Patente di femminismo dal Vaticano

Aperto da Il Conte di Lautréamont, 27 Ottobre 2021, 08:14:20 PM

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Il Conte di Lautréamont

Quello che non capirò mai è per quale satanico motivo esiste un femminismo cattolico. Ma non è un ossimoro?

Finnegan

Dove sarebbe questo femminismo cattolico? :biggrin: Ci sono associazioni, documenti di magistero?
Le uscite di Bergoglio ad alta quota non impegnano i fedeli, sono sue opinioni personali (di 'dottore privato') anche se farebbe meglio a tacere.
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Il Conte di Lautréamont

Citazione di: Finnegan il 27 Ottobre 2021, 10:25:14 PM
Dove sarebbe questo femminismo cattolico? :biggrin: Ci sono associazioni, documenti di magistero?
Le uscite di Bergoglio ad alta quota non impegnano i fedeli, sono sue opinioni personali (di 'dottore privato') anche se farebbe meglio a tacere.

Purtroppo hai toccato la nota dolente. Il papa. Guarda cosa bolle in pentola:
https://www.google.com/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=&cad=rja&uact=8&ved=2ahUKEwjApKDM6O3zAhXL6aQKHR5hAfEQFnoECAUQAQ&url=https%3A%2F%2Fwww.elle.com%2Fit%2Fmagazine%2Fwomen-in-society%2Fa32820717%2Fdiploma-femminismo-cattolico-vaticano%2F&usg=AOvVaw3Dx-OCgy5RLYq_1vbw4kYE

Il Conte di Lautréamont

Vuoi il sito di un'associazione femminista cattolica? Eccolo qua:

https://www.mariazweipunktnull.de/

La sua pericolosità sarà valutata nei prossimi anni.

Finnegan

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Il Conte di Lautréamont

Per il momento pare che sia così, anche se non ho idea di cosa scrivono nelle chat, ma Maria 2.0 viene presentata dai mass media italiani come femminista. Infatti è un movimento reazionario fondato in contrapposizione a Maria 1.0 dove le donne sono rimaste fedeli alla Tradizione. Il personale segretario di Benedetto XVI, Georg Gänswein, ha messo in guardia i cattolici contro questo movimento la cui prima rivendicazione è il sacerdozio femminile nell'eucarestia. Praticamente sono i prodromi con cui il femminismo cercherà di espugnare "dal di dentro" il Vaticano.

Ent

Citazione di: Il Conte di Lautréamont il 27 Ottobre 2021, 08:14:20 PM
Quello che non capirò mai è per quale satanico motivo esiste un femminismo cattolico. Ma non è un ossimoro?

A mio avviso il femminismo cattolico può essere inquadrato nell'ambito del modernismo teologico; o quantomeno, nello sciagurato abbraccio tra Chiesa e modernità, avvenuto nella seconda metà del Novecento.

Secondo il modernismo, già condannato da S. Pio X, i dogmi - cioè le verità di fede - sono storici ed evolvono nel tempo.
Non la comprensione della verità, ma la verità stessa cambia con il tempo, è quindi relativa.
Data questa premessa, tutto può essere.
Mi permetto di consigliare a chi fosse interessato ad approfondire questo tema, la lettura del libello "La nuova Chiesa di Karl Rahner", di Stefano Fontana.
Nonché la lettura dell'enciclica "Pascendi Dominici Gregis", di S. Pio X (scaricabile qui: https://www.vatican.va/content/pius-x/it/encyclicals/documents/hf_p-x_enc_19070908_pascendi-dominici-gregis.html).




Citazione di: Finnegan il 27 Ottobre 2021, 10:25:14 PM
Dove sarebbe questo femminismo cattolico? :biggrin: Ci sono associazioni, documenti di magistero?
Le uscite di Bergoglio ad alta quota non impegnano i fedeli, sono sue opinioni personali (di 'dottore privato') anche se farebbe meglio a tacere.

Il femminismo, al pari di altre perverse ideologie, si è infiltrato nella Chiesa Cattolica: nella stampa cattolica, in associazioni cattoliche, in ministri di culto cattolici, nei fedeli cattolici. Non solo in ambienti progressisti, ma talvolta anche in ambito conservatore, ho potuto rilevare, senza alcun dubbio, manifestazioni dell'ideologia femminista.

