Tinder, le donne scartano il 95,5% degli uomini!

Aperto da Finnegan, 28 Aprile 2020, 08:57:18 PM

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Finnegan


Su Tinder le Ragazze Fanno Selezione Spietata

Tinder Funziona?

Tinder è ormai diventata l'app di incontri per antonomasia. Con quasi 60 milioni di utenti sparsi in tutto il mondo e un fatturato di oltre due miliardi di dollari lo scorso anno, l'azienda con il logo della fiamma in breve tempo è riuscita a surclassare tutte le tradizionali chat nella gerarchia degli strumenti di flirt online fra ragazzi.

Tuttavia, se siete i classici medioman ed è venuta anche a voi la curiosità di mettervi in gioco e testare l'efficacia di questo moderno tipo di approccio, probabilmente sarete rimasti piuttosto delusi una volta constatato che il numero di match ottenuti è veramente esiguo, anche consumando i polpastrelli sullo schermo a forza di mettere like ad ogni donna senza fare la minima selezione.
Beh, sappiate che siete in buona compagnia.
Infatti, a dispetto della fama che la precede e della tanta pubblicità, Tinder funziona solo per pochi uomini mentre risulta essere un mezzo piuttosto inutile (o comunque inefficiente) per la maggior parte della popolazione maschile.

In questo articolo andremo a vedere quali sono le reali possibilità di rimorchio su Tinder, per chi realmente funziona e chi invece lo dovrebbe lasciare perdere.


Come Nasce Tinder
Le vicende che hanno portato all'invenzione della app non sono meno tragicomiche della situazione che hanno creato, quindi penso valga la pena raccontarle in breve.

E' il 2012 e ci troviamo in un salotto della California. Cinque giovani, quattro uomini e una donna di nome Whitney Wolfe, stanno per cambiare la storia dei siti di incontri raccogliendo un po' di idee su come creare una app innovativa.
Non possiamo sapere quale sia stata la conversazione che ha fatto da scintilla, ma immagino ci sia stata una sequenza di dialogo di questo tipo:

Uomo Nerd: "Ragazzi, ci serve un'idea originale per una app di incontri. Cos'è che possiamo dare ai nostri utenti che non possono trovare nei servizi della concorrenza? Whitney, tu che sei pratica di queste cose, che difetti trovi nelle chat che usi di solito?"

Whitney: "Beh sai, è pieno di cessi a pedali che mi scrivono messaggi e mi dà noia dover eliminare le loro notifiche. Vorrei poter essere contattata solo dai bellocci; gli altri invece farli sparire come quando tiri l'acqua dello sciacquone, hai presente?"

Uomo Nerd (con la lampadina di Archimede che gli si accende in testa):  "Non aggiungere altro".

Ok dai, ammetto che la storia è forse un po' troppo romanzata ma questo siparietto spero vi aiuti ad interiorizzare quello che è il concetto più importante di questo articolo:

Il successo di Tinder sta nell'aver compreso che la personalità è un fattore di attrazione secondario rispetto all'aspetto fisico.


Pensateci bene: in cosa consiste l'innovazione principale di questa app? Nel subordinare il dialogo all'accettazione fisica. Solo se hai passato la scrematura estetica hai titolo per scrivermi. Solo se lo decido io puoi entrare nel mio mondo.
Sintonizzarsi sulla necessità che hanno le donne di filtrare i pretendenti, incoraggiando quelli graditi e stroncando senza possibilità di appello i seccatori si è rivelato l'elemento vincente.

Justin Mateen all'estrema sinistra e Whitney Wolfe all'estrema destra

E infatti l'impennata di download della app parla chiaro. Sugli schermi di tutto il mondo inizia a comparire l'icona fiammante e le tasche dei suoi inventori iniziano a riempirsi di dollaroni. Ma poi all'interno dell'azienda qualcosa inizia ad andare storto, come accade ogni volta che una donna viene introdotta in un ambiente maschile. Whitney Wolfe ha una relazione con un suo superiore, Justin Mateen, che finisce in malo modo con una denuncia per molestie a carico di lui.
Ora, io sono sempre garantista quando si parla di questo genere di accuse, e lo sono ancora di più quando in palio ci sono cifre considerevoli come in questo caso, ma purtroppo a mettere il co-founder di Tinder in una scomoda situazione ci sono decine di screenshot che testimoniano un comportamento ossessivo e persecutorio nei confronti della ragazza. [Fonte: Daily Mail]
La domanda che sorge spontanea è dunque: perché il fondatore della più importante app di incontri finisce per impelagarsi in una situazione simile invece di utilizzare la sua stessa creazione per trovarsi un' altra ragazza? Sei un uomo giovane, normoestetico e molto ricco; hai creato un mezzo che viene pubblicizzato come un ottimo modo per fare nuove conoscenze; perché ridurti a stalkerare una ragazza non particolarmente bella e che porta pure male la sua età, mandando a monte la tua carriera e finendo davanti ad un giudice?

