MGTOW siamo in cammino, perche siamo in fondo sfidati nel chiederci se accanto alla nostra filosofia difensiva non abbiamo anche il dovere di informare.

https://mgtowitalia.wordpress.com/2021/04/04/minimalismo-vs-ginocrazia