Ne ha dato conto anche Romano Amerio, in Iota Unum:
89. "Chiesa e femminismo. – L'accomodazione della Chiesa al mondo manifestatasi nell'idoleggiare la gioventù, si manifesta pure nel secondare il femminismo che si pone, quale fu negli esordii, come sistema di emancipazione e agguagliamento integrale della donna rispetto all'uomo
etc.

Da parte mia, ho scelto, e scelgo, di non documentare la portata del femminismo cattolico, per non favorire le maldicenze dei nemici della Chiesa Cattolica, soggetti ben disposti a fare di tutta l'erba un fascio e a negare l'evidenza dell'antifemminismo cattolico, che invero costituisce il più efficace fronte antifemminista della società occidentale.



Il Conte di Lautréamont

Citazione di: Ent il 28 Ottobre 2021, 08:47:15 PM

Da parte mia, ho scelto, e scelgo, di non documentare la portata del femminismo cattolico, per non favorire le maldicenze dei nemici della Chiesa Cattolica, soggetti ben disposti a fare di tutta l'erba un fascio e a negare l'evidenza dell'antifemminismo cattolico, che invero costituisce il più efficace fronte antifemminista della società occidentale.


In effetti sarebbe la cosa più saggia se non fosse per il fatto che queste associazioni prima o poi godranno di una certa visibilità, ce le sbatteranno in prima pagina nei giornali, andranno a blaterare in TV sulle loro folli rivendicazioni religiose e sociali e collaboreranno al pari delle note attiviste, quelle con la svastica sullo sfondo rosa, a fare il lavaggio del cervello anche tra i cattolici maschi rimasti refrattari alla propaganda di regime. Meglio che almeno fra di noi la faccenda sia risaputa e ci si prepari alla controffensiva fin da subito. Ormai ritengo il Vangelo e le opere dei dottori della Chiesa come le uniche armi in grado di mettere in cattiva luce tutti questi movimenti. Non permettiamo che il "politicamente corretto" arrivi a sostituire completamente la morale naturale della religione cristiana!

Finnegan

#8
Citazione di: Ent il 28 Ottobre 2021, 08:47:15 PM
Da parte mia, ho scelto, e scelgo, di non documentare la portata del femminismo cattolico, per non favorire le maldicenze dei nemici della Chiesa Cattolica, soggetti ben disposti a fare di tutta l'erba un fascio e a negare l'evidenza dell'antifemminismo cattolico, che invero costituisce il più efficace fronte antifemminista della società occidentale.
Questo è certo.
Negli spazi maschili c'è una diffusa confusione tra Chiesa cattolica e uscite di questo o quel prelato (Bergoglio incluso), come se il Papa potesse cambiare la fede a suo piacimento. In realtà:
1. Il femminismo è incompatibile con la fede cattolica e poiché questa incompatibilità tocca fondamenti della fede NON può essere riformata neppure da un Papa
2. Per questo motivo non esistono documenti di magistero (vincolanti per i fedeli) che accettano il femminismo
3. Non vi è alcuna presenza femminista ufficiale nella Chiesa cattolica (movimenti, associazioni ecc.) né i movimenti esistenti (CL, Legionari di Cristo ecc.) hanno contatti con associazioni femministe
4. Fino a prova contraria, il numero di cattolici praticanti che si professa femminista o milita in associazioni femministe è prossimo allo zero
5. Il numero di cattolici indifferenti, diffidenti o apertamente antifemministi è molto elevato. Nei movimenti tradizionali gli antifemministi dichiarati sono il 100%
6. Nei corsi prematrimoniali non si insegna nessuna dottrina femminista

I problemi sono in realtà questi:
1. Alti prelati a partire dal Papa avallano spesso aspetti della narrativa femminista, dando la falsa impressione che la Chiesa sia femminista. In realtà le loro opinioni non sono MAI vincolanti per i fedeli
2. Cattolici poco formati possono aver recepito alcune prassi anche femministe, principalmente divorzio e assenza di capofamiglia ma sono problemi non correlati solo al femminismo
3. Se anche la maggioranza dei cattolici abbracciasse il femminismo (cosa al momento ben lungi dal realizzarsi) il loro non sarebbe mai il pensiero della Chiesa
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Ent

Citazione di: Il Conte di Lautréamont il 28 Ottobre 2021, 09:04:47 PM
queste associazioni prima o poi godranno di una certa visibilità, ce le sbatteranno in prima pagina nei giornali

