Stragisti LGBT e "democratici" di cui non si vuole parlare

Aperto da Finnegan, 8 Giugno 2019, 05:14:22 AM

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Finnegan

Come qualcuno ricorderà, un certo Davide Stasi ha di recente affermato che i forum dei diritti maschili (tra i quali presumibilmente questo) sono covi di violenza e stragisti. Ma ha passato, anche lui, sotto silenzio questa notizia:

Lo stragista transessuale

Maria O. Bruni

Dietro ad ogni strage americana c'è spesso e volentieri un farmaco. In particolare, i propositi di morte sono indotti – ora lo devono scrivere per legge perfino i bugiardini – dagli psicofarmaci inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI).

Era sotto farmaci Adam Lanza, il massacratore di Sandy Hook; prendeva lo Zoloft Andreas Lubitz, il pilota Germanwings che trascinò nel suo suicidio aereo tutti i passeggeri; assumeva sertralina James Holmes, che mitragliò un intero cinema vestito da Joker; erano sotto antidepressivi il duo degli assassini della madre di tutte le stragi liceali, Columbine. La lista è lunga.

Tuttavia l'ultima sparatoria scolastica in Colorado ad inizio mese apre un altro fronte per le stragi farmaceutiche: quello degli ormoni per cambiare sesso.

Devon Erickson, uno studente di 18 anni, liceale, che lavorava come attore in Colorado, è stato identificato dalle autorità come uno dei due tiratori accusati di aver ferito nove studenti in una scuola della contea di Douglas. Uno degli studenti vittime della follia omicida, il diciottenne Kendrick Castillo, è morto eroicamente nell'attacco dopo aver affrontato uno degli assalitori.

In tribunale per la prima volta l'8 maggio, l'accusato Erickson ha scosso i suoi caratteristici capelli viola per dire «no» quando gli è stato chiesto se avesse domande. Sta affrontando più di due dozzine di capi di imputazione. Devon Erickson era un registred democrat: aveva, cioè, la tessera del partito dei Clinton e di Obama. Sui social media Erickson esprimeva odio per alcuni cristiani e condivideva post tipici della sua «bolla di filtraggio»: critiche a Donald Trump e lodi a Barack Obama


«Sapete cosa odio? Tutti questi cristiani che odiano i gay [dove sono i cristiani che odiano i gay?], eppure nella Bibbia, si dice in Deuteronomio 17: 12-13, se qualcuno non fa ciò che il loro sacerdote dice loro di fare, deve morire. Ci sono un sacco di cose pazze del genere», ha scritto in un post su Facebook un paio di anni fa. «Ma tutto ciò con cui se ne escono è "i gay, bleah!"». Nel 2015, il ragazzino ha messo sul suo profilo Facebook il celebre filtro arcobalenato del gay pride.

Di Erickson, estremista di sinistra, giornali e TV hanno parlato poco: troppo dissimile il suo profilo dal lupo solitario – invariabilmente «di destra» – che si rende in genere responsabile di queste stragi, e che diviene immediatamente un argomento valido per chiedere la sospensione del secondo emendamento, e cioè l'assoluta libertà – anzi, secondo la Costituzione Americana, la necessità politica in prevenzione della tirannia – del cittadino americano di armarsi anche con fucili automatici [non sono per la diffusione delle armi].

I media tuttavia il giovane Erickson lo hanno perlomeno mostrato, sorvolando quanto più possibile sull'altro sospetto. Il secondo tiratore accusato è stato identificato come tale Alec McKinney, il quale è però indicato nei registri giudiziari come Maya McKinney.


Una stazione televisiva di Denver riporta che McKinney è una ragazzina transgender. La bambina accusata di tentata strage, cioè, sta sottoponendosi al processo di cosiddetto "transitioning" per acquisire caratteri corporali maschili. L'assassina sui social si presenta già con il nome da maschio, Alec McKinney.

È interessante notare come il giudice non abbia permesso video o foto nell'udienza di McKinney; il giornale locale Denver Post, che ha per primo confermato l'identità della trans accusata, ha riferito che l'avvocato ha detto che McKinney si fa chiamare Alec e usa il pronome «lui». I pronomi, come noto, sono un tema importante per la correttezza politica degli USA nell'era del gender. Ciascuno, quando si presenta, può indicare agli altri i pronomi con cui essere chiamato, compresi quelli plurali (their invece che her, per esempio: «loro» invece che «sua») e in più alcuni pronomi totalmente inventati di recente: per esempio, i pronomi Ze/zir: «Ze is a writer and wrote that book zirself. Those ideas are zirs. I like both zir and zir ideas». Non usare i pronomi richiesti da una persona può essere considerato un illecito.

La McKinney non ha avuto la vita facile. Nata nel 2003, viene, come tante persone con problemi di identità sessuale, da una famiglia dove il padre non è una figura stabile. La storia del padre la riporta il Daily Mail. L'uomo, che ha ammesso di avere problemi di alcol e droga, è stato rimandato nel suo paese natale, il Messico, il 9 dicembre 2010.