Le ipotesi sono 2:

    Ha provato Tinder e si è accorto che non funziona
    Non gli interessa provare Tinder perché sa già in anticipo che non funziona

In entrambi i casi possiamo tranquillamente concludere che persino i fondatori di Tinder sono consci dei suoi limiti e sanno già benissimo quello che andrò a spiegare nei prossimi paragrafi.

Il 95.5 % degli Uomini su Tinder Viene Scartato



E' il risultato di uno studio di Brecht Neyt et al. 2019 che ci dice che su Tinder le donne mettono like in media solamente al 4.5% degli uomini, al contrario degli uomini che invece mettono like al 61.9% delle donne. Questa è una seconda pillola rossa che Tinder ci fornisce:

non solo le donne guardano all'aspetto fisico, ma sono anche molto più selettive degli uomini


La selettività peraltro, concludono gli studiosi, non riguarda solo l'estetica, ma si osservano notevoli preferenze anche per gli uomini più istruiti, ovvero con maggiore status sociale. David Schmitt, psicologo di fama mondiale, concorda nell'affermare che questo studio è un'ulteriore conferma del concetto di ipergamia, già teorizzato da Trivers nel 1972 e al quale lui stesso ha dedicato diversi studi. Ma andiamo avanti.

La Donna Media ha Molti più Match dell' Uomo Medio

Tyson et al. 2016

In un altro studio condotto su Tinder da Tyson et al. 2016 , impostando come località Londra e New York e mettendo like a tutti i profili nel raggio di 100 miglia per un totale di mezzo milione di profili, gli scienziati hanno osservato che la donna media ottiene un numero di match che è 15.4 volte quello ottenuto dall'uomo medio.
Una cifra impressionante, che stride parecchio con l'idea, largamente diffusa nella nostra società, che la donna sia sempre e comunque svantaggiata rispetto all'uomo.
La freddezza dei dati ci dice invece che in uno degli ambiti più importanti della vita, cioè quello sessuale, c'è una sproporzione di opportunità che vede la donna nettamente avvantaggiata rispetto all'uomo. Cosa comporta in pratica questo fenomeno? Penso si possa intuire facilmente:


la maggior parte dei ragazzi in chat è praticamente invisibile. Le ragazze possono organizzare appuntamenti a scopo sessuale con estrema facilità e con gli stalloni che più preferiscono.


Guardate ad esempio il grafico pubblicato su reddit da una 23enne che presenta il suo resoconto di 13 mesi su Tinder, durante i quali ha passato in rassegna oltre 30 mila profili. Solo il 12% dei maschi ha passato la scrematura estetica; di questi il 67% ha ricambiato il match e con circa la metà è iniziata una conversazione. Alla fine la ragazza è andata all'appuntamento solamente con 5 di loro, il che significa lo 0,016% sul totale di tutti i profili che in quell'anno le sono passati davanti agli occhi. Crudo, nevvero?

Il grafico di Reddit

Timmermans e Courtois (2018), nel loro studio su alcuni utilizzatori di Tinder, affermano che in media le donne hanno più del doppio degli incontri sessuali degli uomini e probabilmente il dato è sottostimato se si considera che la donna in genere tende a dichiarare meno partner sessuali di quelli avuti in realtà. Se poi considerassimo non solo gli incontri a puro scopo sessuale, ma pure quelli che dal sesso poi si evolvono in relazione a lungo termine, beh, il confronto tra uomo e donna ne uscirebbe ancora più impietoso.


L'Economia di Tinder
Tinder paragonato a diversi Paesi nel Mondo
Tinder paragonato a diversi Paesi nel mondo

