video di Massimo Mazzucco "le cure proibite del covid19"

Aperto da dotar-sojat, 18 Maggio 2021, 06:43:03 AM

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dotar-sojat

eccellente video di Mazzucco che dimostra come ci sia una volontà per non curare le persone a casa e spingere solo ed unicamente i vaccini

fate girare
Spera nel meglio, aspettati il peggio

Finnegan

Eccellente, molti medici curano con successo il COVID a casa con farmaci sicuri ed economici, non si capisce perché un virus con una mortalità simile a quella dell'influenza dovrebbe obbligare a terapie mediche sperimentali e pericolose, in aperto contrasto con le leggi in vigore.
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johann

#2

potremmo dire mazzucco il "vero" CICAP della situazione
questa antitesi si presta ottimamente per esemplificare la febbricitante ipocrisia dei tempi moderni. la faccenda covid aldilà della sua specifica perversione (ben descritta dal video) si svolge in uno scenario mediatico dominato dal marasma informativo affannosamente la voce dell'establishment, tenta in tutti i modi di distinguersi sopra a tutta la babele mediatica adducendo credenziali di "deontologia professionale" e aggrappandosi quasi disperatamente alla cosiddetta certezza scientifica per giustificare le porcate che sta' facendo.


il guaio per lui e' che la cosiddetta certezza scientifica sembra stare anche alla base delle argomentazioni (come quelle di mazzucco) che lo sbugiardano e lo svergognano, pertanto a chi credere?  A cosa credere?  ad ascoltare i virologi, ad esempio sembra che nemmeno la scienza sia più all'altezza della sua proverbiale inconfutabilità, che anch'essa al di fuori delle discipline matematiche dopo tutto non sia altro che dozzinale "opinione"  Verrebbe da dire chi di relativismo colpisce di relativismo perisce, anche da questo si può vedere come non può esistere un mondo senza un minimo di certezze e verità univoche, oggi in teoria siamo pieni di "ricercatori" ma quasi tutti  scappano a gambe levate dall'avere a che fare con la scienza esatta e comprovata, dallo sporcarsi le mani nella prospettiva di dover spendere a volte l'intera vita nella sperimentazione e nella verifica delle ipotesi per farle diventare "scientifiche", molto meglio stare sul piano congetturale teorico scientista, crogiolarsi e incassare sin da subito la "cattedra" e la pubblica stima che la sua prosopopea offre, magari sperando che prima o poi ci scappi pure il nobel (anche quello dentro a questa logica)  in altre parole la scienza oggi e degenerata in lercio scientismo, non valgono le evidenze comprovate ma la "parola" dello scienziato, che però per quanto autorevole resta un'opinione tra tante.  Anche da questo, ... anzi soprattutto da questo, si vede come l'era dei lumi della ragione sia diventata l'era della ragione oscurata, il sistema laicista-relativista divora se stesso,  tanto avanza il "pluralismo delle certezze", tanto avanza la "laicità" nel senso di neutralità della gente ai problemi della società. 


nella indeterminazione relativista dell'approccio agli eventi il sistema praticamente si trova a dover fronteggiare gli effetti di se stesso, e' chiaro anche a lui,  che a questo mondo non si può prescindere da un minimo di oggettività e una "verità" alla fine DEVE pur imporsi.  Ecco quindi il dilemma: tornare alla scienza PURA e accettarne la verità al di sopra delle parti, impermeabile a ogni condizionamento ideologico e culturale, o forzare la mano avvitando sempre più la morsa del pensiero unico ?  Dai condizionamenti del passato ( evoluzionismo, femminismo, ecologismo ecc) alle attuali "fughe in avanti" in ambito di ingegneria sociale (pandemia, gender, p.corretto, black live matter ecc ecc) io ho la netta convinzione che proprio perché il sistema ha il terrore della verità delle cose abbia alla fine scelto la seconda strada  con L'aggravante se possibile che oggi tutto si svolge "in chiaro" e non con il favore delle "occulte tenebre" come succedeva un tempo,  questo significa che ormai si gioca al tutto per tutto a carte scoperte.

