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Sommario della discussione

Inserito da Finnegan
 - 23 Settembre 2018, 11:19:24 PM
Condiviso!
Inserito da Serenissimo
 - 23 Settembre 2018, 10:32:22 PM
https://www.facebook.com/ordinedeglipsicologi.fvg/photos/a.1598849130353738/2129922007246445/?type=3&theater

DDL Pillon e affido condiviso.

Quando un bambino subisce la separazione dei genitori, specie se connotata da accesa conflittualità, l'impatto è quasi sempre traumatico. Ogni bambino desidererebbe che i genitori non si separassero mai. Si sviluppano nel figlio angoscia abbandonica, ansia, timore per il futuro: adesso cosa accadrà? Con chi vivrò? Potrò continuare a vedere mamma e papà?
A questi interrogativi risponde dovrebbe rispondere, da un punto di vista teorico, l'attuale normativa che regola l'affidamento condiviso, allorquando al comma 1 dell'art. 337-ter c.c. recita:
Il figlio minore ha il diritto di mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con ciascuno dei genitori, di ricevere cura, educazione, istruzione e assistenza morale da entrambi e di conservare rapporti significativi con gli ascendenti e con i parenti di ciascun ramo genitoriale.
Purtroppo in Italia l'attuale legge non permette al figlio, nella maggioranza dei casi, di mantenere "un rapporto equilibrato e continuativo con ciascuno dei genitori", prevedendo il c.d. "genitore collocatario" che, di fatto, si traduce in una previsione di affidamento esclusivo per il genitore privilegiato, mentre l'altro relegato ad un ruolo marginale, non per propria scelta.
Senza entrare nel merito del DDL Pillon che è ancora nella sua versione di "bozza" ampiamente modificabile nelle opportune sedi, è pacifico ritenere che "si separano i genitori, non i figli dai genitori" per cui qualsiasi riforma che vada nella direzione di una "responsabilità genitoriale condivisa" dovrebbe essere ben accetta, con le opportune modifiche e integrazioni, e rappresentare l'incipit di una rivoluzione culturale in cui i diritti relazionali del figlio prevalgono sugli interessi dei genitori.