Articolo di Davide Stasi sul gender ed Elisabetta Frezza

Aperto da Finnegan, 3 Maggio 2019, 10:34:13 PM

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Finnegan

Leggo ora l'articolo di Stasi sull'intervista ad Elisabetta Frezza realizzata da Byoblu. Il testo, pure piuttosto lungo, non approfondisce i temi affrontati da Frezza in un'ora e venti di esposizione, che riassume in modo vago in un solo paragrafo incentrato sull'ONU. In compenso, si sofferma a screditare Byoblu, canale di assoluto riferimento nel panorama informativo italiano, con garbate evocazioni del complottismo e addirittura dell'antisemitismo:

"[Byoblu è] troppo spesso indulgente verso bislacche teorie complottiste, l'effetto che si può avere ascoltando l'intervista solo parzialmente è che effettivamente si sia di fronte a una variante dello sciachimismo o similari, ma così non è. Ciò che caratterizza i complottisti è la tendenza a colmare la mancanza di prove o con fonti poco verificate (o non verificate del tutto), o con l'appello a poteri misteriosi e superiori (la congiura pluto-giudaico-massonica internazionale e cose simili)."

Forse preoccupato degli umori del mondo LGBT (che considera "indispensabile") non manca di bruciare un grano d'incenso all'imperatore, con una frase la cui portata è molto più ampia di quanto potrebbe sembrare:

"Il discorso di Frezza non induce a una negazione dei diritti fondamentali delle persone sulla base delle inclinazioni sessuali o altro, non è e non può essere discriminatorio. Denuncia piuttosto come il dilagare di un'ideologia radicale nei gangli decisionali internazionali abbia creato uno sbilancio"

La genericità di questa frase spalanca la porta ai più ampi e sorprendenti sviluppi: quali sarebbero "i diritti fondamentali delle persone sulla base delle inclinazioni sessuali"? Sposarsi ed adottare figli? Farli partorire a pagamento nel Terzo Mondo? Stasi non si pronuncia e si lascia tutte le porte aperte.
Deforma anche il pensiero della Frezza, nel considerare il gender come un'ideologia radicale, isolandola dal contesto LGBT che la propugna compatto e con ampi mezzi di stampo totalitario.
Smussa la portata dell'ideologia gender soffermandosi sullo "sbilancio" che porterebbe negli intangibili "diritti" LGBT che si prende nuovamente cura di dissociare, contro ogni evidenza, dal quadro unitario di pensiero e di azione, ai più alti livelli, di quel mondo.
Perde infine ogni ritegno nel considerare il gender come un parto del femminismo, definito suprematista per distinguerlo necessariamente da un femminismo moderato:

"Il primo è quando Frezza attribuisce una sorta di primato mobilitante della teoria gender rispetto a quella del femminismo suprematista: è la prima, dice, ad aver inglobato la seconda in un'alleanza terrificante e distruttiva. Io credo invece che sia avvenuto il contrario: il femminismo suprematista nasce molto prima del gender, che di fatto né è una branca. Una volta teorizzato, ne diventa uno dei bracci armati, non viceversa."

Insomma, il gender non c'entra nulla col mondo LGBT, è espressione di una trascurabile frangia radicale strumentalizzata dal femminismo "cattivo".
Se è così, come mai il mondo LGBT non ha mai preso pubblicamente le distanze dal gender? Perché, come riporta la stessa Frezza nel video (ma Stasi al riguardo tace) l'UNAR e 29 primarie associazioni LGBT sono accreditate alle pari opportunità per la diffusione del gender? Stasi non se lo chiede e si fa paladino della dissonanza cognitiva prevalente, per cui non esisterebbe malgrado l'evidenza alcuna identità ideologica e di azione tra ideologia gender e LGBT.
Avendo ridotto al nulla i diritti maschili, il femminismo è diventato superfluo e viene progressivamente inglobato nel blocco gender ma Stasi non lo vede.
Conclude auspicando, ancora una volta, il riconoscimento di "uguali diritti per tutte le persone", volutamente ignorando che la società non è un insieme di individui e che certi presunti diritti hanno ripercussioni devastanti su tutto il corpo sociale.
Un articolo opaco e cerchiobottista, sfiatato nel denunciare il gender ben al di sotto del minimo sindacale. Non lascia ben sperare in una difesa efficace dei diritti maschili, che non si riducono alla conta dei casi giudiziari ma richiedono lucidità e intenzioni leali.
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Finnegan

