Intercambiabilità e paradosso dell’abbondanza

Aperto da dotar-sojat, 17 Giugno 2021, 08:01:28 AM

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dotar-sojat

Articolo del GALANTUOMO DISSACRANTE
Intercambiabilità e paradosso dell'abbondanza
9 GIUGNO 2021~

Chi vive nel Sahara centellina ogni goccia d'acqua perché è in una situazione di perenne scarsità. Tra un'oasi e un'altra, un cammelliere non può permettersi di sprecare acqua, pena la morte per disidratazione. Chi vive nel Nord Europa non ha – in teoria – questa necessità perché dispone di abbondanti risorse idriche. E può innaffiare il prato per tutta la notte con l'acqua potabile.

Ecco, in questa semplice (e semplificata) metafora con due estremi c'è la spiegazione dell'intercambiabilità e del paradosso dell'abbondanza. Vale a dire due fenomeni, convergenti e con molti punti in comune, che possono essere presi in prestito anche per spiegare le dinamiche sociali.

L'intercambiabilità può essere definita come quell'atteggiamento del "morto un papa, se ne fa un altro". Ma sarebbe riduttivo, perché è più legato alla sfera del virtuale, quindi innesca gli stessi meccanismi dell'ecommerce: c'è ampia scelta di uomini, basta un click, ergo ogni partner è sostanzialmente intercambiabile. Magari contano gli accessori che quel determinato "candidato" mette sul tavolo dell'offerta.

Il paradosso dell'abbondanza è una teoria socio-economica che in questo caso si applica alle relazioni umane. Parafrasando questa locuzione, davanti alla ricchezza di opzioni di scelta di partner, tende ad esserci minore crescita di una persona sia dal punto di vista emotivo che culturale. Insomma, per dirla con un'arguta – a sua insaputa – ragazza italiana, "pensavo che la terza di seno fosse sufficiente per avere tutto".

Perché questi due elementi concorrono allo strapotere sessuale femminile in Italia? Le ragioni sono di due ordini. Il primo è culturale. Infatti questi fenomeni si vanno a saldare, in un perverso intreccio, con alcune variabili che abbiamo già affrontato in altri articoli: il mito del dongiovanni, la venerazione della donna (l'Italia, va tenuto ben presente, è un matriarcato dove le donne non si assumono responsabilità), la credenza maschile secondo cui fare gli zerbini sia una strategia vincente così come essere accondiscendente verso una donna (sperando che ciò possa attivare un meccanismo di "ricompensa"). E infine l'incrollabile certezza di tanti italiani medi secondo cui "orbitare", ossia far sentire la propria presenza, intorno ad una donna alla lunga la porti a "cedere" perché lei arriverà a capire quanto grande è il sentimento dell'uomo.

Il secondo ordine che amplifica l'effetto dell'intercambiabilità e del paradosso dell'abbondanza è dato dall'avvento dei social e dal loro utilizzo sbagliato. I social hanno abbattuto due dei fattori chiave che limitavano il potere sessuale femminile: il tempo e lo spazio. Sono diventati una grande vetrina virtuale nella quale mettersi in mostra. E, quantomeno in Italia, sono stati anche fra i responsabili della caduta del "muro".

Gli effetti pratici di questi due fenomeni sono sotto gli occhi di tutti. Conviene ricordarne dieci, a scopo non esaustivo e in ordine casuale.

1) Intercambiabilità e paradosso dell'abbondanza sono alla base del fenomeno sempre più diffuso del ghosting, ovvero scomparire all'improvviso senza dare nessuna spiegazione. E' un tema di cui abbiamo parlato nello specifico in questa analisi. Va solo ricordato che oggi una ragazza può tranquillamente ghostare un orbiter al giorno a prescindere dal livello delle connessioni emotive, e ne avrà altri cinque nella "lista dei desideri" – esattamente come in un sito di ecommerce – pronti a rimpiazzarlo.

2) Le donne in Italia hanno abbassato sempre più la soglia della loro attenzione verso il resto del mondo maschile e fingono di essere sessualmente aggressive, quando in realtà si tratta solo di arroganza.

Viziate da una (spesso finta) opulenza data da genitori iperprotettivi e dalle attenzioni costanti di dongiovanni in erba e zerbini con troppi soldi in tasca, fanno il primo passo solo in presenza di un uomo di livello di gran lunga superiore al proprio.

Dal momento che i social offrono un catalogo ampio e sempre aggiornato di possibilità con l'altro sesso, si cercano emozioni sempre più forti e al primo accenno di noia (che in ogni relazione è quasi normale avvenga) si chiude immediatamente un rapporto sentimentale perché la principessina merita sempre di meglio e sente di avere sempre le carte in mano per scegliere uno nuovo che le offra nuove emozioni. Non è un discorso che vale per tutte, sia ben chiaro, ma è un atteggiamento sempre più comune. Una vera precarizzazione (con relativa deresponsabilizzazione femminile) dei rapporti sentimentali rappresentati dall'hashtag #edèsubitoex (con annesse pagine sui social).

3) Per "fare colpo" su una donna in Italia devi essere o incredibilmente "bello" oppure altrettanto incredibilmente ricco. Meglio entrambi. E per "ricchezza" si intende ostentazione, non avere un capitale immobiliare o azionario e girare con la Panda. Lo status ha importanza se è limitato ad ambienti determinati oppure se ti offre una grande notorietà (non a caso, il mondo dello spettacolo è gettonatissimo). Fa quasi tenerezza, se non fosse un indice di ritardo culturale e disperazione socio-sessuale, l'impegno di tanti uomini italiani nel decifrare le "Bio di Tinder" delle annoiate connazionali.

