Ora anche le sante diventano "femministe"

Aperto da Finnegan, 21 Giugno 2023, 03:07:08 PM

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Finnegan

Nell'ambito della riscrittura sempre più accelerata del passato in chiave politicamente corretta, l'ultimo film di Susanna Nicchiarelli fornisce un ritratto di S. Chiara completamente flaso e che non tiene minimamente conto delle fonti storiche:

- Chiara vuole vivere in comune, insieme a Francesco e i frati.
- Predica alle sue consorelle idee femministe.
- Non vuole portare la Verità e non vuole convertire le anime, affermando testualmente: «Non siamo chiamate a convertire» (lei ha convertito eccome, così come fece san Francesco. Moltissime donne l'hanno seguita, comprese quelle di casa sua, la sorella Beatrice, poi la madre Ortolana e la sorella Agnese).
- È sostenitrice della Fratellanza universale, laicamente intesa e non in Cristo.
- Balla [oggi non ci si fa più caso] – attività improponibile a qualsivoglia monaca degna di tale nome – insieme alle consorelle.
La testimonianza non è per Cristo, ma per se stessa e il movimento femminista: con orgoglio personale, esse diventano attiviste per le donne "in carriera".
Francesco è contrario alle Sacre Scritture nella sacra lingua latina (uno sproposito senza senso). Egli compose il Cantico delle creature in volgare, ma mai si sarebbe sognato di toccare la Bibbia e mai, infatti, lo fece o lo disse.
Francesco, nel diventare cieco, manifesta la sua disperazione a santa Chiara. Si tratta di un grossolano errore: nelle pesanti prove, anche fisiche, che egli subì, mai si disperò, anzi, il primo stigmatizzato della Storia della Chiesa, godette di poter salire sulla Croce di Cristo. Per questo venne chiamato Alter Christus, definizione che irriterà oltremodo l'eresiarca Lutero. Come risposta alla disperazione di Francesco, vengono messe in bocca a Chiara, che lo abbraccia fortemente, le seguenti parole: «Siamo ciechi insieme», offrendo agli spettatori l'immagine di una Chiara molto più forte di Francesco, debole, fragile, effemminato. Il simbolismo è veramente anticristiano: san Francesco, anche quando divenne fisicamente cieco, continuò a vedere nella Luce del Salvatore, mostrando al mondo la libertà nella Via, nella Verità, nella Vita.
Anticristiana è anche la scenografia del film: il buio impera sempre. La viva luce arriverà solo quando Chiara balla con le "attiviste".

Lo stravolgimento della realtà dei fatti è diventato lo sport più praticato dei nostri tempi.  «Non dire falsa testimonianza» recita l'ottavo comandamento, tuttavia menzogne ed inganni oggi si riconcorrono anche quando si tratta di narrare e divulgare frammenti della Storia della Chiesa, dunque fatti acclarati, ma che puntualmente vengono inzaccherati da menti che non amano la verità, bensì le interpretazioni che il mondo e i poteri forti, con le loro ideologie, propagandano.

Non possiamo tacere lo scempio che è stato commesso ai danni della figura di santa Chiara d'Assisi, oggetto dell'interesse della regista Susanna Nicchiarelli. Il suo sacrilego film è stato presentato in anteprima mondiale il 9 settembre 2022 alla 79ª Mostra del cinema di Venezia, prima di debuttare nelle sale cinematografiche italiane il 7 dicembre dello stesso anno. Ça va sans dire che la critica laica l'abbia osannato per aver sfigurato l'immagine dell'autentica santa Chiara, trasformandola in una femminista, ma ciò ha fatto anche Famiglia Cristiana (https://www.famigliacristiana.it/articolo/mons-milani-nel-film-della-nicchiarelli-un-ritratto-di-santa-chiara-ribelle-vivo-complesso-e-stratificato-.aspx), che si è laicamente compiaciuta attraverso le parole di monsignor Davide Milani, presidente della Fondazione Ente dello spettacolo, il quale ha dichiarato: «Chiara restituisce alla vicenda della Santa la possibilità di interpretare le vicende di ogni tempo grazie allo sguardo radicale della regista che vuole scardinare la rappresentazione più canonica per offrire un ritratto ribelle e vivo, complesso e stratificato. Un'opera irregolare nello spirito benché compatta nella forma, laica per vocazione, ribelle come dev'essere ogni racconto giovanile di rottura», per farlo, allora, bastava prendere la biografia di una qualsiasi rivoluzionaria e femminista, non certo la Sposa di Cristo Chiara d'Assisi. Invece no, devono contaminare i protagonisti del Cristianesimo con le idee anticristiane e togliere la santità, tanto nemica sia dei mondani che dei protestanti.

