Vuoi SPOSARTI o sei sposato? Leggi qui

Aperto da Finnegan, 18 Febbraio 2018, 12:03:26 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

0 Utenti e 2 Visitatori stanno visualizzando questa discussione.

Finnegan

Coscienza Maschile vuole fornirti un aiuto con questa guida. Ti ricordiamo che quanto segue non è un parere professionale ma semplici opinioni personali liberamente espresse, basate su dati approssimativi. Ti invitiamo a rivolgerti a un legale prima di prendere qualsiasi decisione.
Non tutti i professionisti ti forniscono un'informazione completa sui reali rischi delle relazioni di coppia. Anche se non ha valore professionale, questa guida tiene conto di pareri legali a pagamento e di fatti reali. Se la trovi utile, sostieni Coscienza Maschile qui: https://www.coscienzamaschile.com/index.php/board,55.0.html.
Se non sei già utente di Coscienza Maschile, iscriviti ora: https://www.coscienzamaschile.com/forum/index.php?action=register.
Lo staff sarà lieto di correggere eventuali imprecisioni o errori documentati, come di accogliere suggerimenti su segnalazione dei lettori.


SE VUOI SPOSARTI
La stabilità del matrimonio è data non soltanto dai sentimenti e dalle buone intenzioni che quasi tutti hanno specialmente i primi anni, ma dall'equilibrio di diritti e doveri reciproci garantito dalla legge.
Oggi invece, malgrado si parli di parità, le statistiche dimostrano che il matrimonio è un istituto sbilanciato a favore della donna, senza tutela per l'uomo: di conseguenza, dopo qualche anno non gli garantisce la possibilità di educare i propri figli, di farsi rispettare dalla moglie e avere un ruolo adeguato nella coppia.
Nella ormai maggioranza dei casi (60% ma secondo calcoli più realistici 86%!) è solo il presupposto legale per un divorzio, in cui la madre ottiene l'affido dei figli e la casa familiare ed il padre una sentenza di espulsione dalla famiglia ed un assegno di mantenimento da pagare.
Molti uomini si sposano senza la necessaria riflessione, "perché lo fanno tutti", spesso per pressioni della fidanzata e delle famiglie di origine.
1. Se nonostante gli enormi rischi sei proprio deciso a sposarti, il primo consiglio che ti diamo è di non prendere decisioni alla leggera e di essere certo che la tua fidanzata tenga realmente a te e sia capace di mantenere impegni a lungo termine. Fai attenzione alle donne:
- Interessate solo alle compere e al divertimento
- Che hanno avuto molte esperienze, specialmente se recenti o con uomini di incerta reputazione
- Pigre
- Incapaci di empatia, che si comportano con un certo distacco come se recitassero un copione
- Che criticano e pretendono di cambiare te e il tuo stile di vita
- Che hanno idee femministe e considerano la donna oppressa dall'uomo
- Che avanzano pretese economiche o di altro tipo nei tuoi confronti
- Che tendono ad allontanarti dai tuoi amici (dicendoti ad esempio "tu sei migliore di loro") e ti impongono di frequentare i loro
- Inseparabili da una madre insopportabile, viziate dal padre o con una figura paterna carente/assente
- Apparentemente senza il minimo difetto: molte si comportano come nell''800 prima del matrimonio, per rimettere l'orologio al 2000 dopo
- Che rifiutano di discutere gli aspetti pratici, specialmente legali ed economici del matrimonio, comprese le conseguenze in caso di separazione
- Morbosamente attaccate al loro animale domestico: al primo posto metteranno sempre la loro bestiola, il cane sarà il loro fidanzato e tu sarai trattato come un cane
- Per approfondimenti sulla scelta di una donna vedi qui il parere di un uomo di vasta esperienza:
http://coscienzamaschile.com/index.php/topic,31.msg72.html#msg72
- Sposare donne prive di reddito o a rischio disoccupazione moltiplica le conseguenze patrimoniali per l'uomo in caso di divorzio.
Ferdinando Santosuosso, vice presidente emerito della Corte Costituzionale, scriveva su "Il Sole 24 Ore": «Oggi appare spesso che per donne svagate o intraprendenti il matrimonio sia considerato come la vittoria di un concorso o un contratto di assicurazione».

