La parte peggiore d'Italia - Si definiscono democratici...

Aperto da Finnegan, 13 Maggio 2021, 10:57:01 AM

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Finnegan

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Riverrun, past Eve and Adam's, from swerve of shore to bend of bay, brings us by a commodius vicus of recirculation back to Howth Castle and Environs

johann


ma figurati!!.. qui non si giudica mai,  nemmeno si pensa a certe cose, ognuno può fare / essere tutto quello che vuole,  sono un liberale ..IO!?  se proprio ci deve essere una regola e' quella per la quale la tua libertà finisce dove comincia quella degli altri, ..fine della storia, (e aggiungo io, della frase fatta, della morale, della ragione, e pure del senso civico),   brravo!! .. standing ovation bipartisan da parte di tutto il parterre ecumenico progressista (che a seconda delle circostanze oggi rappresenta tutto lo "scibile" sociale, compresa la chiesa di bergoglio)


a dar retta alla bifolca monopolistica narrativa mediatica, sembra proprio che chiunque voglia stare dalla parte dell'opposizione, debba riporre le proprie speranze nel redivivo spirito liberale / libertario / liberal / libertino, smerciato come l'unica alternativa disponibile sul mercato delle idealità rispetto alla dittatura della internazionale progressista del p.unico,  la domanda quindi sorge spontanea, ..ma! questi "liberali" ad esempio, perché si oppongono al ddl zan?,  ...sarà forse per il fatto che dietro le sue turpitudini sociali il leviatano sfascista sta' mettendo in campo una vera e propria "pedagogia" di sistema volta a circuire psico-culturalmente l'intera popolazione per assoggettarla alla propria ideologia? ....see! facezie!   -allora sarà per il fatto che sempre "grazie" al sistema oggi la società si e' ridotta a un'accozzaglia sbrindellata di umanità, totalmente sconnessa con la realtà "terrena" sia della vita, che della natura della cose, una società in fuga da se stessa che cerca nel virtuale, una scorciatoia per darsi "un reale" scansando il reale,  ..see!!...Bazzecole!!   -Quindi forse sarà per il fatto che non se ne può più di un mondo machiavellicamente degenerato nel quale la volontà ha divorziato dalla ragione, la ragione dalla morale, e la morale da DIO,  ...see!! ...Quisquilie!   -ma allora, e' per la stessa ideologia progressista ormai schizzata in tutti i sensi, anche nell'orbita del surreale, un'ideologia emancipata da ogni razionalità empirica, che non vuole più scendere a patti con il pragmatismo del possibile, che respinge da se ogni scopo e ogni fine che non sia quello di potersi librare pindarica e farneticante nello spazio onirico delle proprie utopie, e che usa per questo la società come cavia e discarica per le sue morbose "alchimie sociali"?  ..see!! ..pinzillacchere!     ..no! no! non e' per questi "luoghi comuni",  ma per il fatto che si sta' attentando alla libertà di parola, si sta' attentando alla natura neutrale e laicista delle istituzioni, si mette a rischio l'imparzialità' della "terna arbitrale", (esecutivo, legislativo, giudiziario,) rispetto alle libertà individuali, bisogna salvaguardare le "conquiste di civiltà" come quella che vuole la piazza (società') rigorosamente vuota di ogni simbolismo identitario e tradizionale, per fare spazio a ogni istanza estemporanea che esala dal vissuto secolarizzato della gente, la nostra "Woodstock istituzionalizzata", dove le istituzioni presiedono ma non rappresentano la società.  capito! adesso, dove sta' il "terribile" della cosa!?   