#1
La Frezza è la voce più autorevole sul gender. Non credo che il link sia (ancora) vietato:


Davide Stasi dice che il gender è una scheggia impazzita del mondo LGBT, i commentatori LGBT che hanno invaso gli spazi maschili si dicono talora contro il gender ma poi nessuno di quel mondo prende le distanze da esso, anzi attacca compatto la Frezza ogni volta che apre bocca. Tipico esempio di dissonanza cognitiva che interessa non pochi spazi maschili.

Cito dal video:
"Individui svirilizzati, privi del senso del sacrificio, privi dell'attitudine al combattimento."

Quanto ci vorrà ancora per far capire che l'ideologia LGBT è tossica per gli uomini?

Ed ecco una chicca sulla correlazione tra femminismo e lavoro femminile, di cui pressoché tutti gli attivisti maschili non sono ancora coscienti:

"[Il femminismo ritiene la donna] schiava della riproduzione. L'obiettivo era [...] quello di ottenere un completo controllo sulla riproduzione, [...] la demolizione della famiglia e la stessa abolizione della distinzione tra i sessi. [...] Il problema da superare è la maternità, ovvero le donne che intendono prendersi cura dei figli. Il modo per superarlo è mettere tutte le donne nella forza lavoro a tempo pieno e affidare tutti i bambini a educatori estranei. Se le donne si rifiutassero di fare figli, gli uomini sarebbero costretti a inventarsi una soluzione tecnologica del problema."

E ancora:
"[Già dalla scuola le femmine] devono radicarsi fortemente in testa che una femmina può essere felice solo se non fa cose da femmina. La femmina deve essere da un lato la scimmiottatura del maschio, dall'altro una specie di animale in cattività che appartiene a una specie protetta, che va protetta dal maschio che per definizione è un carnefice seriale e che quindi va debitamente svirilizzato e messo a cuccia".

"L'obiettivo [comune] di gender e femminismo è di svirilizzare i maschi".
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johann

#2
Grazie a byoblu e  lodi sincere alla sign.ra  frezza che dimostra nella sua impietosa e lucida esposizione alcune cose:

nel merito dell'argomento, la cosa che gratifica o "sanguina" di più  (a seconda di chi legge)  e' l'ampio respiro della sua analisi,   dandosi una prospettiva sufficentemente ampia la frezza ha evidenziato in modo lapalissiano la mostruosa trama  ideologico/totalitaria che collega e mette in relazione funzionale uno con l'altro diversi temi apparentemente diversi che in realta' sono invece  altrettante tappe di un processo anzi di una direttiva (che ricorda il binomio goebbels, himmler) di "schiavizzazione consensuale" di massa  che se non contrastata  finira' grazie alla finestra di oveton per "stuprare" l'ontologia oggettiva e naturale della realta' e i paradigmi che ne stanno alla base, e  rendere cosi' concretamente realizzabili le visioni fantapolitiche come quella di 1984 di g.orwell ' o il padrone del mondo di robert benson 

per me, questo punto e fondamentale, se si pensa a tutti quelli che non hanno ancora culturalmente "l'anello al naso"  oggi ce li ritroviamo di fatto tutti "dissipati" nei mille rivoli del confronto sulle solite questioni sociali /culturali:  governo destra, sinistra, populismo, e progressismo (quand'e' che gli presenteranno il conto per l'appropriazione indebita di questa parola?)  gender,  lgbt,  immigrazione, chiesa  ecc ecc ) che li impegola in una caterva di polemiche del tutto sterili non perche' i temi non siano di per se importanti ma perche' sono di corto respiro, e tatticamente di retroguardia rispetto agli aspetti stategici che sollevano  ...la' dove invece, quasi nessuno riesce o vuole mettere a fuoco la propria "mira" intellettuale 