Non basta, il 14 novembre 2022 alla Filmoteca Vaticana si è svolta la cerimonia di assegnazione del Premio Fuoricampo per il film Chiara, in quanto da esso emerge «l'umanità e l'indipendenza di Chiara», come ha scritto Vatican News (https://www.vaticannews.va/it/vaticano/news/2022-11/chiara-film-premio-fuoricampo-nicchiarelli-tertio-millennio.html).

Chiara, interpretata da Margherita Mazzucco, è ribelle alla famiglia non per seguire la volontà di Dio, incamminandosi sull'esempio di san Francesco, bensì per emanciparsi dallo strapotere dei maschi, permettendo alle donne di entrare «nel mondo iper-maschilista della Chiesa», come afferma Wikipedia.

Ebbene, santa Chiara è stata una donna di Dio, senza nessuna velleità femminista, visto che tale ideologia è sorta nel tempo della Rivoluzione francese per poi crescere con il liberalismo e trovare nella rivoluzione culturale del '68 il suo culmine, infiltrandosi massivamente nelle maglie della civiltà occidentale anticristiana.

[...]

La prova del trionfo della tenacia di santa Chiara, che difese con ardore e fino all'ultimo il sigillo francescano, basato su umiltà, povertà e penitenza, sta nel ritrovamento, nel 1893 (640 anni dopo), del testo della Regola aurea, divenuta suo habitus irrinunciabile, in una piega della veste con cui venne sepolta.

Ecco, allora, smontata storicamente, attraverso le Fonti clariane, tutta l'immaginazione fantasiosa della regista Nicchiarelli, la quale ha dedicato il film alla medievalista Chiara Frugoni, che ha attivamente collaborato alla sceneggiatura, ed è scomparsa nell'aprile di quest'anno. Non sono state, dunque, consultate le fonti storiografiche attendibili, bensì i testi di Frugoni, colei che nella contemporaneità ha offerto un'interpretazione laica, liberale, progressista sia di san Francesco che di santa Chiara.

Chiara è un racconto di grande ignoranza e che lede la vita e le opere di santa Chiara. Sono innumerevoli le menzogne che vengono snocciolate impudentemente.

In conclusione, la femminista Chiara di Susanna Nicchiarelli e di Chiara Frugoni non è, sotto nessun punto di vista, la mirabile santa Chiara d'Assisi.

Fonte: Corrispondenza Romana
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Il Conte di Lautréamont

Ma queste sono pinzillacchere. È da un bel pó di tempo che stanno riscrivendo orwellianamente la storia, a seconda di cosa faccia più comodo ai signori del vapore. Solo su Costantino ho letto le seguenti panzane:
Sant'Elena era una prostituta;
il matrimonio con Costanzo Cloro non era regolare;
Costantino è sempre stato pagano;
la nascita del cristianesimo è opera di un complotto operato da Lattanzio e Eusebio di Cesarea alle spalle di Costantino;
Diocleziano è stato un grande imperatore con un alto senso dello stato ( leggere la Treccani se non si crede );
...ma soprattutto la tribù dei satanelli dice: a che cosa serve il Cristianesimo?