Citazione di: Finnegan il 28 Ottobre 2021, 09:13:46 PM

3. Non vi è alcuna presenza femminista ufficiale nella Chiesa cattolica (movimenti, associazioni ecc.) né i movimenti esistenti (CL, Legionari di Cristo ecc.) hanno contatti con associazioni femministe
4. Fino a prova contraria, il numero di cattolici praticanti che si professa femminista o milita in associazioni femministe è prossimo allo zero


Il numero di donne occidentali, cattoliche o non cattoliche, che si dichiara femminista, è esiguo; e quasi nessuna donna, cattolica o non cattolica, milita in associazioni femministe. Quindi si potrebbe concludere che il femminismo abbia un ruolo marginale nella nostra società? Niente affatto, perché più diffuso, più forte, più pericoloso del femminismo istituzionale, è il  "femminismo di fatto".
Le istanze femministe vengono accolte in una certa comunità o da certi soggetti, e così diffuse.


Voglio portare alcuni esempi, a supporto delle mie affermazioni.

1) Ho sotto mano una rivista di un'associazione cattolica (non faccio nomi), che non mi risulta abbia contatti con associazioni femministe o si dichiari femminista. Trovo pubblicata, nella prima parte, denominata "Cambiamento climatico: una questione di civiltà", la "Dichiarazione della prima assemblea mondiale per l'Amazzonia", in cui è scritto, tra altre amenità: "L'ecocidio, etnocidio e terricidio avanzano peggio del virus. I corpi e i territori delle donne e della terra sono storicamente violati da un sistema patriarcale, coloniale e capitalista, che non sa cosa vuol dire prendersi cura della vita". Può una rivista che si dichiari cattolica condividere simili corbellerie?
Poche pagine dopo, nella sezione denominata "Ovunque uguali" (il riferimento è a uomini e donne), compare un articolo intitolato: "Alle donne la pandemia ha portato violenza, discriminazione, povertà", vi risparmio il contenuto dell'articolo...
Orbene, possiamo noi dire che il femminismo non abbia infiltrato tale associazione, soltanto perché la medesima non ha contatti con associazioni femministe? O perché le autrici non si dichiarano femministe?
No di certo, il femminismo, in quanto ideologia, è in alcune aree della Chiesa accolto come prassi, analogamente a come sono stati accolti liberalismo, socialismo, ecologismo, globalismo e da altri -ismi.
Preminente, per me, è sottolineare l'esistenza di buone realtà; ma non posso negare che certi principi femministi siano, come prassi, accettati e accolti, a vario titolo, nella Chiesa. Perché, di recente, è stata aggiunta al "Confesso" la locuzione "e sorelle", dopo le parole "e a voi fratelli"?

2) Si apra il sito de "L'osservatore romano" (https://www.osservatoreromano.va/it.html), ecco ben evidente la sezione "Donne Chiesa Mondo", andiamo all'articolo denominato "Giuseppe, un modello di uomo giusto che parla al mondo di oggi". Si presenta un libro intitolato "Maschilità in questione", di un teologa, con contributo, tra le altre di Michela Murgia (qui: https://www.osservatoreromano.va/it/news/2021-07/dcm-009/giuseppe-un-modello-di-uomo-giusto-che-parla-al-mondo-di-oggi.html).
Si tenga presente che, dalla suddetta sezione del sito, avrei potuto scegliere altri articoli, parimenti di orientamento femminista.

3) Un'altra perla dal sito Aleteia: https://it.aleteia.org/2018/02/23/12-donne-fondamentali-storia-femminismo/2/
Si presentano "12 donne fondamentali nella storia del femminismo", tra cui Virginia Woolf, bell'esempio di donna per le lettrici cattoliche, lei, che tradì il marito per una donna, che si fece beffa di Eliot per la sua conversione, che si suicidò in un fiume credendo imminente l'invasione nazista della Gran Bretagna!

Capite cosa intendevo quando ho affermato "Il femminismo, al pari di altre perverse ideologie, si è infiltrato nella Chiesa Cattolica: nella stampa cattolica, in associazioni cattoliche, in ministri di culto cattolici, nei fedeli cattolici"?

I tre esempi che ho riportato confermano l'infiltrazione e costituiscono, al tempo stesso, una più solida motivazione per dare spazio alla dottrina di sempre e alle numerose, luminose, realtà dell'antifemminismo cattolico.




