Il VERO discorso di fine anno

Aperto da Finnegan, 31 Dicembre 2022, 01:20:03 PM

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Finnegan

In queste ultime ore che segnano la conclusione dell'anno civile, ognuno di noi si appresta a prendere parte alle solenni funzioni con cui la Chiesa eleva alla Maestà divina le lodi di ringraziamento del Te Deum.
Te Deum laudamus: te Dominum confitemur. Noi ti lodiamo, o Dio: noi ti professiamo Signore. In quel plurale si percepisce la voce augusta della Sposa dell'Agnello, ornata dei preziosi monili dei Sacramenti e delle gemme più preziose della sua corona regale: l'augustissimo Sacramento dell'Altare, il Sacrosanto Sacrificio della Messa e l'Ordine Sacerdotale. Ed è dinanzi al Santissimo Sacramento che noi tutti, in piedi come si addice ai vincitori con Cristo nel giorno del trionfo, ringraziamo Iddio per l'anno che si chiude.
Guardiamo dunque a ciò per cui dobbiamo rendere grazie alla Santissima Trinità.
Ringraziamo il Signore Iddio per averci puniti delle nostre tiepidezze, dei nostri silenzi, della nostra inclinazione al compromesso, delle nostre ipocrisie, del nostro cedere allo spirito del mondo e agli errori delle ideologie dominanti. Sono stati questi peccati e queste mancanze a consentire che nel mondo civile prosperassero coloro che oggi ci impongono la tirannide del Nuovo Ordine Mondiale, e che nel mondo ecclesiastico prevalessero quanti oggi scomunicano un sacerdote pro-life e promuovono scandalosamente prelati e chierici corrotti ed eretici.
Che nel mondo civile la democrazia si trasformasse in apostasia delle Nazioni e in eccidio crudele degli innocenti.
Che nel corpo ecclesiale il Concilio Vaticano II introducesse i principi della Rivoluzione nella Chiesa, come leva eversiva per distruggerla dall'interno.
Che nel mondo civile si incoraggi il peccato e il vizio, mentre l'onestà, l'integrità, la morale cristiana sono derise e calpestate, se non criminalizzate.
Che nel mondo ecclesiastico si perseguitino i fedeli e i chierici che chiedono di professare la Fede cattolica e di celebrarla nel Rito apostolico, mentre il Sinedrio vaticano rende culto a un idolo infernale sulla tomba del Principe degli Apostoli.
Che nel mondo civile ed ecclesiastico – significativamente alleati – si sia imposto il marchio sanitario della Bestia a miliardi di persone, in nome di un delirante piano di controllo globale della popolazione e usando come pretesto una malattia rivelatasi curabile e non mortale solo dopo che la proibizione delle terapie appropriate aveva provocato un numero di morti sufficiente per terrorizzare le masse.
Che si spacci impunemente una operazione pianificata da lunga data dalla NATO come guerra contro un invasore per distruggere l'economia delle Nazioni occidentali, mentre è evidente che la crisi ucraina è strumentale alla realizzazione del Great Reset né più né meno della Covid-19, oltre a far comodo a Joe Biden per nascondere le prove della corruzione della sua famiglia e della presenza di biolaboratori legati al Pentagono.
Che nelle Istituzioni civili ed ecclesiastiche la ricattabilità dei loro funzionari aumenti con l'ascendere della loro carriera, e che nessun cittadino, nessun fedele pretenda che i corrotti e i pervertiti ne siano allontanati e perseguiti.
Ciò a cui assistiamo oggi è l'esito inevitabile di una serie di piccoli passi, ciascuno dei quali poteva essere impedito se solo avessimo esercitato un minimo di giudizio critico e avessimo levato la voce, se avessimo protestato per difendere i nostri diritti violati da coloro che avrebbero dovuto invece tutelarli per primi. Divorzio, aborto, eutanasia, sodomia, gender, liberalismo di destra o di sinistra, immigrazionismo, cancel culture, globalismo, dittatura sanitaria, ecologismo malthusiano, ecumenismo, sinodalità... Ogni volta, avremmo potuto e dovuto denunciare la minaccia che incombeva, e tuttavia tacevamo, per non apparire complottisti, per non essere bollati come integralisti, per non subire l'ostracismo sociale ed ecclesiale a causa delle nostre idee o della nostra Fede. «Ognuno è libero di fare quello che vuole, se ciò permette anche a me di essere Cattolico e di andare alla Messa in latino», dicono quanti si sono lasciati contaminare dal pensiero liberale. Ma proprio quel «fare ciò che vuole» ha permesso ai manipolatori delle masse di cambiare la società e di renderci stranieri nella nostra Patria, sia essa la Nazione o la Chiesa.