Finnegan

Vogliono anche censurare (se non riscrivere) Dante, Dostoevskij e altri grandi della letteratura.
Ma l'elemento più allarmante è l'insistente rivalutazione di personaggi come Diocleziano e Nerone. Esempi per il futuro
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Derry

Citazione di: Finnegan il 22 Giugno 2023, 04:17:47 AM
Vogliono anche censurare (se non riscrivere) Dante, Dostoevskij e altri grandi della letteratura.
Ma l'elemento più allarmante è l'insistente rivalutazione di personaggi come Diocleziano e Nerone. Esempi per il futuro

Un insegnante di lettere che conosco mi diceva recentemente che, nelle varie riunioni del collegio docenti doveva lottare parecchio per evitare che lo studio de "i promessi sposi" venisse tolto dai programmi...
"Nothing can stop the man with the right mental attitude from achieving his goal; nothing on earth can help the man with the wrong mental attitude."

Finnegan

Ammetto che non sarei contrario: Federico Zeri definì Manzoni un autore al massimo di terz'ordine nel panorama artistico italiano. La mia prof.ssa me apprezzava il giansenismo, facendomelo detestare a vita. Anche altri autori andrebbero espunti in favore della latteratura straniera, dallo stesso Doestoevskij aWyndham Lewis, a poeti imprescindibili:
- i Simbolisti francesi e Apollinaire
- i poeti anglosassoni come Poe, Eliot, Pound, Yeats
- Joyce la cui importanza si avvicina a quella di Dante e la cui opera, molto vicina a noi, anticipa il futuro
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Il Conte di Lautréamont

Citazione di: Finnegan il 22 Giugno 2023, 08:03:55 AM
Ammetto che non sarei contrario: Federico Zeri definì Manzoni un autore al massimo di terz'ordine nel panorama artistico italiano. La mia prof.ssa me apprezzava il giansenismo, facendomelo detestare a vita. Anche altri autori andrebbero espunti in favore della latteratura straniera, dallo stesso Doestoevskij aWyndham Lewis, a poeti imprescindibili:
- i Simbolisti francesi e Apollinaire
- i poeti anglosassoni come Poe, Eliot, Pound, Yeats
- Joyce la cui importanza si avvicina a quella di Dante e la cui opera, molto vicina a noi, anticipa il futuro
Purtroppo gli autori letterari italiani, a parte Pirandello, sono tutti di secondo e terzo ordine. Gli imprescindibili sono proprio quelli che hai citato tu, senza dimenticare Eluard, Gibran e Tagore.

Finnegan

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Derry

Mi chiedo quanti di quelli che vedono il film vadano a leggersi le vite dei santi...
Comunque, che il cinema sia una fabbrica di falsi è una cosa che imparai molti anni fa, da bambino; avevo letto (direi che avevo divorato, non appena fui in grado di leggere) alcuni libri di Verne, in particolare mi aveva colpito "Il giro del mondo in 80 giorni".
Quando seppi che ne avevano fatto un film, pregai i miei genitori affinchè mi accompagnassero a vederlo e, quando finalmente potei vederlo, ne restai profondamente deluso, perchè non rispettava granchè l'originale e, da bambino, non riuscivo a capire perchè.
Solo parecchio tempo dopo compresi il significato della scritta "liberamente tratto da", che appare nei titoli di testa e alla quale nessuno fa caso...solo che, penso, se il film è "tratto liberamente", perchè mantenere il titolo originale?
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Finnegan

Per esigenze drammatiche gli adattamenti dai libri possono cambiare ma qui non si tratta di trasporre al cinema la vita di una santa, bensì di riscriverla in chiave ideologica
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Il Conte di Lautréamont

Citazione di: Derry il 25 Giugno 2023, 05:31:00 AM
Solo parecchio tempo dopo compresi il significato della scritta "liberamente tratto da", che appare nei titoli di testa e alla quale nessuno fa caso...solo che, penso, se il film è "tratto liberamente", perchè mantenere il titolo originale?
Più che altro perché storpiare un libro!!! Si tratta di esempi lampanti di riscrittura orwelliana, così abituano la gente alla nuova versione politicamente corretta secondo i dettami del regime. D'altra parte la domanda ancora più corretta sarebbe: "se hanno voglia di riscrevere le storie, perché non se ne inventano direttamente delle nuove?" Domandina che faceva Feltri a proposito della riscrittura delle fiabe come Cenerentola e Biancaneve.

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