Citazione di: Finnegan il 28 Ottobre 2021, 09:13:46 PM


1. Il femminismo è incompatibile con la fede cattolica e poiché questa incompatibilità tocca fondamenti della fede NON può essere riformata neppure da un Papa

1. Alti prelati a partire dal Papa avallano spesso aspetti della narrativa femminista, dando la falsa impressione che la Chiesa sia femminista. In realtà le loro opinioni non sono MAI vincolanti per i fedeli

3. Se anche la maggioranza dei cattolici abbracciasse il femminismo (cosa al momento ben lungi dal realizzarsi) il loro non sarebbe mai il pensiero della Chiesa

Condivido.

Finnegan

#10
Sulla permeabilità della Chiesa contemporanea allo spirito del tempo e allo stesso femminismo (uscite di Bergoglio in primis) ho aperto molti topic negli anni.
Nonostante gli articoli che hai citato, la quasi totalità dei cattolici non ha idee esplicitamente femministe. Diversa è la questione di un femminismo di fatto, che si estrinseca nei rapporti familiari e nella scelta di divorziare.
Però negli spazi maschili si discute della Chiesa come se questa avesse ufficialmente accettato il femminismo, come se fosse parte della stessa dottrina cattolica e si insegnasse al catechismo o ai corsi prematrimoniali. E' come dire che poiché molti battezzati oggi divorziano o Biden favorisce l'aborto, il divorzio e l'aborto fanno parte della fede cristiana!
In realtà si tratta, per usare il termine di Papa Giovanni Paolo II, di un'apostasia silenziosa, ossia di battezzati (prelati inclusi) che rinnegano la loro fede nei fatti.
Nonostante questo, non esiste oggi forza sociale antifemminista che abbia i numeri e il peso del cattolicesimo. Chi non fosse d'accordo, può riflettere sui gazebo deserti di Stasi o i 79 voti del pur valido Marchi per avere un'idea di quanto poco contano oggi i più 'blasonati' movimenti maschili, al paragone delle decine/centinaia di migliaia di persone che si mobilitano ogni anno in movimenti pro-vita e tradizionali apertamente antifemministi. Queste comunità contano ad oggi vari milioni di persone, che oltre a sfilare nelle strade fondano famiglie sane e saranno probabilmente gli unici italiani del futuro.

Senza contare la contiguità col pensiero femminista di 'titolati' opinionisti, ad esempio la paternità multipla (incerta) del noto autore di libri 'storici' e la dichiarata, insistente ricerca di tavoli, dialoghi, alleanze con le femministe 'non estremiste' di altrettanto noti siti maschili. Che nessuno coglie perché abbagliato da contenuti presunti antifemministi.
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Il Conte di Lautréamont

Se peggiore di una dittatura c'è soltanto una dittatura mascherata da democrazia, parallelamente peggiore del femminismo c'è soltanto un femminismo mascherato da cristianesimo.
A riprova di ciò vi riporto le parole profetiche di San Luigi Orione apparse in un articolo sul periodico "La Val Staffora". Correva l'anno 1919:

"Simile ad uno scolaro che lascia il collegio per andare in vacanza, dopo un lungo anno di reclusione, la donna si è trovata, dopo le più recenti invenzioni e specialmente durante questa lunga guerra, si è trovata lanciata in una vita di libertà, di movimento e anche di lavori che non aveva mai conosciuto. La donna sino a ieri era rinchiusa nello stretto cerchio della vita della famiglia, e quelle che ne uscivano erano un'eccezione. Oggi la donna entra da per tutto. Le donne del popolo entrano nelle fabbriche, ove non si richiede che destrezza e intelligenza, essendo la forza muscolare rimpiazzata dalla forza motrice della macchina. Oggi poi una quantità di nuovi impieghi sono dati alle donne: Le Scuole Elementari anche maschili e Superiori; sono date alle donne le Scuole Tecniche, i Ginnasi, i Licei, le Università sono aperte alle Professoresse; uffici di posta, di telefono, di telegrafo, esattorie, libri di conti, casse, tram elettrici, fattorine, ecc. tutti posti che avvezzano la donna a lavorare fuori di casa, a fare da sé, a entrare in competenza con l'uomo, ad essergli preferita; onde una nuova situazione sociale.
La donna è divenuta la maggioranza in tutti i paesi, e le donne non maritate saranno domani in Italia, le più numerose. E' cristiano, è caritatevole occuparsi del femminismo, o meglio della famiglia cristiana. L'attacco contro questa fortezza sociale che è la famiglia cristiana, custodita e mantenuta dall'indissolubilità del matrimonio, ora latente ancora, vedete che domani diventerà furioso.
Il femminismo è una parte ed importantissima della questione sociale, e il nostro torto, o cattolici, è quello di non averlo compreso subito. Fu grande errore. Il giorno in cui la donna, liberata da tutto ciò che chiamiamo la sua schiavitù, madre a piacer suo, sposa senza marito, senza alcun dovere verso chichessìa, quel giorno la società crollerà più spaventosamente all'anarchia che non abbi crollato la Russia al bolscevismo. Troppa poca gente ancora comprende la questione femminista. Confessiamolo francamente, noi cattolici abbiamo trattato il femminismo con una leggerezza deplorevole. Si vanno ancora oggi ripetendo dai più severi i vecchi scherzi di Molière, le spiritosaggini dei Gaudissarts. Ma noi qui vediamo che il ridicolo non ammazza nulla, e meno che meno il femminismo. Esso si è insidiato da per tutto, formando leghe e comitati, ispirando riviste e giornali, trattando tutte le questioni che interessano la donna.

