Genderfemminista spagnola: "la famiglia, sconfitta storica e rovina della donna"

Aperto da Finnegan, 24 Settembre 2018, 10:50:41 PM

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Finnegan


Ennesima prova dell'attitudine antimaschile, eterofoba e antifamiliare del mondo genderfemminista. Ma lasciamo parlare la protagonista, che stavolta è nientemeno che una "ministra" spagnola, tale Sànchez, "laureata" con tesi sulla procreazione artificiale:

"Sono note le polemiche di Sànchez contro l'Italia in materia di immigrazione, pur nel pugno durissimo contro le infiltrazioni africane attraverso i muri elettronici di Ceuta e Melilla, enclave spagnole in Africa. La Spagna, peraltro, si è riempita di immigrati prima e più dell'Italia, nonostante i drammatici problemi di occupazione, in un disegno di denazionalizzazione chiarissimo, specie in Catalogna. Contemporaneamente, non riesce a contenere il potere delle narco mafie, in grado di controllare capillarmente il territorio della zona prospiciente Gibilterra e Algeciras, di fronte al Marocco.

Sànchez ha ora un ulteriore problema, quello della sua tesi di laurea, che qualcuno ritiene taroccata, dopo aver imposto le dimissioni a uno dei ministri chiave del governo, Carmen Montòn, ministra della sanità; il femminile è un obbligo grammaticale della lingua castigliana. La piacevole signora, uno dei nuovi simboli del progressismo madrileno, è accusata di plagio del master universitario e ha dovuto lasciare la carica. Il punto, tuttavia, non è il merito della questione, ma l'impressionante contenuto della tesi dell'onorevole signora ministra, simbolo della deriva spagnola, europea, occidentale.

L'elaborato si centra nella descrizione della tecniche di procreazione assistita, considerate come "un chiaro elemento del patriarcato". Per Carmen Montòn, medico, accesa sostenitrice della teoria del genere, a causa dei complicati trattamenti a cui la donna deve sottoporsi "la medicina e le tecniche di riproduzione assistita contengono chiaramente parametri sessisti" Per questa esponente di vertice della classe dirigente di un grande paese europeo, tali tecniche simbolizzano l'oppressione verso la donna. La prova? "La complessità che implica estrarre un ovulo rispetto alla facilità di ottenere il seme."  Tombola. Da medico, non la sfiora il sospetto che la ragione stia nella diversa fisiologia maschile e femminile. No, è tutta colpa del patriarcato. Non potendo prendersela direttamente con il Creatore o con la natura, ha però smascherato il colpevole, il maschio della specie umana.

E' solo l'inizio, giacché l'ineffabile ex ministra se la prende con la famiglia e le madri, anch' esse eterodiette dall'eteropatriarcato. La famiglia, sostiene, "è la sconfitta storica del sesso femminile, la rovina di ciascuna donna." Nonne, madri e figlie di ogni tempo sono delle "fallite" e delle "sconfitte" per essersi sposate e aver avuto figli, anzi "procreato". Forse è per questo che nel breve periodo di gestione del ministero ha legiferato a favore della procreazione assistita di donne sole. Altra sconcertante citazione della tesi è "tutte sono figlie orfane, senza madre", uno sproposito tratto da un testo di un'altra femminista, la scrittrice Victoria Sau, autrice de La Maternità Vuota. L'ispiratrice ideologica le ha suggerito quest'altra perla: "la maternità è stata fagocitata dalla paternità, semplice ruolo assegnato alle donne assoggettate al suo servizio. Per questo, la condizione di figlie orfane è comune a tutte le donne."  Dopo aver pensato, scritto e pubblicato quanto sopra, le nominano al governo. Nessuna meraviglia per la dissoluzione incipiente e l'abisso in cui precipitiamo.

Non basta, poiché l'elaborato così prosegue: "il patriarcato, come sistema economico, politico e sociale che opprime e subordina la donna, si sostenta e riproduce attraverso istituzioni che operano in maniera costante. Due delle istituzioni più importanti del sistema patriarcale sono la maternità e la famiglia." Una nota umoristica in un quadro raggelante: non avevamo mai immaginato la maternità come un'istituzione! Lei medico "non capisce perché tutto il peso dei trattamenti riproduttivi ricada sulla donna", cosa che "nella prospettiva del genere, non accadrebbe nella medicina".  Una scienza nuova altamente innovativa, indifferente alla circostanza (istituzionale?) che è la donna a partorire. Segue un'accusa alla ginecologia, colpevole di alleanza con l'aborrito patriarcato.