Accidenti! ...cari "liberali" siamo messi proprio male!  .. ma non per le vostre ragioni, ma per il fatto di dover contare su di voi per fare opposizione!!, come si fa a non vedere come la "mistica" liberale anziché essere alternativa e' di fatto perfettamente complementare a quella dei loro alter ego socialisti!?, come si fa a ogni latitudine geografica insistere e persistere ancora e sempre con questa specie di dicotomia politico-culturale, dove il dozzinale bipolarismo destra / sinistra si connota nella testa della gente come il ganglio filosofico universale, che discrimina il bene dal male, il giusto dallo sbagliato ecc e non capire che invece entrambi si meritano a vicenda, perché sono in realtà consanguinei, i caino e abele della "rivoluzione francese permanente" ex illuminista, ex modernista, ex liberale, ex socialista, ex ..ex,   se...non fosse per quella cappa di fumi ideologici costantemente alimentata che avvolge il pianeta, e che avvelena "l'etere politico" e di conseguenza chiunque lo "respiri" 


quindi  "cari" liberali non scandalizzatevi per certo sbracamento culturale sinistroide, per la feccia umana anarchico insurrezionalista, per il mondo arcobaleno ecc, in quanto appartiene anche a voi, il vostro (destra + sinistra)  teorema laicista non può reggere perché rappresenta una contraddizione in se stesso,  come si fa a negare un'identità', un carattere, una storia, a una società, quando essa e' la somma naturale delle tradizioni, dell'identità' e della storia delle persone che la compongono?  Non si e' mai vista nella storia una società che sull'altare della libertà dei propri cittadini e' disposta a sacrificare la propria stessa identità, la propria stessa cultura, la propria stessa storia..  e' una cosa assurda,  tutto si tiene,  tutto e' contemplato nel tutto,  quindi e' tempo di dire BASTA! con questa "morale" questa cultura, queste istituzioni laiciste, incapaci di empatia sociale completamente sperse nel formalismo massimalista dei propri assoluti,  istituzioni che stanno "diamantando" il corpo sociale,  un tempo ecosistema rigoglioso di umanità calda e viva,  basta con l'inseguire la società perfetta "monocromatica" torniamo a quella vera a "colori",  basta con l'egualitarismo allo stato brado, alienato e alienante, VIVA le DIFFERENZE, a cominciare da quelle sessuali per finire a quelle sociali, al massimo limitiamo gli eccessi, come un tempo l'esproprio proletario, fu la stura per fare impunemente bottino e razzia dei beni altrui, cosi' oggi il tanto decantato egualitarismo non si poggia su un anelito di giustizia, ma sulla più prosaica invidia sociale,  basta con lo stato balia, pedagogo, e sceriffo, che vuole legiferare su tutto, lasciamo qualche diritto alla "conquista dei singoli" riserviamo la libertà all'autodeterminazione professionale, culturale, e umana, delle persone,  e non al loro edonismo sensoriale,  torniamo alla legge naturale e alla sua gerarchia di valori, che un tempo non aveva bisogno di codificarsi in leggi e costituzioni, talmente erano compenetrati nell'uomo,  raddrizziamo la piramide dei fondamentali dell'uomo rovesciata dallo sfascimo 68ino:  base = istinti,  linea mediana = ragione / buon senso,  vertice = volontà,   



meno male che al mausoleo del colle "abbiamo" MATTARELLA (scriviamolo in maiuscolo, non si sa mai!) che ogni tanto esce dal suo sarcofago perche deve mostrarsi aggiornato alle mode culturali (femminismo, p.corretto, società' civile ecc)  e quindi adesso anche lui "vol fa il liberale" e ci spara la frasetta ad effetto: il popolo che scambia la propria libertà, per sempre maggiori tutele prima o poi finisce male,  no esimio presidente, proprio Lei, guardiano e custode per l'italia della galera tecnocratica europea e della dittatura relativista del suo pensiero laicista non dica cosi' perché di fatto smentisce se stesso,  la societa' che Lei presidenzia e' tutt'altro che libera, ma succube, dell'immoralità' del grattacielo di istituzioni nazionali e sovranazionali che la opprimono, la salvezza non sono i miliardi di debito che l'europa ci promette, con quelli non si puo' ricostruisce l'anima distrutta di un paese,  se vuole rendersi utile e onorare il posto che occupa, lanci l'unica vera rivoluzione necessaria di questi tempi: la riappropriazione del nostro passato, delle nostre tradizioni, di tutto il lascito che secoli e secoli di italiani ci hanno lasciato,  l'italia e' nata molto prima del 1861 e prima ancora del 1792  si dia da fare perche il suo paese e l'europa la smettano con l'autolesionismo masochista antioccidentale, e ripartano a ricostruirsi "sul serio"  a cominciare dalla sola cosa che ci ha sempre unito: le comuni radici CRISTIANE da incorniciare nella costituzione europea,  sommessamente Le si ricorda che tanto per l'uomo quanto per una societa'  la vera LIBERA  e' essere se stessi
BASTA! con lo stato di diritto laicista,  SI! allo stato di diritto naturale.
Un uomo che è un uomo DEVE credere in qualcosa (dal film: il mio nome è nessuno)