Eppure sapevamo benissimo che il progetto del liberalismo massonico doveva essere combattuto dai Cattolici, seguendo i ripetuti allarmi e le molteplici condanne dei Romani Pontefici. Sapevamo che i liberali accordano la loro tolleranza a tutti, fuorché ai Cattolici, e che il loro peggior nemico è Cristo Re delle Nazioni, perché dove Egli regna i nemici di Dio e del genere umano sono ai ceppi e non ai vertici dei governi. Sapevamo benissimo che la ribellione a Dio nelle cose temporali e in quelle spirituali non può che condurre alla dittatura o all'anarchia, eppure abbiamo lasciato calpestare la Giustizia nei tribunali, i diritti dei lavoratori nelle imprese, impedire le cure negli ospedali, diffondere menzogne sui media, corrompere i costumi dei giovani nelle scuole, contraddire il Magistero dai pulpiti.
Chi sinora ha ricoperto ruoli di autorità lo ha fatto usurpando il potere per lo scopo opposto a quello per cui essa esiste. Come ho detto poc'anzi: ci sentiamo trattati come stranieri, anzi come nemici dello Stato come cittadini e della Chiesa come fedeli, mentre i veri stranieri e i veri nemici dello Stato sono accolti, onorati e obbediti nei loro deliranti progetti "umanitari" e "filantropici". E alcuni di noi, dinanzi a questa operazione di ingegneria sociale e religiosa, hanno rinunciato a combattere, o addirittura si sono schierati con i congiurati, hanno scelto di compiacere i potenti, di assecondare i loro piani eversivi nei Parlamenti, nelle aule delle Istituzioni internazionali, nelle cattedrali e perfino sotto la cupola di San Pietro. Conformismo, pavidità, cortigianeria; con la speranza che il tradimento di oggi con cui schiacciano il prossimo – sia esso un cittadino che chiede governanti onesti o un fedele che chiede pastori santi – possa risparmiarli dalla decimazione successiva. Dimenticano, costoro, che la Rivoluzione divora i propri figli come Saturno, e che nessuno dei complici della prima ora si salva dal patibolo, reale o mediatico.
Il Signore ci è Padre e come Padre ci punisce perché comprendiamo le nostre colpe, ce ne pentiamo e cambiamo vita. Deus, qui culpa offenderis, pœnitentia placaris, dice una preghiera della Quaresima; o Dio, che sei offeso dalla colpa e placato dalla penitenza: c'è la colpa, c'è la Maestà di Dio infinitamente offesa, c'è la necessità di un castigo. Flagella tuæ iracundiæ, quæ pro peccatis nostri meremur, i flagelli del Tuo sdegno, che meritiamo a causa dei nostri peccati. Come tante volte accadde al popolo di Israele.
Benedetto sia dunque questo castigo, che si protrae da oltre due anni, e che è destinato a perdurare se non ci renderemo degni di esserne risparmiati, dando segni di conversione, di pentimento, di espiazione, di riparazione. Benedetto sia questo anno infaustissimo che ci lasciamo alle spalle, durante il quale la farsa pandemica si è mostrata nella sua indole criminale svelando il progetto di morte dell'élite globalista; durante il quale il cinismo spietato degli organismi internazionali si è manifestato nell'ipocrita propaganda in favore di governi tra i più corrotti e asserviti al Great Reset, mostrando di quali menzogne sia capace chi non riconosce il principio trascendente della Verità e si illude di poter cancellare con il transumanesimo l'opera stessa del Creatore, alla cui immagine e somiglianza siamo stati fatti. Benedetta sia la sfrontatezza con cui i tiranni del Nuovo Ordine Mondiale ci hanno mostrato gli orrori che ci aspettano se rimaniamo inerti a