Sui gusti personali - parte 1

Aperto da Serenissimo, 12 Giugno 2018, 07:38:04 PM

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Serenissimo



ATTENZIONE, molto importante: Quando invitiamo a cambiare gusti a riguardo degli uomini più bassi di una donna, disoccupati, esili, deboli, ecc, riceviamo la solita e monotona litania: " ma sono gusti personali". No, su queste tipologie di uomini prima enumerate, non si tratta di gusti personali ma di "gusti" derivanti da convenzioni sociali. Ed ecco perché:

Differenze tra gusti personali e "gusti" derivanti da convenzioni sociali:

1) I gusti personali sono variegati e distribuiti tra loro più o meno equamente nella società. I "gusti" derivanti da convenzioni sociali invece sono dominanti e monotematici nella società: insomma, non c'è nessuna varietà e gamma di preferenze, o se c'è è molto scarsa e ristretta, nel senso che c'è un forte sbilanciamento di preferenze a favore della tipologia unica monotematica (diffusa dalle convenzioni sociali) a scapito delle tipologie opposte alla tipologia unica e monotematica propagata dalle suddette convenzioni sociali (ovviamente "forte sbilanciamento" non vuol dire necessariamente "esclusivo", sia chiaro). Per comprendere cosa sono davvero i gusti personali e "gusti" derivanti da convenzioni sociali, facciamo alcuni esempi. Incominciamo dai gusti personali. C'è chi preferisce i biondi e le bionde, e chi invece preferisce i mori e le more. C'è chi preferisce le donne con i capelli lunghi e chi con i capelli corti. C'è chi preferisce gli uomini con la barba e chi invece senza barba. E così via. Come vedete siamo in presenza di preferenze variegate, cioè distribuite equamente su un largo ed eterogeneo spettro, come in un canale radio. Questi sono i gusti personali.
Invece, a riguardo dei "gusti" derivanti da convenzioni sociali, facciamo questo esempio di tipologie di uomini:
A) Uomini esili fisicamente. B ) Uomini bassi. C) Uomini poco pratici o che manifestano debolezze. D) Uomini disoccupati. Ebbene, a gran parte delle donne queste tipologie di uomini non piacciono dal punto di vista estetico (nel caso delle tipologie A e B ) e socio-personale (nel caso delle tipologie C e D, specie se per una relazione stabile, quale convivenza o matrimonio).
E questo non vuol dire che gran parte delle donne siano "cattive" o "sessiste" (possono esistere donne cattive e sessiste nella stessa misura in cui esistono uomini cattivi e sessisti), ma che le convenzioni sociali (odierne e in occidente) impongono un modello dominante, se non unico, di mascolinità (dal punto di vista estetico, fisico, caratteriale, socio-personale), totalmente OPPOSTO a quello delle suddette tipologie di uomini. Quindi quelle tipologie di mascolinità opposte a quella monotematica tipologia diffusa dalle suddette convenzioni sociali, sono marginalizzate nell' attrazione e preferenza femminile, a prescindere se la donna in questione sia "sessista" o meno.

(Possibile obiezione: "Ma ci sono non poche donne a cui piacciono gli uomini con un po' di moderata pancetta oppure calvi, eppure non rientrano nei canoni estetica diffusi dai media". Noi abbiamo detto tipologie "opposte", non semplicemente diverse (diverso non vuol dire necessariamente opposto) . L'uomo con la pancia o calvo magari, in linea di massima, potrebbe anche essere una tipologia diversa da quella monotematica diffusa dai Media (e non è nemmeno detto, dato che ci sono non pochi sex symbol maschili diffusi dai media che sono calvi) , ma non certo opposta. Sono gli uomini delle tipologie suddette (A,B,C,D) che invece rappresentano una tipologia OPPOSTA a quella monotematica diffusa dai Media e convenzioni sociali).

2 ) I gusti personali valutano elementi soggettivi. Per esempio, non c'è nessun criterio oggettivo per stabilire se è più bella una bionda o una mora o un uomo con la barba o senza barba. Tutto, quindi, sta nella valutazione soggettiva del singolo individuo. Inoltre i gusti personali si riferiscono anche al livello di tollerabilità verso alcuni inestetismi (ed è giusto essere tolleranti in tal senso). Invece, i "gusti" dettati da convenzioni sociali escludono ciò che oggettivamente non è da escludere. Per esempio essere esili , così .come essere bassi, OGGETTIVAMENTE non è un inestetismo in quanto la bellezza fisica sta nei lineamenti (nel caso della bellezza del viso) e nella proporzione e allineamento del corpo (bellezza fisica), quindi la prestanza e la statura non aggiungono nulla alla bellezza fisica, men che meno a quella del viso. Sono le convenzioni sociali ad aver inculcato nella società che questa tipologia di uomini non deve essere considerata attraente fisicamente. Stessa cosa per gli uomini deboli, disoccupati che vogliono fare i casalinghi, ecc: non c'è nulla di male essere deboli, essere disoccupati e mantenuti da una donna. Sono le convenzioni sociali ad aver inculcato nelle donne che gli uomini deboli, poco pratici, disoccupati, ecc, non debbono essere ritenuti attraenti.

3) I gusti - quando non si riferiscono ad un oggettivo inestetismo ( su cui si può essere "tolleranti" o meno in base, appunto, ai propri gusti personali) - esprimono una preferenza, non un'esclusione. Per esempio, se una persona preferisce i mori/e ai biondi/e (o viceversa), non significa che non reputi attraenti i biondi (o viceversa) ma che generalmente tende a trovare più attraenti i mori rispetto ai biondi. Insomma, non è un'esclusione, e questo perché, oggettivamente, non è il colore dei capelli o la presenza o meno di barba che rende belli o non belli dal punto di vista estetico. Invece i "gusti" derivanti da convenzioni sociali indicano un'esclusione spacciata da "preferenza" (e lo abbiamo visto nel punto 1).

Alla luce di ciò, quindi è infondata la monotona obiezione "non c'entrano le convenzioni sociali se a me non piacciono gli uomini esili, se a me non piacciono gli uomini più bassi, se io non vorrei mai sposarmi un uomo disoccupato,ecc,". No, le convenzioni sociali c'entrano perché escludono ciò che oggettivamente invece non sono difetti (nè estetici né sociali né comportamentali) e perché, soprattutto, esse colpiscono TUTTE le persone senza alcuna eccezione. Dalle convenzioni sociali è possibile uscire e ci sono persone (piccola minoranza) che ne riescono ad uscire, cambiando gusti e preferenze (cosa doverosa da fare), ma nessuno, ripetiamo, nessuno, ne è immune.
Da una dona a un molin no gh'è gran diferenza.

Finnegan

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Serenissimo

Citazione di: Finnegan il 12 Giugno 2018, 08:49:08 PM
Che si può fare per cambiare queste convenzioni sociali?

Se hai notato la pagina MRA Italia sta vertendo molto su questa tematica, per il resto ci vuole una lenta propaganda , è un tema difficile da metter mano .
Da una dona a un molin no gh'è gran diferenza.

Finnegan

#3
Per spiegarlo agli uomini MRA è ottima, per le donne servono cinema e fiction :biggrin:
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