In questo blog da sempre utilizzo l'espressione "mercato sessuale" come metafora per definire le relazioni tra uomo e donna. Se ci pensate anche le disuguaglianze che abbiamo appena analizzato e che riguardano Tinder si prestano benissimo a paragoni di tipo economico. In particolare, utilizzando lo stesso canone di misurazione che in genere si adopera per quantificare le disuguaglianze economiche in un dato Paese, ovvero il coefficiente di Gini, possiamo mettere a paragone ricchezza e attrazione in modo tale da avere dei riferimenti più concreti e capire meglio di cosa stiamo parlando.
A tal proposito è interessante questo studio che parte dal fatto che su Tinder l'80 % degli uomini più brutti (i cd. "briciolai") compete per il 22% delle donne più brutte, mentre il 78% delle donne più belle compete per il 20% degli uomini più belli. In base ai like ricevuti l'autore afferma che il coefficiente di Gini per l'economia di Tinder è di 0.58. Ciò lo pone nel 95mo percentile dei Paesi al mondo con maggiore disuguaglianza (vedi grafico in alto).
Considerate che in Italia Ferrero, Del Vecchio e Pessina, i 3 miliardari più ricchi, hanno più denaro dei 6 milioni (10%) di italiani più poveri [Fonte: Il Sole 24 Ore] e il nostro Paese, che è tra quelli in Europa dove c'è maggiore disuguaglianza economica, ha un coefficiente di Gini di "appena" 0.34.

Quali sono quindi le reali opportunità per l'uomo medio? Lo studio afferma che un uomo medio su Tinder ha lo 0.87% di probabilità di ottenere un like dalle donne, risultato che è perfettamente in linea con i calcoli che ho fatto su questo mio vecchio articolo sul rimorchiare in chat. Chiudo questo passaggio proponendovi un programmino per scoprire qual è il vostro valore attrattivo. Dovete inserire i match ottenuti e vi verrà detto se siete dei Berlusconi o dei barboni della figa. Fatemi sapere nei commenti.


like% (0-100)    
   Submit   





"Ma Tinder non è la Vita Reale"

"Ok Red, tutto chiaro, su Tinder è difficilissimo rimorchiare per l'uomo medio e facilissimo per la donna media. Ma Tinder non è la vita reale!".
So già che arriverà questa obiezione, quindi tanto vale anticipare la risposta. Siamo d'accordo che le app di incontri non sono la vita reale e che certamente dal vivo le cose per l'uomo medio non sono così disastrose. Io stesso in chat non becco quasi nulla, mentre dal vivo la strada è molto meno irta di ostacoli. Vi invito però a riflettere su questi dati di fatto:

1) Attualmente la rete è ormai diventata il principale luogo di incontri. Secondo la Stanford (2019) quasi il 40% delle coppie si è conosciuto online e in futuro la percentuale è destinata ad aumentare.

sondaggio sul nostro gruppo facebook

2) Le persone che stanno in rete sono né più né meno che quelle che si incontrano tutti i giorni. La vita reale e quella virtuale non sono poi così separate come si può pensare e i pretendenti dai quali una ragazza riceve proposte online entrano in competizione con quelli che lei incontra ogni giorno.
Pensate forse che tutti i feedback positivi che una ragazza riceve in internet non abbiano alcun effetto sulla sua vita reale e che lei continui a selezionare i tipi che conosce all'Università o alle feste come avrebbe fatto in assenza di social e app di incontri? Non contateci.

3) I comportamenti umani in rete rimangono inalterati. Anzi, da un certo punto di vista sono addirittura più genuini perché le persone su internet interagiscono attraverso il filtro dello schermo e la barriera virtuale toglie le inibizioni e permette loro di mostrarsi per come sono veramente senza i freni delle convenzioni sociali. I rapporti online finiscono per essere più istintivi e meno ipocriti.

Le esperienze virtuali quindi vanno di pari passo con quelle che possiamo vivere uscendo di casa e incontrando gli altri faccia a faccia. Il virtuale si può benissimo ritenere una cartina al tornasole del reale.

Dobbiamo prendere atto che i social e le app di incontri hanno fatto scoppiare una rivoluzione senza precedenti nel mondo delle relazioni fra i sessi.
A patire maggiormente questo cambiamento sono stati gli uomini con il valore di mercato più basso, che sono negli anni sprofondati sempre di più nell'anonimato. Le donne e gli uomini di maggior valore stanno invece vivendo l'epoca migliore di sempre in quanto a opportunità sessuali e per questo devono anche ringraziare Justin Mateen e Whitney Wolfe.

A proposito, lo sapete che ne è stato della nostra amica Whitney? Dopo la bufera delle molestie si è intascata come risarcimento un bel milioncino di dollari e diverse quote della società. Ha lasciato la compagnia e ne ha creata per conto proprio una nuova di nome Bumble, caratterizzata dal fatto di dare solo alle donne la possibilità di fare il primo passo.
Il Time nel 2018 l'ha inserita nella lista delle 100 persone più influenti dell'anno con la seguente motivazione: "una donna che si è rifiutata di essere silenziata dagli uomini".
Esatto ragazzi, l'artefice di un meccanismo che ha tolto la parola a milioni di uomini, spersonalizzandoli e definendo la loro identità esclusivamente in base alla loro immagine in miniatura, in questa società surreale e distopica è riuscita persino a farsi passare come una paladina nella lotta delle donne contro l'oppressione patriarcale.
Bumble del resto è dichiaratamente femminista e la creatrice la definisce come "La prima app dove le donne hanno il 100% del potere". A quanto pare il 99.9 % non era abbastanza.

