Legge omofobia: in arrivo il reato di opinione

Aperto da Finnegan, 7 Febbraio 2020, 09:58:48 AM

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Finnegan

Legge omofobia. Tutti la vogliono

La proposta di legge dell'on. Zan sulla cosiddetta omofobia è all'esame in Commissione giustizia. Lunedì scorso si è svolto un incontro presso la sala Refettorio della Camera dei Deputati  per discutere di tale proposta. Molti i commenti positivi su questo disegno di legge.

Tra questi ricordiamo quello di Monica Cirinnà (PD), madrina della legge sulle Unioni civili che così si rivolge a Nicola Zingaretti: «Tantissimi ragazzi, soprattutto da provincie lontane, mi scrivono per dirmi 'io mi sono innamorato del mio compagno di banco ma non posso dirlo a nessuno, ma lo dico a lei senatrice, perché così qualcuno lo sa e può veicolare questa voglia di riconoscimento'. Se sai ascoltare ricevi, i parlamentari dovrebbero utilizzare di più le nostre caselle postali. Noi questa legge Nicola la dobbiamo fare, ci dobbiamo stringere con questa maggioranza. Sui punti dirimenti, importanti, che ci qualificano, come persone che si vogliono occupare della dignità delle persone, dobbiamo essere uniti. Questa legge va fatta, ma va fatta bene. Quando il DDL Scalfarotto arrivò in senato ci guardammo negli occhi per dirci che era stato svuotato. La vita delle persone è dignità, è il poter dire 'io amo Giovanni'. Visto che siamo sempre un po' incerti nel futuro, caro Nicola, evitiamo la seconda lettura, facciamo una bicamerale interna tra noi, con tutti i parlamentari che vogliono questa legge. Accordiamoci su un testo, e quando arriva al Senato si vota. Ma fatemi aggiungere un'altra cosa. Dentro la vita delle persone c'è anche la famiglia, i bambini arcobaleno [un sentito grazie dell'On Cirinnà agli attivisti maschili pro matrimonio omo], che forse non troveranno risposta in questa legge. Ma sono bimbi senza diritti. Non hanno nonni, zii, la condizione dell'asse ereditaria. Proviamo a ricordarci di tutti. Ok la politica dei piccoli passi, ma bisogna mettere mano anche alle grandi partite che tutti i giorni gravitano sulla vita delle persone. E anche una legge sull'omogenitorialità va fatta [che ne dite apriamo un bel "tavolo"?]».

Sulla stessa frequenza d'onda Alessandra Maiorino (M5S): «E' importante che questo provvedimento sia trasversale, sono la prima firmataria di un disegno di legge contro l'omotransfobia presentato mesi fa. Questi temi non dovrebbero avere colore politico, non andrebbero ideologicizzati. La complessità della natura umana, la bellezza di questa complessità che qualcuno vorrebbe ridurre ad un sistema binario [addio maschio e femmina], non si può pensare di ingabbiare l'essere umano in categorie così semplicemente comprensibili. Per altri rassicuranti, per me ingabbianti. Questa legge si prefigge di andare a tutelare quella comunità di persone che non vogliono identificarsi in una semplificazione che rovina la natura umana. E' sotto gli occhi di tutti che questa legge serva, c'è un'assoluta necessità di dare un nome a questo fenomeno. A chi nega l'esistenza di un problema, ho dato loro una superficiale ricerca in rete. È talmente orribile, quel che si può trovare on line in 5 minuti, che basterebbe a convincere tutti che esiste un odio specifico nei confronti delle persone omosessuali [un bell'ergastolo a chi civilmente si oppone a questa legge?]. Questa legge va a identificare questo tipo di reato, che non è un'opinione, ma odio. E l'odio non è un'opinione [tradotto: l'opinione è reato]. Perseguire è un passo necessario. Il nostro testo di legge istituisce anche le case rifugio, centri antiviolenza specifici per le persone LGBT [qualche anima bella vuole dialogare?]. Una realtà necessaria per dimostrare che lo Stato c'è. Dobbiamo recuperare tutti gli anni persi in precedenza, abbiamo il dovere di dare tutto quel che è possibile dare per colmare questa colpevole lacuna. Questo è un treno che non si può perdere. E' ora o chissà quando. Siamo uniti per portare a casa questo risultato. Lo dobbiamo all'Italia e non solo alla comunità LGBT, perché ne va della dignità di questo Paese».

