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Foro di Coscienza Maschile / Re: La presa per i fondelli de...
Ultimo messaggio di Il Conte di Lautréamont - 14 Maggio 2024, 04:24:20 AM
Comunque rimanendo a tema in questi giorni stavo leggendo l'esilarante thread di QM dal titolo "Le italiane che non conoscete" aperto da quell'illuminato di LeNottiBianche a cui vanno i miei tardivi complimenti e su cui si sono abbattuti gli anatemi di Frankino, tua vecchia conoscenza facente parte di quel gruppo di diversamente sagaci che ti prendono in giro gratutitamente all'interno di Timi. Le cose stanno nitidamente descritte dall'antropologo Desmond Morris e pare che nessuno se ne sia mai accorto a causa della sopravvivenza di una certa visione blupillata con cui molti QM-isti continuano a vedere le donne come delle creature angelicate mai attratte dal sesso.
Faccio un mini-riassunto: nel corso dell'evoluzione umana c'è stata una pressione selettiva degli uomini sulle donne e delle donne sugli uomini. Nel primo caso gli uomini sono stati selezionati sulla dimensione del pene perché ritenuti, non a torto, gli individui più fertili e virili del gruppo e quindi principalmente idonei alla riproduzione; nel secondo caso le donne sono state selezionate dagli uomini sulla base delle dimensioni del seno, che avrebbe prospettato una maggiore garanzia alla capacità di allattamento della prole, e alla grandezza del bacino, a sua volta garanzia di poter partorire senza complicazioni. Dopo un centinaio di migliaia di anni siamo arrivati all'attuale prodigio dei due corpi umani: i maschi di Homo sapiens con peni tre-4 volte più grandi di uno scimpanzé; mentre le femmine di Homo sapiens con tette enormi e prominenti che contrastano con il piattume pettorale di tutti i primati. Secondo l'antropologia umana ciò caratterizza veramente il genere Homo non sarebbe la grandezza del cervello, ma lo sviluppo sessuale degli organi riproduttivi che poi sono stati copiati nel viso. Tanto l'uomo e la donna hanno tratti somatici del volto che riproducono i genitali e questa evoluzione si è affermata nel momento, sempre assai temporalmente remoto, in cui i gruppi umani si sono dovuti vestire per proteggersi durante la caccia e per abitare parti meno temperate della terra. A sua volta la grande innovazione rispetto a tutte le specie viventi è stata l'istituzione della monogamia che ha portato all'altra istituzione che è quella della famiglia e delle relazioni di parentela imposte dalla dieta carnivora e dalla consuetudine della caccia di gruppo. La monogamia era necessaria per la neotenia della prole, per il fatto che i cuccioli di Homo sapiens impiegano 20 anni di tempo per completare lo sviluppo del cervello. Allora come oggi come era possibile legare per 20 anni un uomo ad una donna in modo a provvedere alla crescita e all'educazione dei piccoli, visto che di innato non abbiamo quasi niente e tutte le capacità del genere sono apprese con l'insegnamento genitoriale? Ovviamente attraverso il sesso. Infatti Homo sapiens è l'unica specie che fa sesso per piacere, totalmente svincolato dalla logica riproduttiva e sempre in tal caso esiste l'orgasmo maschile e quello femminile diversamente dal resto del mondo animale. Il sesso come piacere era l'unico vincolo biologico che poteva tenere impegnata una coppia nel lungo tempo, unitamente alla necessità del gruppo parentale di garantire una donna a ciascun componente, onde fondare una tattica di sopravvivenza basata sulla collaborazione nella caccia di gruppo.
Che cosa farneticano i blupillati come Franchino e il suo sagace maestro di Timi? Che le donne non hanno voglia di fare sesso. Sicuramente con loro non ho dubbi.
#42
Foro di Coscienza Maschile / Re: La presa per i fondelli de...
Ultimo messaggio di Il Conte di Lautréamont - 14 Maggio 2024, 03:02:29 AM
Citazione di: Finnegan il 14 Maggio 2024, 01:01:07 AMUna volta una mia morosa disse: "Sono tutte uguali". Per ragioni di compatibilità anatomica vale anche per gli uomini: la lunghezza è molto simile anche a prescindere dalla corporatura, tranne che nei pornazzi dove usano arnesi di plastica o se li sono allungati artificialmente, per cui Siffredi non fa testo
Perfettamente d'accordo. La superdotazione è estremamente rara, molti dei peni grandi nel mondo del porno sono costruiti dalle riprese con vari artifici cinematografici. Esistono programmi che modificano le parti del corpo, ne ho visto uno in applicazione in Cina dove possono essere ingrandite tette, schiarita la pelle, che trasformano le ciccione stra-obese in silhouette di 40 kg o cambiano il colore degli occhi e dei capelli. E comunque è un fatto accertato che molti dei cosiddetti superdotati si sono rivolti alla chirurgia per ampliare le dimensioni in lunghezza e larghezza con orpelli in silicone. Viviamo in un mondo di falsari e gli allocchi ci cascano ingenuamente.