subire i loro ricatti sanitari, ambientali, energetici, economici o bellici. Benedetta l'arroganza della setta bergogliana, complice del potere e serva dell'ideologia massonica, che con la sua accondiscendenza verso i malvagi e la sua severità farisaica contro i buoni svela anche ai semplici la propria apostasia, scopre la cancrena dei propri vizi. Come Giobbe, benediciamo il Signore soprattutto nei momenti di tribolazione, perché in quelle prove – anche nelle più ardue e dolorose – dobbiamo vedere l'intervento della Provvidenza, la mano amorevole di Dio che non ci abbandona a noi stessi, finiti ben peggio che a sorvegliare i maiali, come avvenne al figliol prodigo.
Miserere nostri, Domine, miserere nostri. Fiat misericordia tua, Domine, super nos, quemadmodum speravimus in te. Abbi pietà di noi, Signore, abbi pietà di noi. Sia su di noi, Signore, la Tua misericordia, nella misura in cui abbiamo sperato in Te. Abbi pietà dei tuoi figli abbandonati dai loro governanti e dai loro pastori. Abbi pietà di chi, proprio perché non si crogiola nelle false illusioni del secolo ma vive della beata speranza del Tuo santo aiuto, trova in Te la forza di combattere la buona battaglia, sia essa condotta in famiglia, sul posto di lavoro, dai seggi del Parlamento o dalle redazioni di un giornale, dal pulpito di una chiesa di campagna o dalla cella di un convento. Abbi pietà di chi non si rassegna all'instaurazione dell'inferno in terra del Nuovo Ordine Mondiale, né all'apostasia non meno infernale dell'ecumenismo irenista.
E se chiediamo la fine dei flagelli di questo 2022, apprestandoci ad invocare con il Veni, Creator i doni del Paraclito all'inizio del 2023, facciamolo con la fiduciosa umiltà del figliol prodigo: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di esser chiamato tuo figlio (Lc 15, 21). Facciamolo rinnovando la nostra determinazione ad obbedire a Dio piuttosto che agli uomini (At 5, 29), quando gli uomini abusano della propria autorità per offenderLo e disobbedirGli nelle cose temporali e in quelle spirituali.
Il Te Deum è un inno di ringraziamento per la vittoria, un canto di trionfo. Ma questo trionfo non è il trionfo passeggero degli uomini, bensì il trionfo eterno del Figlio di Dio, che ha vinto Satana non con gli eserciti e le schiere angeliche, ma morendo sulla Croce, strumento di ignominia trasformato in vessillo di gloria dal Sangue dell'Agnello. La vittoria di Cristo – Ego vici mundum, io ho vinto il mondo, ci rassicura Nostro Signore (Gv 16, 33) – si compie sulla via trionfale del Calvario, che l'intero Corpo Mistico deve percorrere sino alla passio Ecclesiæ, sull'esempio del divino Redentore, suo Capo. Se non ci uniamo alla Passione di Cristo, non potremo risorgere con Lui e sedere alla Sua destra nella gloria beata del Cielo. Se non combattiamo contro il peccato sotto le insegne di Cristo e della Vergine Santissima, non potremo celebrare il trionfo finale sull'antico Serpente e sui suoi seguaci. Se non ci svegliamo dal torpore e rimaniamo a guardare i manigoldi che si accaniscono sulla Chiesa e sull'umanità per cancellare ogni traccia di Cristo, non abbiamo ragione di ringraziare il Signore cantando il Te Deum, perché saremo rimasti insensibili ai Suoi castighi e ai tanti moniti che Egli si degna di inviarci per spronarci a ricambiare il Suo amore, quell'amore perfetto e infinito che ha portato la Seconda Persona della Santissima Trinità ad incarnarSi per redimerci. A quel punto saremo meritevoli di quell'incubo distopico che i servi del globalismo massonico ci stanno preparando da anni e di cui abbiamo avuto un terrificante anticipo nel recente passato.
Cantiamo dunque questo Te Deum con il cuore rinnovato e con il proposito di testimoniare la nostra fedeltà al Signore, a prescindere dalle nostre capacità e confidando nel Suo santo aiuto, tanto più potente quanto maggiore è la ferocia dell'assalto del Nemico: In te, Domine, speravi: non confundar in æternum.
E così sia.