Infine citiamo alcuni passaggi dell'intervento di Nicola Zingaretti (PD), intervento dai toni ovviamente rivoluzionari che apertamente dichiara che occorre ribaltare i valori su cui si è fondata la convivenza civile sin dopo la Seconda guerra mondiale: Prepariamoci a combattere per ottenere il risultato migliore, sapendo che esiste una maggioranza, sapendo che amiamo la democrazia parlamentare, dove servono voti per approvare testi di legge. Ci sono molti contributi legislativi su questo tema. Il PD c'è, ci mette la faccia, vuole andare avanti e spingerà per andare avanti. Ora si apre una stagione di tempi non biblici, di scelte e strategia, con i doverosi passaggi parlamentari. Bisogna aprire una finestra e chiuderla in fretta. Le leggi hanno il merito di intervenire nello specifico di una condizione, e la valenza di questa legge sta in questo tema. Cambia la vita delle persone, se la legge verrà approvata. Ma queste leggi rompono anche muri, aprendo uno spazio politico dove la società può specchiarsi. Una legge contro l'omotransfobia è importante perché assumerà un punto di svolta, l'apertura di una nuova fase. Dobbiamo andare avanti, trovare la massima convergenza possibile, andando ben oltre i confini di una maggioranza. Darsi una tempistica e arrivare fino in fondo. Serve per dimostrare che le cose possono cambiare in meglio, e non in peggio. La legge va approvata perché non c'è dubbio che afferma un principio, ovvero il concetto di mettere prima le persone, che sono individui. Dobbiamo dare sostanza, a tutto questo, mettere al centro della politica la condizione umana. È uno dei fatti concreti che cambia la fiducia delle persone fuori dal palazzo. Passare dagli slogan ai fatti. E' una battaglia che va fatta dentro il Parlamento e dentro la società. Va costruito un consenso nella società, per rendere anche più chiaro chi si batte e chi non si batte. Per non lasciare sole le persone che necessitano di ascolto. Siamo tornati a rimettere in discussione la discriminazione solo per il fatto di esistere. È utile, questa legge, perché viviamo dentro un tempo storico di capovolgimento della scala di valori dentro la quale si è fondata la democrazia repubblicana dal dopoguerra. Viviamo un tempo nel quale abbiamo la percezione fisica, di crisi antropologica, di restrizione degli spazi della sfera dei diritti sociali e civili. Non possiamo solo resistere, ma trovare gli argomenti, le parole, le persone, gli atti, che ci conducano ad una stagione offensiva. Abbiamo vissuto stagioni in cui la parola d'ordine era uguaglianza, valore delle differenze, mentre ora siamo in una stagione di illusione e di proposta politica culturale in cui esiste un individuo che rappresenta il dominio su tutti gli altri. Il populismo lancia un modello, ovvero un uomo e un popolo, è portatore di un'idea di dominio, che porta a una regressione, ad un restringimento degli spazi. Questa è un'urgenza, basta pacche sulle spalle, bisogna rimettere in ordine la scala gerarchica delle priorità. Individuare obiettivi e provare a vincere. Il cuore del problema, del rischio della crisi democratica è anche legato al fatto che si voglia eliminare nel profondo dello stato d'animo degli individui l'idea che è rimasta una speranza che le cose possano cambiare. Bisogna voltare pagine, rischiare tutti, andare avanti, provarci. Questo è uno dei tanti strumenti che ci diamo per provare a risolvere i problemi reali delle persone, parte di una battaglia culturale e politica per dire a questo Paese che sì, le cose non vanno bene, c'è qualcuno che offre visioni del passato, ma c'è anche un'altra alternativa. Difendere le persone da un'odiosa e drammatica escalation offensiva alla dignità delle persone».