Articolo del Redpillatore
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dotar-sojat

Spera nel meglio, aspettati il peggio

johann

citazione:
i comportamenti umani in rete rimangono inalterati. Anzi, da un certo punto di vista sono addirittura più genuini perché le persone su internet interagiscono attraverso il filtro dello schermo e la barriera virtuale toglie le inibizioni e permette loro di mostrarsi per come sono veramente senza i freni delle convenzioni sociali. I rapporti online finiscono per essere più istintivi e meno ipocriti.

Negativo!  ....articolo a parte,  su questo specifico assunto non sono per niente d'accordo
non ho idea  quale possa essere questo  "certo punto di vista"  penso invece che (purtroppo) esso non possa esistere proprio  oggi non vedo tra la gente alcuna eccezione al più grave fenomeno di spersonalizzazione di estraniazione e di alienazione che l'uomo abbia mai inflitto a se stesso.

avete presente il detto metterci la faccia!  Beh!  E proprio questo il problema,  grazie (si fa per dire) ai social-media oggi nessuno si sente più obbligato a "metterci la faccia" su niente   anzi   in un clima culturale dove l'influenza del virtuale e della finzione mediatica cinematografica, e televisiva, sta dissolvendo la stessa percezione del confine che separa la realtà' dalla sua interpretazione e rappresentazione  c'è in atto un tale fenomeno di virtualizzazione dei rapporti sociali che il "fac simile" dell'umanoide moderno sta praticamente abdicando da se stesso misconoscendo del tutto la sua stessa realtà oggettiva:
direi che nel panorama delle malattie sociali questa e forse la peggiore, una  psicosi collettiva di evasione dalla realtà' di rifiuto del contingente che si inserisce a pieno titolo nella relativizzazione spinta della mefistofelica cultura dominante progressista 

se ci pensiamo,  tutti gli status simbol, il relativo Merchandising,  lo stesso concetto allargato di moda  sono tutti finalizzati proprio a permettere di generare nella gente una falsa e idealizzata percezione di se che porti l'io oggettivo a essere sostituito con un io soggettivo   quando si parla di processo di effemminizzazione della società si intende tra l'altro  anche questo:  in questo mondo dove tutto e  vanità  superficialità e  materialità  sta passando l'idea che sia necessario "vestire" anche la nudità del proprio vero essere   perché anteporre la sincerità' la genuinità l'autenticità' d'animo che un tempo qualificavano la buona fede,  l'onesta, e la  nobiltà' d'intenti,   oggi e scambiato per debolezza  per immaturità'   per ingenuità'   tutte cose che se ti va bene ti fruttano l'indifferenza altrui ma se ti va male ogni sorta di spietata strumentalizzazione ai tuoi danni  (quanti maschi sono passati per queste forche caudine!?)

quindi, se non altro per autodifesa oggi il paradigma comportamentale comanda di  <fingere>  la verità' di se stessi  in altre parole la verità deve sempre rimanere celata dietro alla sua interpretazione soggettiva
per come la vedo io nei rapporti interpersonali la società odierna è la rappresentazione di una colossale farsesca messa in scena dove ognuno recita mascherato e sulla difensiva il copione di se stesso  e la cosa e tanto più kafkiana se si pensa che facendolo tutti così  nessuno ormai crede più a niente e nessuno   perché è convinto che in ogni cosa c'e' sotto la fregatura del doppio fine

al netto di un mare di retorica "buonista" abbiamo a che fare con un colossale trend che sta portando alla sostanziale deresponsabilizzazione sociale di massa dove nessuno vuole più prendersi i "rischi" di contrarre vincoli di nessun genere, figuriamoci quelli affettivi  tuttavia se da un lato sono sempre di meno coloro che comunque sono consapevoli di queste cose  duole ammettere che l'uso e abuso dei social stanno producendo dei cambiamenti nella stessa tenuta della capacita di socializzare veramente da parte dell'essere umano tipo  e il risultato è tutta una nuova "genia cibernetica" (ahimè! specie maschile) dal pollice compulsivo  che sembra  non conoscere altro modo di questo per relazionarsi con il mondo   
una umanità dalla consistenza caratteriale e identitaria di un'ameba che fluttua lasciandosi trascinare e plasmare dalla corrente dell'interspazio  una umanità prodotta dal sistema per fungere da consumatore/vittima del sistema stesso 