+ Carlo Maria Viganò, Arcivescovo
31 Dicembre 2022
S. Silvestri Papæ et Confessoris

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Il Conte di Lautréamont

Purtroppo non siamo in grado di fare nulla. Intorno a Viganò ci stanno quei quattro gatti di "Liberi in veritate" di cui anch'io faccio parte. Il nemico si è mosso da tempo, la controffensiva invece ha ancora le idee poco chiare e non ha neanche l'appoggio della Chiesa.

Finnegan

Infatti l'unic acosa che possiamo fare al momento è ritirarci a pregare nelle grotte, perché i cristiani italiani sono in completa impasse (laddove all'estero creano società "parallele" ed indicono manifestazioni di rilievo nazionale)
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27/12/2022 20:27
2022: si chiude un ciclo di tre anni
Categoria: Opinione
Pubblicato: 30 Dicembre 2022
Visite: 36419
Quello che si chiude il 31 dicembre non è il solito anno di 12 mesi, ma un periodo di tempo, compatto e unito, durato ben tre anni. Per la precisione, dal gennaio 2020 (data di "arrivo" del covid nel mondo) ad oggi.

Sono stati tre anni estremamente difficili, e solo le menti più forti ed equilibrate sono riuscite a non perdere del tutto il senso dell'orientamento.

Grazie al panico che è stato creato, sono stati ottenuti risultati che solo 10 anni fa sarebbero stati impensabili:

1 - Sono state obbligate centinaia di milioni di persone ad introdurre nel proprio corpo una sostanza sperimentale, seducendole, da una parte, con l'illusione di una immunità che non c'è mai stata, e ricattandole, dall'altra, con la privazione del diritto al lavoro.

2 – Questi milioni di persone sono state obbligate ad accettare questo ricatto senza che vi fosse una qualunque entità responsabile per eventuali effetti avversi: non sono responsabili le farmaceutiche che producono la sostanza sperimentale, non sono responsabili le agenzie del farmaco che la autorizzano, e non sono certo responsabili i medici che la iniettano. In compenso - colmo della perversione - il cittadino DEVE anche firmare un foglio con il quale si assume, in prima persona, le eventuali responsabilità per il danno subito.

3 - Grazie a questo obbligo – imposto in modo vile e fittizio – sono stati definitivamente demoliti tutti i principi che sancivano l'inviolabilità del corpo umano e il diritto ad un consenso LIBERO e informato (Costituzione italiana, Trattato di Oviedo, Carta dell'Unione Europea, Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo, ecc). Da oggi lo stato è padrone del nostro corpo.