Come risposta a tutti questi discorsi retorici si può appuntare, tra le molte considerazioni, che ad oggi qualsiasi persona omosessuale e transessuale è già tutelata efficacemente dal Codice Penale e che, come si può leggere sulla Nuova Bussola Quotidiana, non c'è alcuna emergenza "omofobia", infatti «l'Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori (Oscad, Ministero dell'Interno), nell'ultimo report, ci comunica che in otto anni, dal 10 settembre 2010 al 31 dicembre 2018, il numero di segnalazioni per atti discriminatori a danno di persone omosessuali ammonta a 197 (il 13% del totale) e quello riferito a persone transessuali a 15 (1%). Ossia 26,5 all'anno. Due al mese. [...] Inoltre c'è da osservare che stiamo parlando di segnalazioni: quindi non tutte le segnalazioni corrispondono a veri reati».

https://www.gay.it/attualita/news/legge-contro-omofobia-monica-cirinna-alessandra-maiorino

https://www.gay.it/attualita/news/legge-contro-omofobia-nicola-zingaretti

https://lanuovabq.it/it/proposta-zan-un-nuovo-ddl-scalfarotto-liberticida
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johann

#1
Noi questa legge Nicola la dobbiamo fare, ci dobbiamo stringere con questa maggioranza. Sui punti dirimenti, importanti, che ci qualificano, come persone che si vogliono occupare della dignità delle persone,

diavolo!  :shok:   dignità delle persone? ,  di primo acchito sembra "moralmente corretto" anche per gli standard cattolici (e infatti quanto stolto clero ci abbocca)  sembra giusto perfino per i miei    di standard!   ......aspetta un attimo, ....io d'accordo con la cirinna??!     Materialmetafisicamente impossibile!  qui qualcuno "bara"!  dov'è la fregatura?

La fregatura sta' nell'abboccare all'amo dello strusciamento e della ruffianeria culturale tipica della narrativa progressista  di cui la sguattera della sinistra che si crede passionaria e' indubbiamente degna rappresentante     una prassi che e' parte di un proposito destrutturatore molto più vasto che mira alla riformattazione dell'hardware sociale per procedere all'implementazione in ogni cranio dell'OS progressista  programma che prevede che tutto (tranne la loro ideologia) venga considerato relativo immanente e transitorio in costante mutazione, tutto compreso il valore da dare alle cose,   il valore da dare ai fini,  il valore da dare ai metodi,  tutto e' "inutilmente" importante in quanto non va oltre l'anticamera della teoria perché già si prospetta il suo superamento da "altro" 
deludente! ma questo e' il loro concetto di progresso, tarato su un  presente dilatato all'infinito  fatto di un frenetico susseguirsi di step successivi che di riforma in ri-riforma si accavallano e si superano senza alcun riferimento valoriale superiore che ci dica in qualche modo se di progresso si tratta o invece (come adesso ) di vero e proprio regresso umano sociale e antropologico
inutile aggiungere che grazie a questo paradigma ideologico non e' più necessario essere coerenti e non contraddittori con se stessi anzi chi non cambia mai idea e "sospetto" di scarsa malleabilità' culturale quindi certamente predisposto all'integralismo e all'intolleranza  peccati "mortali" (prossimamente reati) per la nuova morale laicista, 
praticamente la parola di questa gente "vale" lo spazio del  "qui lo dico e qui lo nego"!  venendo meno anche il senso di vergogna la loro prassi culturale li giustifica a scorrazzare impunemente in ogni territorio ideale a destra come a sinistra n alto e in basso  razziando idee valori e principi ovunque gli faccia comodo,    TUTTO  senza scrupoli e ritegno pur di completare "l'installazione"

quindi quando di cirinna e dintorni si tratta, bisogna prima ricordarsi di applicare ai propri sensi un buon filtro "antivirus" che consiste di alcuni sani e salutari  pregiudizi sul loro conto  Perché ho la sensazione che come in questo caso parlando di dignità umana  essa non sia considerata come dovrebbe essere e cioè una categoria valoriale perenne "tutto compreso"  che coinvolge l'insieme della dimensione umana  magari cominciando dai feti  fino ai malati terminali  passando per i padri separati  o i cattolici non allineati ecc    ma valga in questo frangente storico solo per omosessuali  lgbt e ovviamente il sesso femmine 
per finire la cirinna ci faccia il piacere di chiamare al massimo cittadini quelli che altri hanno ben altro titolo per chiamate persone