4) La costante presenza di orbiter, sia nella vita reale che soprattutto sui social, contribuisce a costituire una bolla irrealistica in cui le italiane sono immerse e in cui non si confrontano seriamente con i problemi della vita. Non maturano mai, sempre eterne adolescenti pronte a taggare l'amichetta del cuore sui social con emoticon da deficienti per rintuzzare qualche post dove bisogna far vedere quanto una donna possa essere arrogante.

5) Vivere su un piedistallo con una base di orbiter e friendzonati che aspirano alle sue grazie fa sì che la principessina non abbia alcun incentivo al miglioramento fisico (come succede, ad esempio, nella competitiva Europa dell'Est). Certo, può andare in palestra per mantenersi in forma, ma in molti casi si va ad allenarsi in primis per farsi i selfie, per moda, per fare branco.

Con la retorica del body positivity (non a caso incentrata sui corpi femminili), ennesima parola inglese per dire che bisogna accettarsi per ciò che si è, alle donne nemmeno viene richiesto in teoria di avere certi canoni. Tanto basta un filtro su Instagram, e orde di allupati saranno sempre lì ad adorarla.

6) Per le stesse ragioni esposte nel punto 5, in Italia non c'è nessun meccanismo che vada a premiare un miglioramento culturale o caratteriale (tipo la simpatia, la gentilezza, la femminilità o l'empatia verso gli altri).

Troppo prese da se stesse, malate di narcisismo e di social, non riescono ad accorgersi di ciò che avviene nel loro circolo sociale, anche se poi condividono gli appelli di moda a favore di categorie indicate da Freeda o da altri siti/pagine femministe. La superficialità e la frivolezza che si riscontrano in media in Italia, a volte anche in donne con titoli di studio e lavori di peso, è semplicemente imbarazzante.

7) Legato al punto 6. Fino a qualche anno fa (non decenni, proprio 7-8 anni fa), salire su una metropolitana/bus in Italia e in alcuni paesi del Nord-Est Europa offriva rispettivamente due scenari molto diversi: da un lato donne, giovani e meno giovani, con i cellulari in mano o le cuffiette del lettore Mp3; dall'altro tante lettrici di libri di ogni età.

La diffusione degli smartphone ha intaccato il primato dei libri in alcuni paesi, ma rimane consolatorio vedere belle ragazze straniere leggere un testo di Pushkin, di Garcia Marquez o di De Balzac in metro o in tram, laddove l'arrogante coetanea italiana – la cui bellezza è ben lontana da quegli standard – scrolla il newsfeed di IG e si gode le scariche di dopamina date dagli allupati con i loro cuoricini.

Ancora più impressionante era un'altra scena, ormai difficile da vedere. Vale a dire entrare in alcuni bar e trovare ragazze bellissime – che in Italia sarebbero state assediate dagli allupati – intente a leggersi in beata solitudine il proprio libro davanti ad una tazza di tè.

8) Il paradosso dell'abbondanza e l'intercambiabilità sono anche all'origine di un altro fenomeno: la cosiddetta alpha widow, ovvero la "vedova di un alfa", quel tipo di donna che ha avuto una relazione con un uomo di livello ampiamente superiore al proprio, non riuscendo a trasformare il proprio potere sessuale in risultato relazionale.

L'alfa della situazione l'ha mollata e lei, per il resto della vita, sarà sempre insoddisfatta, scocciata, sempre a lamentarsi dei difetti del poveraccio betoide che in quel momento cerca di volerle bene costruendo una relazione. Il quale verrà scaricato per un altro uomo, al quale toccherà fare la fine del precedente in un meccanismo inarrestabile di coazione a ripetere.

9) Collegato al punto 8 (e al punto 2), c'è un altro elemento che pesa parecchio in una nazione provinciale come l'Italia (e non vale solo per le alpha widow). Quel continuo confrontarsi con gli altri, che siano le amiche, i conoscenti o i parenti, diventa un fattore logorante nella vita di tutti i giorni di una coppia. Lei avrà sempre un motivo di lamentela se lui (che magari è un ottimo lavoratore, non beve, non fuma, non è ludopatico etc...) non offre certi "standard" di vita sociale, vacanze, auto da esibire. E lo terrà sulle corde con la minaccia (implicita o esplicita) di "licenziarlo" senza preavviso.

10) Barry Schwartz, professore di psicologia allo Swarthmore College e autore di un libro in merito, ha parlato del "paradosso della scelta". In sintesi, il fatto di avere troppe possibilità di scelta di prodotti finisce per creare un cortocircuito: si è costantemente confusi e si è più tristi se si è preferita un'opzione sbagliata (perché si finirà sempre per pensare a quella che non è stata presa) perché ci sono troppe aspettative (deluse) riguardo quel bene.

Il riferimento cardine dello studioso è al sistema del liberismo economico. Ma nulla impedisce di cambiare qualche parola chiave a questo discorso e vedere che funziona perfettamente anche per il "mercato" delle relazioni umane. E chiude così il cerchio di quello che potrebbe sembrare una perifrasi tanto azzardata quanto provocatoria ma finisce per spiegare molto dell'attuale situazione fra uomini e donne in Italia.
https://ilgalantuomodissacrante.wordpress.com/2021/06/09/intercambiabilita-e-paradosso-dellabbondanza/
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Finnegan

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