Kali Yuga, iconografia dell'era del femminismo (e della distruzione)

Aperto da Salar, 5 Marzo 2018, 06:04:12 AM

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Salar

Che l'India sia oramai braccata dal femminismo è oramai noto.
Mi chiedo se anche l'India abbia anche lei come l'occidente una sorta di predisposizione culturale al femminismo.
Ma non è su questo che voglio soffermarmi,quello che mi ha fatto riflettere è questa immagine,dove Kali la dea che incarna l'aspetto negativo della femminilità,calpesta Shiva,divinità maschile e solare di cui peraltro è anche moglie.



Quest'immagine è quantomeno singolare per la quantità di simboli che contiene.
Io sono un amante della semeiotica e dell'analisi dei simboli.
Innanzitutto Shiva è calpestato NEL SONNO,il che ci rimanda proprio alla condizione maschile dei giorni nostri,in cui l'uomo giace in uno strano sonno di inconsapevolezza.
Poi il serpente che si trova su Shiva simbolo dell'energia sessuale che funge da sigillo di questo dominio.
E infine la ben nota collana di teste umane recise,da notare:esclusivamente maschili.
Il Kali Yuga è l'era del dominio della donna oscura,tramite essa si raggiunge la distruzione del mondo,ma come?
Certo in primo luogo con la guerra (le teste recise),ma è un altro l'aspetto più inquietante della dea.
Nella mitologia induista Kali uccide il ''demone'' Raktabija,che letteralmente significa ''sangue-seme''.
Un allusione al crollo della demografia,della fertilità maschile e una morte lenta,più che per morte violenta,per la mancanza rigenerativa delle nascite,del seme ovvero della fecondità e della riproduzione.
Tutti immaginano una fine del mondo violenta,ma sembra che il mondo terminerà per mancanza di nascite.
Un mondo ipertrofico e intatto,ma vuoto.

Finnegan

Da tempo immemore il genere umano, dalla Bibbia ai Vedanta ad Aristofane è consapevole di quel che succede consegnando il mondo nelle mani di una femminilità selvaggia.
Tutte le civiltà si reggono con un equilibrio tra i sessi, quando questo si rompe è la decadenza (la descrizione del Kali Youga calza a pennello col presente).

"Un allusione al crollo della demografia,della fertilità maschile e una morte lenta,più che per morte violenta,per la mancanza rigenerativa delle nascite,del seme ovvero della fecondità e della riproduzione."

Ricordo una visita al Beaubourg in cui erano esposte opere di titanici impianti metropolitani, che funzionavano da soli senza presenza umana.
Eliot (i poeti anticipano sempre il futuro) scrisse che il mondo non sarebbe finito con uno schianto, ma con un piagnisteo. Oggi è diventato l'attività principale dell'asilo globale.
Nella cultura popolare, si veda anche il film Serenity che parla di un'estinzione silenziosa conseguita a tecniche sociali per ottenere la pace mondiale, gettando il genere umano nell'apatia e nell'indolenza e privandolo quindi di entusiasmo e vitalità.

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