Alessandra Maiorino M5S :  La complessità della natura umana, la bellezza di questa complessità che qualcuno vorrebbe ridurre ad un sistema binario  non si può pensare di ingabbiare l'essere umano in categorie così semplicemente comprensibili. Per altri rassicuranti, per me ingabbianti

Si fa notare da questo intervento come sui fondamentali delle cose la riduttiva  e fuorviante dicotomia destra sinistra sia totalmente inadatta a esprimere il vero discrimine ideale e politico di questo paese:  progressismo dilagante e del tutto trasversale alle sigle politiche da una parte   rimasugli indeterminati e marginali dall'altra    niente vie di mezzo   
Poi per quanto  attiene al merito abbiamo la riproposizione sempre diversa ma al netto sempre uguale sull'intendimento ultimo che l'uomo deve dare alla propria libertà   libertà come inscindibile collegato della verità morale delle cose  o "legalizzazione" sotto forma di diritti di tutto il campionario di istinti di pulsioni di passioni che il capriccio dell'umana volontà arriva a esprimere?  evidentemente Per la progressista maiorino e il M5S l'uomo si sazia nel suo anelito di  infinito solo  con dosi sempre più forti di piaceri sensuali e materiali  non serve altro!

In questo gli vorrei chiedere  SE  per le false categorie sociali degli lgbt o degli omosessuali  che in pratica rappresentano delle artefatte fissazioni politico ideologiche di semplici disturbi psicologici  si arriva a prospettare per loro una giurisprudenza dedicata  condita da diritti  su diritti          chi  spiegherà  che per vivere si deve lavorare alla massa della gente che un giorno applicando la stessa logica  e ideologizzando e dilatando all'infinito il proprio concetto di liberta personale  considererà' una intollerabile oppressione il fatto di dover andare a lavorare tutto il giorno e per tutta la vita  avanzando il "diritto"  del mantenimento a vita ?   Immagino già la "lungimirante" risposta dell'establishment progressista:  il reddito di cittadinanza universale!     pura demagogia  nient'altro ecco il merito delle loro "ragioni"

Infine  apprendiamo dal pacione di zingaretti cheee:
occorre ribaltare i valori su cui si è fondata la convivenza civile sin dopo la Seconda guerra mondiale
Sono d'accordo!!  in effetti non si può più andare avanti in questo modo  bisogna ribaltare i valori su cui si è fondata finora la convivenza civile  quindi se anche per il vocabolario p.corretto piddino  contrario significa  invertire il paradigma VIGENTE allora dobbiamo recuperare quanto possibile della civiltà cristiana di un tempo  (no non mi riferisco alla dc ) ma alla dottrina sociale della chiesa e al patrimonio di valori a misura d'uomo dell'umanesimo cristiano

Si  perché il paradosso comico della posizione di zingaretti e di quanti si crogiolano del termine progressista e' che dopo decenni di incubazione sicuramente dal 68 in poi il cambio di paradigma culturale nella nostra società e quasi finito     adesso (purtroppo) e' la cultura progressista a "governare" le menti e i cuori della quasi totalità della gente (specie le nuove generazioni )   quindi zingaretti sveglia!  e  piano con le critiche perché su molte questioni sociali di fondo praticamente e come se te la prendessi con te stesso  tu con il tuo pd e la  quasi totalità del "palazzo" siete il vero MAINSTREAM in sella alla societa italiana  la sigla di turno che elettoralmente il popolo spedisce a palazzo chigi non conta un  :censored2:..........   se qualche anima buona volesse informarlo
Un uomo che è un uomo DEVE credere in qualcosa (dal film: il mio nome è nessuno)

