Emirati Arabi, tre costole rotte a italiano perché recita il Rosario

Aperto da Finnegan, 21 Maggio 2019, 10:10:10 AM

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Finnegan

Stavolta non si parla di arretrati Paesi sub-sahariani ma dei "civili" Emirati Arabi meta di innumerevoli turisti. Pare di rivedere (dal vero) un film di qualche anno fa, L'Angolo Rosso, in cui un imprenditore operante all'estero veniva incarcerato con una trappola:

"TORTURATO IN CARCERE NEGLI EMIRATI ARABI PERCHE' CATTOLICO. HANNO VISTO CHE STAVO PREGANDO, MI HANNO BUTTATO IL ROSARIO PER TERRA, CI HANNO SPUTATO SOPRA E DETTO CHE L'UNICO DIO E' ALLAH. MI HANNO ROTTO TRE COSTOLE E DATO SCOSSE ELETTRICHE AI GENITALI. LA MIA VITA E' SALVA GRAZIE A UNA TRASMISSIONE RADIOFONICA". LE PAROLE DI MASSIMO SACCO, IMPRENDITORE APPENA TORNATO IN ITALIA

Da I Lunatici Rai Radio2 https://www.raiplayradio.it/programmi/ilunatici/ 

Massimo Sacco è intervenuto ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del format "I Lunatici", condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, in diretta ogni notte.

L'imprenditore, detenuto per più di un anno negli Emirati Arabi per presunto traffico internazionale di stupefacenti, è rientrato in Italia: "Ringrazio la vostra trasmissione che per prima ha acceso la luce sulla mia storia, e il mio avvocato, Stefania Franchini. I Lunatici di Rai Radio2 sono stati i primi a dar voce alle preoccupazioni di mia figlia. Hanno alzato il velo sulla mia storia. Dopo gli interventi di mia sorella a Rai Radio2 anche altri hanno cominciato a seguire il mio caso. Altrimenti sarei morto lì dentro. Peso 64 chili, ne pesavo 98. Per le torture ricevute ho un testicolo, il sinistro, grande come una mela. Mi hanno fatto delle scosse elettriche sul testicolo sinistro".
Massimo Sacco ha ripercorso le tappe della sua storia: "Lavoravo nell'ambito delle ristrutturazioni. Facevo un ottimo lavoro per dei famosi brand italiani. Allestivo i negozi. Avevo tutta la manovalanza e le forniture dall'Italia. Una maledetta sera sono andato in un club di Dubai Marina. In sei anni non ho mai lasciato la mia compagna Monia. Quella volta, lei faceva il turno di notte, io ero reduce da quaranta giorni di lavoro consecutivo, ero molto stressato. Sono andato a prendere una birra e ho incontrato un altro italiano. Poi si è avvicinato un ragazzo di colore che ci ha offerto cocaina. L'altro italiano che era con me ha provato a portarsi a casa una ragazza conosciuta lì.
Ci è andato a casa ma poi si è scoperto che lei era una spia dell'intelligence di Dubai. Le forze dell'ordine sono entrate a casa sua, e lui mi ha venduto. Ha detto che la cocaina gliela avevo venduta io. Mi sono arrivati a casa, mi hanno pistato come l'uva, senza un mandato, senza niente. Hanno portato via la mia compagna che era in camera da letto, completamente nuda. Volevano che io ammettessi di aver portato la cocaina dall'Italia. Ma non era vero. Da quel momento inizia il mio incubo".
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