4 - Grazie alla complicità dei massimi leader europei, è stata perpetrata ai danni dei cittadini dell'Unione una truffa colossale: più di 90 miliardi di euro (chiaramente sovrapprezzo) sono stati pagati alla Pfizer per averci fornito un siero senza la minima garanzia sulla sua efficacia, e senza che ci fosse obbligo di rispondere di queste azioni da parte di chiunque nella UE stessa. Le famose "chat" fra Bourla e Von der Leyen non sono mai state rese pubbliche, e i contratti di acquisto stessi rimangono secretati, oppure vengono mostrati solo parzialmente al pubblico, in forma scandalosamente oscurata. E quando lo stesso Bourla si rifiuta sprezzantemente di venire a testimoniare a Bruxelles, e i leader europei "si dimenticano" curiosamente di scandalizzarsi per questo rifiuto, finiscono per denunciare implicitamente la loro collusione con Big Pharma. Dopo lo scandalo Qatargate, che ha rivelato la corruzione per fornire un'immagine migliore di uno staterello del Golfo, si può solo immaginare quanti soldi abbiano investito le case farmaceutiche per corrompere tutti i funzionari europei coinvolti nel processo di approvazione e acquisto dei sieri sperimentali.

5 - I sindacati italiani hanno finalmente gettato la maschera, rivelandosi per essere solo uno strumento in mano del potere: quando a milioni di lavoratori viene impedito di guadagnarsi da vivere se non accettano di vaccinarsi, e i "leader sindacalisti" acconsentono e non protestano contro questo obbrobrio costituzionale, è evidente che costoro siano solo dei miserabili kapò nelle mani del governo. Ricevono stipendi dorati, per tradire i loro stessi compagni che dovrebbero rappresentare.

6 – E' stata sdoganata l'idea di poter discriminare in qualunque momento fra cittadini "buoni" e cittadini "cattivi", in base a criteri del tutto aleatori decisi dal governo volta per volta. Oggi lo strumento si chiama greenpass, domani si chiamerà in un altro modo, ma non importa: ciò che importa è che lo stato abbia sancito il proprio diritto a discriminare il cittadino in base ai suoi comportamenti, violando un altro fra i più sacrosanti principi della costituzione (Art. 3). Questo naturalmente apre le porte a mille abusi che dovremo sopportare in futuro, nei quali o ci assoggetteremo alla volontà dei governi oppure dovremo rinunciare a parte delle nostre libertà. Se non, addirittura, all'indipendenza economica, con la minaccia del blocco dei conti correnti per i cittadini "ribelli".

7 – Lo stato ha stabilito il principio di autoassoluzione, nel momento in cui controlla e determina le sentenze stesse di una corte che lo dovrebbe giudicare. (Il riferimento è alle conclusioni della Corte Costituzionale dello scorso 9 dicembre sull'obbligo vaccinale, di cui attendiamo ancora di leggere la sentenza definitiva). Quando fra i giudici trovi persone che hanno fatto parte dello stesso governo che viene giudicato, è ben difficile parlare ancora di separazione dei poteri.

Tutto quanto sopra è stato possibile grazie alla complicità di 3 categorie di persone: i giornalisti, i medici e la gente normale.

GIORNALISTI – (Fatto salvo per alcune, rarissime eccezioni) sono loro i principali responsabili di questa devastazione civile. Se la classe dei giornalisti si fosse opposta compatta a queste palesi violazioni dei diritti individuali, nulla di ciò che è successo sarebbe potuto accadere. Invece, pavidi e ubbidienti, i giornalisti italiani hanno rinunciato alla loro missione di guardiani del potere, e si sono lasciati usare per validare ogni singola prevaricazione da parte del governo, pur di mantenere il proprio stipendio e il posto di lavoro. Quando un presidente del consiglio pronuncia un anatema come "se non ti vaccini muori", e nessun giornalista osa obiettare, hai chiaramente di fronte una categoria di smidollati che non ha più nulla a che fare con il mestiere che hanno scelto. Quella dei giornalisti è una categoria di lavoratori che ha tradito tutte le altre categorie di lavoratori, per vigliaccheria e interesse personale. Nessun processo revisionista potrà mai allontanare le responsabilità che costoro portano sulle spalle per lo scempio sociale che è derivato dal loro comportamento vile e compiacente. Nessun giornalista potrà mai dire "io non sapevo".