RISCHI DEL MATRIMONIO
Tieni presente che il matrimonio presenta per l'uomo una serie di rischi che possono spesso portarlo all'indigenza, indipendentemente dal fatto che sia o meno responsabile della separazione:
2. Perdita di reddito essenziale al proprio sostentamento: nel 98% delle separazioni/divorzi i giudici impongono all'uomo un assegno di mantenimento, quasi sempre sproporzionato alle sue reali capacità economiche (fino a due terzi o più del proprio reddito), che molto spesso non gli permette di trovare un alloggio o continuare la sua attività lavorativa, se questa comporta spese (esempio: automobile).
E' facile rimanere con entrate mensili che equivalgono a poche centinaia di euro ed essere costretti a tornare a vivere con i genitori o a dormire in auto. Una volta venduto tutto quello che si ha, preso in prestito da parenti, esaurite le carte di credito l'uomo separato viene considerato "padre irresponsabile" che ha "abbandonato" i figli e mandato in galera senza processo.
Tieni presente che se il tuo reddito dovesse diminuire o dovesse capitarti di sostenere spese straordinarie, la procedura - in contraddittorio con la tua ex - per ottenere dal giudice una diminuzione degli assegni di mantenimento sarebbe onerosa, richiederebbe tempo e non avrebbe esito certo.
Una recente sentenza della Cassazione (11504/17) ha stabilito che l'assegno di mantenimento non deve più garantire alla ex moglie lo stesso tenore di vita che aveva durante il matrimonio, ma che deve essere corrisposto soltanto in caso di accertata difficoltà economica a solo scopo di sostentamento. Tuttavia questa sentenza non è vincolante per altri giudici e la tua ex moglie può simulare uno stato di indigenza, ad esempio lavorando in nero.
Le donne pagano solo il 3.5% dei mantenimenti e chiedono il 70% delle separazioni, ottenendo anche un vitalizio di 250 Euro al mese dopo una settimana di matrimonio e mandando tanti uomini a dormire sotto i ponti, o a morire per il freddo dormendo in una macchina d'inverno. Questa pratica ha danneggiato l'economia italiana: per sfuggire all'esproprio femminista alcuni hanno messo i propri risparmi al sicuro in paesi civili, altri hanno chiuso aziende o si sono licenziati, valutando che è inutile lavorare se tanto uno deve essere povero comunque.
3. Perdita della casa: la casa coniugale viene quasi sempre assegnata alla ex moglie, mentre l'uomo è costretto a traslocare continuando però a pagare in tutto o in parte il mutuo o l'affitto. Non è raro il caso della ex moglie che si stabilisce con i figli e con l'amante nella casa coniugale a spese dell'ex marito.
Aggiunto all'assegno di mantenimento della ex moglie e dei figli, ciò crea evidenti problemi all'uomo nel garantirsi un nuovo alloggio e una vita dignitosa. In Italia ci sono circa 800.000 padri separati indigenti, molti dei quali vivono per strada o in macchina. Il fenomeno è così rilevante che alcuni Comuni hanno messo a disposizione le cosiddette "Case del Papà" onde fornire un alloggio temporaneo ai padri senza fissa dimora.
4. Affido prevalente o esclusivo dei figli alla donna: i padri spesso pagano per i propri bambini che raramente riescono a vedere. La legge 54/2006 sull'affido condiviso pone l'obbligo agli ex coniugi di mantenere i figli direttamente, a turno nella casa di ciascuno, oppure di alternare loro stessi la residenza nella casa coniugale. Tuttavia, questa norma è stata di fatto scavalcata dai giudici che hanno introdotto la figura, non prevista dalla legge, del "genitore collocatario prevalente" stabilendo un privilegio a favore della donna che continua a risiedere nella casa familiare, dove ha in affido i figli per un tempo superiore all'uomo.
