Osservazioni sulla Pachamama. E sulla mitica "parità" che non arriva mai

Aperto da Finnegan, 20 Luglio 2022, 09:10:29 PM

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Finnegan

Il giorno 7 ottobre 2019 venne intronizzata la Pachamama in Vaticano da Papa Bergoglio. La Pachamama rappresenta la dea madre e chi si occupa di questione maschile ne conosce benissimo il significato. Ciò che è accaduto è storia.

Molti penseranno a Bergoglio femminista (scontato), ma pochi rifletteranno sul fatto che la Pachamama è la dea della modernità, la Gaia (anzi gaya) femminista che considera gli uomini una piaga per il pianeta.
Contrariamente a quel che credono gl'ingenui, la nostra non è un'epoca laica con la mitica "parità" che non otteniamo mai ma un'epoca femminista e al femminile, dove si venera (forse non solo idealmente) la dea madre.
Sempre pochi capiranno che il panorama simbolico plasma le coscienze: nell'era della Pachamama l'uomo non può che essere considerato un essere inferiore, addirittura dannoso per la società con tutte le possibili conseguenze di cui vediamo il prologo. La parità è solo un'illusione ad uso degli sciocchi, per mantenerli distratti in ricerche e petizioni come topolini nella ruota, mentre l'agenda antimaschile avanza inesorabile
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Il Conte di Lautréamont

La parità è come il vaccino. Se la salvezza è sempre una dose più in là, anche la parità è sempre una legge antimaschile in più.

Finnegan

Già... e più si promulgano leggi antimaschili più certo attivismo sogna la "parità" e va col cappello in mano (mentre è proprio lì che dovrebbe alzare la voce) in Senato a elemosinarla. Cerca disperatamente tavoli con le femministe in una frenesia di legittimazione da parte del nemico e del potere, nel preciso momento in cui il potere scricchiola.
C'è una legge del 2006 sull'affido condiviso che non rispetta nessuno. L'UE (il cui diritto ha prevalenza su quello italiano) ha detto che le nostre sentenze divorzili violano la parità. E' migliorato qualcosa? Assolutamente no!
Bisogna cominciare a giocare secondo le nostre regole, non inseguire le femministe con la mano sul cappello, sperando che realizzino una parità che è solo una parola vuota ad uso degli sciocchi.
Le femministe non sono lì per farci un favore.
Il potere non siede sulla poltrona per fare il bene degli uomini.

Se poi è la poltrona che si vuole il discorso cambia, con tanti saluti ai diritti maschili
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Il Conte di Lautréamont

Pienamente d'accordo. Non sono nella testa di Stasi, ma in tutto questo tempo mi sono fatto l'idea che lui deve avere qualche contatto con le femministe che stanno nella Lega. Se lui pensava di scendere a patti con il femminismo moderato è perchè magari aveva percepito la possibilità di raggiungere qualche obiettivo immediato, come il riconoscimento della PAS di cui era promotrice Giulia Bongiorno quando era al governo. E il bello fu, si fa per dire, che nel momento in cui si discuteva un disegno legge, scese come una folgore dal cielo la sentenza di un tribunale che dichiarava la PAS priva di fondamento scientifico. Ecco perché possiamo dire che sono degli illusi coloro che pensano di avere un dialogo con queste persone. Soprattutto non hanno capito che non si può scendere a patti con il femminismo perché il femminismo è un'arma impugnata dai femministi. Eventualmente, utopia per utopia, Stasi dovrebbe cercare un dialogo con loro, cioè con il centro che decide, non con la periferia che esegue gli ordini, ma sarebbe una presa in giro per gli attivisti, perchè il potere non accetterà mai dei compromessi.

Finnegan

Stasi è stato uno scrittore-ombra, non è un politico e non ha intelligenza politica. Ha scritto romanzi (uno intitolato La strategia del criceto o qualcosa di simile) definiti in rete autobiografici, in cui un arrivista senza scrupoli cerca di inserirsi in ambienti di potere genovesi altrettanto senza scrupoli ("il protagonista è uno di loro", recita la quarta di copertina).
Non si rende proprio conto che la QM sarà sempre emarginata dal potere, perché per lui (vorrei usare altre parole ma usate l'immaginazione) è tutta una questione di giochi di potere, accordi fra correnti e compromessi.
O forse si rende conto e manda in stallo temi cruciali, prontamente vilipesi dalle sue due locuste.
Finora il risultato è stato sottozero, laddove lo zero è il decoroso silenzio, mentre Fionda e orbitanti fanno molta disinformazione il (le norme etiche e civili come inutili sovratrutture inventate dalle femmine è il loro indubbio capolavoro) senza schieramenti chiari né linea coerente
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