Tralascio spiegazioni lasciando ogni riflessione al lettore. Da un articolo di Blondet:

Le nostre élite sono straordinarie, senza esempio, senza precedenti, con una stupidità che finisce per darti una sorta di vertigine, quasi l'ebbrezza degli abissi senza fondo.
L'egemonia liberale occidentale è fallita, ha dichiarato giovedì il primo ministro ungherese Viktor Orban.
Rivolgendosi alla Conservative Political Action Conference (CPAC Hungary) di Budapest, Orban ha criticato l'attuale "ordine mondiale basato sull'egemonia liberale progressista", affermando che ha generato numerose figure che "non sono adatte ad essere leader", con persino "concorsi di bellezza" che ne sanno di più sulla pace.

Confrontate quanto sopra con un testo introvabile di McLuhan:

The Western world, fascinated by the meeting with the East and with tribal societies of high culture, became increasingly unaware of the role played by its own electric technology [per tecbologia elettrica intende anche i mass media e Internet] in initiating and reinforcing the "inner trip" that the whole society was now committed to. The East be-came much more self-conscious and individual in its encounter with the electric age, which had the reverse effect upon the Western world.

Management by Self-Deception
Somnambulism is the normal response to new knowledge. The West pays a price of somnambulism and loss of self-awareness as it extends its power over the world. Many would consider it a terrifying fate for a con-queror to fall asleep in the very moment of conquest.
In the age of the new knowledge industries the paradox of somnambulism amidst vast new acquisitions of knowledge was amply documented by Alexander Pope in The Dunciad early in the eighteenth century. He lived when it was quite observable that floods of printed materials had lowered the levels of conversation and social awareness to the point where a univer-sal DULLNESS covered all. We now know that sleep and dullness can be the effects of overstimulation and excess of data.

E quando li fanno li maltrattano, se va bene.
I pro-family, solitamente molto privilegiati non sono la soluzione, ma sono parte del problema perché confermano, se mai ce ne fosse bisogno, che la famiglia è diventata un fenomeno residuale e non si rilancia con i blog, i libri o i partitini politici.
In periodi di decadenza i pilastri di ogni società (famiglia, lavoratori realmente produttivi, un tempo esercito) non spariscono completamente ma diventano numericamente e socialmente irrilevanti

La denatalità dell'occidente è un problema che smaschera tutta la falsità della narrativa femminista. In realtà non è il patriarcato che opprime le donne, ma i figli. Infatti non li fanno.

Citazioneprima vengo io e i miei bisogni.

Ossia: prima vengo io e il mio divertimento.

CitazioneSolitamente sono accompagnati da maschi beta zerbini che le assecondano in ogni loro delirio.

E' una costante, sicura come la gravità

Citazionepoi c'è chi una famiglia e dei figli li vorrebbe eccome, ma non può, e sappiamo perché (non abbiamo abbastanza personalità...).

Che farci, è pieno di donne eccezionali in giro ma gli uomini non hanno p€r$onalità... però un belloccio imbranato e spiantato (e anche immigrato al bisogno) rimedia eccome. Ho visto donne realmente "innamorate" in soli due casi: del cane e di un tizio in libertà sulla parola. Negli altri casi si annoiano, quando va bene vivono quasi separate in casa oppure divorziano senza preavviso: come la moglie di quel politico super-alfa, "vincente e $caltro", dopo anni di matrimonio e solo 15 giorni dopo una romantica vacanza in cui fecero progetti per il futuro, trovò la serratura di casa cambiata e una lettera dell'avv. divorzista (la serratura è un classico).
Questo però i PUA, le PUA e i manuali per gonzi non lo dicono, tanto (come ha detto proprio uno di questi PUA) possono contare su un pubblico di sognatori, che non ha mai visto una donna che non fosse dietro uno schermo

me ne sono accorto anche io, che sempre più compaiono (anche nelle notifiche sul cellulare) articoli sull'argomento (spesso da testate come Repubblica, Io Donna, il fatto quotidiano, e altre simili), quasi sempre a firme femminili e lodando "il coraggio" delle protagoniste di cui narrano la scelta di cui sopra.
Stupisce (ma non più di tanto) che spesso la motivazione è sentirsi più libere, avere più tempo per sé stesse, poter viaggiare, dedicarsi al lavoro, ecc. tradotto: prima vengo io e i miei bisogno.
Solitamente sono accompagnati da maschi beta zerbini che le assecondano in ogni loro delirio.
Ormai abbiamo una media di figli pari a 1 per coppia, il che significa che ogni due persone solo una viene "rimpiazzata"; poi c'è chi una famiglia e dei figli li vorrebbe eccome, ma non può, e sappiamo perché (non abbiamo abbastanza personalità...).

Sì certo, con la differenza che mentre l'uomo può (anche se non sempre va così) tradire senza sfasciare una famiglia, la donna nella relazione si lega e manda tutto a catafascio.
Ciò non significa però che l'adulterio maschile sia privo di conseguenze nel rapporto.
Vale anche per le relazioni prematrimoniali: non sono certo il biglietto da visita di un uomo e padre capace e responsabile, ma le conseguenze sulla donna dovrebbero essere più marcate, ovvero diviene pigra e non più capace di sostenere la "noiosa" routine coniugale, alla fine si annoia (anche con chad) e intasa i tribunali. Quando va bene (molto raramente) fa pochi figli, riempie la casa di carabattole ecc. TUTTE cose che la donna che prende il matrimonio seriamente NON FA

Immagino che anche per gli uomini si ottengano statistiche del genere. Difficile pensare al chad come a un fedele compagno della vita. La promiscuità, con la sua promessa di felicità, è un inganno per tutti che trasforma gli innamorati in consumatori di sesso.

Evidentemente, mentre le ucraine scorrazzano per l'Europa col "green pass" rifugiate, aiutate e mantenute

Ecco gli esiti, nell'Europa e nell'Occidente dei pari diritti, della leva obbligatoria per i soli uomini :

Le sedi diplomatiche Ucraine all'estero rifiutano di dare documenti agli uomini Ucraini fra i 18 e i 60 anni rendendo loro impossibile la vita all'estero. Una colossale discriminazione di genere nell'indifferenza della UE e dei suoi proclami sulla parità di genere.


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