Assalto alla scuola. Stasi & Co. assolvono il femminismo non "suprematista"

Aperto da Finnegan, 26 Febbraio 2020, 02:17:22 PM

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Finnegan

Il titolo dell'articolo di oggi di Stalker Sarai Tu è già un programma:
Il femminismo suprematista ed LGBT all'assalto della scuola

Per Davide Stasi e la combriccola filo-radicale che casualmente & disinteressatamente lo sostiene, dei guai degli uomini a partire dalla negazione in radice della loro maschilità non sarebbe responsabile un mai identificato femminismo non suprematista e LGBT.

Come sappiamo, ad infiltrare LGBT e la loro ideologia ci pensa già Stasi da tempo anche senza l'aiuto delle femministe.
La novità è che da un po' di tempo a questa parte, Stasi opera un'accurata distinzione tra un femminismo cosiddetto suprematista e un femminismo presunto buono.
Ad oggi, non si è pregiato di farci sapere in cosa consista questo femminismo moderato e chi lo rappresenti. Per chi è ancora capace di pensare, è davvero difficile non constatare che la sua influenza e consistenza numerica sono pari a zero.
Stasi assolve femministe e LGBT che definisce "moderati", senza produrre uno straccio di prova sul loro impegno concreto, costante e verificabile contro i danni devastanti inferti agli uomini sin dalle scuole.

Come sempre queste strategie di comunicazione rivelano contraddizioni, che nascondono il vuoto di principi e valori di Stasi e compagni.
Se per loro esiste un femminismo buono, ne deriva che Stasi e adepti approvano in qualche modo tale femminismo e sono in qualche misura femministi. Già questo dovrebbe esser sufficiente a far aprire gli occhi, sulle contraddizioni dell'ideologia progressista-radicale, che si pretende a favore dei separati senza far nulla di concreto ma si proclama e agisce da femminista.
Pur non potendo entrare nella labirintica mente di Stasi, possiamo affermare con certezza che il requisito minimo del femminismo sia la lotta per la parità di diritti, ovviamente ancora sbilanciati a favore degli uomini.
Al lettore dotato di logica, che tra gli uomini dovrebbe abbondare, non sfuggirà che questo favore verso un presunto femminismo buono cancella con un colpo di spugna la flagrante discriminazione delle istituzioni e della società verso noi uomini.
La parità di diritti rivendicata dalle femministe si misura in base a quale criterio, se non i diritti di cui attualmente beneficerebbero gli uomini?
E se le donne non hanno ancora pari diritti, chi ne è responsabile se non gli uomini?
Queste sono le assurdità dell'ideologia dialogante (non si sa a quale scopo, eventualmente personale) di Stasi e compagni. Ideologia che produce danni concreti, sia a livello di capacità di giudizio di chi la segue, sia di confusione di strategie.
Senza idee chiare e principi attorno cui fare quadrato, il tutti insieme appassionatamente (nel nulla) che ci viene continuamente proposto quasi come un ricatto morale porta solo al disastro.
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Finnegan

Ultim'ora: Stasi (alias "Redazione") continua a incensare le donne, non diversamente dalle femministe ("moderate"?) che ci sorbiamo quotidianamente sui media:

Gran parte dei peggiori soggetti femminili in circolazione nell'intero mondo occidentale, fortunatamente una minoranza, sebbene molto dannosa, si è formata nella percezione di se stessa e nel suo ruolo sociale in anni di comunicazione pubblica dove la liquidità consumistica veniva di proposito spacciata come forma di emancipazione. Dal maschio anzitutto, ma anche dai figli e da ogni altro vincolo sociale.
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Finnegan

Dopo censure e insulti pittoreschi degni di uno scalo portuale (non Genova: credo che Stasi provenga da altra regione) finalmente il nostro, sollecitato da altro attivista maschile, abbozza una risposta:

1) Ogni movimento ideale/ideologico deve avere delle giustificazioni per esistere. Una parte del femminismo storico aveva delle ragioni e ritengo importanti le sue vittorie. Il femminismo odierno, TUTTO, non ha motivi di lagnanze reali, ma è solo una ricerca di privilegi, potere e denaro. Dunque è TUTTO da condannare. Non solo e non tanto per gli uomini o perché io sono uomo, ma per tutti, uomini e donne assieme.