In questo senso parafrasando i tempi "pandemici" che viviamo, lentamente e inesorabilmente il vaccino verrà fatto diventare un "concetto civile" di patente di cittadinanza:  se non accetti di inocularti la "verità" di regime, sulla tua concezione di vita, e sulla tua vita stessa, a seconda del tuo "no vax"  a scalare ti verrà tolta ogni possibilità di trarre beneficio concreto e pratico dai tuoi diritti che ti resteranno inalienabili e intoccabili solo in senso figurato,  la mascherina e il distanziamento sociale poi si cercherà di trasporli dal lato fisiologico a quello psicologico, anche qui lentamente ma inesorabilmente sparita la pandemia (ammesso che rinuncino al "gioco")  resterà per motivi di protezione dall'inquinamento, e magari come forma delirante di estremizzazione della privacy personale, il distanziamento poi diventerà schizzinosaggine diffusa verso il contatto umano  ...Via! La maschia stretta di mano e ogni altro gesto che veicoli con il contatto la convivenza umana, al massimo lo si faccia usando il "preservativo" dei guanti,  meglio ancora se si "risolve" il problema adottando l'inchino orientale, 

Ecco bastano questi pochi spunti, per capire il significato omnicomprensivo che pian piano verrà ad assumere l'infame concetto di regime della cosiddetta "sostenibilità"  poi una bella cementata con gli schizzati canoni della moda e del costume contemporaneo, e tra occhiali mascherina e chissà cosa altro in un alone di sintomatico mistero (come cantava battiato) tra gli applausi generali l'estraniazione dell'essere umano dalla sua umanità diventerà completa
Un uomo che è un uomo DEVE credere in qualcosa (dal film: il mio nome è nessuno)

Finnegan

E' il caso di dire che ci troviamo di fronte ad un'"anomalia di Matrix": il sistema inocula nel corpo sociale massicce dosi di virus relativista ma esige il grano d'incenso a una nuova fede da lui creata, lo scientismo. Come pars construens è risibile, pensare che venga recepita dalla collettività è pura illusione.
E' il paradosso del caos gestito, la liquefazione permanente della società per conservare il potere, che alla fine dissolve anche la sua classe dirigente.
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dotar-sojat

Copio un post di mazzucco sul suo video


La pubblicazione del video "Covid le cure proibite" ha rappresentato, a mio parere, un interessante esperimento sociale. Il numero di visualizzazioni infatti è stato relativamente alto (stiamo andando verso le 600.000 su YouTube, alle quali vanno aggiunte circa 200.000 visualizzazioni su Facebook, Vimeo ecc., oltre a tutti quelli che hanno visto il servizio su Byoblu durante il weekend). Stiamo parlando di circa di 1 milione di visualizzazioni, quando il ciclo sarà finito.

Se calcoliamo che gli italiani adulti e pensanti (tolti gli anziani e i bambini) sono circa 40 milioni, vuol dire che circa un italiano su 40 avrà visto questo video. Per un video "pesante" (un'ora e 10 di durata, pieno zeppo di informazioni) è sicuramente un buon risultato.

Nonostante questo "non succede niente". Nel senso che, fino a che una televisione del mainstream non vorrà raccogliere la denuncia fatta dal mio video, il grosso del pubblico non saprà mai che le cure ci sono state negate, e che tutta l'Italia si potrebbe riaprire da domani mattina, se venissero rese disponibili.

Eppure possiamo avere praticamente la certezza che tutti gli "addetti ai lavori" – ovvero i giornalisti televisivi che si occupano di questi argomenti – il mio video l'avranno visto. (In certi casi ne ho la conferma diretta).

Io ho offerto loro degli elementi inoppugnabili, che dimostrano chiaramente la volontà del nostro governo di avere inutilmente "tenuto prigioniera" la popolazione in attesa dei vaccini, causando non solo decine di migliaia di morti inutili, ma distruggendo anche l'economia del nostro paese.

Ma loro tacciono. La televisione sta quindi fungendo, in questo caso , da "ammortizzatore sociale" dal basso verso l'alto, nel senso che pur conoscendo una verità innegabile, impedisce a questa verità di raggiungere il grande pubblico,

A questo punto dobbiamo pensare che tutti i responsabili televisivi della trasmissioni che potrebbero sollevare questo argomento siano complici consapevoli di tutto ciò che è successo?

Può davvero la paura di ciascuno di "perdere il posto" giustificare questa complicità criminale?

Massimo Mazzucco
Spera nel meglio, aspettati il peggio

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