Finnegan

#12
Testo davvero profetico. Ripetere oggi parole del genere è quasi proibito, ci si rovina la reputazione (e infatti nessuno spazio maschile cita nulla del genere).
Anche Pio XII scrisse un documento sui danni del lavoro femminile alla vita familiare. Insegnamenti oggi improfferibili, che presso le femministe hanno recato 'sinistra fama' a Coscienza Maschile  :))
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Ent

#13
Eccellente segnalazione, Conte.
La condivido qui: https://www.coscienzamaschile.com/index.php/topic,2393.0.html.

Le parole di Don Orione sono limpide:  "ll giorno in cui la donna, liberata da tutto ciò che chiamiamo la sua schiavitù, madre a piacer suo, sposa senza marito, senza alcun dovere verso chichessìa, quel giorno la società crollerà più spaventosamente all'anarchia che non abbia crollato la Russia al bolscevismo".

Pochi anni dopo (1930), Pio XI avrebbe pubblicato la "Casti Connubii", enciclica sul matrimonio cristiano, da cui risulta la condanna dell'emancipazione della donna, quale "corruzione dell'indole muliebre e della dignità materna, e perversione di tutta la famiglia, in quanto il marito resta privo della moglie, i figli della madre, la casa e tutta la famiglia della sempre vigile custode".

Questi insegnamenti confermano la dottrina cristiana, e si pongono in perfetta continuità con la fede degli Apostoli e dei Padri della Chiesa. Con buona pace dei modernisti, dei novatori e dei mistificatori della verità.



johann


Rispetto e acconsento in gran parte su tutti questi pareri, ma ormai la mia spiegazione della farsa che e' diventata la sedicente questione femminista verte tutta su meccanismi psicosociali di un assenso subdolamente coartato piuttosto che sul normale pluralismo delle opinioni che si genera quando si tratta di questioni considerate quanto meno oggettive, il fato e' che oggi ci sono in giro solo opinioni  comuni che si spiegano non con il senso comune ma dal tornaconto per il sistema di un'implementazione micidiale nell'ambito sociale o morale di istanze culturali di tipo modaiolo e conformista del tutto analoghe a quelle dei più insulsi trend commerciali o di costume


Quindi non sorprende se a un certo punto diventa moda considerare la tematica femminile partendo dalla somma dei preconcetti che l'infame sistema ha incultato nella gente al punto da far diventare quella che e' una lettura di parte nella verità' "ufficiale"  sulla quale ognuno deve calibrare le proprie opinioni  Ecco secondo me come succede che anche nell'ormai debosciato ambito cattolico ogni opinione si basa e prende a riferimento le capziosità faziose della narrativa di regime per cui  non si può parlare di femminile senza non sentirsi quasi obbligati a premettere e scontare tutta la narrativa femminista con le stupidaggini che ben sappiamo.  ovvio che se parti da questi presupposti un eventuale parere assolutamente contrario o critico risulta semplicemente impossibilitato a manifestarsi a meno di non contraddirsi da se stessi   