tutto il business che gira intorno allo spettegolare social,  al porno,  ai siti di incontri ecc   e' in fondo la cifra di tutto il mercimonio che oggi si consuma sulla "merce" uomo,  mercimonio che essendo a "modello" femminile  massimizza i suoi nefasti effetti principalmente sulla metà maschile del mondo
se si vuole la prova del 9 di queste cose,  basta correre con il pensiero allo stato dei rapporti di coppia al giorno d'oggi:  tanti si formano e tanti scoppiano in un rapporto che galoppa prossimo verso l'1a1  e questo proprio perché il vivere in coppia significa dover uscire dal guscio della propria ipocrita mascheratura e rivelarsi per quello che si è veramente   in questo senso la verità spaventosa e' che nella società' attuale stanno saltando tutti i rapporti sociali a cominciare da quelli sentimentali (vedi esplosione dei single, crisi della famiglia, contraccezione, aborto, ecc)  la relazione tra i sessi "emancipata" da ogni retaggio morale e etico  si e' rinselvatichita completamente e oggi e' ritornata alle sue primordiali dinamiche animalesche,  alla legge della giungla dove dominano solo le pulsioni e gli istinti più bassi dettati dalla sola carnalità della natura umana

ovvio a tutti che in questo diciamo..."ambiente"  le femmine avranno sempre buon gioco a esercitare il loro ricatto sessuale e a dominare ogni situazione che riguardi l'ambito delle relazioni umane  quindi  quando  anche in questo  si può vedere il sorgere della nuova era del matriarcato oppressore,  e bene convincersi che a mali estremi occorre quasi sempre opporre estremi rimedi:  bando alle ciance (alla stasi) questo significa nel passare senza indugio a propagandare e studiare ogni modo possibile che porti allo sganciamento psicologico totale del mondo maschile rispetto a quello femminile 
Un uomo che è un uomo DEVE credere in qualcosa (dal film: il mio nome è nessuno)

Finnegan

#3
Lo sganciamento psicologico non basta, se le femmine sontinuano a comportarsi così, avremo solo una pandemia di gattare prima dell'estinzione del popolo italiano.
I rapporti di coppia saltano perché a dispetto delle apparenze viviamo in una giungla dove l'altro conta solo come pollo da spennare.
Tinder non è certo un sito di "relazioni", ma di consumo carnale di esseri umani finito il quale tutte di nuovo a dormire col loro cane.
L'umanità in special modo femminile è regredita allo stadio infraumano: laddove gli uomini scivolano "solamente" verso il mondo animale, teso unicamente a soddisfare i suoi istinti, le donne assumono senza rimorso alcuno il ruolo di belve che la società consente loro.
E' un ambiente tossico del tutto inadatto a costruire e soprattutto mantenere relazioni umane, sarebbe come coltivare la terra nel deserto.
Le poche famiglie che si formano ancora (quando durano e quando non sono matrimoni combinati che, ci si creda o no esistono ancora) nascono in ambienti sociali privilegiati e nettamente allineati col potere: raccomandati Rai, giornalisti, ricercatori universitari (di solito lasciano la prima moglie per sposare un'assistente), dirigenti nel parastato o in multinazionali ecc..
Persino il fondatore di un noto partito "della famiglia" è un fake: dopo anni di militanza PD alle spalle si è riciclato come "cattolico", cambiando con l'occasione anche moglie sposandosi in seconde nozze a... Las Vegas.
E' tutta una farsa, anzi propaganda che come in ogni dittatura che si rispetti serve a celare l'orrore.
Come in Corea del Nord, in cui case di cartone (e i favoriti del Partito additati a mo' di beffa a modello per le masse) nascondono al visitatore un popolo allo stremo, scintillanti centri commerciali e coppie "glamour" sui media celano povertà, disoccupazione, oppressione, emarginazione, violenza agita in casa e nei tribunali a danno prevalentemente della popolazione maschile.
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dotar-sojat

Sarebbe interessante uno studio simile su un sito di incontri lgbt, per sapere se le donne sono altrettanto selettive nei confronti del loro stesso sesso, considerando che la maggior parte delle lesbiche sono mascoline da 6 o meno (quelle da 7 in su si vedono solo nei porno)
Spera nel meglio, aspettati il peggio

Padano74

I risultati degli studi di Brecht Neyt 2019 e Tyson 2016 sono sostanzialmente convergenti: il rapporto tra il 61.9% e il 4.5% dei like dei due sessi è 13.8, molto vicino al 15.4 del secondo.

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