Risposta: Stasi che si autoproclama campione dei diritti maschili non può ignorare, per convenienza personale, che un femminismo buono non è mai esistito. Se ancora non lo sapesse, può istruirsi qui: https://www.coscienzamaschile.com/index.php/topic,1686.msg5902.html#msg5902

2) Analiticamente ha senso catalogare il femminismo attuale. La definizione che preferisco è "suprematista", come viene chiamato in Spagna dal partito Vox, perché rende bene l'idea dei suoi scopi: non la parità di diritti (che già c'è) ma la supremazia. Va ammesso, perché esistono, che possano esistere diverse branche di femminismo: quello che accetta l'alleanza con gli LGBT, quello che no, quello aperto al confronto, quello che lo rifiuta e così via. In questo senso si può parlare di "femminismo moderato", intendendo con ciò qualcosa comunque da battere, ma con cui, sebbene sia minoritario (e dunque abbia scarsa utilità farlo), è comunque possibile confrontarsi. E qui si passa al punto successivo.

Risposta: Ad oggi Stasi non ha fornito uno straccio di prova (nomi? siti?) sull'esistenza di un femminismo cosiddetto moderato e specialmente su un suo impegno concreto, costante e verificabile contro i danni devastanti inferti agli uomini sin dalle scuole.

3) Qual è l'obiettivo di un movimento per i diritti maschili? A mio parere è quello di spazzare via l'ideologismo e indurre uomini e donne a dialogare e confrontarsi sui fatti, senza più inquinamenti. Io non faccio e non voglio fare una "guerra alle donne", cosa totalmente priva di senso. La faccio al femminismo che avvelena le relazioni. Odiare il nazismo non vuol dire odiare tutti i tedeschi. L'obiettivo dunque non è lo sterminio della popolazione femminile, ma un tavolo di confronto culturale e sociale tra uomini e donne che sopravanzi le bugie femministe e costruisca nuovi modelli relazionali. DUNQUE è importante cercare il confronto con le (poche) femministe moderate e lo scontro frontale con tutte le altre femministe, per ridurre a miti consigli le prime, facendo leva sulla loro moderazione, e spazzare via le seconde.

Risposta: Stasi dice di spazzare via l'ideologismo ma è dichiaratamente favorevole al matrimonio gay/lesbo che è ideologico al punto da negare la natura e che, anche se lui fa finta di non capire, apre la porta alla distruzione di intere generazioni di uomini (non dimentichiamo Bibbiano!)
Per Stasi l'ideologia è sempre quella degli altri, variamente tacciati di nazismo e misoginia con abiette strategie di comunicazione.
In realtà sono gli altri a doversi adeguare con "dialoghi" e "tavoli" in pieno stile maoista, a partire dalla censura e supervisione sulle sue pagine, onde permettergli di portare implacabilmente avanti la sua agenda politica di stampo progressista-radicale (che lo ammetta o meno poco importa) di cui il matrimonio gay è emblema.

4) Dato che una larga fetta del femminismo si fa forte dell'alleanza con gli LGBT (e viceversa) e questi ultimi si fanno forti di una certa passività nel mondo omosessuale, che li considera come "i compagni che sbagliano", è due volte opportuno e giusto dialogare anche con il mondo omosessuale. Una volta perché è giusto e basta, una seconda perché sottrae consenso e legittimazione agli LGBT, quindi anche al femminismo con cui si allea. C'è tutto un mondo là fuori di omosessuali che detestano le carnevalate e le pretese degli LGBT. Vogliamo ignorarli? Vogliamo evitarli come la peste? Vogliamo gasarli? Il tuo amico del forum forse sì. Io no, io voglio dialogare con loro. Il più possibile.

