Guerra e femminismo

Aperto da Finnegan, 14 Marzo 2022, 08:57:38 PM

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Finnegan

Leggete i grassetti:

Osservatore Marziano si è dilettato con un tour nella stampa di regime italiana, sì quella a cui la Pravda, le Isvetsia del buon vecchio tempo sovietico e il Popolo d'Italia di quando c'era Lui fanno un baffo, quanto a omogeneizzazione del pensiero e della scrittura...Buona lettura.

§§§
OM a Tosatti.

Caro dottor Tosatti, sa quanto sia attento ai vostri giornali. Mi concede di esibire alcune proposte lette oggi sui due (cosiddetti) maggiori (e deficitari) quotidiani italiani riferendosi alla crisi ucraina?

Sul Corriere della Sera – Il Leader del PD Enrico Letta e Il sindaco di Milano Sala vogliono spaventare ancor di più Putin minacciandolo di voler necessitare sempre meno risorse energetiche dalla Russia. Dichiarano che vogliono dare al Paese un governo ecologista -ambientalista, e perché no, femminista. L'alleanza piddina deve esser verde-rosa.

Magari proporranno pure di cambiare i colori della bandiera italiana, oltre alle loro "underwear" (mutande).Volendo però continuare a vendere armi alla Ucraina, toglieranno il colore bianco della resa, sostituendolo con il colore rosa femminista (delle loro underwear).Volendo però essere verdi, lasceranno il verde. Essendo comunisti lasceranno il rosso. (pag.22)

In una pagina successiva la ministrella pariopportunità e famiglia, Bonetti, garantisce che i fondi del PNRR andranno alla parità di genere. (pag.31)

Su La Repubblica (ormai monarchica da quando appartiene alla famiglia Agnelli-Elkann), leggiamo altre notizie interessanti. La prima, firmata da Ilvo Diamanti, ci assicura che il 70% degli italiani vuole l'Ucraina in Europa. (pag 13).

Proseguendo a pag. 18, scopriamo che l'Europa del XXI secolo ha in Zelensky il suo nuovo padre. Come fu Schumann, Monnet, De Gasperi. Zelensky è il nuovo Churchill. (Firmato Bernard-Henry Lèvy).

A pag. 19 la grande intellettuale di sinistra Natalia Aspesi spiega che il flop della diplomazia per l'Ucraina è dovuto alla mancanza di donne in diplomazia. (Dice che quando si tratta di cose orrende ci sono solo uomini). Mi son chiesto cosa pensa la Aspesi di Greta...

Sempre a pag. 19 la direttora dell'Istat, Linda Sabbadini, famosissima editorialista di Repubblica, ci illumina: "Dobbiamo rivitalizzare le nostre democrazie. E servono più donne, con le donne nei luoghi decisivi ci saranno meno guerre" ( chissà che intende per "luoghi decisivi"... Chissà se pensava alla contessa Castiglione (cugina di Cavour e amante di Napoleone III) o alla lady di acciaio che sapeva ben reagire verso i nemici, Golda Meir, che fu premier di Israele, proprio nata a Kiev in Ucraina.

Ma la palma della vittoria per il migliore intuito del giorno va a Francesco Merlo, editorialista de la Repubblica, che dice "Chi non si schiera con nessuno dei due (Nato o Putin), in realtà sta con Putin". (Pag. 9).

Boh?!

https://www.marcotosatti.com/2022/03/14/om-compie-un-viaggio-davvero-marziano-fra-i-giornali-di-regime-italiani/
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dotar-sojat

#1
visto l'argomento posto un recente articolo del Redpillatore

Putin ci Ha Fatto Capire Quanto Siamo Effemminati
Di Il Redpillatore - 27/02/2022 Aggiornato: 27/02/2022 130


Tutto il mondo sta guardando alla guerra in Ucraina come ad un conflitto tra nazioni e i loro interessi. Da una parte gli USA (con il loro tirapiedi UE) che negli ultimi vent'anni ha espanso tramite NATO la propria influenza in tutta l'Europa dell'Est.
Dall'altra la Russia, che si sente sempre più braccata militarmente e che vede uscire dalla propria sfera di influenza un Paese tradizionalmente affine, all'interno del quale vivono ancora molti russi e russofili che non si riconoscono nel governo centrale e che dal 2014 spingono per la separazione. In mezzo l'Ucraina, che vorrebbe stare dalla parte dell'Occidente pur essendo un Paese ibrido e pur non essendo stata in grado negli ultimi 8 anni di mettere quiete fra tutti i suoi cittadini.

