Cambiare, fare cose, vedere gente.

Aperto da Alexandros, 4 Ottobre 2021, 09:34:56 PM

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Alexandros

Buonasera a tutti,
non posto spesso ma sono iscritto da un po', quindi evito la presentazione (regolarmente fatta a suo tempo), e mi scuso se sono, quindi, poco conosciuto. Scrivo giusto per dare uno spunto di riflessione (spero), su questo fatto: ieri su Fb mi ero imbattuto in una di quelle frasi fatte sugli incel, del tipo "solitudine si, però poi se non ti dai da fare sei anche un po' tu che te la cerchi", insomma no...i soliti luoghi comuni (da qui il titolo).
Questa frase l'aveva messa un certo Renato Roccarossa o Roccarasa o Roccaraso, purtroppo non ricordo e oggi non riesco ad accedere a Fb come tanti, un bel casino.
Io avevo risposto a questo qui (che poi ho scoperto essere una persona a modo, anche abbastanza impegnata nella qm, ma non so fino a che punto), dicendo che appunto mi sembrava un luogo comune, e che stavo scrivendo un pezzo proprio su questo argomento. Infatti l'ho scritto e vi lascio il link, magari a qualcuno va di leggere. Purtroppo ora non posso riportare la sua frase integrale da cui è partito tutto, perché è su Fb, ma non appena potrò riaccedere la riporterò qui.
https://npdoblog.jimdofree.com/2021/10/04/l-isolamento-sociale-dato-da-disabilit%C3%A0-estetica/ Ciao!

Finnegan

La domanda coinvolge moltissimi aspetti di questa società. Ora, non si può negare che siamo una società dell'apparenza, a maggior ragione quando si tratta di donne che peraltro basano gran parte della loro autostima sul loro aspetto fisico, per quanto abbiano vita più facile vale anche per loro.
Detto questo, darsi da fare per chi e per che cosa? Un incel (o chiunque altro) deve veramente rovinarsi la vita per "integrarsi" in un ambiente superficiale, che lo tratta da paria? E se anche ci riuscisse, che ruolo e gratificazione ne avrebbe?
Vedere gente in che senso, andare per locali col cappello in mano con lo sguardo che sembra dire "ci sono anch'io"? Meglio la dignità , ragazzi.

Qui tocchiamo un tema fondamentale: invece di "adattarci" a una società disumana perché non ne creiamo una noi sulla base dei NOSTRI valori? Un mondo di UOMINI, dove nessuno ti affibbia epiteti più o meno negativi, ti giudica e ti banna. In una parola, un mondo LIBERO.
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Riverrun, past Eve and Adam's, from swerve of shore to bend of bay, brings us by a commodius vicus of recirculation back to Howth Castle and Environs

Alexandros

Si, in linea teorica si, ma è un'utopia a tutti gli effetti, la società è questa e con questa bisogna fare i conti, nonostante tutto. Abbiamo solo sbagliato epoca, nell'antica Grecia saremmo stati molto meglio  :blush-anim-cl:

Finnegan

#3
Nessuno ci impedisce di vederci tra noi ignorando chi non ci apprezza. Integrarsi a tutti i costi nei valori della società dei consumi sa di masochismo
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