Finnegan

#2
Johann qui siamo consapevoli che ci sarebbe da cambiare la Costituzione (a partire dall'art. 1) ma nell'attesa che facciamo? Ai tempi della Manif' in Francia contro i matrimoni omo, i legittimisti rifiutarono di partecipare perché secondo loro seguiva le regole del gioco liberale. La loro azione, meglio inazione si tradusse in totale silenzio e acquiescenza.
Le ragioni che esponi sono discusse in spazi cattolici ed è importante farlo per mantenere viva una cultura giuridica da far valere appena possibile.
Ma oggi, le leggi in vigore sono queste e non pare fattibile cambiarle da un giorno all'altro. Per cui, è essenziale agire utilizzando al meglio gli spazi di manovra consentiti. La politica è l'arte del possibile, il DDL è già passato alla Camera e non possiamo attendere leggi migliori per fermarlo.
Altro discorso è quello di chi considera le attuali leggi le migliori di sempre, un punto di arrivo anziché di partenza.
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johann


lo so, lo so l'infame contesto in cui noi tutti savi boccheggiamo, e so altrettanto bene che non sarò' certo io a raddrizzare le cose, proprio perché' la situazione e' cosi' compromessa in profondità'  spesso ho la sensazione che mi sia rimasta solo la possibilità' di "abbaiare alla luna", se non altro per dare sfogo allo sfogo  ... e quindi mi sfogo!  che vuoi farci pazienza!!  :unknown:


il fatto e' (per me) che non vedo margini sfruttabili di rinsavimento culturale, l'andazzo in corso costituisce di fatto una specie di frana che come tutte le frane, una volta in movimento si fermerà' solo quando raggiungerà' il proprio fondo, un gregge di pecore al galoppo verso il precipizio quelle davanti vedono ma credono ciecamente al "pastore"  quelle dietro non vedono un c.......   e seguono a ruota  il paradosso allucinate e che mentre io vedo una frana accompagnata da un gigantesco segno meno (in tutti i sensi),  gli altri pecoroni vedono l'incontrovertibile ascesa verso -il futuro-  che nel loro ipocrita e fesso ottimismo considerano per ciò' stesso sempre positivo   vedono ma non ammettono di vedere che la multinazionale della " decostruzione felice" e' passata dagli straordinari ai turni,  come sempre e più facile distruggere che costruire, le frane basta innescarle, per il resto fanno tutto da sole e se sono abbastanza spesse e ampie travolgono tutto anche gli alberi grossi e ben piantati 


mi chiedo cosa ...... mi sia rimasto da condividere con questa diciamo "società'"  conviverci e' come scontare una pena, sono dell'idea che la situazione generale e' giunta a livello tale che qua bisogna cominciare a pensare a una espressione politica che sostenga chiunque voglia dichiararsi obiettore di coscienza radicale verso il sistema, in fondo se oggi  froci, femministe, antagonisti, sette, ecc  possono pretendere un trattamento "preferenziale" con tanto di giurisprudenza "customizzata" ritagliata su misura, significa che e' sparito lo standard normale di cittadinanza sociale, tutte le schegge sociali ormai sono all'assalto della politica non solo per ritagliarsi il proprio specifico quadro giuridico, ma anche per farsi mantenere dallo stato e quindi da resto della società'  come vediamo succedere per i "centri sociali" le associazioni no profit, quelle "socialmente impegnate" quelle "arcobaleno" quelle "ecologiste" quelle che parassitano strumentalizzando tutte le malattie conosciute, quelle legate "all'accoglienza" alle donne, ecc ecc in generale tutto il cosiddetto 3zo settore che non a caso in questi ultimi anni e' praticamente "esploso"  al punto da configurare una nuova categoria economica.  una categoria che non fatica un euro di ricchezza creata, ma si accomoda anche lei sul lato delle spese e delle uscite dello stato  quindi perché non farlo anche noi!