In non pochi casi, come vedremo nel punto seguente, all'uomo viene definitivamente proibito di vedere i suoi figli, o gli viene concesso di vederli soltanto per poche ore al mese in una struttura pubblica, sotto la sorveglianza di un assistente sociale.
Molti padri separati affermano inoltre di avere serie difficoltà a far rispettare alla ex moglie le regole di affido fissate dal giudice.
5. Conseguenze penali: Le donne che vogliono divorziare, talora consigliate da avvocati senza scrupoli, formulano spesso false accuse di stupro o incesto nei confronti dell'uomo. Tali accuse vengono archiviate in circa il 90% dei casi, ma la donna non rischia nulla e anzi ottiene grazie al processo penale la custodia esclusiva dei figli e altri vantaggi. Fai attenzione se dà una versione diversa dai fatti in comunicazioni con amici e familiari. Quando l'uomo non può mantenere i figli direttamente, è possibile che la donna utilizzi le somme, spesso sproporzionate, fissate per il mantenimento dei figli anche per spese personali.
Se la divisione della proprietà ed il mantenimento del coniuge indubbiamente favoriscono le donne, il maggior guadagno deriva però dai figli. Con la custodia dei figli la donna può richiedere il loro "mantenimento" che può ammontare alla metà, due terzi o anche più delle tue entrate. L'ammontare viene stabilito da appositi comitati costituiti di femministe, avvocati ed enti addetti a far rispettare le decisioni prese i quali hanno tutti interesse a far sì che il mantenimento sia il più alto possibile. E la vostra ex moglie può spenderlo come le pare e piace. L'uomo paga le tasse sul mantenimento mentre alla donna che lo percepisce viene concessa una deduzione sulle tasse.
La formula da osservare è più o meno questa: per un figlio 15-20% del tuo reddito; per due figli 20-25%; per tre figli... meglio non pensarci.
6. Procedure a ripetizione anche molto onerose: la procedura di separazione/divorzio è spesso solo la prima di una lunga serie di costose battaglie legali negli anni, in cui le coppie separate possono arrivare a spendere cifre astronomiche solo in avvocati.
Molti uomini ricevono frequenti raccomandate dall'avvocato della loro ex moglie, ad esempio per rivedere la cifra dell'assegno di mantenimento, od ottenere l'affido dei figli. In questi numerosi casi conflittuali ogni contatto con la ex moglie o coi figli, ad esempio per le visite parentali, diventa un'occasione per mettere l'uomo in cattiva luce davanti al giudice, onde ottenere provvedimenti ancora più favorevoli.
7. Tieni infine presente che il rapporto matrimoniale si deteriora spesso dopo i primi due-tre anni e circa il 60% (cifre ufficiali, alcuni affermano dal 70 all'86%!) dei matrimoni falliscono. Inoltre, è la donna a chiedere la separazione o il divorzio, spesso in assenza di colpa dell'uomo, nel 70% dei casi. Quindi, se ti sposi hai dal 45 al 60% di possibilità che tua moglie ti lasci con le conseguenze descritte sopra, anche se ti "comporti bene".
Anche nei matrimoni apparentemente riusciti l'uomo è spesso ricattato dalla donna a causa delle conseguenze della separazione.
8. Se pensi di sposare una moglie straniera ritenuta più affidabile, tieni conto che una volta stabilita in Italia spesso si adatterà rapidamente al clima sociale vigente e non esiterà ad approfittare di leggi a suo esclusivo vantaggio. Esperti intervistati alla RAI e uomini che hanno sposato donne straniere in Italia, confermano che questi matrimoni hanno possibilità persino minori di riuscita.
Stai particolarmente attento a donne con cultura molto diversa dalla tua (marocchine, musulmane ecc.) che nonostante le apparenze dei primi tempi hanno una visione negativa della cultura italiana.
Inoltre, molte donne si trasferiscono abusivamente con la prole nei Paesi d'origine, rendendo per l'uomo estremamente difficile rivedere i suoi figli anche dopo procedure lunghe e costose.

