Gli amici di Stasi e Santiago trollano su MGTOW. Dovrei ringraziarli?

[Finnegan]

La vacanza da rompiscatole LGBT era solo apparente. Ho scoperto che gli amici di Stasi e Santiago stanno spammando schifezze sotto il mio articolo:
https://mgtowitalia.wordpress.com/2020/05/26/il-femminismo-affondamento-pilotato-della-societa-di-forum-coscienza-maschile/
e qui:
https://mgtowitalia.wordpress.com/2020/05/22/il-passato-conta/

Abbiamo:
1. Il solito Eric Lauder, LGBT frequentatore di siti femministi, molto amico di Davide Stasi che gli ha più volte manifestato grande stima e deferenza su Stalker Sarai Tu. Lauder è l'usciere, anzi il cagnolino di Stasi che sul suo blog si incarica di spammare commenti contro di me. Se replico io o altri veniamo immediatamente censurati.
2. "Chiara", devota (o forse dovrei dire devoto) lettore del blog di Stasi ma anche degli amici LGBT di Santiago, i mentecatti di Antisessismo di cui ha fatto insistente promozione anche qui, oltre che del quasi sconosciuto blog di Lauder cui fa ampia pubblicità.
3. AngryMysoginist, altro amico degli amici di Santiago, ossia Antisessismo, che si altera perché agli MGTOW piacciono le donne ("se siete MGTOW dovrebbero lasciarvi indifferenti", dice) e mi attacca perché secondo lui difendo la "famigghia" (termine siculo usato da altro LGBT qui).
Dopo ANNI di tranquillità su MGTOW, arrivano all'improvviso questi tre a gettare scompiglio:

Eric:
"Io questo articolo lo ridenominerei: L'incelismo [ancora con questo stigma negativo sugli Incel], affondamento pilotato di MGTOW.
E' una grossa presa per il culo, la cui sola ricaduta pratica è far vergognare chi legge di partecipare a tali cose da relitti umani
.
Questo è l'effetto principale di un articolo simile, svilire MGTOW e raffiguralo come un gruppetto di disperati che non riescono a prenderla, neanche dalle obese, e sono costretti all'astinenza forzata.
Nel momento in cui si fa questo nessuno ovviamente può credere che MGTOW sia una scelta personale e ragionata che apporta vantaggi, ma il quadretto che ne viene fuori è quello del tizio disperato che tanta di darsi un tono facendo come la volpe con l'uva."

Il lettore che volesse approfondire, noterà che sia Lauder, devoto difensore del mondialista Attali, sia Santiago tendono a negare o a tacere la regia internazionale dietro al femminismo, attribuendolo a "divine" arti manipolatorie femminili poste in atto millenni fa:

Lauder:
"Poi c'è l'ignoranza ostentata:

Il Femminismo non è certo stato inventato dalle donne. Le fondazioni e le ONG che lo hanno promosso per più di un secolo, sanno che danni possono fare se lasciate senza freni.

Nel 1848 non esistevano ONG né la fondazione Rockfeller né similari.
Nel 1848 non esisteva neanche la cultura italiana, che nasce a seguito della Breccia di Porta Pia nel 1870.
E anche questo è affondamento pilotato di MGTOW, visto che si DERESPONSABILIZZANO LE DONNE PER IL FEMMINISMO, senza considerare che così facendo MGTOW viene fatto passare come un gruppuscolo di cospirazionisti ignoranti."

C'è una differenza tra le mie critiche ragionate a Santiago e Stasi e gli insulti e gli attacchi personali dei loro sgherri: nel primo caso voglio far riflettere sulla brutta piega (nelle idee e nei metodi da squadra fascista) che sta prendendo il movimento maschile, nel secondo c'è un chiaro intento di disturbare, diffamare ed isolare in pieno stile femminista-arcobaleno (le femministe rompono anche le vetrine degli attivisti, richiamando alla memoria certi episodi del secolo scorso).