Finnegan

Una delle cose più snervanti degli adepti di questa ideologia è la continua pressione al "dialogo" (sottinteso sei "rigido", "intransigente" ecc.) mentre non deviano di un millimetro dalla loro agenda politica! L'idea sottesa a questo "dialogo" che ha distrutto il partito cristiano in Italia (per quel che valeva) è che NOI dobbiamo adeguarci ai loro diktat ideologici NON LORO ai nostri principi non negoziabili!
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dotar-sojat

Dobbiamo stare attenti a quello che scriviamo qua? A parte rispettare del regole base civili, c'è sempre il timore che una semplice opinione, ad esempio non favorevole ai matrimoni gay, alle adozioni a coppie gay, ecc, possa in futuro causarci problemi?
Spera nel meglio, aspettati il peggio

Finnegan

#4
Citazione di: dotar-sojat il  9 Febbraio 2020, 10:10:21 AM
c'è sempre il timore che una semplice opinione, ad esempio non favorevole ai matrimoni gay, alle adozioni a coppie gay, ecc, possa in futuro causarci problemi?
E' possibile. Se passassero certe leggi che assimilano il dibattito su temi legislativi all'"odio", potrebbe arrivare la lettera di chiusura del forum, che però si trova molto opportunamente fuori dallo spazio UE.
E' sempre necessario evitare istigazioni a delinquere ("pestiamoli", ecc. posto che non ho mai pestato nessuno) o discorsi ingiuriosi. Ma per ora, è ancora consentito dire che le foglie sono verdi e che i matrimoni gay producono danni irreversibili sui figli "adottati". Ancor più se provenienti dall "filiera" di Bibbiano.
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johann

Citazione di: dotar-sojat il  9 Febbraio 2020, 10:10:21 AM
Dobbiamo stare attenti a quello che scriviamo qua? A parte rispettare del regole base civili, c'è sempre il timore che una semplice opinione, ad esempio non favorevole ai matrimoni gay, alle adozioni a coppie gay, ecc, possa in futuro causarci problemi?

http://www.msn.com/it-it/notizie/tecnologiaescienza/pisano-gruppo-lavoro-su-odio-online/ar-BBZQnUK?ocid=ientp

e quale sarà mai questo effetto??
siamo in una situazione allucinante  prossimi a una falcidia di massa stile purghe staliniste/comuniste basate su un fraintendimento scientificamente fazioso e ideologico del significato delle parole, non so voi ma io già sento l'angoscia terrorizzante che doveva prendere chiunque si faceva anche solo vedere per le strade delle citta russe negli anni 30 quando per "riempire" le quote di "traditori" decise dal partito comunista migliaia di persone sono state annichilite nell'inferno dei gulag in base all'art.58
oggi le strade corrono su internet e l'art. 58 si chiama "odio"
siamo a un tale punto di lacerazione e ridislocazione di ogni intendimento di base che abbiamo una parte (quella al potere e le istituzioni tutte ) che passa le giornate a ingegnarsi (a nostre spese) per epurarci a sangue   e dall'altra la gente (le vittime designate ) frastornata e disorientata che viene retrocessa all'abc delle cose: ma allora non ho capito? .........dicesi odio quando??..........
Un uomo che è un uomo DEVE credere in qualcosa (dal film: il mio nome è nessuno)

dotar-sojat

come era stato paventato hanno usato la fake news dei 20mila post giornalieri contro la Segre (poi scoperti essere 200 l'anno circa) per far passare la legge in cui hanno infilato anche reati di opinione
siccome in tanti non si informano adeguatamente o si limitano a sentire i servizi di 90 minuti al TG, è passato il messaggio che "Salvini e Meloni erano contrari alla legge contro l'antisemitismo", sempre con la complicità dei media servi
Spera nel meglio, aspettati il peggio