Io contesto le str.... femministe perché contesto alla radice tutta la loro propaganda la loro demagogia per cui con loro e i loro effeminati sodali non c'e proprio dialogo semplicemente perché finché permane come obbligatorio anche il loro lessico non ci può essere alcuna comunicazione possibile
Questo schema e ricorrente in molte altre questioni (vedi ad esempio lbgt gender ecc)  e non a caso e la situazione di default in cui e stato inguaiato tutto il dissenso radicale al pensiero unico del neofascismo rosso: loro parlano per slogan e tu sei costretto a un mezzo trattato per doverli smontare e confutare prima ancora di entrare in argomento,  se poi cedi e scendi a discutere sui loro presupposti di base hai già perso in partenza 
quindi almeno per quanto mi riguarda:
NON esiste l'identita' di genere  punto!  di conseguenza non ha alcun seguito (anche come mera comprensione) tutto l'armamentario ideologico che su questo presupposto e' stato costruito artificiosamente  al pari di questo e proprio per questo a sua volta NON esiste una questione femminile più di quanto proprio sulla falsita' del femminismo non sia stata cagionata invece una vera questione maschile  a sua volta  NON esiste che minoranze interne alla società' già' appagate di tutti i diritti delle altre persone accampino pretese di legislazione su misura per il solo fatto di essere minoranze  punto!  A sua volta NON esiste .....ecc ecc   
Un uomo che è un uomo DEVE credere in qualcosa (dal film: il mio nome è nessuno)

Il Conte di Lautréamont

Sicuramente FARSA è la parola più appropriata per dipingere questa situazione. Quando le varie Valerie Solanas, Andrea Dworkin, Jo Brand, Marylin French, Robin Morgan ( uso le maiuscole solo per distinguerle da un sasso o da un sacco di letame ) vomitavano i loro aforismi misandrici che inneggiavano allo sterminio della razza maschile, Paolo VI rimase misteriosamente in silenzio. E i papi successivi non fecero nulla per condannare una dottrina intrisa di materialismo marxista che stava promuovendo una lotta di classe contro gli uomini. Nulla, nulla e ancora nulla quando dalle parole si giunse ai fatti, come quando nel 2013 femministe armate minacciarono di morte 14 persone, tra le quali il primo ministro svedese Fredrik Rheinfeldt o come quando nel 2016 le femministe argentine tentarono di bruciare la cattedrale di Buenos Aires. Anzi la farsa si è rinvigorita con l'attuale papa che ci ha fatto sapere di sentirsi "un pò femminista" nonostante il record di chiese bruciate nel suo paese. Patente a parte! E FARSA nella FARSA sta nel fatto che in questi difficili tempi l'unica risposta a tono contro il femminismo ci è pervenuta da un'attrice porno, tal Valentina Nappi, che di fronte alle reiterate restrizioni alla libertà propugnate dal movimento disse testualmente "meglio uno stupro che il femminismo!". Non è solo una questione di moda. Il conformismo verso una nuova tendenza della società riguarda il volgo sciocco che si uniforma per scampare alla gogna mediatica del politicamente corretto. Ciò non può coinvolgere i vertici della Chiesa a meno che siano sotto scacco. E in effetti può essere che facendo due conti abbiano notato che la stragrande maggioranza delle persone che si recano in chiesa sono donne o che l'attivismo nelle varie associazioni sia composto prevalentemente da donne. Allora avranno capito che è meglio non condannare il femminismo onde evitare un'ulteriore emorragia di fedeli dalle diocesi. Meglio incamerarlo al proprio interno e farlo diventare una nuova forza per creare consenso tra la gente. Da qui il nuovo slogan che va per la maggiore: "il vero femminismo è solo quello cattolico".
Ma se le alte gerarchie del Vaticano pensano con piglio opportunista di servirsi del femminismo con la speranza di poter addomesticare la bestia e metterla dentro i recinti del Cristianesimo si sbagliano di grosso: sarà piuttosto la bestia ad addomesticare papi e cardinali per portare a termine i propri e sinistri fini di distruzione dell'umanità. E' la presa dell'Istituzione Cristiana dal suo interno, con lo stesso metodo con cui la massoneria ha via via espugnato partiti, palazzi di giustizia, sindacati, esercito e forze dell'ordine.