La conclusione è contundente: "la maternità è schiavitù, la maternità è servitù, anche se è desiderata e volontaria. Le donne si vedono obbligate a generare e partorire dal patriarcato. (Un attacco a Dio, o a "madre" Natura? N. d. R.) Bisogna estirpare l'idea che la maternità sia qualcosa di naturale. La maternità è una costruzione sociale, una posizione, un ruolo". Nessuno si stupisca più per la deriva delle nostre società, dal momento che sciocchezze come quelle citate formano parte integrante di tesi di laurea, convinzioni culturali di gruppi dirigenti che conquistano il potere accademico, politico, della comunicazione.

Tale è lo stato dell'arte in Spagna, antico bastione dell'Europa, terra di Velàzquez, Goya, Cervantes, culla della scuola di Salamanca, agonizzante come l'Europa a lungo respinta oltre i Pirenei. Il tramonto è davvero ad occidente.

Tocca citare una volta di più Gilbert K. Chesterton.  "La grande marcia della distruzione intellettuale proseguirà. Tutto sarà negato. Tutto diventerà un credo. È una posizione ragionevole negare le pietre della strada; diventerà un dogma religioso riaffermarle. È una tesi razionale quella che ci vuole tutti immersi in un sogno; sarà una forma assennata di misticismo asserire che siamo tutti svegli. Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro. Spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate. Noi ci ritroveremo a difendere non solo le incredibili virtù e l'incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Combatteremo per i prodigi visibili come se fossero invisibili. Guarderemo l'erba e i cieli impossibili con uno strano coraggio. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto."

https://www.maurizioblondet.it/spagna-al-tramonto/
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Derry

Il fatto che simili scemenze siano state scritte in una tesi di laurea la dice lunga sullo stato dell' Università...
"Nothing can stop the man with the right mental attitude from achieving his goal; nothing on earth can help the man with the wrong mental attitude."

Finnegan

In Spagna queste tesi di laurea sono all'ordine del giorno, fanno anche Erasmus sull'argomento, ci campano intere famiglie.
E' un Paese che non ha mai perduto la sua vena ultraprogressista e "rivoluzionaria", hanno leggi sulla procreazione peggiori di quelle dell'Inghilterra o della Germania nazista. :'(
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Derry

Mi ricorda vagamente il discorso del "Dittatore dello stato di bananas" all'atto del suo insediamento (ma in quello almeno, c'era Woody Allen a farti ridere); è veramente triste che la Spagna sia scesa a questo livello, se pensiamo a personaggi del calibro di Dalì o Gaudì.
Ti ringrazio per aver trascritto la frase di Chesterton, che conoscevo solo in parte: nella sua interezza, da' veramente la sintesi della situazione che stiamo vivendo :dash2:
"Nothing can stop the man with the right mental attitude from achieving his goal; nothing on earth can help the man with the wrong mental attitude."

johann

per chiarire a quale livello di FOLLIA (direbbero:...........scientemente fondata  pero!!??) il  diktat progressista laicista  sta connotando la nostra
società e opportuno ritornare su alcuni temi  cosiddetti  "tabù" 
tabù' sembra  una contraddizione in termini nel  relativismo imperante, dove tutto galleggia nell'indiferenziazione egualitaria,
Prendiamo ad esempio il tema denominato aborto, tema sul quale il tabù e come una cappa cementizia simile al rivestimento di un reattore NUCLEARE 
ed esattamente come su quest'ultima parola  il pregiudizio in "modalità" intollerante scatta puntuale come atto dovuto.
l'immonda antilingua poi ci mette del suo e da il suo meglio per la corruzione del  senso lato di ogni cosa quindi saviamente parlando e chiamando
le cose con il loro nome diciamo che si vuole trattare il tema/crimine  dell'OMICIDIO DI STATO altrimenti noto come aborto, interruzione della
gravidanza, misure per la salute riproduttiva della donna ecc. ecc.
Su questo tema l'insulsa ipocrisia del sistema si illude di reprimere la voce della coscienza che in questi casi ostinatamente "viene sempre a
galla" semplicemente disconoscendola o sbrigando ogni eventuale interpellanza di tipo etico  con la  propria morale meccanicistica e prosaica che
pressappoco recita cosi:     "occhio non vede cuore non duole
E allora VEDIAMO di cosa si tratta
"L'urlo silenzioso" lo potete vedere su you tube 
E un video che e costato nel 2015 la revoca all'abilitazione all'insegnamento della religione cattolica al prof. Giorgio nadali da parte della curia
capeggiata dal progressista cardinale angelo scola per averlo usato a scopo didattico 
non era certo la prima volta che il professore lo faceva e prima aveva sempre chiesto il consenso preliminare ai propri studenti che tanto per
capirci erano adulti e non minorenni 
magari sarà    che "l'affare" e esploso quando se ne è interessato il giornale-partito repubblica che lo ha riferito ovviamente a "modo suo" e cosi il
cardinale scola per non turbare il tepore compromissorio e vigliacco in cui giace rispetto al regime del pensiero unico e per non infastidirne il 
"conducente" ha pensato di provvedere con sollecitudine

