"Un Mese di Preghiera più Intensa". E la verità, è bandita?

[Finnegan]

Come ampiamente previsto e seguendo l'indirizzo di alcuni commentatori secondo cui la preghiera (privata), e non anche la verità, sia l'alfa e l'omega della vita cristiana, Stilum Curiae si trasforma sempre più in sito politicamente corretto elargendo esortazioni scontate, di cui neppure Don Abbondio ci priverebbe: perfino oggi, quale parroco direbbe ai fedeli di non pregare? C'è bisogno di un sito di controinformazione per ricordarcelo?
Forse anche per questo i commenti sono virtualmente azzerati (censura permettendo).
Sia la Scrittura che la Storia ci insegnano che la preghiera non è tutto, ed è spesso l'alibi per gravi omissioni. Chi tace lascia il male libero di agire più a lungo, come dimostra il caso delle povere suore abusate da P. Rupnik che hanno taciuto (ed essendo suore presumo anche pregato) per decenni, senza ottenere alcun risultato.
Senza contare che parlare non basta ed occorre agire, per costruire realtà cristiane in un mondo secolarizzato, invece di limitarsi a "consumare" un rito domenicale per poi tornare a comunità solo virtuali dietro una console o una TV.
Mi pare un caso senza precedenti nella Chiesa, in cui i battezzati pur avendo facoltà di congregarsi non lo fanno. La situazione era migliore perfino sotto le dittature del '900: segno che la tecnologia è il peggior tiranno, e dà un'illusione di comunità sufficiente a tenere la gente in casa.
Senza accorgersene, la Chiesa rischia di trasformarsi in reality show, dove attori e comparse sulla rete rimpiazzano la vita reale. Ne parlò anche anni fa un vescovo riguardo a una nota radio cattolica, che secondo il presule non poteva e non doveva sostituire l'incontro personale e le comunità di fedeli