Finnegan

C'è rimasto ben poco da espugnare: prova a entrare in una chiesa, quante famiglie vedi?
E in effetti può essere che facendo due conti abbiano notato che la stragrande maggioranza delle persone che si recano in chiesa sono donne o che l'attivismo nelle varie associazioni sia composto prevalentemente da donne.
Non è vero che sono in prevalenza donne, tranne nel volontariato umanitario che prevalentemente non è cattolico. Lo fanno per scaricarsi la coscienza, per sentirsi buone mentre trattano gli uomini coe  strofinacci e allo stesso tempo si comportano come la peggiore prostituta nelle strade.
Non è neppure vero che vescovi e papi approvano il femminismo per motivi di consenso: lo fanno per demolire la Chiesa dall'interno (lo disse Paolo VI).
CitazioneDa qui il nuovo slogan che va per la maggiore: "il vero femminismo è solo quello cattolico"
Fonte?
CitazioneMa se le alte gerarchie del Vaticano pensano con piglio opportunista di servirsi del femminismo con la speranza di poter addomesticare la bestia
Non la vogliono addomesticare, la vogliono scatenare
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Finnegan

Di cattolico c'è appena il nome (che somiglia all'UAAR), c'è anche un sito vhe vuole il sacerdozio femminile ma è puro delirio.
Lo dicono loro stessi.

[il sito è un] hobby di un gruppetto di universitari ai quali, in poco tempo, si uniscono altri amici conosciuti in rete. Non intende assolutamente rappresentare la voce della Chiesa

E infatti, non la rappresenta minimamente
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Il Conte di Lautréamont

Ma il problema non è se il papa o il Vaticano siano femministi: il problema che ho sollevato è se esiste un femminismo cattolico e la risposta è SI. Punto! Che questi non siano la maggioranza o non rappresentano il pensiero delle gerarchie cattoliche è un aspetto del tutto secondario. Il movimento esiste e produrrà i suoi danni, perchè ha i suoi mezzi mediatici per fare il lavaggio del cervello a quei pochi ancora scampati al rimbambimento femminista. Ci sono poi scrittrici femministe che pubblicano articoli su Famiglia Cristiana, su Avvenire, sull'Osservatore Romano, etc.. a che serve a questo punto fare outing? Ci sono cattolici che pensano le stesse cose sul femminismo senza dichiararsi femministi. Non è forse la stessa cosa? C'è mai stato un giornale cattolico che abbia dato spazio ai numeri sul fenomeno delle false denunce durante i casi di separazione, o che abbia contestato la definizione di femminicidio, o che abbia parlato della violenza delle donne sugli uomini o che si sia schierato contro la convenzione di Istanbul? Nessuno. Poi non ci meravigliamo se gli uomini stanno disertando le chiese.


Finnegan

Famiglia Cristiana è da tempo il cavallo di Troia della sinistra laica, ovviamente anche femminista. La sua tiratura è bassissima, al contrario della Bussola che, come da link che hai postato, sconfessa l'articolo
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#22
Citazione di: Il Conte di Lautréamont il  1 Novembre 2021, 08:59:29 AM
Ma il problema non è se il papa o il Vaticano siano femministi: il problema che ho sollevato è se esiste un femminismo cattolico e la risposta è SI. Punto! Che questi non siano la maggioranza o non rappresentano il pensiero delle gerarchie cattoliche è un aspetto del tutto secondario. Il movimento esiste e produrrà i suoi danni, perchè ha i suoi mezzi mediatici per fare il lavaggio del cervello a quei pochi ancora scampati al rimbambimento femminista. Ci sono poi scrittrici femministe che pubblicano articoli su Famiglia Cristiana, su Avvenire, sull'Osservatore Romano, etc.. a che serve a questo punto fare outing? Ci sono cattolici che pensano le stesse cose sul femminismo senza dichiararsi femministi. Non è forse la stessa cosa?

Fin qui concordo su tutto.

Citazione di: Il Conte di Lautréamont il  1 Novembre 2021, 08:59:29 AM
C'è mai stato un giornale cattolico che abbia dato spazio ai numeri sul fenomeno delle false denunce durante i casi di separazione, o che abbia contestato la definizione di femminicidio, o che abbia parlato della violenza delle donne sugli uomini o che si sia schierato contro la convenzione di Istanbul? Nessuno. Poi non ci meravigliamo se gli uomini stanno disertando le chiese.

Se è evidente, dimostrato, che la narrazione femminista è entrata in parte del popolo cattolico, ritengo, d'altra parte, che la critica non debba essere eccessiva.
I giornali cattolici - e ministri sacri, associazioni, blog - che si oppongono al femminismo, ci sono.
Tu stesso hai appena riportato un articolo della Nuova Bussola Quotidiana, polemico verso Famiglia Cristiana; ebbene, il sito che hai citato è esempio di giornalismo cattolico che si oppone al femminismo, così come la seguita rivista "Il Timone".

