Stasi esce di scena ma il Muro è ancora in piedi. Che lezione ne trarremo?

Aperto da Finnegan, 1 Gennaio 2020, 11:35:13 AM

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Finnegan

L'uscita di scena di Stasi non giunge come una sorpresa. Era nell'aria, non tanto per gli inqualificabili colpi bassi di Repubblica che mi trovano solidale con lui, quanto per lo scontato scarso seguito delle sue iniziative.
Mai e per nessuna ragione si deve colpire una persona sui mezzi di sussistenza suoi e dei suoi cari, è un gesto da regime sovietico indegno di un Paese civile.

Non rimpiango però Stasi come compagno di strada. Sia per l'ambiguità se non la mendacia del suo messaggio, che per la protervia con cui ha trattato, per primo, gente che lo sosteneva. Come dimostrato dal fatto che sin dai primi tempi, su Facebook dove cercavo di appoggiare le sue iniziative già non lo poteva vedere nessuno.

Né mi faccio incantare, come spero non troppi negli spazi maschili, dalla retorica del paladino solitario e inascoltato contro tutti. Stasi è sempre stato legato ad apparati di potere e ha più volte tentato la carriera politica sotto varie bandiere. Ignoro se questi apparati fossero solo i partiti politici in cui era ghost writer e in cui ha tentato di scalare la cima.
Per cui l'ostracismo che ha lamentato e la cui reale portata è ancora da accertare, lo vedo più come un regolamento di conti tra due espressioni dello stesso potere, anche se teoricamente in campi opposti.
Lo fa più che sospettare il suo genuflettersi di fronte alle femministe non estremiste, l'aderire alla loro narrativa sulla "grande maggioranza delle donne" che collaborano con gli uomini, le ripetute lisciate di pelo alla lobby femminista-LGBT su matrimonio (e quindi adozione) gay.
Ha un bel parlare di nemici e cadaveri nel suo consueto stile che rimanda più alla punta dello Stivale che alla natia Liguria: è lui il primo nemico e quaquaraquà di se stesso.
Troppo comodo rifugiarsi dietro fronde e divisioni quando non sai unire, troppo facile accusare l'indifferenza altrui quando con studiata ambiguità proponi il nulla.

Credo però che sfuggirà la lezione più importante di questa vicenda: Stasi ha fatto fiasco perché il suo pensiero debole (anzi deliberatamente nullo) non ha convinto nessuno. Con buona pace delle sue comode critiche all'indolenza maschile.
Non si può coagulare il fronte maschile con bandiere arcobaleno (ce n'era proprio bisogno?) e inchini da cavalier servente a donne che non lo meritano. Non si può fare appello all'identità maschile e a valori umani e familiari negandoli il giorno dopo.

Se i movimenti maschili non decollano è perché sono prigionieri del Muro del nichilismo femmineo di massa che sta sbriciolando questo Paese: consumismo, disimpegno, divorzio e aborto facili, in cosa ci differenziamo noi uomini dal Partito Radicale Femminista di massa?
Lo sappiano o no, gli uomini incarnano un modello diverso, per questo sono discriminati non a causa di una banda di vetero-femministe e per questo non otterranno mai nulla senza mettere interamente in discussione i non-valori di questa società.

Per me la vicenda Stasi è chiusa, con buona coscienza perché ho agito senza animosità nei confronti della persona e per la verità nella causa maschile, senza la quale non si avanza di un passo. Spero che chi verrà dopo di lui avrà idee più chiare. E più sincere.
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Finnegan

Dice la sua oggi anche il suo fido collaboratore Giuseppe Augello. In pieno stile Stasi (quella della DDR) parte il j'accuse dei consueti (e non precisati) "nemici interni" e sabotatori per giustificare il collasso del regime dovuto a ben altre cause (come ha detto Stasi stesso).
Non una parola sullo scarsissimo interesse suscitato dalle iniziative di Stasi, che l'interessato stesso ha avuto il coraggio di ammettere essere la prima causa della sospensione del blog.
Poiché Augello omette di dire (in pieno stile Stasi) chi siano questi nemici del popolo mi limiterò a commentare quel che ha scritto:

[...] sotto il fuoco di fila di chi, accecato dalla brama di potere e denaro, ha interesse solo a distruggere l'idea stessa di famiglia [...]

Di quale famiglia parla il sig. Augello? Chi si è pronunciato (anche su mia richiesta altrimenti non ve lo diceva) apertamente a favore dei "diritti degli omosessuali" e del "matrimonio" omosessuale e conseguente adozione?

[...] cui l'ideologia della sparizione del genere, del ruolo, e della famiglia, cinicamente assunta a bandiera di guerra delle forze del male

Può il sig. Augello spiegare in cosa il supporto del blog alle istanze LGBT, assunto a sua bandiera di guerra, non contribuisca alla sparizione dell'idea di genere?

ma anche di ominicchi opportunisti al seguito, nel loro ruolo politico e giornalistico

Cos'a di altruistico l'aperto sostegno a ominicchi LGBT nei commenti e la menzione del solo spazio maschile da cui tali LGBT provenivano? Soprattutto, cos'ha di altruistico il tentativo di sfruttare l'immagine di un'attivista anti-gender come Frezza (che ha opportunamente dato forfait) malgrado la scelta di campo opposta del suo blog? Chi è l'ominicchio sig. Augello?