Risposta: Anche qui Stasi non ha fornito uno straccio di prova (nomi? siti?) sull'esistenza di un mondo omosessuale cosiddetto moderato e specialmente su un suo impegno concreto, costante e verificabile contro i danni devastanti inferti agli uomini sin dalle scuole in nome dell'ideologia LGBT.
Che il mondo LGBT sia in maggioranza "moderato" e contrario a questa perversa ideologia ("compagni che sbagliano") è PURA FANTASIA ad uso dei gonzi che vogliono crederci.
Tralascio le gravi e strumentali illazioni sul "gasare" gli omosessuali, tipiche di chi per mestiere (ghost-writer) vende la propria penna al miglior offerente.

5) La differenza radicale tra me e il bevitore di grappa del forum sopra citato, sta nel fatto che lui è un estremista misogino, che probabilmente vorrebbe davvero creare un VERO patriarcato, sottomettendo o sterminando ogni donna (specie chi non gliela dà, non a caso altri commentatori hanno individuato le sue venature incel nel senso deteriore del termine). Per questo si spettina tutto quando dico che le donne inaffidabili alla "sex and the city" sono una minoranza dannosa. Il che è vero, è nei fatti: la maggioranza delle donne è fatta di Donne, Madri, Mogli, Sorelle, coi loro pregi e difetti, come gli uomini, ma che cercano di contemperare il tutto sulla base di valori condivisi, per costruire qualcosa di significativo. E che rischiano di non riuscirci perché risucchiate da questa ideologia dilagante e conflittuale. Le stronze che fanno le preziose o le ex mogli sanguisughe sono, vivaddio, una minoranza. Dannosa più delle locuste, ma una minoranza. Può non piacere a chi non ha mai avuto nella sua vita una relazione decente con una donna, ma è così.

Risposta: Anche qui Stasi a corto di argomenti, evoca scenari inaccettabilmente violenti ("sterminare") per screditare l'avversario.
Si noti l'accezione negativa, tipicamente femminista, che dà alla parola patriarcato.
Come le femministe, Stasi incensa un'intera generazione di donne che non fa più figli perché troppo impegnata con toy boy e soggetti da fumetto, e sfascia regolamente le famiglie con percentuali reali (calcolate da un suo caro amico) che superano l'80%.
Le maggioranze di cui parla Stasi sono nettamente rovesciate e incensare donne del genere negando la vastità di un problema che costa letteralmente vite umane, rende un pessimo servizio agli uomini, alla collettività e alle donne stesse.
Coscienza Maschile non è un sito misogino ma per il bene comune vuole mettere tutti, uomini e donne, di fronte alle loro responsabilità senza quote rosa e sconti di genere.
Non necessita spiegazioni la tipica inaccettabile deresponsabilizzazione delle donne, che agirebbero come agiscono addirittura perché traviate da Coscienza Maschile!
Quasi non meritano cenno le illazioni come sempre errate sulla mia vita privata, cui rispondo: un'ucraina come quella che hai sposato la trovo in dieci secondi.

Continua Stasi:
Questione di onestà intellettuale, insomma, e questione di scopi PULITI. Non c'è e non ci dev'essere nemmeno una parvenza di odio contro il genere femminile tutto indiscriminatamente. Quello che va imposto è il dialogo e il confronto, ricominciare a fare ciò che non si riesce più a fare da troppo tempo: parlarsi. E non ci si riesce perché alcune, una minoranza, fa casino e spara sciocchezze, seguita da un manipolo di agguerrite zucche vuote (femmine e maschi). Sono queste ultime da togliere di mezzo, comunque le si chiami o le si etichetti. Anzi no: non loro, ma il veleno che gli ha riempito la zucca vuota è da eliminare. Il confronto è ideale prima ancora che sociale o "di genere". Occorre drenare la porcheria che si è infiltrata nei cervelli e nel tessuto sociale, mostrando la sua pericolosità, e inoculare qualcosa di vero e di concreto, da concepire assieme, uomini e donne. Perché, giusto per fare un esempio ridicolo ma emblematico, mentre l'alcolista del forum spara a zero su di me, là fuori c'è un politico (Civati) che esulta pubblicamente perché in Scozia hanno messo gli assorbenti gratis. Non so se rendo l'idea del livello di follia...