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Foro di Coscienza Maschile / Re: Obbligo militare e discrim...
Ultimo messaggio di Il Conte di Lautréamont - 14 Maggio 2024, 02:53:26 AM
Citazione di: Finnegan il 14 Maggio 2024, 01:02:03 AMNeppure a me...
Ecco allora lo possiamo dire in maniera ufficiale. Si sta registrando una vergognosa censura in cui Bing Map e Google map non fanno più' vedere le immagini aeree dei territori di guerra per non far rivelare alla gente il livello di distruzioni che si sta verificando da quelle parti e soprattutto a Gaza, in modo di dire che non c'è alcun genocidio in atto. In realtà il popolo ucraino è massacrato alla stessa maniera del popolo di Gaza, perché questi sono gli effetti delle guerre moderne con tutto il loro potenziale distruttivo.
#44
Foro di Coscienza Maschile / Re: Obbligo militare e discrim...
Ultimo messaggio di Finnegan - 14 Maggio 2024, 01:02:03 AM
Neppure a me...
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Foro di Coscienza Maschile / Re: La presa per i fondelli de...
Ultimo messaggio di Finnegan - 14 Maggio 2024, 01:01:07 AM
Una volta una mia morosa disse: "Sono tutte uguali". Per ragioni di compatibilità anatomica vale anche per gli uomini: la lunghezza è molto simile anche a prescindere dalla corporatura, tranne che nei pornazzi dove usano arnesi di plastica o se li sono allungati artificialmente, per cui Siffredi non fa testo
#46
Foro di Coscienza Maschile / Re: Alessia Pifferi condannata...
Ultimo messaggio di Finnegan - 14 Maggio 2024, 12:56:38 AM
Bene, hai commenti da fare?
Purtroppo è dimostrato che le donne ricevono condanne più miti a parità di reato, se non in primo grado in appello. Questa eccezione non smentisce la regola
#47
Foro di Coscienza Maschile / Re: Obbligo militare e discrim...
Ultimo messaggio di Il Conte di Lautréamont - 14 Maggio 2024, 12:22:39 AM
Citazione di: Finnegan il 13 Maggio 2024, 10:26:11 PMSappiamo molto poco di cosa sta succedendo là
A proposito di questo, ma a voi si apre google map o bing map sull'Ucraina con la funzione di "vista aerea"? A me no!
#48
Foro di Coscienza Maschile / Re: La presa per i fondelli de...
Ultimo messaggio di Il Conte di Lautréamont - 14 Maggio 2024, 12:17:25 AM
Citazione di: Finnegan il 13 Maggio 2024, 10:26:47 PMLa lunghezza conta poco, conta più la larghezza
Perfettamente d'accordo, ma questo vale a livello di prestazione. La lunghezza per la donna ha un forte valore simbolico che fa emergere la sua tipica libido da scimmietta pliocenica: designa il maschio alfa che si deve riprodurre. Gli attuali studi sull'impotenza e sull'infertilità hanno evidenziato che i maschi che soffrono di questi disturbi sono massimamente quelli che hanno una lunghezza del pene sotto la media. Uno di questi studi fu "Stretched penile length and its associations with testosterone and infertility" di Austen D. Slade et Alii su 664 persone. Ovviamente la sua non era una conclusione definitiva ma sono reperibili molti altri studi che confermano i suoi risultati.
La preferibilità delle donne verso i peni più lunghi è dovuta non a scopi puramente sessuali ma ai fini riproduttivi. Vogliono essere rassicurate che il soggetto maschio con cui si devono accoppiare sia virile, ovvero fertile, in grado di procreare dei bambini. La lunghezza del pene è infatti associata ad un maggiore livello di testosterone, il che poi lo pone in vantaggio sugli altri pretendenti maschi. Chi ha più testosterone ha anche uno scheletro più sviluppato ( pensate per esempio a Rocco Siffredi e a John Holmes alti rispettivamente 1,85 e 1,88 mt ) e una maggiore probabilità di campare più a lungo. Quindi quando vi raccontano che le dimensioni non contano sono le solite fregnacce blupillate che non dovrebbero mai comparire nei siti della QM, fra l'altro smentiti da chiunque abbia avuto varie esperienze con il (poco) gentil sesso e abbia letto qualche pagina di antropologia.
#49
Foro di Coscienza Maschile / Alessia Pifferi condannata all...
Ultimo messaggio di Andrea - 13 Maggio 2024, 10:56:35 PM
Alessia Pifferi è stata condannata all'ergastolo
I giudici l'hanno ritenuta colpevole di aver lasciato morire di stenti la figlia di 18 mesi, abbandonandola da sola in casa per sei giorni nel luglio del 2022