L'assenza del padre è un ingrediente costante nello sviluppo di una personalità omosessuale nei maschi; la violenza domestica del padre verso la madre è invece, diceva il compianto terapista esperto di omosessualità Joseph Nicolosi, un "innesco" che può trasformare una bambina in una lesbica.

Alla costellazione famigliare infranta si associa lo squilibrio ormonale in cui probabilmente si trovava Maya McKinney. Era infatti «in transizione», cioè soggetta ad una Transgender hormone therapy del tipo female-to-male (FTM), anche nota come terapia ormonale mascolinizzante.


Lo scopo di questa forma di terapia è di provocare lo sviluppo delle caratteristiche sessuali secondarie del sesso desiderato, come la voce profonda e un modello maschile di distribuzione di peli, grasso e muscoli. I farmaci usati per la terapia FTM includono, principalmente, androgeni (ovvero testosterone) e analoghi del GnRH. Il testosterone, l'ormone maschile per antonomasia – è presente anche nelle donne, ma in misura di 20 volte inferiore – è il vero principe di questo tipo di processi.

In particolare, è bene che il lettore sappia che tutti quei farmaci, proibitissimi, che si chiamano «steroidi», non sono che derivati sintetici di questo ormone. Inciso: anche la pillola per l'aborto chimico RU486, lecita in Italia, è considerabile uno steroide.

Gli steroidi possono avere incredibili quantità di effetti collaterali: perdita di capelli, acne, danni al fegato; alcuni effetti collaterali sono persino contro-intuitivi, come la ginecomastia: a molti culturisti dopati cresce il seno. Questo per effetto del testosterone in eccesso che un enzima secreto dal corpo (per esempio, dal grasso della pancia) trasforma in estrogeni, cioè ormoni femminili.

Uno degli effetti collaterali su cui c'è dibattito è la cosiddetta «rabbia da steroide». Molti, sia tra i body builder che tra i fisiologi, negano la sua esistenza, nonostante le testimonianze in materia oramai siano virali. In pratica, l'uso di steroidi porta il soggetto ad un stato di aggressività accentuata, al punto che la persona sotto steroidi può arrivare alla escandescenza anche solo per un semaforo rosso.

Quando qualche anno fa il formidabile retore Ben Shapiro venne minacciato fisicamente in TV da un trans, non era stupido pensare che la mossa minacciosa («ci dai un taglio adesso, o andrai a casa in un'ambulanza») fosse dovuta ad una alterazione della personalità dovuta a farmaci di «transizione». Qualsiasi sia la direzione, femmina-a-maschio o maschio-a-femmina, lo squilibrio ormonale introdotto dall'uso di steroidi può avere come conseguenza la modifica del comportamento in senso violento.

Quando la polizia arrivò a casa Pistorius, dove il campione sudafricano dalle gambe artificiali aveva ucciso la fidanzata, trovò steroidi anabolizzanti. Nel 2007, il lottatore canadese Chris Benoit strangolò sua moglie e suo figlio per poi impiccarsi. Una varietà di steroidi anabolizzanti gli fu trovata in casa di Benoit insieme ad altri farmaci da prescrizione, quindi la scena è stata preoccupante su tutti i fronti. Nel 2014, Jonathan Koppenhaver, un combattente MMA noto come «War Machine», sequestrò, picchiò e aggredì sessualmente la sua ex fidanzata Christy Mack e il suo amico Corey Thomas. Entrambi hanno sofferto numerose ossa rotte e lacerazioni, scampando di un pelo la morte. È stato rilevato che War Machine utilizzava steroidi.

Queste sopra sono solamente le «celebrità» coinvolte: omicidi per rabbia da steroide sono diffusi presso tutta la popolazione americana.

La domanda che a questo punto ci poniamo è semplice: i farmaci transessualizzanti hanno giocato un ruolo nella trasformazione di Maya McKinney in una stragista? Visto che ormoni per bloccare la pubertà – e quindi violare il profilo ormonale del bambino in crescita – sono stati introdotti in Italia, qualcuno ha considerato i problemi di ordine pubblico che potrebbero sorgere?

Non occorre andare lontano, per capire che tra il transessualismo e i suoi ormoni sintetici e i comportamenti violenti e criminali potrebbe esserci una correlazione. Basterebbe farsi un giro nelle carceri italiane, dove una certa quantità di viados è presente. Le aspiranti «donne», rapinano i clienti, li pestano, magari si uccidono per questioni banali.

L'equilibrio ormonale, e quindi l'equilibrio mentale di un'intera generazione è a rischio, e tutti stanno facendo finta di non accorgersene.

Maria Orsola Bruni
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Riverrun, past Eve and Adam's, from swerve of shore to bend of bay, brings us by a commodius vicus of recirculation back to Howth Castle and Environs

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