Aggiungi una risposta

Il seguente errore o i seguenti errori si sono verificati durante l'invio del messaggio:
Attenzione: non sono stati aggiunti messaggi in questa discussione negli ultimi 120 giorni.
A meno che tu non voglia realmente rispondere, prendi in considerazione l'idea di iniziare un nuova discussione.
Nota: questo messaggio verrà visualizzato solamente dopo essere stato approvato da un moderatore.
Allegati: (Rimuovi allegati)
Restrizioni: 2 per messaggio (2 rimanenti), dimensione massima totale 1 MB, dimensione massima individuale 1 MB
Deseleziona gli allegati che si vogliono rimuovere
Clicca o trascina qui i file per allegarli.
Allegati e altre opzioni
Verifica:
Lasciare vuota questa casella:
Digita le lettere visualizzate nell'immagine
Ascolta le lettere visualizzate / Carica una nuova immagine

Digita le lettere visualizzate nell'immagine:
Cognome del Presidente della Repubblica (minuscolo)?:
Scorciatoie: ALT+S invia msg / ALT+P anteprima

Sommario della discussione

Inserito da Finnegan
 - 28 Ottobre 2023, 02:55:49 PM
Sono sentenze arbitrali comunque vincolanti. Rimane il clima di censura che impone un'immagine edulcorata ed assolutamente opposta alla realtà della donna di oggi
Inserito da Il Conte di Lautréamont
 - 28 Ottobre 2023, 11:05:48 AM
Nel caso di Forum la contestazione è vergognosa. Ma le sentenze non si dovrebbero rispettare? Se hanno qualcosa da dire si rivolgano al CSM, non alla conduzione del programma.
Inserito da Finnegan
 - 28 Ottobre 2023, 10:54:39 AM
Ora si censura pure il politicamente corretto, è davvero fantastico.
Tanto più che i protagonisti della televisione sono attori - soprattutto quando pretendono di non esserlo
Inserito da Il Conte di Lautréamont
 - 28 Ottobre 2023, 08:04:27 AM
Ma che ci vanno a fare gli uomini in televisione? Tanto hanno sempre torto...soprattutto quando hanno ragione!
Inserito da dotar-sojat
 - 28 Ottobre 2023, 06:17:43 AM
Da la stampa


"Rappresenta le donne in modo scorretto", il giudice di Forum nel mirino di AgCom
Alla Mediaset è stata contestata anche una puntata di «C'è posta per te»

27 Ottobre 2023
Aggiornato alle 14:12
2 minuti di lettura

(ansa)
Un uomo che non riesce a vedere il figlio per l'ostruzionismo – dice – della ex moglie e che perde il controllo (a Forum). Una donna sposata che tradisce il marito e tenta di recuperare la situazione (a C'è posta per te).
Il racconto di queste due storie procura a Rti – cioè a Mediaset – il formale richiamo del Garante per le Comunicazioni (l'AgCom). Una misura – il richiamo – che Elisa Giomi, uno dei quattro commissari del Garante, bolla come "inadeguata" perché troppo blanda.
Come riportato da Repubblica, Forum sottopone una controversia, in genere di tipo familiare, alla valutazione di un giudice. La puntata sotto accusa racconta di una madre che – per il giudice – «rendeva sempre più difficili gli incontri» tra il padre e il figlio, «con mille pretesti riferibili a inesistenti malattie» del piccolo.

Quando questo padre cerca di vedere il figlio a scuola, la donna si rinchiude in un aula con il ragazzo. E il padre – racconta ancora il giudice – «esasperato si era scagliato con pugni e calci contro quella porta fino all'arrivo delle forze dell'ordine». Uno scatto d'ira che il giudice considera «comprensibile».
Sulla parola «comprensibile» il Garante alza il suo primo cartellino giallo. Le affermazioni del giudice – scrive al riguardo – «veicolano un messaggio distorto» che giustifica «i comportamenti violenti del protagonista maschile della storia» facendo apparire normali modelli di relazione interpersonale «aggressivi e scorretti».

A C'è posta per te – continua Repubblica –, invece, la donna che ha tradito il marito si racconta così: "Posso dire che avevo un matrimonio felice. Io cercavo di essere perfetta come moglie, mamma e come donna di casa: lavavo, pulivo, stiravo, badavo ai miei figli, li crescevo e facevo trovare tutte le sere un piatto caldo a mio marito".

Evidenti stereotipi
Qui il Garante obietta che la narrazione è "connotata da evidenti stereotipi che possono integrare una forma di discriminazione di genere". Non solo. La trasmissione punta a convincere il marito tradito a perdonare la moglie.
«Ma nulla viene detto – scrive sempre il Garante – in merito ai comportamenti di lui, connotati da violenza e mancanza di rispetto nei confronti della donna».
Per tutte queste ragioni, per entrambe le puntate delle due trasmissioni, il Garante richiama Mediaset a una "corretta rappresentazione dell'immagine della donna". Fin dal 2017, d'altra parte, il Garante stesso ha fissato regole precise in questo delicato ambito sia per i programmi di intrattenimento e sia per l'informazione.

La commissaria Giomi non condivide un «così blando richiamo» a Mediaset che avrebbe meritato – a suo dire – un messaggio ben «più chiaro».
Spiega Giomi: «Entrambe le trasmissioni giustificano o addirittura empatizzano con gli uomini responsabili di aggressioni e mortificazioni ai danni delle proprie partner che sono inoltre colpevolizzate per i maltrattamenti subiti».

Le ragioni della difesa
Nella sua difesa, a proposito di C'è posta per te, Mediaset ha sostenuto: «La conduttrice (che è ben lontana da qualsiasi sospetto di misoginia, come dimostrato dalla sua lunga storia professionale) ha adottato un tono pacato».
Un tono – continua Mediaset – «volto a disinnescare la conflittualità, senza tuttavia indulgere a un qualsiasi atteggiamento apologetico nei confronti di condotte sopraffattorie, la cui gravità al contrario è stata più volte sottolineata nel corso della trasmissione».
Sulla puntata di Forum, Mediaset ha spiegato, tra le altre cose: «Il dibattito in studio ha avuto ad oggetto principalmente la gestione degli eccessi di rabbia anche nel contesto di situazioni familiari delicate».
Non a caso, «è stato ospite in studio» un quotato neurochirurgo autore di un libro sul cervello umano, «che ha spiegato l'origine delle emozioni quali la rabbia e la paura».
E ancora: «La conduttrice ha sottolineato l'importanza di moderare gli sfoghi, nella vita familiare e soprattutto in presenza dei bambini allo scopo di salvaguardare la loro serenità anche nel contesto di situazioni familiari complesse».