il blackwashing nei film di intrattenimento

Aperto da dotar-sojat, 12 Febbraio 2020, 11:39:06 AM

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#30
Citazione di: ranier il 13 Marzo 2021, 07:30:42 PM
Non so se avete notato il cambiamento della Disney, che sta sfornando cartoni animati destinati a costruire psiche e fisico delle nuove dominatrici del mondo [..] Stanno rubando il futuro ai bambini maschi, senza che nessuno dica nulla. Il clima è da pesante omologazione totalitaria.

Oggi la società è davvero permeata da un totalitarismo, pacifico e spietato al tempo stesso.

Disney, fino a pochi anni fa, per me significava Biancaneve, Bambi, Peter Pan, Pinocchio. In sostanza si rappresentavano fiabe o classici della letteratura occidentale per l'infanzia.
Poi, la svolta. Questa pagina femminista (https://www.regnodisney.it/la-disney-femminista/) dimostra l'evidenza della rivoluzione nei cartoni della Disney.
Se poi si considerano le più realistiche serie tv, le cose peggiorano.

Le protagoniste femminili sembrano la brutta copia del principe azzurro, perché sono vincenti ma anche egoiste (a differenza del principe azzurro), bastano a se stesse e desiderano soltanto sfamare la propria vanità. I maschi invece appaiono spesso inutili, imbranati, perennemente immaturi; oserei dire: inferiori.

Parallelamente - e non a caso - la propaganda lgbt si fa sempre più aggressiva.

Gli esempi dell'una e dell'altra tendenza sono talmente numerosi che forse si potrebbero aprire topic, analoghi a questo, con immagini, per documentare.

A titolo di antipasto:

Ducktales, serie tv che narra le avventure di Paperon de' Paperoni e dei suoi adorabili nipotini Qui, Quo e Qua.
Si possono ammirare due papà gay e relative figliolette:




Citazione di: dotar-sojat il 13 Marzo 2021, 07:52:27 PM
Temo invece x le mie nipotine che guardano spesso Disney Channel con tutti I suoi personaggi belli e finti, politicamente corretti, lgbt ecc.

L'indottrinamento è evidente; il problema è comprendere quanto sia efficace. So che in scuole in cui è stato fatta palese propaganda femminista, si sono ottenuti gli effetti opposti, con le femminucce disinteressate alla guerra dei sessi, e i maschietti offesi perché colpevolizzati.
Ma purtroppo il potere della televisione è molto forte, perché chi guarda è portato ad entrare nel mondo fittizio di film e serie tv, e a crederlo vero. E poiché l'essere umano tende ad omologare il proprio pensiero e le proprie azioni al pensiero e alle azioni circostanti (tende cioè a respirare l'aria attorno a sè), c'è motivo di ritenere che, complessivamente, l'offensiva possa portare "buoni" frutti , così come è già avvenuto in casi analoghi.

L'argine alla propaganda potrebbe essere rappresentato dalle famiglie, se queste fossero sufficientemente presenti. Ma spesso i genitori non sanno nemmeno cosa guardano i propri figli; il padre lavora fuori casa tutto il giorno e la madre quasi. In certi casi verrebbe da domandarsi se i figli appartengano - con tutti i limiti del termine - ai genitori o alla società. La quale, a propria volta, sappiamo a chi appartiene, sappiamo chi ne sono i padroni.

Comunque la Disney produce anche belle serie tv. Il mese scorso, ad esempio è stata lanciata una nuova serie, "Love, Victor", in cui "Victor, studente liceale, compie un percorso per acquistare consapevolezza sul proprio orientamento omosessuale. Decisivo in questo senso la presenza del compagno dichiaratamente omosessuale Benji di cui è segretamente innamorato. Ad ostacolare l'eventuale coming out di Victor la sua famiglia, dipinta come bigotta" (fonte: https://lanuovabq.it/it/disney-nuova-serie-arcobaleno).




