Cina, punteggi cibernetici ai cittadini. Non hai 5 stelle? Non hai diritti!

Aperto da Finnegan, 11 Dicembre 2018, 08:49:02 PM

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Finnegan


Fonte: Zero Hedge

Il "Piano d'azione dell'Ottimizzazione del Contesto Imprenditoriale a Pechino (2018-2020)" è appena stato distribuito a tutti i comitati distrettuali, i governi distrettuali, i comitati comunali, i ministeri e gli uffici delle commissioni locali, alle varie sedi centrali, organizzazioni multiple della gente, collegi, e università.

Il nuovo rapporto descrive l'ambizioso piano di Pechino di controllare ciascuno dei suoi 22 milioni di cittadini sulla base di un sistema di punteggio sociale che punisce comportamenti che non approva, con la piena attuazione del programma lanciata entro il 2020.

L'iniziativa cinese non è già nota da tempo; ma la nuova relazione di questi giorni, per la prima volta rende note al pubblico le tempistiche precise di piena attuazione.

Le persone che vanteranno un grande credito sociale otterranno benefici a "canale verde", mentre coloro che violeranno le leggi saranno puniti con restrizioni e sanzioni.



Bloomberg fa osservare che, secondo diversi critici, il nuovo sistema è carico di rischi, tali da ridurre a catalogare gli esseri umani come fossero poco più di una pagella.

Hangzhou, la capitale della provincia cinese di Zhejiang, ha lanciato il suo proprio sistema di credito sociale all'inizio di quest'anno, premiando "comportamenti pro-sociali" come donazioni di sangue, stili di vita sani e volontariato, punendo invece chi viola le leggi del traffico, fuma e beve, e parla male del Governo.

Stando ai report della Commissione Nazionale per lo Sviluppo e la Riforma, a metà del secondo trimestre la Cina, tramite la messa in prova nella provincia di Zhejiang, aveva impedito più di 11 milioni di voli e 4 milioni di viaggi in treno ad alta velocità a coloro che avevano scarsi punteggi di credito sociale.

Secondo il piano di Pechino, diverse agenzie collegheranno i database per ottenere un quadro più dettagliato delle interazioni di ogni residente attraverso molte piattaforme finanziarie e sociali.

Bloomberg fa notare che la proposta rende necessario che agenzie, enti del turismo, autorità di regolamentazione e autorità di transito lavorino a stretto contatto.

Il monitoraggio del comportamento individuale in Cina è diventato possibile per il Governo per mezzo di app quali Tencent's WeChat e Ant Financial's Alipay, un central point per effettuare pagamenti, ottenere prestiti e organizzare i trasporti. Gli account degli utenti sono difatti collegati a numeri di cellulare, che a loro volta richiedono documenti di identità di governo.

Altre tecnologie, tra cui i social media, il riconoscimento facciale, gli smartphone, l'intelligenza artificiale e le fotocamere intelligenti, giocheranno un ruolo fondamentale in questa strategia di manipolazione sociale orwelliana.

Nei prossimi anni, ogni azione di qualsivoglia cittadino lascerà un'impronta digitale permanente alla quale il Governo assegnerà un punteggio buono o cattivo in base a come interpreta tale comportamento.

Questo tipo di controllo sociale, è evidente, non è mai stato tentato prima d'ora. È la prima volta in assoluto nel mondo (l'unica narrativa in merito risale ad una puntata del serial Black Mirror, al quale il Governo cinese pare essersi ispirato).

Se la realtà e la portata della versione finale (a livello nazionale) del sistema nazionale di credito sociale cinese rimane tuttora incerta, la data è stabilita: conoscerà la sua piena attuazione nel 2020.
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Derry

Credo che ci sia più di un motivo per essere preoccupati per il futuro delle più elementari libertà, anzi della libertà tout-court.