Finnegan

Citazione di: johann il 10 Febbraio 2020, 01:39:57 PM
abbiamo una parte (quella al potere e le istituzioni tutte ) che passa le giornate a ingegnarsi (a nostre spese) per epurarci a sangue   
Hai ragione da vendere. E' una casta occupata solo a perpetuare il proprio illegittimo potere con ogni mezzo. Ma una speranza c'è: Internet non è solo italiano è globale, e se avessero voluto reprimerlo lo avrebbero fatto molto tempo fa. Inoltre sono troppo consapevoli della portata di questa tecnologia per cercare di fermarla.
Sono persuaso che ci sia una deliberata volontà politica di usare le nuove tecnologie per rimpiazzare progressivamente questa classe al potere, che dalle élite globali si crede protetta in eterno.
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johann

Citazione di: Finnegan il  8 Febbraio 2020, 11:17:45 PM
Una delle cose più snervanti degli adepti di questa ideologia è la continua pressione al "dialogo" (sottinteso sei "rigido", "intransigente" ecc.) mentre non deviano di un millimetro dalla loro agenda politica! L'idea sottesa a questo "dialogo" che ha distrutto il partito cristiano in Italia (per quel che valeva) è che NOI dobbiamo adeguarci ai loro diktat ideologici NON LORO ai nostri principi non negoziabili!

punto dirimente questo!  :timeout: se proprio vogliamo metterci il dito nella piaga e rigirarcelo con compiaciuto sadismo
a riguardo penso possa tornare utile il grande  plinio Corréa de Oliveira (1908-1995) che nel suo trasbordo ideologico inavvertito già' nel 65 ci ammoniva che:
Una volta c'era il "dialogo", poi ci fu l'"ecumenismo", adesso c'è il "politicaly correct". ma il concetto è lo stesso si tratta del più pericoloso arnese della sovversione per mettere in difficoltà gli avversari, in particolar modo i cattolici.
oggi il nemico non è più l'impero sovietico, ma il relativismo, forse ancora più pericoloso per l'identità cristiana della stessa avanzata islamica perché meno evidente e (apparentemente) meno violento.  Basti pensare al termine "multiculturalismo", che in sostanza significa rinuncia alla Verità (nel riconoscere la parità delle tre culture e quindi degli altri pensieri religiosi), ma che viene percepita come sinonimo di società multietnica (che ha un significato ed un valore molto diversi) quindi di antirazzismo, diventando quindi una parola "buona" che può facilmente essere accettata dalla popolazione un tempo quasi totalmente cristiana che, nel giro di poche generazioni, sta ormai perdendo molti (direi tutti) I propri connotati religiosi.
Adesso il termine più ricorrente non è tanto dialogo, ma la sua versione post-moderna: il politically correct, figlio del dialogo sessantottino, "sostituto verbale" delle chiavi inglesi, costantemente brandito per mettere a tacere chi osi affermare un qualsiasi principio, identitario  es: la questione ricorrente dei crocifissi esposti o quella dei presepi ecc

L'intuizione di Plinio Corrèa de Oliveira fu quella di aver individuato la dinamica progressiva del "dialogo", che sposta sempre più avanti il suo traguardo, definendo sistematicamente  ogni mediazione raggiunta come "promettente" ma "insufficiente". In questo modo, il dialogante estremista spinge il moderato a concessioni sempre maggiori, accompagnandolo verso un "inavvertito trasbordo ideologico" che lo porterà ad abbandonare le posizioni tradizionali per assumere quelle rivoluzionarie. Questa tecnica, adoperata su larga scala dai progressisti di ogni matrice negli anni '60 e '70, non è mai stata abbandonata, ma al contrario è stata diffusa come prassi principale a tutti i livelli, rivestita da un'aura di democratico "buonismo", "equilibrio", e "rispetto delle differenze".

Estratto da un testo di
Gianandrea de Antonellis
Un uomo che è un uomo DEVE credere in qualcosa (dal film: il mio nome è nessuno)

Finnegan

E' sicuramente una prassi escogitata in qualche laboratorio politico per neutralizzare i cattolici (gli altri non hanno principi non negoziabil).
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