Finnegan

Sarebbe molto importante aprire un topic sull'indottrinamento omosessuale delle giovani generazioni, perché negli spazi maschili è comune l'opinione, che l'agenda LGBT sia espressione di una inoffensiva minoranza discriminata con cui alcuni attivisti maschili addirittura si identificano.
Sono ovviamente contro ogni forma di esclusione e discriminazione, ma una cosa sono eventuali disagi di singoli omosessuali, altra cosa la negazione di un normale sviluppo dell'identità maschile mediante l'indottrinamento anche forzato (scuole) delle giovani generazioni.
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#32
Citazione di: Finnegan il 13 Marzo 2021, 09:22:43 PM
Più di vent'anni fa lessi un articolo sul Corsera, "Milano cambia pelle": diceva che un nato su tre era straniero, essenzialmente africano. Oggi, se ho capito bene, i nati stranieri a Milano sono il 71,8% (pg. 19):

Penso che la percentuale si riferisca al totale degli stranieri; cioè, tra i minori stranieri (100%), il 71,8% è nato in Italia, mentre il restante 28,2% è nato all'estero.
Secondo quel documento (anno 2011), i minori stranieri a Milano rappresentano il 20,9% del totale; gli italiani perciò sono il 79,1% dei minori stranieri (pag. 17).
Non ho trovato il dato relativo ai nuovi nati: quanti italiani e quanti stranieri.

In questa più recente relazione (https://www.comune.milano.it/documents/20126/2313917/Focus+on+stranieri+2020.pdf/38eaeba9-84e7-4136-178b-b1c56b5882ed?t=1599199864473) è scritto che gli stranieri sono il 20% dei residenti a Milano, quindi gli italiani sono l'80% (pag. 3).
Anche in questo caso, non ho trovato il dato sui nuovi nati, ma non sarei sorpreso se i nuovi nati di nazionalità straniera fossero un terzo del totale.

Interessante osservare il numero medio di figli per donna (pag. 13): italiani (1,2), stranieri (1,6). Tra gli stranieri, in ordine decrescente: Egitto (3,9 figli per donna egiziana residente a Milano), Bangladesh (3,2), Marocco (2,8); poi il salto: Sri Lanka (1,7), El Salvador (1,7) [...] Filippine (1,3), Cina (1,0).

Parrebbe quindi che i musulmani facciano molti figli, ma nel contempo sono certamente molto pochi (pag. 12). L'islamizzazione di Milano non è all'orizzonte.
Sarei piuttosto curioso di vedere i dati demografici di Paesi a forte immigrazione islamica, in primis la Francia.

Citazione di: Finnegan il 13 Marzo 2021, 10:53:55 PM
Sarebbe molto importante aprire un topic sull'indottrinamento omosessuale delle giovani generazioni

Si può fare, gli esempi non mancano.

Citazione di: Finnegan il 13 Marzo 2021, 10:53:55 PM
Sono ovviamente contro ogni forma di esclusione e discriminazione, ma una cosa sono eventuali disagi di singoli omosessuali, altra cosa la negazione di un normale sviluppo dell'identità maschile mediante l'indottrinamento anche forzato (scuole) delle giovani generazioni.

Sottoscrivo.

Finnegan

#33
E' probabile che quella sia la lettura corretta. In Francia nei grandi centri i francesi sono minoranza, un africano mi ha detto che si era recato a Parigi per vedere la Francia e invece pare il suo Paese.
Appena usciti dal centro cittadino, sulla metro (affollata) gli europei sono 1-2 al massimo per vagone. A Capodanno (e non solo) danno fuoco a centinaia di macchine, ci sono enclavi* dove polizia, ma anche pompieri neppure entrano se non (a volte) previa perquisizione! Si dice che in tali territori dove lo Stato non c'è più, si tengano armi in vista di sovversioni. In Svezia la situazione è fuori controllo, rivolte e stupri (taciuti da polizia e media come in Germania) sono all'ordine del giorno.
Di recente (dai tempi della pandemia) in Francia c'è stato lo scandalo dell'ensauvagement, la parola dice tutto, con gli immigrati che mettevano a soqquadro il centro delle grandi città (vandalismi, macchine bruciate) con la polizia a godersi la scena fumandosi una sigaretta. Sui media alternativi si ritiene quindi che tale caos sia voluto dalle istituzioni, per creare un clima di paura nella popolazione e legittimare uno Stato di polizia. Considerando le migliaia di immigrati (francofoni), spesso provenienti dalle loro patrie galere, che sbarcano da noi col buono e cattivo tempo, con o senza quarantene in vigore, è il futuro dell'Italia prossimo venturo.

* Preferisco la desinenza italiana
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Citazione di: Ent il 13 Marzo 2021, 11:06:27 PM
Secondo quel documento (anno 2011), i minori stranieri a Milano rappresentano il 20,9% del totale; gli italiani perciò sono il 79,1% dei minori stranieri (pag. 17).

Sostituisco la parola "stranieri" con "residenti a Milano".