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Foto di Alessia Pifferi in tribunale con una bottiglietta d'acqua in mano
Alessia Pifferi durante l'udienza del processo contro di lei, Milano, 13 maggio 2024 (ANSA/MATTEO CORNER)

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Alessia Pifferi è stata condannata all'ergastolo. I giudici l'hanno ritenuta colpevole di aver lasciato morire di stenti la figlia di 18 mesi, Diana, nel luglio del 2022. La sentenza di primo grado è stata pronunciata dal giudice Ilio Mannucci Pacini nel primo pomeriggio di lunedì, al termine di un lungo processo iniziato nel marzo del 2023. Il pubblico ministero che rappresenta l'accusa aveva chiesto l'ergastolo, la difesa della donna invece l'assoluzione. La donna era accusata di omicidio volontario pluriaggravato: significa che le erano contestate diverse aggravanti come la premeditazione, l'aver agito in ambito famigliare e per motivi «futili e abietti». In caso di condanna la pena massima per questo reato è proprio l'ergastolo.

Alessia Pifferi abitava a Milano nella zona di Ponte Lambro, un quartiere vicino all'aeroporto di Linate, nella zona sudorientale della città. Il 14 luglio del 2022, un giovedì, uscì di casa poco prima delle 18 per raggiungere il compagno a Leffe, un comune in Valseriana, in provincia di Bergamo. Lasciò la figlia in casa da sola, senza avvertire parenti, amici o vicini di casa. Pifferi disse al compagno che la bambina era al mare con la sorella. Ai magistrati che la interrogarono disse che pensava di tornare a casa il giorno dopo, invece rimase quasi una settimana lontano da casa. Tornò a Milano soltanto mercoledì 20 luglio, poco dopo le 10 di mattina.

Durante una delle prime udienze del processo, Pifferi disse di essersi subito accorta che la figlia non dava segni di vita. Era immobile dove l'aveva lasciata. Tentò di rianimarla con il massaggio cardiaco, la portò in bagno per bagnarle i piedi, la faccia e la testa nel tentativo di farla rinvenire. Poi la mise nel suo lettino e le spruzzò dell'acqua in bocca per farla bere. Solo allora si rese davvero conto che la bambina era morta: uscì di casa e chiese aiuto a una vicina che chiamò i soccorsi.

Secondo i risultati dell'autopsia la bambina morì di disidratazione. Inizialmente i consulenti della procura dissero che alla bambina erano state somministrate benzodiazepine, cioè psicofarmaci che normalmente vengono usati per gestire gli stati di ansia, per controllare le convulsioni e come sedativi. L'ipotesi si basava sui risultati dell'esame del capello. L'accusa ipotizzò che la bambina fosse stata indotta dai farmaci in una sorta di torpore, per evitare che chiedesse aiuto piangendo. Sul comodino del letto dove fu trovata c'era una boccetta di En, un medicinale che contiene delorazepam, un principio attivo che appartiene al gruppo delle benzodiazepine.

Tuttavia gli esami fatti durante il cosiddetto incidente probatorio, cioè il procedimento con cui si anticipa e si acquisisce la formazione di una prova emersa durante le indagini prima del processo vero e proprio, rivelarono che nella bottiglietta d'acqua e nel biberon lasciato a Diana Pifferi non c'erano «composti di interesse tossicologico». L'esame del capello della consulenza iniziale aveva individuato solo una potenziale contaminazione dovuta ai prodotti utilizzati dalla madre.

Alessia Pifferi aveva sempre negato di aver somministrato sostanze alla figlia, salvo il paracetamolo (il principio attivo della tachipirina). Gli avvocati di Pifferi avevano sostenuto che «l'assenza di benzodiazepine nel biberon e nella bottiglietta dimostra che Alessia è sempre stata genuina nel suo racconto e, sul piano giuridico, che la premeditazione manca di elementi concreti».