del resto tutte le volte che anche per il combinato disposto di fattori più o meno imprevisti qualche tema di fondo (come le tematiche del congresso di verona ) sfugge dalle grinfie della censura di regime e si impone all'attenzione generale,    immediatamente la porcilaia mediatica riconduce il tutto sul piano della integrita' morale e della reputazione dei singoli in modo tale che tra insinuazioni e falsita assortite con lo sciacquone "gossipparo" il tutto finisce infognato a dovere oppure "smaltito" nella discarica culturale "destra / sinistra"
in questa vana e fatua dissipazione ci metterei pure la vicenda umana e culturale del sign stasi
difficile reputarsi intelletualmente "di spessore" se ci ci ferma alla puntigliosa cronaca analitica delle cose,   coerenza intelletuale esige che prima o poi ci si misuri con le cause prime dei  problemi e onesta intelletuale vorrebbe anche che i suddetti problemi siano chiamati per "nome e cognome" anche se questo qualche volta puo "far male" alle proprie convinzioni

come ben spiegato da frezza quando le implicazioni delle varie tematiche le si contestualizza nella grande scacchiera del "tutto compreso" (il palazzo dell'ONU) il "gioco" ammette solo 2 opposti in competizione, o sei a favore o sei contro il suo criminale disegno ideologico di "sovietizzare" il mondo intero,  con l'occidente che funge da cavia ,  questo e' il comune denominatore che andrebbe denunciato all'unisono e non le facezie al confronto delle molte questioni sociali sulle quali inutilmente ci si scanna   
magari stasi pensa di imbrogliare le carte e anche un po se stesso con il solito approccio italiota che cerca sempre in ogni cosa la fantomatica neutra "3za posizione", giusto per non pregiudicarsi la credibilita' in caso chee.......... ma ormai dovrebbe aver capito che tutto questo volare basso tra la cronaca,  il conto dei femminicidi, le sentenze della magistratura o le falle nel diritto nostrano per quanto certamente importante e' praticamente inutile se non ti interroghi "senza pieta" su chi  dobbiamo ringraziare per tutta questa mer**   che ci sommerge  quindi in attesa che stasi abbia un ravvedimento operoso non credo che ne abbia a male se lo si considera più un contabile della realta' che un giornalista vero e proprio 

altra cosa e quella che mi suggerisce le parole della nazifemminista : Il problema da superare è la maternità, ovvero le donne che intendono prendersi cura dei figli. Il modo per superarlo è mettere tutte le donne nella forza lavoro a tempo pieno e affidare tutti i bambini a educatori estranei. Se le donne si rifiutassero di fare figli, gli uomini sarebbero costretti a inventarsi una soluzione tecnologica del problema."
Come già detto e spiegato diverse volte in questa frase c'è tutta al parentela di sangue con l'ideologia marxista, che ormai anche per questo esempio si dimostra una volta per tutte per quello che e veramente e cioè un arnese un grimaldello per scardinale la società una mera costruzione teoretica per giustificare anche filosoficamente l'approccio massimalista alle cose e la violenza della prassi  una "scorciatoia"  molto comoda che oggi come oggi sparita la lotta di classe viene scatenata conto le "ingiustizie latenti" rappresentate da ogni differenza a questo mondo (anche naturale) che di volta in volta torna comodo livellare e asfaltare con il bitume egualitarista   Se mai ci fu un tempo nel quale c'era qualcosa di sincero oggi tutto quanto sa di socialismo marxismo e affini  e solo pretesto e scusante alla buona per coprire le porcate di certa immorale prassi politica e sociale
nel delirio femminista il marxismo viene evocato non solo per incamerare  vantaggi sul fronte del mondo del lavoro ma sembra essere invocato anche nei confronti della natura responsabile delle fattezze del loro corpo e della "eccessiva" vocazione riproduttiva assegnatagli,  le femministe al netto delle loro mistificazioni vetero o neo marxiste sono in sostanza sempre rimaste in guerra con la loro fisicità   non hanno mai sopportato la maternità che e' insita nel loro essere
non e vero che il problema della denatalità sta nella ripartizione della cura dei figli, in altre leggi dedicate allo scopo e ovviamente in altri corposi stanziamenti da elargire,  le femministe in realtà i figli NON li vogliono proprio farli   e basta  se c'è una cosa che sanno per certo e che vogliono abdicare a tutti i costi alla loro predisposizione naturale anche a costo di ritrovarsi come esseri indistinti tenuti insieme da un concentrato di odio verso tutto e tutti in cerca del nemico di turno su cui sfogarsi

