Per chi pensa ancora che il mondo LGBT difenda i diritti maschili

Aperto da Finnegan, 25 Dicembre 2019, 01:33:34 PM

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Finnegan

Pubblico questo post perché a leggere ricorrenti interventi su siti maschili, mi pare di dover ogni volta ricominciare da capo.
Ho dedicato infinite ore a spiegare, con una miriade di articoli e studi a sostegno, come il matrimonio omosessuale (per "uguaglianza") apra inevitabilmente la porta all'adozione (altrimenti che uguaglianza è?) e alla fecondazione assistita. Sicuramente a spese del contribuente come già il cambio di sesso.
Se si equiparano le unioni omosessuali a quelle normali il divieto di adozione non può che essere "discriminazione".
E' una logica elementare che diversi attivisti maschili, che non sono intelligenti a singhiozzo, non possono non afferrare.

Vorrei anche che gli uomini aprissero gli occhi sul progressivo bando della maschilità operato dalle femministe e dalle lobby LGBT. Non so quanti hanno letto questo link sulla Spagna che ci precede di poco:

https://www.coscienzamaschile.com/index.php/topic,1441.msg4812.html#msg4812

E questo:

https://www.coscienzamaschile.com/index.php/topic,1002.0.html#new

La maschilità già ora è sospetta e sanzionata come "intolleranza" e altre note etichette che fanno degli uomini delle non-persone.
Impongono il gender nelle scuole (anche quello una "religione", ma non facoltativa) che rovina i giovani maschi: eppure nelle homepage dei siti maschili continuiamo a leggere che i gay sono "alleati", "indispensabili", "discriminati" quando non li vediamo mai a manifestare per l'affido condiviso, per i separati e contro l'adozione omo.
E' un inspiegabile strabismo del pensiero maschile, un "virus cognitivo" che toglie non poca efficacia all'attivismo e rischia anche di farlo implodere se la fusione col pensiero femminista-arcobaleno si consuma.

C'è una porzione del movimento maschile (di gran lunga quella con più mezzi) che ancora non ha manifestato integralmente il suo pensiero: quello per cui gli uomini vedrebbero riconosciuti i loro diritti ritagliandosi un posticino nella galassia arcobaleno, insieme alle femministe e agli altri 35 sessi (già riconosciuti in Australia). Quando lo scopo neanche celato di LGBT e femministe è proprio dissolvere ogni residua cultura maschile nel loro arcobaleno.
E' un pensiero almeno nei fatti vicino ai radicali, spesso citati e osannati in vari spazi maschili, che "sono per i separati" ma, chissà come, ANCHE femministi (non per nulla certi cominciano già a legittimare "femministe non estremiste") e naturalmente pro omo, gender e adozione (molti radicali sono gay e già' sdoganano la pedofilia con tanto di convegni).

Sono fatti e logiche deduzioni che qualsiasi lettore dotato di ragione dovrebbe vedere.
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Finnegan

#1
Data l'urgenza, fatua eppure impellente di parte del mondo maschile di allearsi col mondo femminista-LGBT definito "moderato", anche come improbabile "mossa tattica per confondere il nemico" aggiungo:

Si dà il caso che da un po' di tempo a questa parte, ci sia un attacco congiunto femministe-LGBT contro gli uomini sin dai più alti ivelli istituzionali. Abbiamo organismi sovranazionali e governi di intere nazioni che impongono, con direttive cogenti di negare la maschilità sin dalle giovani generazioni. Ora l'attacco si estende anche agli uomini adulti, con sempre più imponenti campagne sulla maschilità tossica, su programmi di rieducazione a scuola e sul lavoro, sulla riformattazione del personale maschile di grandi aziende in chiave gay-friendly.
Già ora vestirsi ed agire da uomini ed esprimere liberamente la propria opinione è quasi considerato sospetto (v. articoli, festival e spettacoli mediatici), tra non molto sarà reato criticare qualunque ideologia antimaschile. Chi lavora in aziende sa bene quanti rospi debba ingoiare e come spesso debba diventare un cagnolino per non perdere il posto, in ambienti ad alto tasso di estrogeno.
Visto che gli attivisti maschili filo-LGBT predicano di "restare uniti nell'emergenza per combattere", questa è l'emergenza, che non riguarda solo i separati ma tutti noi e i nostri figli.

In questo contesto assurdo, in cui l'uomo è considerato un errore di natura, un momentaneo disaccordo tra elementi marginali del mondo femminista non cambia assolutamente nulla, come non cambiano nulla i litigi interni a un partito femminista, che ci sta portando al disastro come uomini e come Paese.
C'è un'ala del movimento maschile che attende con ansia un peto del trans di turno per farne un tuono e indurci a improbabili intese.