Risposta: Proprio Stasi parla di scopi puliti quando cerca appoggi dai nostri stessi avversari e copre di insulti chi evidenzia simili manovre. Per lui la causa dell'attuale gravissimo stato di cose sarebbe nella mancanza di "dialogo". Se fosse un altro direi che parla così perché è innamorato. Alle donne abituate a farsi i fatti propri calpestando tutti non interessa "dialogare". Sono le prime ad alimentare il conflitto come ben sanno i separati. Magari vuole dialogarci lui con le mogli alienanti, che hanno distrutto la vita di milioni di uomini? Ricordo a Stasi, che non è digiuno di statistiche, che il divorzio è chiesto nel 70% dei casi dalla donna. Stai a vedere che adesso è colpa nostra...
Senza leggi eque non se ne esce e queste leggi non le otterremo dando credito a ideologie che negano in radice la causa maschile e incensando a prescindere donne corrotte e opportuniste.

Conclude la Stasi:
Credo e spero che quanto ho scritto non necessiti di esegesi e sia immediatamente comprensibile. E' l'ultima volta che apro un confronto, anche se indiretto, con quel soggetto là e che affronto questo argomento. Non sono a mio agio a parlare per stereotipi o formulette, tanto meno con misogini sbarellati con manie frustrate di protagonismo. Sbaglierò, ma sono una persona concreta, io bado al sodo: c'è una guerra in atto e bisogna combatterla, non perderla in chiacchiere con chi ha perso il cervello. Alla fine della fiera si vedrà chi ha contribuito sinceramente a uno scopo nobile e chi ha rimestato nel torbido per motivi suoi.

Certo che Stasi non vuole il confronto, perché i suoi unici argomenti sono l'insulto, la gogna e la censura.
A proposito di manie di protagonismo, ricordo che Stasi ha tentato più volte (in partiti diversi) la scalata al potere politico. Cercate in rete e troverete. Un lavoro come il suo richiede enormi mezzi umani (persone, tempo) e finanziari. Lo fa solo per un altruistico ideale? Staremo a vedere ma ricordate Grillo e la squallida parabola del suo movimento.
Stasi vi chiede di spegnere il cervello per combattere una guerra, alleandosi con femministe e LGBT la cui ideologia sta mettendo gli uomini letteralemente fuori legge (già lui fascistizza e patologizza l'avversario in pieno stile femminista-piddino).
"Alla fine della fiera si vedrà chi ha contribuito sinceramente a uno scopo nobile e chi ha rimestato nel torbido per motivi suoi.": ecco, vedremo a quali risultati concreti porteranno le sue idee volutamente confuse e chi realmente agisce per interesse personale.
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dotar-sojat

Spera nel meglio, aspettati il peggio

Finnegan

Naturalmente. Visto che dialettica ha la Stasi? Ma noi, "fascisti, gasatori e sterminatori di folle" non ci abbassiamo a tanto.
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johann

Stasi?    :blink: ma nella puntata precedente il sipario gli si era calato davanti o dietro?  Boh! in ogni caso a riparlarne un grappino ci vuole proprio
Sbaglierò, ma sono una persona concreta, io bado al sodo: c'è una guerra in atto e bisogna combatterla, non perderla in chiacchiere con chi ha perso il cervello
Sodo,  guerra,  combattere,  stasi usa una terminologia decisamente risoluta e determinata insolita per i suoi standard non so bene chi voglia fregare (a parte forse se stesso)  ma da queste parti  lo si conosce da tempo e credo sia unanime l'impressione che egli sia invece imbattibile nell'arte di arzigogolare e sofisticare ogni questione ruminandola nei meandri del suo cervello "bizantino"   (altro che badare al sodo delle cose)