Il carattere assolutamente inaffidabile perché futile non solo delle femministe ma della stessa natura femminile viene tradito anche dalla frase: Se le donne si rifiutassero di fare figli, gli uomini sarebbero costretti a inventarsi una soluzione tecnologica del problema."

Dove sta scritto che solo gli uomini devono preoccuparsi della prosecuzione della specie umana?
Dove sta scritto che solo i maschi sono condannati all'iniziativa in questo senso
Dove sta scritto che solo il maschio trova nella riproduzione l'appagamento nel vedersi tramandato in un'altra creatura il proprio patrimonio genetico? 
da sempre come uomini ce ne facciamo carico per mera arroganza maschilista, oppure perché sin dai tempi di adamo ed eva  abbiamo capito che sul carattere sbarazzino e volubile delle femmine non si può caricare niente che non sia leggero frivolo e limitato nel tempo e nello spazio
Alla fine se poi si inventerà per davvero l'utero artificiale sicuramente lo sarà ad opera dei maschi e le femministe dovranno allora chiedersi per quali motivi e soprattutto per quale scopo dovrebbero continuare a nascere delle femmine visto che si sono rese inutili a tutto 

Comunque lasciando perdere le femministe  e  considerando il solo fenomeno femminista chiederei idealmente alla sig.ra frezza  dove caaa...volo  sta il resto dell'umanita femminile,   possibile che si faccia trainare in modo cosi passivo e apatico da poche esaltate  visto che ci sono tra loro molte donne di assoluto valore come frezza o la prof. brambilla ecc  cosa aspettano a prendere in mano la propria situazione e smarcarsi o distinguersi dalle streghe femministe 
oggi sta passando la logica ormai anche giuridica che la narrazione femminista parli a nome dell'intero universo femminile, senza possibilità alcuna di obiezione pena la denuncia    mi si dica allora se tanta indolente  mancanza di volontà nasconde il fatto che in fondo fanno comodo le ricadute in vantaggi a costo zero dell'attivismo femminista  oppure siamo di fronte alla strutturale incapacità femminile di generare e guidare gli eventi anche se li riguardano in prima persona
magari stando li ad aspettare il maschio provvidenziale che gli dia la "spinta iniziale
Un uomo che è un uomo DEVE credere in qualcosa (dal film: il mio nome è nessuno)

