La “Pillola” Fa Male. Come e Perché. Ma non ve lo Dicono…

[Finnegan]

L'articolo di oggi viene da Pro Vita e Famiglia (ho sempre rispetto per chi è fatto bersaglio di atti e atteggiamenti squadristi) che ci informa che la pillola fa male, e con la gratuita sarà peggio.
Ma la pillola non è la sola responsabile se la demografia italiana è sottozero: coppie con figli nelle chiese di rito moderno praticamente non se ne vedono, a differenza di quelle di rito tradizionale. Un caso? A dirlo su Stilum Curiae spuntavano inqualificabili insulti e anche zelanti sacerdoti, che però tacevano, per esempio, sulla benedizione delle coppie LGBT. Il cattolico Tosatti non ha fatto nulla a parte piantarmi lo Stilum nella schiena. Eppure il "ban" de La Stampa doveva avergli insegnato qualcosa (o forse ha imparato da quello).
E neppure so spiegarmi perché, a differenza del magistero precedente (ripreso dall'attuale Catechismo) che permetteva di non procreare solo per gravi motivi, un documento conciliare come Gaudium et Spes ponga tutta una serie di condizioni da soddisfare PRIMA di mettere al mondo un figlio:
1. Tener conto del bene personale [non mi pare un buon inizio: occuparsi di una famiglia, ancor più se numerosa, non favorisce il bene personale, anzi bisogna dimenticarsi le serate in discoteca e il weekend a Marrakech]
2. Di quello dei figli, tanto di quelli nati che di quelli che si prevede nasceranno [cosa significa? che non si devono mettere al mondo figli se c'è il rischio che nascano con handicap?]
3. Valutando le condizioni sia materiali che spirituali della loro epoca e del loro stato di vita [si noti, non condizioni della famiglia ma dell'epoca: significa che in una società senza fede non si deve procreare?]
4. Tenendo conto del bene della comunità familiare
5. Della società temporale [di nuovo: un cattolico indiano non dovrebbe mettere al mondo altri cattolici perché l'India è povera e sovrappopolata (di indù)?]
6. Della Chiesa stessa [requisito lasciato per ultimo dopo aver soddisfatto tutti i precedenti]
Mi pare ce ne sia per scoraggiare le coppie più generose.
Erano gli anni in cui si lanciavano (sulla società occidentale) gli allarmi sulla sovrappopolazione. E si diffondevano pubblicità come queste, che considerevano amore e conseguente procreazione come una malattia da curare, appunto con una pillola:

Commentava McLuhan: "In quanto mezzo di meccanizzazione del sesso, la pillola suscita la lealtà della gente stordita dal nuovo ambiente elettronico". Nel virtuale non si generano figli