in generale mi colpisce il suo modo di porsi nelle questioni,  non so se si sente immedesimato nella parte o ci crede veramente  ma mi appare sempre più come il Prode paladino o il Don Chisciotte della situazione,  il nemico implacabile di ogni sopruso universale che in groppa al suo destriero al minimo sentore di ingiustizia parte lancia in resta in tutte le direzioni 
se si ammette che a parte lui tutto il resto del mondo maschile (consapevole) e' oggi ancora bloccato in stand by senza uno straccio di manifesto ideale sul quale poter lanciare una "chiamata alle armi"  prima che nella sua "nobile" fuga in avanti trascinato dai suoi ideali (o dal suo ego) trascenda il nostro universo "mortale" per elevarsi nell'olimpo dell'intellettualismo astratto e speculativo a cui tutto si scusa  penso che dovremmo educatamente battergli la spalla e fargli alcune domande:  ci scusi sign stasi ma lei....
1- esattamente per quale guerra dice di "combattere"?
2- contro quale nemico?
3- a che titolo?
4- a che pro?       
Penso che a dispetto di tanta prodigalità apparente il mondo maschile non abbia mai interessato veramente stasi (a parte si intende ............) e che lui non abbia in se quel minimo di risoluzione culturale sufficiente da poter fornire delle risposte univoche e categoriche alle suddette domande
proverò quindi a spiegare perché secondo me questo tizio sbaglia alla grande sia nel merito che nei metodo e quand'anche lo si creda mosso da buona fede e onestà intellettuale forse proprio per questo egli se possibile e'ancora più dannoso per la causa maschile

avete mai visto in passato presentarsi sul campo di battaglia più di  2 eserciti alla volta?   no........e perché mai?   Perché attraverso tutta la storia le questioni più erano dirimenti e più venivano veicolate verso un unico sbocco risolutore  <la guerra>  come a dire che certe cose o si hanno completamente e in pienezza oppure meglio non averle  perché anche una "virgola" di meno renderebbe senza senso il tutto  (caso tipico le guerra per la libertà) 
le questioni sociali prima di essere affrontare devono essere "schierate" culturalmente sul campo di battaglia che come abbiamo visto per una igienica profilassi procedurale contempla solo due fronti o stai da una parte o dall'altra   

per me la questione maschile nella sua attuale cruda attualità  e' del tutto analoga a questa logica  quindi ogni sforzo dovrebbe puntare a polarizzare le posizioni in modo che i termini della contesa ne guadagnino in chiarezza in modo che la cosa sia di convincimento e motivazione per chi ci deve credere   e per fare questo bisogna per primo andare crudelmente al fondo delle cause della nostra situazione   guardarle in faccia e identificare per contro chi sono i nostri "naturali" avversari  siano essi delle ideologie e/o delle persone   
Forse anche stasi concorderebbe che più si "risale" alla fonte dei problemi  tanto più si e' ripagati con la chiarezza dei termini e dei fattori che ne definiscono le cause  quindi se questo e vero mi chiedo perché in teoria io dovrei seguirlo nelle sue "crociate" cercando le risposte a tutti i miei "perché" sostanziali  nelle beghe e nei dissidi interni che lacerano il pollaio femminista e/o nel suo rapporto con il depravato mondo lgbt a sua volta in crisi di identita' per "atrofia" del suo stesso termine a sua volta inguaiato .....ecc     prendendo parte pro e contro tutte queste futili faziosita'  i dialoganti  contro i fondamentalisti  contro i suprematisti  contro ....  si viene traviati e allontanati dalla sostanza delle cose con l'aggravante che alla fine una scelta di campo la si fa comunque anche senza deciderla personalmente 

