Oggi il Maestro Aurelio Porfiri, da sempre attento a tematiche antifemministe, intervista Vania Russo, autrice di
Radiografia del femminismo: Storie, Idee e Protagoniste della Sovversione Progressista, edito da Passaggio al BoscoVania Russo si interessa di
rivoluzione culturale, di storia dei gruppi e delle
élite del potere, di informazione e
manipolazione, di storia dello spionaggio, di
controinformazione, di romanzo storico come mezzo di inchiesta e divulgazione. Ha collaborato con il sito cattolico Il Timone e l'Istituto di Apologetica.
Solo appunto (non ho ancora visto tutta l'intervista), il Mo Porfiri distingue tra un femminismo delle origini e uno contemporaneo, mentre il femminismo non ha mai avuto nulla di positivo ed è quindi da rigettare in toto:
https://www.coscienzamaschile.com/index.php/topic,985.msg2776.html#msg2776
Video da non perdere pieno di informazioni anche per chi non la pensa come gli autori:
L'intervista ha il suo culmine di importanza quando la Russo parla che prima di costruire il nuovo mondo post-umano bisogna distruggere quello esistente, il che si ricollega con quanto sta avvenendo dal punto di vista politico con la gestione dell'emergenza sanitaria. Per il resto vedo che ha notevoli difficoltà nel dire pane al pane e vino al vino.
Che genere di difficoltà?
Per esempio quando parla di misandria del femminismo radicale o dello xenofemminismo dovrebbe avere il coraggio di bollare i due movimenti come crimini contro l'umanità.
Conosci rinomati siti maschili che lo fanno? Io no, anzi parlano di femminismo moderato con cui allearsi
In effetti pare che sia scoppiata un'epidemia di codardia.