QUELLO CHE PUOI FARE
9. Per queste ragioni e per evitare sorprese, ti consigliamo di documentare per iscritto o con ogni mezzo a disposizione (ad es. messaggi amichevoli alla tua donna o ad amici e familiari) sin dall'inizio della relazione lo svolgimento onesto del rapporto.
In particolare, è opportuno documentare che la tua fidanzata/moglie è sempre stata consenziente ad avere rapporti con te, che non l'hai "illusa" con false promesse di matrimonio (per le quali un giudice potrebbe obbligarti a pagare danni e interessi), che non l'hai "maltrattata" in alcun modo.
10. Esistono studi legali specializzati nel fornire assistenza agli uomini, per attenuare anche di molto le conseguenze del divorzio, specialmente l'entità degli assegni di mantenimento.
Le soluzioni che propongono sono molto più efficaci se adottate sin da prima del matrimonio, anche come deterrente al divorzio.
11. Molti uomini italiani e di altre nazioni hanno formato famiglie stabili in Paesi dove il divorzio non è previsto o è poco frequente. I Paesi più comunemente citati sono l'Irlanda (tasso di divorzio 0,6x1000) e il Sud-Est asiatico, in particolare la Thailandia e le Filippine (Paese in cui non esiste divorzio).
12. Se sei cattolico praticante, secondo le statistiche i rischi non sono significativamente minori. Tuttavia, soprattutto se non hai più di 25-30 anni, puoi considerare di frequentare parrocchie di cattolici tradizionali ("quelli della Messa in latino") dove praticamente tutte le famiglie sono molto stabili: http://www.messainlatino.it/pag3_sito.htm. Attenzione alla FSSPX che è scismatica, ma gli altri hanno una situazione canonica perfettamente regolare.
13. Gli accordi legali eventualmente sottoscritti prima della separazione non sono riconosciuti: se sorgono contrasti per l'affidamento dei figli è il Tribunale dei Minorenni a decidere; per il mantenimento dei figli e dell'ex moglie, decide il Tribunale Ordinario. Tuttavia, si discute se ammettere tali accordi (con eventuali limitazioni) nel nostro ordinamento. Ti consigliamo pertanto un contratto prima del matrimonio che stabilisca diritti ed obblighi anche in caso di separazione (eventuale mantenimento, affido condiviso dei figli ecc.). Non ti costa nulla e serve ad avere un'idea delle intenzioni della tua futura moglie, che in caso di separazione consensuale potrebbe (ma non contarci!) rispettare i termini dell'accordo. Inoltre, potrebbe anche essere ratificato dal giudice se in futuro il nostro ordinamento dovesse ammettere i contratti prematrimoniali.
Sono comunque ammessi contratti con cui i coniugi possono regolare interessi economici. Secondo la Cassazione (sent. 23713/2012 e 6857/1992) "sono validi i contratti firmati dai due coniugi prima del matrimonio o in vista della separazione se non mirano a regolare, per il futuro, l'intero assetto patrimoniale degli stessi (come nel caso in cui determinino l'ammontare dell'assegno) e che non ricadono sulla separazione come una forma di "penale" per il "recesso anticipato" dal matrimonio. Tali accordi possono essere efficaci solo se mirano semplicemente a regolare una prestazione ed una controprestazione, tra loro collegate (come potrebbe essere una vendita), dove la separazione o il divorzio sono solo considerati come la "condizione temporale" che fa scattare il diritto a tali prestazioni". Per esempio, puoi firmare con tua moglie una scrittura privata che preveda la restituzione dei soldi spesi per la ristrutturazione della casa familiare. Tieni comunque presente che le sentenze della Cassazione non hanno forza di legge e se tua moglie non ha mezzi probabilmente il giudice non riconoscerà valido il contratto.
14. Il mobilio della casa familiare in comproprietà si considera ugualmente di proprietà comune, salvo documentarne che ne sei proprietario solo tu con gli scontrini di acquisto o con un inventario firmato. Per gli effetti personali (elettronica e piccoli elettrodomestici, oggettistica, quadri, libri e anche effetti personali maschili come i vestiti!) si presume proprietario fino a prova contraria chi li possiede: all'inizio della convivenza ti consigliamo pertanto di redigere un inventario di tutti i tuoi beni mobili (bastano delle foto) che dovrai firmare tu e tua moglie su ogni pagina; per gli acquisti successivi puoi conservare gli scontrini di acquisto. Se ritieni prossima una separazione, ti conviene rimuovere i tuoi beni dalla casa familiare prima di rivolgerti (o avere a che fare) col giudice.