Vorrei riportare le parole di r.de mattei per chiarire a stasi e a quelli come lui perché li considero degli avversari oltre che per la q.m. anche sul terreno generale degli opposti modelli di umanesimo  il perché li colloco strutturalmente dalla parte avversa del campo  anche se loro insistono a volersi piazzare in  una patetica terra di mezzo "laicamente" equidistante da ogni posizione integralista  dove pero si prodigano indefessi nell'arte di adescare  grazie alle moine della politica del "dialogo" e dei "tavoli"  i propri avversari lasciandoli a macerare nell'ammollo caustico della loro cultura progressista 

Oggi e in corso una rivoluzione contro il senso comune  il senso comune e' un certo numero di principi o di nozioni evidenti su cui tutti basano le ragioni della propria condotta,  Il senso comune non e' il "luogo comune" imposto dalle mode passeggere ne l'opinione della maggioranza ma un certo numero di principi evidenti che si impongono alla nostra intelligenza prima ancora di cominciare a ragionare, una qualità che permette di cogliere l'evidenza del principio di identità' e di non contraddizione che e' il primo principio logico e metafisico grazie al quale possiamo usare la nostra ragione per conoscere la realtà' che ci circonda
Fin dalla prima infanzia tutti i bambini ci stancano con tutti i loro continui perche in quanto istintivamente cercano la causa e il fine di ogni cosa  intuiscono che tutto cio che esiste ha un suo significato perché nel mondo c'e un ordine dato   quest'ordine e regolato da leggi naturali  leggi della materia  dello spirito  e del pensiero
La negazione del senso comune e dell'evidenza oggettiva della realta' che ci circonda e alla base della filosofia cosiddetta progressista che porta alle attuali folli estremizzazioni un itinerario culturale partito dalla massima di cartesio <Penso quindi sono>  che ha portato a anteporre il pensiero all'essere delle cose
e questa ideologia che oggi propaganda i matrimoni tra soggetti dello stesso sesso le adozioni per coppie gay  gli uteri in affitto l'aborto la teoria gender ecc  quando si arriva a rifiutare l'esistenza di differenze primarie tra uomo e donna vuol dire che la ragione e ottenebrata e che l'uomo moderno ha smarrito quel lume naturale che anche i popoli primitivi avevano


io penso che sia nella premessa fondamentale del dato oggettivo naturale delle cose che bisogna ricollocare l'attuale smarrita dimensione maschile se si vuole  restituirgli la sua piena identità ontologica  e questa che lo si voglia o no  che lo si ammetta o no e' una scelta di campo radicale oltre che esistenziale,  scelta che non lascia spazio a nessuna ambiguità interpretativa  a nessuna "invasione di campo"  a nessuna interpretazione soggettiva   ecco perché mi sono dato un motto:  ditemi dove sono i progressisti che io dal lato opposto trovero il mio di posto tra i miei fratelli  nel pieno della mia identità e con la migliore delle cause per cui vivere e combattere
capito stasi.......bye bye

documentato da radici cristiane
Un uomo che è un uomo DEVE credere in qualcosa (dal film: il mio nome è nessuno)

Finnegan

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Finnegan

Secondo le ultime notizie, ancora una volta nessuno firma le petizioni di Stasi né manda un Euro per il suo avvocato. Un ulteriore segno della sostanziale inefficacia della sua azione, propalata - contro ogni evidenza - come di assoluto spicco dai suoi sostenitori.
Come sempre il nostro, invece di porsi qualche sana domanda sulle sue strategie parte con la serqua di insulti ai suoi stessi lettori. Questa volta gli ha dato dei piagnoni, perché intollerabilmente non accorrono in massa a sostenere il messia della questione maschile.

A Stasi non viene proprio in mente di fare autocritica, a partire dall'opacità della sua comunicazione, che contempla il ricorso, del tutto tollerato, a censure e gogne pubbliche su Facebook per mancanza di argomenti. Uno con le sue ambizioni dovrebbe capire che le idee ambigue non motivano la gente e senza una chiara scelta di campo il suo blog rimarrà solo un costoso (per lui) passatempo per masse che "consumano" passivamente la rete come uno spettacolo.