Durante il primo interrogatorio, Alessia Pifferi disse ai magistrati che le era già capitato di lasciare a casa la bambina da sola per tutto il fine settimana, dal venerdì al lunedì. Un'amica raccontò agli investigatori che una sera si fermò a dormire insieme a Pifferi, a casa del compagno: «Alessia aveva tenuto Diana nel passeggino. Non l'aveva portata a letto con lei, ma l'ha lasciata lì tutta la notte», ha detto.

In un'udienza dello scorso settembre Pifferi raccontò anche che non sapeva di essere incinta della figlia: le nacque all'improvviso il 29 gennaio del 2021 nel bagno della casa del compagno, in provincia di Bergamo. La bambina, nata prematura, fu ricoverata per un mese e mezzo all'ospedale di Bergamo. Pifferi disse di non sapere chi fosse il padre.

Alessia Pifferi e l'avvocata Alessia Pontenani poco prima della sentenza
Alessia Pifferi e l'avvocata Alessia Pontenani poco prima della sentenza (Stefano Porta/LaPresse)

Durante tutto il processo c'era stato uno scontro tra il pubblico ministero Francesco De Tommasi e l'avvocata di Pifferi, Alessia Pontenani, per via della richiesta presentata dalla difesa di una consulenza neuroscientifica, cioè un esame per accertare se Alessia Pifferi fosse capace di intendere e di volere, e quindi processabile. L'accusa si era sempre opposta a questa richiesta sostenendo che l'avvocata, insieme a due psicologhe del carcere di San Vittore dove Pifferi era detenuta, le avessero «messo in testa» di non avere responsabilità in quanto incapace di intendere e di volere.

I giudici della Corte d'Assise avevano infine commissionato una perizia psichiatrica, nonostante il parere contrario dell'accusa. Elvezio Pirfo, perito del tribunale, aveva stabilito che il quadro psichiatrico della donna «non è tale da far scemare in maniera significativa la capacità di intendere e volere né da minarne la capacità di stare consapevolmente in giudizio». Secondo la perizia, insomma, Pifferi era capace di intendere e di volere.


Durante le ultime udienze il pubblico ministero Francesco De Tommasi aveva chiesto ai giudici di condannare Pifferi all'ergastolo. Lunedì mattina, prima della sentenza, l'avvocata di Pifferi Alessia Pontenani aveva chiesto ai giudici di assolverla dal reato di omicidio. «Lei credeva che alla bambina non sarebbe successo nulla», aveva detto. «Non la voleva uccidere, non esiste giuridicamente l'omicidio legato a una morte per disidratazione. Esiste la morte come conseguenza di un altro reato, cioè l'abbandono di minore. Io chiedo che lei venga assolta dal reato di omicidio e condannata per morte come conseguenza del reato di abbandono di minore».

Dopo la sentenza, il pubblico ministero Francesco De Tommasi ha detto che l'ergastolo è una pena giusta e che in questo modo si è riportato al centro del processo la vittima, cioè la figlia di Pifferi. «Ho visto una donna che ha recitato una parte, mi aspettavo l'ergastolo. Vi è stata raccontata una storia che non trova riscontri in questo processo», ha detto il pubblico ministero. «Alessia Pifferi vi è stata descritta come una vittima e una bambina. In questo processo c'è un'unica bambina che si chiama Diana e c'è un'unica vittima che si chiama Diana. C'è una bugiarda che si chiama Alessia Pifferi, c'è un'unica attrice che si chiama Alessia Pifferi. Datele la speranza di compensare attraverso la sofferenza della pena il dolore che prima poi le scorrerà dentro».

La richiesta di perizia psichiatrica sollecitata dalla difesa è anche al centro di un procedimento penale parallelo avviato dal pubblico ministero De Tommasi, che ha chiesto e ottenuto dal giudice per le indagini preliminari di intercettare per due mesi le conversazioni in carcere tra Pifferi e due psicologhe, indagate per falso ideologico insieme all'avvocata Alessia Pontenani. L'iniziativa del pubblico ministero De Tommasi è stata molto criticata dalla camera penale di Milano, l'associazione degli avvocati penalisti che discute con la magistratura e con altre istituzioni dei problemi della giustizia. Secondo la camera penale l'indagine parallela vìola diverse norme e avrà conseguenze che vanno oltre il caso in questione, perché non solo compromette l'assistenza alle persone detenute, ma è un attacco diretto e illegittimo al ruolo della difesa.

https://www.ilpost.it/2024/05/13/alessia-pifferi-ergastolo/
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Foro di Coscienza Maschile / Re: La presa per i fondelli de...
Ultimo messaggio di Finnegan - 13 Maggio 2024, 10:26:47 PM
La lunghezza conta poco, conta più la larghezza