[...] Prigionieri di una arcaica cultura cavalleresca da "dolce stil novo" e protesi nella figura dell'uccisore di draghi e mostri che rapiscono fanciulle vergini, preferirebbero immolarsi come difensori della donna a tutti i costi

Sig. Augello, è al corrente di questo articolo di Stasi, apparso sul blog dove lei stesso scrive?

"[...]le donne non operano secondo i dettami femministi. E il più delle volte, quando gli capita di incocciare in una predicazione femminista più esplicita, inorridiscono. La maggioranza delle donne non si sente a disagio nel proprio ruolo, conosce le proprie eccellenze e i propri limiti, sa sfruttare le prime e cerca di compensare i secondi. E non odia gli uomini, non considera ogni atto sessuale uno stupro, né il corteggiamento come una molestia o manifestazione di oppressione sessuale. Interpreta la relazione con il proprio compagno in modo tendenzialmente costruttivo e cooperativo, dove ognuno dà un contributo al benessere della coppia :doh: :rofl1: , e l'idea degli stereotipi non la sfiora minimamente.


Una schiacciante maggioranza di donne continua a sognare un matrimonio d'amore, :sleep: una famiglia stabile :muro: e moderna, :wacko: dei figli, un lavoro soddisfacente e commisurato al merito  :unknown: e agli sforzi formativi :flag1:
Per quanto numerose, le coppie che si separano, con tutte le anomalie connesse, sono meno di quelle che restano insieme lealmente, costruttivamente e con amore."



Continua Augello:
si trastullano di giochi di potere sulla pelle di famiglie e nuovi nati

Sig. Augello, come definirebbe le spregiudicate operazioni comunicative di Stasi che deplora il gender a parole e difende coi fatti "diritti" che al gender aprono la porta? Cosa sono se non "giochi di potere sulla pelle di famiglie e nuovi nati"?

[...] la stanchezza di affrontare inafferrabili mulini a vento

Qui do ragione ad Augello: basta coi mulini a vento e domandatevi perché il vuoto celato dietro la scaltra ambiguità delle vostre parole non ha mobilitato le masse a "votare" per voi.
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johann

Cosi stasi e diventato notizia di se stesso,  :P ammesso che il suo sia un vero epilogo che lezione trarre dalla sua vicenda?
senza mancare di rispetto a Davide , direi quasi niente dal punto di vista umano  quasi tutto dal punto di vista maschile

secondo me un po' tutto dipende da quale piano o livello ci si posiziona per analizzare le cose  se si rimane nel "micro"  allora si fanno le solite valutazioni:
-vogliamo incaponirci nel volerlo etichettare politicamente?  bene allora eccoci puntualmente fossilizzati nel cul de sac destra / sinistra, 
-vogliamo "martirizzarlo" sull'altare dei diritti civili?  non andremmo oltre la loro attuale declinazione: ottenere privilegi "su misura" a proprio uso e consumo,
-vogliamo considerarlo un "freeland intellettuale"?  di questi tempi ci costringerebbe a pensare che lo sarebbe anche per i fondamentali che precedono e provocano le cause di cui tanto si fa paladino 
qualche volta e sbagliato annacquare il proprio parere nella scappatoia dei "massimi sistemi" o nel buco nero del secolarismo relativizzato   lo so!  pero!     in questo caso è proprio quello che bisognerebbe fare,  e cioè sforzarsi di individuare il quadro d'insieme, il complesso della "posta in gioco" solo cosi si può avere una qualche probabilità di individuare un bandolo di verità in tutta questa vicenda