Inghilterra)  dal journal of obstretrics and gynecology :
un nascituro ha resistito a ben tre tentativi di aborto
Una donna single di 24 anni già mamma di una bambina di 19 mesi spaventata dalla responsabilità di un altro figlio  aveva deciso di abortire  Alla
22esima settimana di gravidanza si era rivolta a una clinica che le aveva somministrato per tentativi  successivi  la ru486   al terzo tentativo la
donna era stata rassicurata sul buon fine "dell'operazione" 
Tornando a casa quello stesso giorno la donna aveva sentito il piccolo muoversi nel grembo e questa volta si e diretta verso l'ospedale hope
hospital di manchester per farsi aiutare a portare a termine la gravidanza
4 giorni dopo il piccolo e nato pesava 2.27 kg  respirava e piangeva, e rimasto attaccato a un respiratore per sette settimane poi e stato "dimesso"
e ora e' con sua madre che manco a dirlo ha convintamente cambiato idea sull'aborto


La commissione per i diritti umani delle nazioni unite riunitasi l'anno scorso a Ginevra per valutare la bozza del trattato sui diritti civili e
politici ha escluso i bambini non nati da quanti abbiano diritto alla VITA non essendo stato ritenuto questo ne "conveniente" ne "efficace" Secondo
la prof.ssa sarah cleveland docente di diritto internazionale una decisione diversa avrebbe reso più difficile la concessione dell'aborto in caso di
stupro
cosi ancora una volta prendendo a pretesto un caso limite si generalizza volutamente calpestando disumanamente l'interesse superiore dei piccoli
ancora nel ventre materno che ovviamente e quello di venire alla luce  cioe' di nascere  ne della stessa convenzione sui diritti del fanciullo dove
ancora resiste un principio che vuole la tutela dei piccoli sin da PRIMA DELLA NASCITA


la  catalessi  della retta ragione e l'inumanità intrinseca del sistema si palesano in questa altra "news"

2013) il parlamento europeo e già oltre il femminicidio  e se esce con il gendercidio
dicasi gendercidio ogni qualvolta si interrompa la gravidanza perché e femmina 
per il relatore della proposta che e passata con 567 voti a favore antigoni papadopuolou  questa proposta va nel senso di  denunciare qualsiasi
forma di pressione esercitata sulla donna perché pratichi per tale motivazione l'aborto selettivo o l'infanticidio
(si suppone sarà necessario un esplicito pronunciamento che dovrà essere legalmente redatto:    no     io voglio abortire mia figlia comunque e non
perché e femmina ) ma se poi il sistema proprio perché "femmina" dubitasse sulla assoluta mancanza di condizionamenti alla base della scelta di abortire? e poi ...?  e poi ..?..?
Ad aggiungere assurdità al surreale ci si sono messi i duri e puri libertini progressisti che hanno protestato con la motivazione che ciò comunque
intralcia la libertà di scelta delle donne che per loro deve rimanere "assoluta" 
Quindi solo per tentare di razionalizzare l'irrazionale possiamo dire che il sistema progressista si "scopre" avere degli scrupoli morali sulla
pratica dell'aborto non già perché ci sono in ballo tante VITE  innocenti ma perché di quelle vite  per il diktat femminista incalzante gli
interessa il destino di quelle di sesso femminile
Cioè se sarai femmina sai che potrai contare su un viatico speciale per il quale il sistema transige  su un po' di "umanità applicata" rivolta
all'universo femminile come "risarcimento" per la sua "connaturata" discriminazione oppressione bla bla bla
Non si accorge (la coerenza non fa per loro) che in questo modo sconfessa se stesso rispetto all'istituzione dell'aborto (da lui stesso "conquistato" ) laddove
prima  era inteso come diritto assoluto, algido e asettico rispetto a qualunque morale e   senza DEROGHE
e facendo pure una infame indiretta discriminazione verso i maschi i quali se diagnosticati tali possono rientrare senz'altro nella celata filiera-mattatoio abituale senza nessuna
complicanza morale     (se non è eugenetica questa!!)       