Finnegan

#3
Citazionedifficile reputarsi intelletualmente "di spessore" se ci ci ferma alla puntigliosa cronaca analitica delle cose,   
E' un po' la caratteristica di un gran numero di siti maschili che apparentemente fanno un gran lavoro, ma guardano il dito anziché la luna.
Come se i diritti maschili anziché un  problema etico fossero una questione tecnica: tot ore di affido a lui, tot a lei e abbiamo la parità.
I valori maschili sono demonizzati e gli uomini ridotti a cittadini di serie B? Basta ritagliar loro un posticino nella galassia arcobaleno, lasciando il genere maschile tra i 40 indicabili sul passaporto!
Citazionemagari stasi pensa di imbrogliare le carte e anche un po se stesso con il solito approccio italiota che cerca sempre in ogni cosa la fantomatica neutra "3za posizione", giusto per non pregiudicarsi la credibilita' in caso chee..........
In questa frase c'è tutto Stasi e certa Italietta che aspira alla poltrona, usurpata a una classe dirigente sana che pure nel nostro Paese esiste (quasi invisibile prima di Byoblu).
Citazionetutto questo volare basso tra la cronaca,  il conto dei femminicidi, le sentenze della magistratura o le falle nel diritto nostrano per quanto certamente importante e' praticamente inutile
se lo si considera più un contabile della realta' che un giornalista vero e proprio
Non dico che evidenziare (con cospicuo lavoro di documentazione) certi fatti non sia importante, ma se ci si riduce solo a questo diventa un gioco di prestigio per illudere la gente con questioni in fondo secondarie se non futili.
Citazionesembra essere invocato anche nei confronti della natura responsabile delle fattezze del loro corpo e della "eccessiva" vocazione riproduttiva assegnatagli,  le femministe al netto delle loro mistificazioni vetero o neo marxiste sono in sostanza sempre rimaste in guerra con la loro fisicità non hanno mai sopportato la maternità che e' insita nel loro essere
Il femminismo è un'ideologia puramente distruttiva, anche se all'inizio si ammantava di nobili rivendicazioni a ben vedere già dannose.
Molti pensano che femminismo e gender abbiano come obiettivo ridurre l'essere umano ad animale consumatore senza radici ed oggetto di consumo. Penso invece che lo scopo sia disfarsi dell'essere umano tout court, con denatalità, aborto ed eutanasia. C'è chi ha parlato di genocidio e già con l'aborto i numeri sono quelli.
Le élite non hanno più bisogno di uomini per sostenere il ciclo produttivo e se ne sbarazzano, preservando solo i consumatori finché svolgono la loro funzione di acquirenti di merci. Il mondo globale è diventato un campo di concentramento a cielo aperto, dove chi non produce o consuma viene soppresso o incoraggiato a stili di vita sterili e autodistruttivi.
Citazioneabbiamo capito che sul carattere sbarazzino e volubile delle femmine non si può caricare niente che non sia leggero frivolo e limitato nel tempo e nello spazio
Voglio ancora pensare, ricordando le generazioni precedenti, che il comportamento femminile non sia necessariamente questo. Ma di sicuro è questo in assenza di regole certe.
Citazionechiederei idealmente alla sig.ra frezza  dove caaa...volo  sta il resto dell'umanita femminile,   
E' una domanda che "spalanca abissi", tutto quel che posso rispondere è che Frezza non parla a nome del genere femminile né l'ho citata in quanto donna, ma solo per il livello del suo impegno che, al presente, non trova quasi riscontri altrove.
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johann

#4
Citazione di: Finnegan il  9 Maggio 2019, 08:52:53 PM
Non dico che evidenziare (con cospicuo lavoro di documentazione) certi fatti non sia importante, ma se ci si riduce solo a questo diventa un gioco di prestigio per illudere la gente con questioni in fondo secondarie se non futili.

Grazie alla frezza, e' in un certo senso anche a stasi perché c'è un punto in tutto questo discorso che anche solo per un attimo e rimasto scoperto e riconoscibile all'occhio attento e perspicace di chi sa cogliere certi distinguo sostanziali.
Il punto in questione è che a fronte "dell'affondo" della frezza che di fatto rappresenta una dichiarazione di guerra culturale TOTALE al mainstream progressista   la reazione  sul merito risulta praticamente " non pervenuta"  e questo si evince anche dall'inconsistenza della risposta di stasi

stasi ha risposto, e ha perso un'ottima occasione per marcare certe distanze ma evidentemente gli è risultato impossibile   quando qualcuno o qualcosa ti trascina per i capelli al cospetto dei fondamentali di certi problemi  le prime a presentarsi non sono le proprie ragioni ma le proprie contraddizioni
dico questo perché  stasi nonostante  tanta febbrile e appassionata narrativa non è mai riuscito a convincermi di aver tagliato del tutto il cordone ombelicale con quel mainstream culturale dominate uso a giustificare culturalmente la gran parte delle perversioni sociali che stigmatizza nel suo blog ,  la sua risposta non e per niente diversa da quella che potremmo sentire dalle voci di esponenti di ¾ dell'arco politico progressista nostrano
ecco quindi che la risposta di stasi  può benissimo fare le veci di quella del  sistema  con l'appunto che nella sua struttura di pensiero sembra rispettare proprio quella specie di protocollo di riferimento  fazioso e screditante che e' un marchio di fabbrica tipico dell'intellighenzia "front office" di regime  che vediamo tracimare da ogni canale
eccone lo schema:

quando non risulta possibile la faziosità  più schifosa nella apparente dialettica "democratica" dove una stessa parte si  arroga il diritto di parlare anche per la controparte recitando tutte le parti in commedia usando la sottile censura che corre sotto al linguaggio del politicamente corretto allora si tende a cogliere il senso ultimo  delle argomentazioni avverse non per contrapporvi le proprie ragioni   ma per driblarne e scansarne "l'ingaggio" nel merito    grazie a un profluvio di parole  tutte mirate a "diluire" nel marginale tutto il discorso riducendolo a una lunghissima premessa introduttiva legata direttamente a un generico e sommario post scritto  dimenticando (si fa per dire ) la sostanza di mezzo in questo modo  si può argomentare all'infinito senza dover mai impegnare il proprio vero pensiero 
infatti leggo sopra che stasi ha orbitato attorno al succo della questione dilungandosi prima nello screditare byoblu  poi  non ha mancato di usare il "default" delle argomentazioni e cioè la psicosi  complottista  per  poi buttarla  sul personale rispetto alla frezza  per screditarne  le ragioni seminando dubbi sulla sua onesta culturale
per poi passare direttamente alle "conclusioni" che hanno sempre invariabilmente  un carattere certificatorio del dato contingente, anche se tutto il discorso porterebbe in teoria a sbugiardare i presupposti  ideali
"(mie parole) si tutto quello che volete"  ma  rassegnatevi  ...siamo in uno stato di diritto e ci sono delle leggi  da rispettare  e dei diritti che in quanto tali non si possono negare a nessuno  .......punto ....e a capo con un'altra faccenda 
riconosciuto questo schema di ragionamento?  Sarò anche prevenuto ma l'ho intravisto non so quante volte dai discorsi davanti a una pizza come  quelli ovattati dai salotti radical chic  della tv   siamo al passaggio dal penultimo all'ultimo stadio del diabolico meccanismo di overton e cioe quando il "cannibalismo" (esempio usato dalla frezza) ha acquisito status giuridico e adesso siamo nella fase detta antropofobica nella quale quelli che si ostinano a rimanere sulle posizioni originali devono o accettare lo status quo o entrare in clandestinità culturale con il marchio d'infamia di essere considerati estremisti e fondamentalisti  tollerati dal sistema (se non si fanno troppo notare)  per il fatto che tornano pur sempre utili alla mera facciata del sistema democratico pluralista che per "vendersi" come tale deve pur sempre includere delle ali "estreme" alla voce del suo "verbo" se lo vuole spacciare come "moderato ragionevole giudizioso corretto giusto ecc ecc
ora le cose sono 2 :   

o si è talmente sicuri del livello raggiunto di manipolazione e indottrinamento dell'opinione pubblica da sottrarsi impunemente al dibattito pubblico oppure (come credo) quel livello di manipolazione e tale ....e tale DEVE rimanere perche le argomentazioni da metterci NON CI SONO proprio e  ogni VERO confronto nel merito sarebbe destinato a tradire l'assoluta aridità morale e il cinismo antiumano/inumano del relativismo laicista al potere

qualche considerazione sull'argomentazione  leggi  diritti  ecc.  troppo spesso usata come pietra tombale rispetto a molte questioni che invece restano "in agenda" nella coscienza di molta gente  (incluso il sottoscritto)
tutto l'ordinamento legislativo e il diritto che ne sta alla radice  è il distillato puro senza compromessi della mistica illuminista che premia l'autodeterminazione dell'uomo svincolato da tutto quanto non sia la propria mera volontà  (DIO compreso)  tutto dalla costituzione al corollario di leggi norme e diritti che danno sostanza alla società moderna  sono espressione dell'antropocentrismo dell'uomo inteso nella sua dimensione  esistenziale "biologica"  senza nessuna concessione e voce in capitolo alla sua sfera trascendente e metafisica 
Il guaio e che se ambisci a darti un ordinamento legislativo che vorresti  "superiore" eticamente e moralmente non lo avrai mai se non coinvolgi l'uomo nella sua interezza esistenziale  se ci si limita all'ambito del solo materialismo esistenziale nonostante tutta l'arroganza di cui e capace l'uomo farà sempre i conti con la propria imperfezione e quindi dovrà scontare sempre un certo grado di fallacia in tutto quello che fa  leggi comprese