che questa vicenda abbia assunto sfumature molto più ampie dei confini dello "stasi pensiero" lo prova il fatto che alla fine ha fatto abbaiare il "cane da guardia" del sistema:  il giornale-inquisitore <repubblica>  che come sappiamo è investito del "sacro" compito di "tenere il punto" e disciplinare il "democratico" indottrinamento culturale delle masse,
a prescindere dal fatto che finirci sulle sue pagine significa quasi sempre o "palcoscenico" o "patibolo", il fatto stesso che si sia incomodato con il suo "altolocato" intervento non può che significare che oggi esistono dei "livelli di guardia culturali" che a seconda delle idee professate si possono o non si possono superare 
due "grani" di civiltà illuminista per "introdurre" il regime ideologico difeso dai pretoriani di repubblica:
Quando chiesero a J.J. Rousseau se egli veramente pensasse che fosse esistito uno "stato di natura" in cui l'uomo, senza peccato originale e quindi naturalmente buono, fosse vissuto felice, egli rispose semplicemente: "non mi interessa se vi sia mai stato nella realta'. Dico solo che questo e cio che sarebbe giusto essere stato". E quando gli fecero notare che la sua "volonta generale" (tutti d'accordo su tutto in ogni cosa) e semplicemente impossibile, a meno che non si cada in una spaventosa dittatura che tutti obbliga a un pensiero unico generale, egli rispose che cio non gli interessava, l'importante era che lo si pensasse giusto e attuabile
Il guru del 68 michel foucault in "la volontà di sapere" dichiara che uno dei privilegi tipici del potere sovrano sia quello di disporre del diritto di vita o di morte sui suoi sudditi ....nella sua idea di biopolitica l'uomo vivente capace di esistenza politica si trova all'interno di un sistema in cui la sua condizione di essere vivente viene messa in discussione    alias lo stato ha il diritto di stabilire quando una vita e' degna di essere vissuta oppure no
ergo se sulla vita dell'uomo viene fissata una soglia al di la della quale essa cessa di avere valore antropologico morale e giuridico la si può uccidere senza commettere omicidio!

a questo punto una domanda sorge spontanea:  perche a un certo punto stasi e stato visto come una minaccia da questo sistema ?  per i suoi scritti?   Dal suo irriverente e politicamente scorretto blog?    penso di si   ma fino a un certo punto    i suoi contenuti hanno cagionato al massimo un po di fastidio alla "corazzata" dell'establishment ideologico dominante,  fosse stato solo per quello una "grattatina" a suon di cash notorietà e spazi mediatici e il prurito si sarebbe trasformato in "massaggio"  se invece lo hanno silurato e per altre motivazioni evidentemente più generali e strategiche che  precedono e seguono di gran lunga il suo stesso "caso"

dissero lenin e il suo nipotino togliatti ai propri comunisti in erba: non impelagatevi mai con il mondo "confessionale" a discutere sul merito dei principi (specie morali), ne uscireste sconfitti, trascinatelo piuttosto nella PRASSI rivoluzionaria della lotta di classe,  penserà lei a "traghettarli" gradualmente verso la nostra causa, perché costringendoli a pensare come vivono finiranno inevitabilmente col vivere come pensano 
ecco visto che oggi il maistream progressista puo dirsi in sella più che mai  e' vitale per lui una quotidiana e zelante "manutenzione" di questa "funzione ideologica",:  l'opinione pubblica deve essere dissuasa a pensare e a ragionare con la propria testa ma deve reagire alle istanze in una logica di "massa" sempre in modo eterodiretto possibilmente per interposta ideologia
chiamiamola per comodità profilassi ideologico dittatoriale, il suo scopo principale e che sulle questioni (specie quelle morali) la gente attui di getto delle scelte di campo, "binarie" o da una parte o dall'altra   l'importante non e farlo sulla verità dei problemi (si castrerebbe da sola) ma isolare nelle questioni gli amici da osannare e i nemici da linciare cosi da poter  giustificare al meglio la "chiamata alle armi" collettiva in vista dell'ennesima fanatica battaglia ideologica da compiersi   

evidentemente l'ambiguita dello stasi pensiero era tracimata molto oltre la stessa ambiguità dello stasi uomo,  infatti io penso che partendo dai suoi scritti  in forza della sola coerenza logica se stasi  avesse avuto il coraggio di portarli a estrema sintesi si sarebbe visto costretto prima o poi a rimettere in discussione se stesso e certe sue scelte di vita e a fare    si   una scelta di campo culturale   ma anche esistenziale    si capisce allora come  il sistema abbia agito in via preventiva  uno stasi a "tutto tondo" sarebbe diventato molto più "pericoloso" rispetto a quando si limitava a fare il contabile delle efferatezze femministe, in fondo un conto e sollevare indignazione presso l'opinione pubblica (cosa sempre gestibile) altro e mettere in discussione certi fondamentali (cosa che sa troppo di "rivoluzionario")
e per questo che stasi esce di scena che poi lo abbiano veramente indotto a farlo o invece sia stato egli stesso ad anticipare e sgusciare via da una inevitabile autosmentita non si sa

comunque lo stesso vale anche per la q.m.
Vogliamo continuare a guardarla attraverso il microscopio della cronaca spicciola e fare la fine di stasi o provare a elevarci sopra di essa per vedere bene i contorni della cloaca sociale nella quale viviamo e ricominciare col puntare il dito e dare un nome su chi e cosa ci ha ridotti in questo stato
Un uomo che è un uomo DEVE credere in qualcosa (dal film: il mio nome è nessuno)

Finnegan

Per quel che posso capirne, Stasi è uscito di scena principalmente per scarso interesse del pubblico, come ha anche accennato nel suo messaggio di commiato (sempre che non ci sia un ritono in scena ad effetto).
I notabili della questione maschile premono per l'unità a tutti i costi, ossia la prevalenza della prassi sui principi.
Una lezione possiamo trarla, venire a patti col potere LGBT non paga.
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