MEDICI – In modo simile, l'intera categoria dei medici (salvo alcune eroiche eccezioni) ha scelto di avallare una campagna di inoculazioni basata su prove scientifiche chiaramente insufficienti, se non assenti del tutto. Hanno venduto ai pazienti una certezza sanitaria che non potevano dare, senza offrire in cambio la minima garanzia personale. E poi ci sono quelli che andavano tutti i giorni in televisione: ogni "virostar" che ha personalmente garantito la sicurezza dei vaccini – senza avere nè i dati scientifici nè l'autorevolezza per farlo - oggi è responsabile per le decine di migliaia di morti e di reazioni avverse gravi che si sono verificate in tutto il paese. E se il silenzio mediatico su questa tragedia permette loro di lavarsi la coscienza, esiste fortunatamente un Tribunale molto più alto che li giudicherà adeguatamente, al momento opportuno. Godetevi le vostre Porsche e le vostre ville al mare, finchè siete in tempo.

GENTE NORMALE – Purtroppo in tutto questo la gente normale, impreparata a discernere un inganno di tale portata, si è lasciata trasportare in una guerra di odio che ha fatto vittime fra i propri concittadini, e fra i loro stessi familiari. Invece di reagire compatti contro gli abusi di potere, la maggioranza della gente si è trasformata in carnefice dei propri simili, diventando docile strumento di chi voleva separarci per poterci meglio controllare. A questa categoria non mi sento di imputare alcuna colpa particolare, perchè loro – a differenza di medici e giornalisti – vivono immersi nell'ignoranza, e sono facile preda della propaganda. Ma non per questo mi rimane una sola goccia di simpatia nei loro confronti.

Questo è il quadro, tragico e deprimente, di quello che è successo negli ultimi tre anni.

Eppure.

Eppure, nonostante questo quadro, io riesco a vedere una nota positiva, estremamente incoraggiante: ci sono svariati milioni di italiani che non hanno ceduto al ricatto, e che hanno tenuto duro sulle proprie posizioni, arrivando in molti casi a perdere il lavoro, pur di non piegarsi. Queste persone hanno perso molte o tutte le amicizia che avevano, e in molti casi hanno visto disintegrarsi i loro legami familiari nell'arco di poche settimane.

Ma non hanno ceduto. Per loro i principi sacrosanti e inviolabili della libertà individuale rimangono tali: sacrosanti, e inviolabili. Per ogni mezzacalza di giornalista che ha tenuto il culo al caldo facendo finta di niente, ci sono mille cittadini che si sono esposti alle intemperie della vita pur di non rinunciare a difendere i valori della dignità umana.

Io non so quantificare con precisione queste persone (5 milioni? 10? 15?) ma so con certezza che sono un numero più che sufficiente da non poter essere sopraffatto in qualunque futura operazione di demolizione sociale – che sia fatta attraverso una nuova "pandemia" oppure tramite altre operazioni simili.

Quelli "che hanno capito" non tornano più indietro. Non puoi riportare nell'ignoranza colui che ha raggiunto una certa consapevolezza. Questi svariati milioni di persone costituiscono ora un blocco assolutamente insormontabile per chi vuole portare a termine l'agenda di deumanizzazione della società.

Sarà una battaglia durissima, perchè il potere non accetta che rimanga una sacca troppo consistente di ribelli al suo interno, e cercherà in tutti i modi di piegarci.

Ma noi ci saremo, uniti e compatti come non mai, perchè non ci unisce una semplice fede momentanea di tipo associativo, ma ci unisce la consapevolezza di essere degli esseri umani dotati di diritti inalienabili, che nessun governo ci ha mai "donato", e nessun governo ci potrà mai togliere.

Veniteci a prendere, se ne avete il coraggio.

Massimo Mazzucco
Spera nel meglio, aspettati il peggio

Finnegan

Grande Massimo. Tutti questi milioni sono ben difficili da chiudere nei campi di quarantena
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