15. Per attenuare le conseguenze patrimoniali di un'eventuale separazione è consigliabile intestare ogni bene comune a nome tuo, non intestare a tua moglie beni (casa, auto) acquistati da te, farle conservare il suo lavoro, fare tutto il possibile perché sia economicamente indipendente.
Sposare una donna con reddito superiore al tuo e/o con casa di proprietà può attenuare di molto le conseguenze patrimoniali del divorzio.
16. Ti consigliamo di aprire un conto bancario cointestato con tua moglie per le spese familiari (figli, bollette ecc.) in cui versare soltanto lo stretto necessario per le spese correnti. Evita di cointestare a tua moglie il conto dove viene versato il tuo stipendio.
Se hai solo "la firma" di un conto bancario intestato a tua moglie, quest'ultima può escluderti in ogni momento dall'accesso al conto corrente.
Tieni presente che tua moglie può legalmente prosciugare ogni conto di cui abbia la firma: se hai versato cifre rilevanti su un conto cointestato, specialmente se c'è il rischio di una separazione, trasferisci il tuo denaro su un conto intestato solo a te prima che lo faccia lei.
17. Inutile dire che non bisogna mai intestare alcun genere di bene alla tua donna (case, auto) né farle regali costosi (gioielli, vestiti), né acquistare mai nulla in comune. Le eventuali agevolazioni possono costarti in futuro la perdita del bene e i regali non possono essere recuperati in nessun caso.
Ricordati che non puoi denunciare tua moglie per furto, danneggiamento o truffa, in cui rientrano i tipici casi di appropriazione di oggetti di valore, atti vandalici o uso non autorizzato della carta di credito.
Se la tua donna o i suoi parenti possiedono una casa, stabilitevi lì anche se è meno confortevole. E' l'unica soluzione sicura per attenuare le conseguenze del divorzio sulla casa familiare. Tutte le altre (mutuo intestato a tua moglie, a te o in comune) sono da sconsigliare nella stessa misura: se la casa è intestata a te difficilmente la recupererai prima dell'autonomia economica dei tuoi figli (che può arrivare a 30 anni, 40 anni o mai). Se il mutuo è in comune potrai chiedere al giudice la vendita della casa solo dopo che i figli saranno economicamente autonomi e in grado di permettersi un alloggio proprio. Anche intestare il mutuo a tua moglie non risolve il problema, perché il giudice fisserà a tuo carico un mantenimento più oneroso mentre tua moglie paga comodamente una casa di sua esclusiva proprietà.
Se sei tu proprietario della casa o pagate (tu o la tua donna) un affitto, scegli un alloggio il più modesto ed economico possibile. Non spendere mai denaro in ristrutturazioni e mobili costosi.
18. Se puoi non mettere mai a conoscenza la tua donna della precisa entità dei tuoi redditi e metti da parte delle cifre a sua insaputa per situazioni di necessità.
19. Abituala a uno stile di vita sobrio, dedicandole più tempo e meno soldi: non spendere per far colpo su di lei, abituandola ad avere tutto, perderesti solo rispetto. Invece, regalale ogni tanto fiori, non gioielli, invece di andare al centro commerciale portala al cinema o a una gita.
20. Al momento del matrimonio opta per la separazione dei beni, o qualunque acquisto farai (es. casa) apparterrà al 50% a tua moglie anche se lo paghi solo tu. Se sei in comunione legale cambia regime immediatamente, dicendo a tua moglie che si pagano meno tasse.
Questo post riguarda: guida al matrimonio, consigli per sposarsi, organizzazione matrimonio, come organizzare il matrimonio, aspetti legali del matrimonio
Sostienici con una donazione: www.coscienzamaschile.com/dona

Riverrun, past Eve and Adam's, from swerve of shore to bend of bay, brings us by a commodius vicus of recirculation back to Howth Castle and Environs

Risposta rapida

Nota: questo messaggio verrà visualizzato solamente dopo essere stato approvato da un moderatore.

Nome:
Email:
Verifica:
Lasciare vuota questa casella:
Digita le lettere visualizzate nell'immagine
Ascolta le lettere visualizzate / Carica una nuova immagine

Digita le lettere visualizzate nell'immagine:
Cognome del Presidente della Repubblica (minuscolo)?:
Scorciatoie: ALT+S invia msg / ALT+P anteprima