Inoltre:
- Mai femministe e gay hanno dato, né mai daranno per nessuna ragione qualsivoglia sostegno alla causa maschile
- Mai si è visto un loro impegno concreto, rilevante e verificabile in favore dei diritti maschili che ovviamente ai gay non interessano e che anzi avversano sul piano ideologico (patriarcato, machismo ecc.: chi ha stomaco si veda i loro forum)
- I mondi LGBT e femminista sono alleati dichiarati da sempre
- Anche eventuali litigi interni non mettono in discussione la loro ideologia che sta annientando la maschilità
- E' FALSO che la maggior parte dei gay sia estranea all'ideologia LGBT, sia per il loro spirito di corpo sia per il legame intrinseco tra detta ideologia e il loro stile di vita. Il loro eventuale silenzio è un assenso e qualche opinionista che ururpa i nostri spazi non cambia di una virgola quanto sopra
- Qualsiasi intesa variamente motivata non elude il fatto che la controparte aderisce a questa ideologia e non la rinnegherà certo per farci un favore. Allearsi con questi soggetti sarebbe pura stupidità (o meglio: bieco opportunismo) e avrebbe, per esempio, lo stesso effetto catastrofico di un'alleanza di Salvini con Renzi per battere Zingaretti.
- C'è tutta un'ala del movimento maschile che crede ingenuamente (o per interesse) che potremo veder riconosciuti i nostri diritti appoggiando l'ideologia femminista-arcobaleno che, sempre se non ci comporteremo troppo da maschi tossici, ci lascerà un posticino tra i 35 generi già riconosciuti in alcuni Paesi. E' un errore colossale, come si è visto ai tempi del nazismo in cui ebrei e altre categorie discriminate pensavano inizialmente di potersi integrare "adeguandosi".
- Il lettore che ragioni in base alle idee e non alle casacche o al dialogo pure con la Boldrini, troverà un'inquietante affinità di questa politica con le idee del partito radicale, che a parole e blandamente si occupa di separati, ma nei fatti da sempre si proclama femminista e agisce come tale: prima dando un enorme e incontrollato potere alle donne con divorzio e aborto ad esse resi più facili e favorevoli possibili, poi col sostegno all'ideologia arcobaleno e ormai anche alla pedofilia (chissà cosa diranno certi attivisti quando sarà il momento di sdoganarla). Il tutto condito con lo spregio, condiviso in varia maniera da questi stessi attivisti, della civiltà tramandataci dai nostri padri.
Trovatemi un punto di questo programma su cui i sostenitori di alleanze con femministe e LGBT non siano d'accordo.

Il punto di tutto questo è dove ci porterà gente con idee così ambigue e contraddittorie. Un buon lavoro sui CAV e la "conta dei femminicidi" di per sé non garantisce nulla come si è visto con la miserabile parabola politica di Grillo che stupiva il pubblico con campagne contro l'Euro e le multinazionali ed è finito vassallo del partito al potere.
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Finnegan

Dedicato a chi pensa che gli LGBT siano un'innocua minoranza discriminata, anzi "indispensabili alleati" per i diritti maschili:

Sapete che la Open Society di Georges Soros ha enunciato
"La crisi del coronavirus mostra che è tempo di abolire la famiglia"


Cosa ci dice la pandemia sulla famiglia nucleare e la famiglia privata?

di Sophie Lewis 24 marzo 2020
Scrive la Lewis:

La famiglia dove "il lavoro riproduttivo è così ferramente legato al genere" (sic), alla "proprietà privata fondiaria", alla "genitorialità patriarcale e (spesso) all'istituzione del matrimonio", come "può giovare alla salute? Le persone queer e femminilizzate (trans) non sono certo al sicuro lì".

https://www.opendemocracy.net/en/oureconomy/coronavirus-crisis-shows-its-time-abolish-family/

In un secondo studio, l'organizzazione di Soros spiega:
L'abolizione della famiglia non significa porre fine all'amore e alle cure. Si tratta di estenderlo a tutti

La pandemia mostra come dobbiamo ripensare le cure al di là delle strutture familiari obsolete e inadeguate e dei lavoratori precari.

Sophie Silverstein 24 aprile 2020

dove si legge:

"La famiglia nucleare è costruita sull'intersezione di razzismo, sessismo e omofobia . [...] Difendere la "famiglia monogama, eterosessuale, con molti figli" non è un atto neutrale di difesa del diritto a una casa sicura e accogliente, ma è spesso legato ad altri obiettivi politici conservatori". [Che ne dite, la facciamo un'alleanza con gli "indispensabili LGBT" per appoggiare il matrimonio omosessuale]?

https://www.opendemocracy.net/en/oureconomy/family-abolition-isnt-about-ending-love-and-care-its-about-extending-it-to-everyone/
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