La Questione Maschile non consiste solo nella conta dei femminicidi e nella chiusura di Case della DDonna, è innanzitutto il diritto ad esistere come maschi, non come mezzi-uomini arcobaleno che fanno gli occhi dolci a femministe e trans.
Se la "stragrande maggioranza delle donne collaborasse con gli uomini" come Stasi cavallerescamente afferma, la Questione Maschile non esisterebbe neppure!
Se con queste adulazioni spera di attirare l'elettorato femminile sta fresco. :doh:


Un'altra cosa non è chiara: Stasi rimane il responsabile del suo blog, perché usa pseudonimi e uomini di paglia? Se mette una firma in calce a uno dei suoi articoli (che sembrano quasi tutti scritti da lui) va in prigione? Può dirci qual è il motivo della sua (non) ritirata, c'è una seria ragione legale o è un'altra trovata pubblicitaria?
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johann

Strano!  :sad2: perché in fondo a VOLERLI vedere   i connotati della situazione sono talmente drastici e brutali che non si puo non coglierne i termini ultimi 

come ormai in questo forum e stato disossato in tutti i modi e in tutte le lingue la questione maschile si inserisce come "quota" di macerie di un intero edificio di civiltà in avanzato stato di demolizione  inutile prendersela con i manovali   con i martelli pneumatici   o le ruspe  bisogna cercare in ogni questione di risalire ai mandanti e di combatterli per davvero se si vuole sperare di fermare i "lavori in corso"  se invece sotto sotto si e "collusi imparentati e collaterali" con l'impresa di demolizioni tutto quello che si otterrà sara solo fare in modo che la cosa si compia senza fare   troppo chiasso   senza alzare troppa polvere e senza   disturbare troppo il vicinato  e questo che stasi (persona colta e istruita) secondo me non vuole accettare di assimilare e non perché "non ci arriva"  ma perché il rospo da ingoiare e talmente grosso che minaccia l'essenza stessa del suo modo d'essere ma soprattutto del suo imprinting ideologico di base

non so come posso spiegarlo........non certo per colpa mia (e mi permetto nostra)  ma sicuramente per colpa degli "interlocutori" di stasi  la q.m  nella sua crescente gravità e stata ricondotta alla sua limpida sintesi attuale:  due campi avversi  e una guerra che ci e' già' stata dichiarata da tempo.......... e con questo si ritorna al campo di battaglia di cui accennavo.......da che parte stare? 
forse i suoi stessi guai giudiziari siano indicativi anche loro di questo fatto     il fronte avverso progressista usando l'inquisione di repubblica sempre a caccia di ogni pensiero politicamente scorretto evidentemente a un certo punto non ha più sopportato uno che come un pirla culturale si attardava troppo nel centrocampo a decidersi verso quale porta giocare    sono sicuro che se stasi passasse dichiaratamente e apertamente al loro fianco  "magicamente" i suoi guai con la giustizia verrebbero subito meno   
in sostanza il messaggio per stasi credo debba essere questo: 
la q.m e cosa troppo fondamentale per prestarsi a essere "trattata"  semplicemente e' cosa non negoziabile.....punto 
quindi lasciamo il nostro stasi nel suo amletico dramma esistenziale che ha moltissimo su cui riflettere per il resto penso che sia solo chiacchiericcio effeminato pieno di quisquilie e pinzillacchere culturali
Un uomo che è un uomo DEVE credere in qualcosa (dal film: il mio nome è nessuno)

Finnegan

Qui non è in gioco solo Stasi ma il futuro della Questione Maschile come tale. Questa disputa non è nata per caso o per motivi personali come qualcuno si ostina a dire. Se prevale la sua corrente di pensiero, il movimento maschile diverrà una succursale dell'Arcobaleno per poi dissolversi completamente nel "fluido" globale corrosivo di idee e identità.
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