bisogna rendersi conto che questa pseudo società' e' solo un costrutto di facciata, un baccalà apparentemente integro di fuori ma battuto e del tutto frantumato dentro, una giungla sociale che premia la furbizia il cinismo la malafede la falsità'    quel tale che si prefigge di vivere da buon cittadino rispettando scrupolosamente tutte le leggi, tutte le norme, tutte le convenzioni, che paga sempre, che vota "corretto" che rimette anche la sua anima al sistema e lavora per lui magari passando la vita a saldare dalla mattina alla sera oggi e' un autentico FESSO 
e il colmo e' che non sono solo io a dirglielo ma il sistema stesso
Un uomo che è un uomo DEVE credere in qualcosa (dal film: il mio nome è nessuno)

Finnegan

Questo sfascio e favoritismo di categorie parassitarie è VOLUTO e PIANIFICATO, semplice ingegneria sociale. Una volta ottenuto l'effetto, i padroni del vapore reindirizzeranno la gente ai valori di Dio-patria-famiglia come successe dal '45 al '63.
La ragione (quella umana almeno) del mio ottimismo è solo QUESTA: che la stessa classe dirigente (quella vera non i parlamentari) raddrizzerà le cose a tempo debito, secondo un copione già scritto. In una società totalmente gestita come la nostra, in cui non ci sono cittadini e nemmeno sudditi ma zombie davanti al loro 60'' (ma anche dissidenti che possono fare ben poco contro un gigantesco apparato repressivo) è l'unica speranza possibile, insieme all'auto-implosione certa del sistema.
L'attuale apatia e fatalismo della gente però non si spiega solo coi circenses, ma su sofisticate tecniche repressive e di capillare controllo sociale su cui forse un giorno si farà luce. Per esempio, osservi spesso che la gente recita e avrai constatato anche tu che di persona parla solo di sciocchezze (vacanze, auto, passatempi). Come mai? Non sarà perché ha paura e non si fida? Se è così (ed è così) vuol dire che la democrazia è solo un simulacro vuoto e da anni viviamo in un regime stile Germania Est con tanto di Stasi (ops! :biggrin: ) Nel blocco sovietico succedeva esattamente la stessa cosa, la gente non parlava mai di politica ma solo di banalità quotidiane. In tale contesto organizzare movimenti di massa realmente dissidenti è impensabile, c'è stata una manifestazione di recente contro la dittatura sanitaria, c'erano poche centinaia di persone "mascherate".
Persino tra gli attivisti maschili c'è riluttanza (anche mia viste minacce e infiltrazioni del potere sempre stile Stasi) a incontrarsi, la maggior parte scrive in anonimato.
Altre persone cosiddette dissidenti sono in realtà in contatto col potere: ipotesi avanzata ad es. per Paragone, si dice sponsorizzato da associazioni pro-migranti, come anche per una nota cricca della QM che ha ormai il pieno controllo di diversi spazi, praticando la collaudata tecnica dell'ostracismo (derisione, insulti, debunking, l'ultima volta proprio ieri sera) per utenti non graditi.
Purtroppo la gente è sciocca, vende potenziali alleati e se stessa per niente.
Non esistono più relazioni umane "orizzontali", paritetiche, ma solo "verticali" ossia mediate dal potere: i colleghi di lavoro non si parlano, fanno riferimento al capoufficio che li mette uno contro l'altro per evitare il formarsi di un fronte dissidente. Tecnica usata - non a caso - a tutti i livelli della società, anche i più secondari come certi spazi maschili, a riprova del fatto che non esiste più' una società perché la spontaneità è stata bandita e tutto o quasi è controllato e gestito.
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Junio1

Quello in foto chi è Saviano? Un paese che si affida a Saviano e alla Lucarelli come opinionisti è palesemente arrivato alla frutta.

Finnegan

Altro che frutta, qui siamo all'ammazzacaffè

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