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Sommario della discussione

Inserito da Finnegan
 - 12 Settembre 2022, 10:13:33 AM
La desertificazione simbolica èun'altra arma dell'ingegneria sociale, di recente ho visto la 007 nerA, ne ho riportato segni permanenti :ablow:
Inserito da dotar-sojat
 - 12 Settembre 2022, 07:26:16 AM
ah, dimenticavo, la sceneggiatrice è una donna.... si capiscono molte cose
Inserito da dotar-sojat
 - 12 Settembre 2022, 06:32:58 AM
Che la serie di Thor fosse quella più baraccona e sopra le righe della serie Avangers si era capito in fretta, che si arrivasse ad un punto tale da diventare irritante non me lo aspettavo ma lo temevo.
Non sono un fanatico dei fumetti di Thor, ho alcune raccolte di storie classiche e niente più. Sono però un appassionato di miti norreni (il mio primo tatuaggio è stato proprio il simbolo del mjolnir, il martello di Thor) e vedere il Dio del tuono ridicolizzato e castrato così mi fa piangere il cuore.
Sappiamo che la Disney da tempo attua blackwashing alla grande, trovare però ad Asgard metà popolazione di colore (ma perché non ci sono anche cinesi, indiani, arabi, ispanici?) governata da un "Re" donna, lesbica, (cantante rnb) afroamericana sembra più una trollata a chi non si allinea al politically correct. Se chiamassero la bassista dei Maneskin ad interpretare il comandante delle guardie di Wakanda immagino si parlerebbe di scandalo, ma tant'è.
Thor sembra più un surfista anni '80, intento più a cazzeggiare che altro; compare poi LA "mitica Thor" (perché Thor, ahimè, è solo Thor, la mitica è Lei) ovvero la fidanzata Jane Foster del dio del tuono, perché anche se può avere tutte le valkirie del Vallallha lui sceglie la scienziata timida e impacciata ma carina (per lisciare il pelo al pubblico femminile); siparietti imbarazzanti con stormbreaker, la sua ascia da battaglia, che pare gelosa che il suo padrone "ci provi" con il suo vecchio martello, ora in mano appunto a She-Thor; c'è ovviamente la scena in cui Thor viene denudato davanti a Zeus e tutte le ancelle, dove Hemsworth diventa improvvisamente un culturista da mr.Olimpia (CGI?) sempre ad appannaggio del pubblico femminile (ma anche LGBT).
Su Zeus stendiamo velo pietoso, interpretato da quel vecchio panzone che è diventato Russel Crow, che pensa solo a bere e fare orge.
Insomma una vaccata.
Se leggete le recensioni in giro però ne trovate tante entusiastiche, che parlano di ritmo scanzonato (e vabbè), di un Thor divertente, ma soprattutto di tanta bella "inclusione" e girlpower.
Che tristezza.