Il "regno della donna" ha distrutto i valori tradizionali

Aperto da Ent, 25 Maggio 2021, 08:58:36 PM

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Ent


Mi sono imbattuto in un interessantissimo libello, intitolato "Il regno della donna ha distrutto i valori tradizionali" (Ed. Solfanelli, 2020).
L'autore è il prof. Pasqualucci, già ordinario di Filosofia del Diritto presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Perugia.



Questo è il sommario:

1. Il filosofo cattolico Augusto Del Noce nel 1970 denunciava il crollo dei valori tradizionali, mentre stava iniziando il "regno della donna"

2. Il "regno della donna" è la "ginecocrazia" che sta estinguendo l'Occidente

3. Lo schema politico aberrante che sta suicidando le nazioni occidentali, impossibile senza il "regno della donna"

4. L'irreligiosità femminile di massa all'origine del "regno della donna" e oggi suo effetto

5. I Surrealisti invocavano il "regno della donna" per distruggere la morale cristiana

6. Carattere intrinsecamente distruttivo del femminismo, innervatosi al marxismo

7. Il progetto di legge contro la cosiddetta "omotransfobia": formulazione generica passibile di ampie interpretazioni liberticide, inaccettabile promozione dell'omosessualità nella società e nella scuola, ad ulteriore rafforzamento del "regno della donna"

8. Il regno della donna ci vuole obbligare a vivere nella menzogna

9. Il dolore disperato delle vittime della chirurgia che "riassegna il sesso", rovinate per sempre

EPILOGO

A titolo esemplificativo, riporto l'inizio del capitolo 2:

"Oggi, non siamo forse in pieno "regno della donna"? E questa vera e propria ginecocrazia ci sta facendo forse progredire verso il meglio? Domanda ovviamente retorica. Questo "regno" che vede le donne in schiere sempre più fitte non più spose e madri ma volutamente senza-famiglia, mascolinamente presenti dappertutto e sempre più aggressive e numericamente prevalenti nei confronti degli uomini, cui vogliono strappare lo scettro del comando in tutti i settori del vivere civile ed ecclesiastico, si è rivelato sempre più un vero e proprio regno della barbarie, visto che i "valori che esso vuole diffondere e imporre sono:" etc.

In questo piccolo libro, scritto con taglio divulgativo, sono trattati i principali temi di cui questo forum si occupa, come: femminismo, denatalità, immigrazione di massa, omosessualismo; sono presenti citazioni colte, così come riferimenti all'attualità.
Nel "regno della donna" l'autore ha opportunamente compreso la svolta omosessualista dell'Occidente, tema cui è dedicata una parte rilevante (forse la maggiore) del libro, che costituisce un agile strumento per comprendere e documentare la rovina - invero piuttosto ridicola - dell'Occidente.






Finnegan

#1
Grazie Ent è una segnalazione preziosa, l'ho diffusa su Facebook. Solfanelli è un editore interessante. Non vedo l'ora di leggere il tuo prossimo articolo sul blog!
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dotar-sojat

Spera nel meglio, aspettati il peggio

Finnegan

#3
Lo manderanno in un campo di rieducazione gestito da associazioni LGBT (è nel progetto di legge se non erro). Ne uscirà col :censored2: rotto.
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Ent

Citazione di: dotar-sojat il 26 Maggio 2021, 03:04:58 PM
appena esce il DDL Zan finisce all'indice

"Il ddl Zan è il tentativo di coagulare in una legge dello Stato l'odio sempre più forte che la galassia gay e omofila attiva sui social media sembra manifestare ogni giorno di più nei confronti del cattolicesimo.
Ma in questo disegno di legge nuota anche l'avversione delle femministe per il maschio, per l'uomo, in generale.
Non si spiegherebbe altrimenti l'inclusione della misoginia tra le figure di reato da punire. Di questa, i critici del disegno di legge non sembrano tener particolarmente conto
[...]
Volete, dunque, ammettere solo opinioni che non diano fastidio a nessuno e soprattutto ai signori del "politicamente corretto"?
Non ci si accorge del ridicolo nel voler far rientrare la misoginia fra i reati d'opinione?"

(Il "regno della donna" ha distrutto i valori tradizionali, pagina 44)


Si noti che il concetto di misoginia è tutt'altro che definito e potrebbe comprendere qualsivoglia critica nei confronti delle donne. In effetti, per molte femministe, tutto ciò che non è femminista è misogino.

I tempi sono difficili, indubbiamente; ma è in tempi come questi che si comprende chi è schiavo delle mode, e chi risponde a leggi eterne; chi è veramente libero e chi no.

Finnegan

Incominciano a delinearsi chiari i termini della questione e col reato di "misoginia" emerge con chiarezza la natura dittatoriale del femminismo
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