Citazione di: Finnegan il 13 Marzo 2021, 11:27:30 PM
In Francia nei grandi centri i francesi sono minoranza, un africano mi ha detto che si era recato a Parigi per vedere la Francia e invece pare il suo Paese.
[...]
In Svezia la situazione è fuori controllo, rivolte e stupri (taciuti da polizia e media come in Germania) sono all'ordine del giorno.

Mi sono imbattuto in un libro di demografia - non l'ho letto, mi è bastata la descrizione della stessa autrice femminista - in cui si sostiene che gli elevati (relativamente) tassi di natalità di Francia e Svezia siano da attribuire alla promozione dell'occupazione femminile.
Anche il femminismo ha il suo lato comico.

Finnegan

La Francia ha il più alto tasso di natalità in Europa, grazie anche a sussidi cospicui per le famiglie. E' relativamente facile avere una famiglia numerosa con la madre casalinga e infatti tali famiglie sono molto frequenti in quel Paese.
E' da notare che in Francia ma anche in altri Paesi europei non c'è il mito del lavoro femminile come in Italia, dove tale ossessione raggiunge livelli record.
Mentre in Francia si sostiene la natalità, in Italia istituzioni, opinioniste, media fanno di tutto per inculcare nelle donne l'idea che debbano intraprendere carriere e che potranno procreare un lontano giorno che non arriverà mai. Purtroppo, come sempre, le donne ci cascano e come sempre quando se ne accorgono è troppo tardi.
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dotar-sojat

Nel mio comune, Pioltello, gli stranieri sono 10mila su 36mila, un intero quartiere è ormai a prevalenza straniera. Alcuni anni fa venne la ministra del istruzione fedeli a tessere le lodi perché la scuola media ha più del 50% di studenti non italiani, come esempio di integrazione.
Inutile dire che è un quartiere storicamente disagiato
Spera nel meglio, aspettati il peggio

Ent

Citazione di: Finnegan il 14 Marzo 2021, 12:34:37 AM
La Francia ha il più alto tasso di natalità in Europa, grazie anche a sussidi cospicui per le famiglie.

Il mio sospetto è che queste buone misure incidano meno di quanto comunemente si pensi, e che il tasso di natalità francese sia alto perché la Francia è il paese europeo con più musulmani.
Il tasso di natalità in Francia è di 1,87 figli per donna (anno 2018) e circa il 10% dei francesi è musulmano.
Se a Milano le donne nordafricane fanno in media più di 3 figli ciascuna, perchè non dovrebbe avvenire lo stesso a Parigi, dove peraltro i musulmani sono molti di più?
Secondo me - ma in assenza di dati seri potrei sbagliare - le francesi autoctone non arrivano a 1,5 ciascuna.





Finnegan

#38
E' sicuramente in gran parte così, ho anche assistito a un documentario su una donna nubile del che aveva avuto sette figli con vari uomini (dicendo che le sue amiche ne avevano almeno otto...) perché "la Francia l'aveva aiutata molto" mantenendoli (corsi di arti marziali compresi), oltre a darle casa (e che casa: giardino condominiale con parco giochi, terrazza panoramica, metro a due passi), lavoro e tutte le spese pagate.

Resta però il fatto che tra i cattolici tradizionali francesi le famiglie numerose siano la norma, mentre da noi le chiese sono piene di nubili che a 30 anni già fanno la vita di vedove 90enni. Ma è vero, non è solo dovuto alla mancanza di sussidi... :biggrin:
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Finnegan

#39
CitazioneNel mio comune, Pioltello, gli stranieri sono 10mila su 36mila, un intero quartiere è ormai a prevalenza straniera. Alcuni anni fa venne la ministra del istruzione fedeli a tessere le lodi perché la scuola media ha più del 50% di studenti non italiani, come esempio di integrazione.
Inutile dire che è un quartiere storicamente disagiato
Ne esiste uno a Nord di Parigi, Asnières, dove gli autobus sono scortati dalla polizia a causa dei numerosi ferimenti da coltello. Una volta l'autista non apriva, ho soltanto detto ad alta voce ouvrez la porte svp e si è instaurato un silenzio di panico di chi temeva il peggio.
Col tempo Pioltello può diventare un'enclave, o una parte di essa, come l'agiato North Bronx insidiato dal postatomico South Bronx. E' successo in quartieri eleganti come Montmartre, l'Africa Nera già lambisce i piedi della Basilica...
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