La disponibilità di strumenti tecnologici avanzati in mano a governi sedicenti democratici è un pericolo a mio avviso fortemente sottovalutato dalla stragrande maggioranza, basti pensare alle onnipresenti telecamere "di sorveglianza" (ma di chi? un governo sorveglia il suo popolo sovrano?).
Nei confronti delle nuove tecnologie che possono essere usate per aggredire i diritti fondamentali dell'individuo c'è stata e continua ad esserci, una sorta di condiscendenza da parte dei governi, come se i principii basilari del diritto fosssero caduti in disuso. Mi spiego: se oggi il governo al potere  ha a disposizione strumenti per leggere le nostre mail o ascoltare le telefonate o spiare i conti correnti bancari e lo fa tranquillamente su vasta scala, commette un abuso nè più nè meno di quelli che commettevano i governi dell'est europeo quando aprivano col vapore le lettere dei cittadini non "allineati" e il tutto avviene alla faccia delle varie carte costituzionali che proclamano concetti come l'inviolabilità della corrispondenza et similia.

Il segnale d'allarme per la libertà in pericolo sta suonando ormai da tempo: non dobbiamo aspettare che vengano, armati di "tazer" (arma non letale, ma efficace strumento di tortura), a prenderci per portarci in qualche campo di "rieducazione"... :hmm:
"Nothing can stop the man with the right mental attitude from achieving his goal; nothing on earth can help the man with the wrong mental attitude."

Finnegan

Un dirigente sovietico confidò a J. K. Galbraith: "Deve capire che i nostri governi sono impegnati in una guerra contro le rispettive popolazioni civili".
Tempo fa Blondet mi disse che in Germania Est la Stasi aveva schedato tutti, e proprio per questo la schedatura era inutile. Quando la privacy non esiste più, le attività di spionaggio diventano ridondanti e irrilevanti.
Oggigiorno poi non ha senso far confluire le informazioni ad un centro elaborazione dati, perché nell'èra di Internet tutto si svolge in modo autonomo e decentrato.

L'assenza di vita privata è però decisiva nella creazione degli aristocratici, la cui vita più intima si svolgeva in pubblico. Vivere sempre in presenza della famiglia e dei servitori della famiglia cambia sottilmente il più medio degli esseri umani. La formalità diviene una condizione di sopravvivenza.
Per di più, mettere la propria famiglia davanti a tutto e se stessi in secondo piano in tutti i contatti sociali conferisce uno speciale carattere impersonale ai costumi e alle azioni umane. In tali condizioni emergerà sempre, rapidamente, un codice sociale. E dove vi è un codice, tut-ti i gruppi sociali lo condivideranno e interpreteranno da sé.
Come disse McLuhan in un'intervista: "Che tipo di cambiamenti introduce nella sua vita per vivere senza alcuna intimità - una vita in cui ogni cosa deve essere fuori, all'aperto? Cosa fa?"




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Derry

E' senz'altro vero che la ridondanza di informazione rende l'informazione inutile, come dimostrano i troppi segnali stradali sulle strade: a forza di voler segnalare tutto,  finiscono per far passare inosservate le poche informazioni veramente importanti per chi guida.
E' però anche vero che oggi esistono tali e tanti software per analizzare le informazioni, prevedere comportamenti e tendenze del pubblico, e svolgere, in tempi rapidissimi operazioni e ricerche che un tempo avrebbero richiesto mesi (pensiamo solo al riconoscimento facciale o delle impronte digitali), per non chiedersi che cosa potrebbe fare oggi un dittatore munito di tali mezzi.