Non parliamo poi dell'universo tradizionalista, dove il femminismo è costantemente contestato.
Un esempio? https://www.corrispondenzaromana.it/lodio-per-la-donna-del-femminismo/

L'autrice scrive: L'odio che il femminismo, ideologia propagandistica malsana e contro natura, ha innescato nei confronti dell'uomo fin dal suo sorgere, ovvero dalla fine del XIX secolo, prosegue la sua strada distruttiva della famiglia e del vivere sociale.
Da che mondo e mondo chi uccide è un assassino, uomo o donna che sia, invece le femministe hanno escogitato il «femminicidio», un neologismo che identifica i casi di omicidio la cui vittima è una donna
etc.

Se poi guardiamo ai blog più seguiti, scritti antifemministi sono presenti in abbondanza, ad esempio, da Costanza Miriano o da Aldo Maria Valli.

Quanto ai ministri, mi limito ad indicare, tra gli altri, il Card. Burke, che ha denunciato la femminilizzazione nella Chiesa, posta in essere, in parte, da prassi femministe.

A mio avviso, sarebbe opportuno inquadrare il femminismo nella Chiesa, come parte di un problema più grande: "due amori hanno fatto due città - scrive S. Agostino - l'amor di sè spinto fino al disprezzo di Dio ha fatto la città terrestre; l'amor di Dio spinto fino al disprezzo di sè ha fatto la città celeste".
Questa dicotomia è oggi evidente nel popolo cattolico (riguardo al ruolo della donna, ad esempio), sicché al fedele non resta che decidere da che parte stare: dalla parte di chi insegna ciò che la Chiesa ha da sempre insegnato, o dalla parte di chi contraddice i millenari insegnamenti della Chiesa, per compiacere il mondo, o peggio, perché crede nell'Uomo (e nella Donna), prima che in Dio.

Colgo l'occasione per segnalare un recentissimo video, dal canale del cattolico Aurelio Porfiri. Io non ho visto che qualche parte di questo video, perciò non posso esprimere un giudizio complessivo su di esso; da quel che ho potuto ascoltare, viene concesso troppo al femminismo dei tempi passati, ma almeno si contesta il femminismo contemporaneo.
Segnalo quindi questo video, pur non avendolo propriamente visto, perché proviene da un buon canale Youtube.





Il Conte di Lautréamont

Io tengo per questa poichè è maggiormente incisiva nell'attaccare il femminismo:


Finnegan

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Ent

La distinzione tra femminismo egualitario e femminismo prevaricatore, misandrico, è teoricamente concepibile, e di fatto concretizzata.
È vero che ci sono state femministe che volevano perseguire l'uguaglianza tra uomo e donna (abolizione di patria potestà, distruzione della tradizionale concezione della donna, etc.).
È altrettanto vero che, nel contempo, vi erano femministe palesemente misandriche.

Oggi il femminismo è esclusivamente misandrico, poiché l'uguaglianza tra uomo e donna è stata perseguita.
Perciò il femminismo antico era in parte misandrico e in parte egualitario; il femminismo attuale è esclusivamente ostile all'uomo, e cerca di raggiungere i propri obiettivi sostenendo falsamente che si debba raggiungere una parità, che già da tempo è stata raggiunta.
Se si favoriscono le donne in virtù di inesistenti discriminazioni, evidentemente si finisce con lo sfavorire gli uomini, quindi con il discriminare gli uomini: questa è l'essenza del femminismo contemporaneo.

Il femminismo egualitario ormai è stato metabolizzato dalle donne occidentali, le quali vi aderiscono pur non professandosi femministe. Questa è stata la più grande vittoria del femminismo.

Sia chiaro che il femminismo egualitario non è il "femminismo buono", poiché un femminismo buono non è mai esistito.
Pertanto questa è la mia posizione: che il femminismo non è un unicum, ma sono distinguibili più correnti all'interno del femminismo, o, se si preferisce, più femminismi.
Tra questi i suddetti (f. egualitario e f. misandrico), entrambi intrinsecamente malvagi.

Finnegan

Più che di correnti parlerei di camuffamenti e di logica evoluzione: il femminismo è sempre stato intrinsecamente misandrico ma ha sempre parlato di parità, anche se oggi sta gettando la maschera.
Che poi questa o quella singola femminista potesse non essere consapevolmente misandrica non cambia l'indirizzo generale: è la regia che conta e come si sa non sempre agli attori viene spiegato il personaggio che interpretano
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