paradossalmente questa discrasia la si può vedere nell'ordinamento legislativo vigente il quale viene reputato inconsciamente dalla gente come  laicamente "assoluto" in termini di giustizia e infallibilità quindi anche "divino" dal punto di vista morale   mentre  non è altro che il risultato di una concatenazione di risoluzioni diventate leggi non sulla scorta di un convincimento culturale diffuso ma di mere  maggioranze parlamentari  spesso relative dove una parte della società impone al resto la propria visione delle cose 
Quindi per me "non attacca" la logica che se una cosa passa "in giudicato" e cioè diventa legge sia acquisita per sempre e archiviata come espressione di civiltà  giuridica  esente da critiche 

come la 194 e molte  altre leggi dimostrano la vera giustizia moralmente ed eticamente superiore e ben altra cosa rispetto ai dozzinali diktat formali dell'etically correct  di cui e infarcita la legislazione corrente  e in questo senso che io giustifico molti miei NO che controcorrente do su molte questioni  compresi certi diritti che gli omosessuali e con loro tutto  il gaudente caravanserraglio dei gender lgbt vorrebbero ritagliarsi addosso, perché non si tratta di aulici principi ma della loro dozzinale volontà che sotto mentite spoglie vuole imporsi sulla mia
e adesso se sono coerenti con la loro "intransigenza tollerante" dovrebbero denunciarmi
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Finnegan

CitazioneStasi ha risposto, e ha perso un'ottima occasione per marcare certe distanze ma evidentemente gli è risultato impossibile
Più che impossibile, ha confermato la sua scelta di campo. Senza evocare i suoi (cito ancora) "psicotici dei greci", Stasi mi pare, nel migliore dei casi, davvero poco lucido in queste sue uscite. Si genuflette di fronte agli LGBT cui dei diritti maschili, se va bene, non importa proprio nulla e poi prende ripetutamente a calci chi pretende di mobilitare:

Prima critica il DDL Pillon (almeno qualcosa ha fatto senza tanti clamori);

Poi definisce gli Incel violenti e stragisti e non-uomini:
https://stalkersaraitu.com/incel-e-uomini-due-realta-radicalmente-incompatibili/comment-page-1/

Poi passa ai separati ("non c'è tempo di ungere" mi ha risposto nei commenti):
https://stalkersaraitu.com/la-carica-degli-speranzosi-alla-corte-del-capitano/

Infine (saltando le molte tappe intermedie) scredita sottilmente la Frezza e Byoblu.

Ho visto infinite volte questo comportamento del tutto irrazionale. Non puoi occuparti di diritti maschili per guadagnare potere, altrimenti il potere sfrutterà questa tua debolezza e te la ritorcerà contro.
La strategia è vecchissima, ma si trova sempre qualcuno che ci casca: all'inizio il potere ti promette di tener lontano i guai e fa finta di appoggiarti, purché (qui sta il trucco ma il soggetto non se ne accorge) gli bruci il proverbiale grano d'incenso con un "trascurabile" compromesso (gli LGBT, l'Europa, il femminismo buono...)
Una volta agganciato, non ti molla più e pretende di farti scagliare contro il tuo stesso (potenziale) elettorato, che non è così scemo e fa fagotto. Ottenuto il divorzio dal tuo pubblico, l'unico che poteva sostenerti contro il potere, da buona vecchia megera il potere ti molla e rimani con un pugno di mosche.
Ma sono parole inutili (per lui), che sono certo continuerà a inimicarsi Incel, Frezza e separati e a perdersi tra gli amori (si spera secondo natura) dei suoi cari dèi greci.
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