Forse la loro pervicace forza di dissuasione sta proprio nella leggiadra incoerenza, nella spudorata ambiguità,  nella impudente doppiezza,  del
loro modus operandi che rende sostenibile e augurabile "l'insostenibile leggerezza dell'essere"  che c'e in ognuno di noi, il tutto evidentemente
attrae invece di respingere (la moneta cattiva scaccia quella buona) Ma evidentemente siamo già abbondantemente in territorio nichilista relativista
perché solo loro e non certo io possono restare indifferenti rispetto a quest'altra news:

l'infanticidio e un diritto delle donne!  chi si straccia le vesti per questa proposta choc farebbe bene a ragionare e a rendersi conto che uccidere
un bambino prima o dopo la nascita è la stessa cosa
a scriverlo e il journal of medical ethics di melbourne che cosi argomenta rifacendosi palesemente alle teorie aberranti (non per loro) del bioeticista australiano peter singer 
La nostra società' ha ormai legittimato la soppressione del  concepito con l'aborto volontario,  ora non esiste alcuna differenza davvero
sostanziale tra un concepito di uomo e un neonato  dunque se e legittimo per legge uccidere un feto di 3 mesi non si vede perché lo stato non debba permettere di fare lo stesso con un neonato handicappato

Siamo all'apoteosi dell'incoerenza razionale, e della contraddittorietà' sistematica    siccome su tutta la materia le ripercussioni morali ostinatamente permangono, allora come scarica barile gli torna utile il contesto sociale dissoluto CHE LORO STESSI HANNO "PRODOTTO" E NEI QUALI SI IDENTIFICA per usarlo come viatico e nullaosta al rilancio di nuovi carichi di abiezione e depravazione
Da tutto questo la cosa mostruosa che emerge sono i ragionamenti di  base, algidi, freddi scientemente razionali e a modo loro logici  tipici di ogni approccio progressista
ma si dirà    dov'è la digita umana??  dov'è  l'umanità??      Non c'è se la sono volutamente persa per strada da 229 anni a questa parte

Da quanto abbiamo letto per questi "signori" la vita viene considerata come mercimonio di semplici aggregati di cellule da trattare con logiche
tecniciste e tecnocratiche  (vedi contraccezione, embrioni, uteri in affitto, cellule staminali eugenetica ecc )

L'umano non si può separare dalla sua dignità  e una cosa intrinseca alla sua stessa condizione  e questa stessa cosa lo deve precedere  sempre chiunque esso sia  dall'inizio della vita (concepimento) fino al suo cessare (morte naturale)

Ho fatto tutta questa premessa per significare come costoro quando li sento parlare e scrivere di minori, di tutela dei minori  di diritti dell'infanzia ecc  non mi convincono del tutto, per me questa gente non e del tutto credibile sarà anche un pregiudizio ma siccome per me vale il politicamente scorretto allora che pregiudizio sia
Voglio riprendere anch'io la citazione del sublime Chesterton perche'si impone da sola
"La grande marcia della distruzione intellettuale proseguirà. Tutto sarà negato. Tutto diventerà un credo. È una posizione ragionevole negare le pietre della strada; diventerà un dogma religioso riaffermarle. È una tesi razionale quella che ci vuole tutti immersi in un sogno; sarà una forma assennata di misticismo asserire che siamo tutti svegli. Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro. Spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate. Noi ci ritroveremo a difendere non solo le incredibili virtù e l'incredibile sensatezza della vita umana, ma qualcosa di ancora più incredibile, questo immenso, impossibile universo che ci fissa in volto. Combatteremo per i prodigi visibili come se fossero invisibili. Guarderemo l'erba e i cieli impossibili con uno strano coraggio. Noi saremo tra quanti hanno visto eppure hanno creduto."

documentato da radici cristiane
Un uomo che è un uomo DEVE credere in qualcosa (dal film: il mio nome è nessuno)

Finnegan

Cosa c'è di più "scientifico" di quel video? Ricordo che lo postai in un altro spazio maschile e un LGBT ovviamente abortista se ne disse offeso.
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