Tuttavia quello che sta accadendo in Ucraina è anche e soprattutto uno scontro epocale tra due modelli culturali e ideologici contrapposti: il progressismo made in USA, edonista e materialista, contro in conservatorismo e l'identitarismo.
Putin con questa guerra ha reso evidenti tutti i nostri limiti, le nostre debolezze e contraddizioni.
L'Ucraina che ci chiede aiuto senza ottenere risposte concrete mette in luce che la nostra è una cultura morente.
Non abbiamo voglia (né capacità) di combattere perché siamo rammolliti dal benessere. Abbiamo creato una società prospera, la prosperità ha portato libertà indiscriminata, la libertà ha portato alla femminizzazione e la femminizzazione sta portando al collasso, perché una società femminizzata non è in grado di reggere il conflitto con una virile e aggressiva. E' destinata a soccombere.
Osserviamo il nostro sistema di valori minacciato e giustamente ci comportiamo come le donne, che essendo troppo deboli per combattere piagnucolano e fanno le passive/aggressive. Il meglio che riusciamo ad inventarci sono "le sanzioni".
Sanzioni che 1) colpiscono prima di tutto noi stessi 2) sono perlopiù ridicole (l'estromissione dall'Eurovision e dalle gare sportive, no comment) 3) Putin aveva sicuramente già previsto (probabilmente erano anni che progettava questo attacco) e pianificato di assorbire.

Mi sta simpatico e spero che nei prossimi giorni non lo facciano secco, ma quel poveretto di Zelensky è stato davvero ingenuo a farsi abbagliare dalle promesse di un Occidente che sul più bello lo ha abbandonato al suo destino. A molto gli serviranno le fiaccolate, i monumenti illuminati con la bandiera ucraina e i concerti di Gianni Morandi.


Contenuti Onlyfans scontati per chi vive in Ucraina, meraviglioso esempio di solidarietà
Siamo imbarazzanti, c'è poco da fare. Biden è un vecchio rimbambito e la classe politica europea è composta da eunuchi. A cominciare ovviamente dagli italiani: Gigino Di Maio che alla vigilia della guerra se ne va in Russia per fare "diplomazia" e torna con la pancia piena di prelibatezze esotiche facendosi prendere per il culo dai russi, Draghi che non capisce come mai Zelensky non risponde al telefono e l'altro che gli dice "sai com'è, qui ci sarebbe una guerra".

Sempre più persone però, soprattutto uomini, anche in Occidente hanno capito che quello attuale non è, come si vuol far credere, il miglior stile di vita possibile e guardano con un pizzico di invidia una nazione come la Russia dove l'uomo medio è sicuramente più valorizzato che in Italia o in Germania. Chi in Italia sta bene non ha nessuna voglia di combattere, e chi sta male in genere si lamenta proprio del sistema di valori che in una eventuale guerra sarebbe chiamato a difendere.

Chi di noi avrebbe voglia di morire per una società che ti tratta solamente come uno schiavo pagatore di tasse, dove le tue esigenze vengono considerate intollerabili soprusi e le tue idee vengono costantemente sminuite e ostracizzate?
Hai sempre condannato la mia "mascolinità tossica" e ora mi dici di "fare l'uomo" mi vuoi mandare a morire?

Pensiamo ai vari Cuckraincel (Cuck + Ukraine + Incel) che fino a qualche giorno fa vedevano le proprie donne smignottare con Chadmitri su Tinder o nei ristoranti stellati a pasteggiare a sushi e champagne con ricconi americani e ora si ritrovano con un fucile in mano ad aspettare di essere ammazzati, mentre le altre si sono messe al riparo o se la sono svignata all'estero.

Speriamo che questa guerra si concluda al più presto con il minor numero di vittime, e speriamo di non dover un giorno anche noi pagare in prima persona il prezzo di questo sistema che già è grottesco così com'è, senza bisogno di metterlo alla prova con altre sfide.
https://www.ilredpillatore.org/2022/02/putin-ci-ha-fatto-capire-quanto-siamo-effemminati.html
Spera nel meglio, aspettati il peggio

Finnegan

CitazioneAbbiamo creato una società prospera, la prosperità ha portato libertà indiscriminata, la libertà ha portato alla femminizzazione e la femminizzazione sta portando al collasso, perché una società femminizzata non è in grado di reggere il conflitto con una virile e aggressiva.
Il benessere (quando c'è) c'entra solo in parte: sono anni, anzi decenni che gli uomini vengono emarginati, sminuiti ed ostracizzati in ogni campo, è un contesto che fa di tutto per non farli mai diventare uomini e tenerli lontani da qualsiasi posizione di responsabilità, fosse anche di semplice capofamiglia. Basta vedere le rare famiglie odierne, l'uomo non conta nulla ed è una via di mezzo tra un maggiordomo e un animale domestico, senza idee né ideali.
Sul luogo di lavoro (ad alto tasso di estrogeno) è ancora peggio, si va dalla femminilizzazione spinta di certi studi professionali (ho in mente un noto studio di architettura fondato da una donna, tale Zaha) al vero e proprio rincitrullimento delle multinazionali (es. Amaz.), che obbligano (pardon incoraggiano) i dipendenti ad assistere a spettacolini coi clown.
Di recente uno di questi mi ha chiesto compiaciuto quante "connessioni" avevo (traduco: contatti in rubrica). Si vantava di averne migliaia, come se avere mille numeri nel telefono significasse più credibilità (il credito sociale avanza).
Come ha detto Obertone il modello di uomo oggi, come lavoratore e marito, è il cagnolino (come amante, il galeotto): ubbidiente, conformista, servile.
Di che ci meravigliamo?
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