Parlando dell'aristocrazia mi hai fatto venire in mente un film che ho rivisto recentemente: "Quel che resta del giorno": descrive molto bene questi ambienti...
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Finnegan

Citazione di: Derry il 15 Dicembre 2018, 07:34:22 AM
E' però anche vero che oggi esistono tali e tanti software per analizzare le informazioni, prevedere comportamenti e tendenze del pubblico, e svolgere, in tempi rapidissimi operazioni e ricerche che un tempo avrebbero richiesto mesi (pensiamo solo al riconoscimento facciale o delle impronte digitali), per non chiedersi che cosa potrebbe fare oggi un dittatore munito di tali mezzi.
Oggi gli esseri umani vengono divengono software infinitamente malleabile nelle mani delle banche dati. L'umanità dovrebbe rivedere molte strade che ha intrapreso, ma penso che queste tecnologie resteranno in futuro. C'è pero un modo costruttivo e umanistico di usarle. Dall'intervista a Playboy di McLuhan:

"Tutti questi cambiamenti convulsi, come ho già osservato, portano con sé sofferenza, violenza e guerra - le normali stimmate della ricerca di identità - ma la nuova società sta crescendo così velocemente dalle ceneri della vecchia che credo sarà possibile evitare nel momento di transizione l'anarchia che molti predicono. L'automazione e la cibernetica possono giocare un ruolo essenziale nel rendere più fluido il passaggio verso la nuova società.

E. Norden: In quale modo?

M. McLuhan: Il computer potrà essere usato per dirigere una rete di termostati globali per creare un modello di vita che sviluppi la consapevolezza nell'uomo. È già tecnologicamente possibile l'uso del computer in modo vantaggioso per programmare società.

E. Norden: Come si può programmare un'intera società - in maniera benefica o no?

M. McLuhan: Non c'è niente di difficile nel mettere i computer in condizione di poter condurre una programmazione accuratamente orchestrata della vita sensoriale di intere popolazioni. Mi rendo conto che suona piuttosto fantascientifico, ma se lei conoscesse la cibernetica, si renderebbe conto che oggi stesso potremmo farcela. Il computer potrebbe programmare i media per determinare i messaggi che la gente dovrebbe udire in funzione dell'insieme dei suoi bisogni, creando una totale esperienza dei media assorbita e modellata da tutti i sensi. Potremmo programmare cinque ore in meno di TV in Italia per promuovere invece la lettura di giornali durante un'elezione, o programmare 25 ore supplementari di TV in Venezuela per raffreddare la temperatura tribale riscaldata dalla radio il mese precedente. Con una tale interazione orchestrata da parte di tutti i media, si potrebbero programmare intere culture per migliorare e stabilizzare il loro clima emozionale, proprio come stiamo iniziando a imparare a mantenere l'equilibrio tra le economie mondiali in concorrenza.

E. Norden: In che cosa una tale programmazione ambientale, per quanto illuminata negli intenti, differisce dal lavaggio del cer-vello alla Pavlov?

M. McLuhan: La sua domanda riflette il panico che si impadro-nisce della gente di fronte a tecnologie inesplorate. Non dico che un tale panico non sia giustificato, o che una simile programmazione ambientale non possa essere in realtà un lavaggio del cervello, o peggio che tali reazioni semplicemente siano inutili e generino confusione. Anche se penso che la programmazione delle società si possa effettivamente condurre in modo costruttivo e umanistico, non voglio essere nella posizione del fisico di Hiroshima che celebrava il potenziale dell'energia nucleare all'inizio del-l'agosto del 1945. Ma comprendere gli effetti dei media costituisce una difesa civile contro la ricaduta dei media.
Comunque, l'allarme di tanta gente di fronte alla prospettiva della creazione di una programmazione istituzionale, che assicuri al pianeta un completo ambiente di servizi, assomiglia piuttosto al timore che incuteva il sistema dell'illuminazione municipale, in quanto avrebbe potuto privare l'individuo del diritto di modulare la luce secondo il livello di intensità preferito. La tecnologia del computer può - e senza dubbio lo farà - programmare interi ambienti per soddisfare le esigenze sociali e le preferenze sensoriali di comunità e di nazioni. Il contenuto di questa programmazione, comunque, dipende dalla natura delle società future - ma questo è nelle nostre mani."
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