Inutile dire che su MGTOW non ho finora affrontato tematiche gender, quindi non c'è alcuna motivazione per questi soggetti di intervenire, se non per gettare fango sul sottoscritto.

Chiacchiere sul "dialogo" qui, gioco sporco su MGTOW. Comincino a dialogare coi loro compari. Ma se vogliamo buttarla sulla "libertà di opinione" non c'è problema, ho un bel pacco di "opinioni" pronte.

Non mi interessa che Stasi e Santiago (e altri "imparziali" grandi vecchi che parlano di unità solo quando pare a loro) cadano dal pero: sono tutti della stessa banda e come tali saranno trattati.

Ha ragione quell'utente che dice, che nel mondo si stanno creando due schieramenti irriducibili, indipendenti da contesti politici, maschili e quant'altro. Solo che uno di questi schieramenti cerca di nasconderlo, ma come diceva un tale: non puoi ingannare tutti per sempre.

[Leopard]

Eric lauder? Madonna santa, quello mi è tristemente noto perchè sul suo blog scrisse un articolo feroce sugli incel usando argomentazioni di darwinismo sociale. Il movimento maschile deve cacciare questi elementi. Come può uno che si definisce a favore dei diritti maschili accanirsi contro uomini vittinme di probelnmatiche causate dal femminismo?

[Finnegan]

Finalmente qualcuno che capisce con chi abbiamo a che fare! Puoi linkare quanto ha scritto e ogni altro materiale rilevante?

[Finnegan]

Hai ragione, Lauder ce l'ha con gli Incel. Puntualmente non è mancato l'attacco del tutto gratuito e off topic contro di loro:

https://mgtowitalia.wordpress.com/2020/05/26/il-femminismo-affondamento-pilotato-della-societa-di-forum-coscienza-maschile/

[Finnegan]

[johann]

santiago &c  sono i "Kerensky" della questione maschile?
l'eterno gioco delle parti:  la lezione di Kerensky,  il "moderato" che fece da battistrada al comunismo in Russia, è valida sempre e ovunque, ma chi e' stato  Aleksandr Fedorovic Kerensky. 
(liberamente tratto da uno scritto di r.de mattei)

Tra le date simboliche della storia mondiale, il 1917 occupa, per molte ragioni, un posto di rilievo. Con la Rivoluzione di Ottobre, la tesi di Marx, secondo cui il compito dei filosofi non era quello di conoscere il mondo, ma di trasformarlo, trovò la sua realizzazione in Lenin.
Ma assieme ai nomi di Marx, il profeta,  e Lenin il rivoluzionario,   il 1917 ne ha consegnato alla storia un altro:  quello di Aleksandr Fedorovic Kerensky, l'uomo che, tra il febbraio e l'ottobre del 1917, aprì ai bolscevichi la strada del potere.
A più' di un secolo di distanza la Rivoluzione del febbraio-marzo 1917, che precedette quella di Ottobre e che ebbe in Kerensky il suo protagonista, non va dimenticata, perché ci insegna come nella storia non c'è vittoria degli estremisti senza i cedimenti e le complicità dei moderati  (o sedicenti tali)
In Russia, nel terzo anno di guerra l'inverno del 1917, era stato eccezionalmente duro.  Il freddo aveva raggiunto punte di quaranta gradi sotto zero, bloccando il traffico ferroviario verso la capitale che dal 1914 aveva mutato il nome di San Pietroburgo, considerato troppo germanico, in quello di Pietrogrado.   Le trincee traboccavano di cadaveri e le agitazioni si propagavano nel Paese.
Lo Zar Nicola II seguiva gli eventi dal suo quartier generale di Mohilev, sul Dniepr, mentre la famiglia imperiale era riunita nella sontuosa residenza di Tsarkoe Selo, a ventisette chilometri da Pietrogrado.  Il 23 febbraio fu proclamato lo sciopero generale. Il 26 il reggimento Volynia aprì il fuoco sui dimostranti ammassati sulla Prospettiva Nevski.  Nicola quella sera annotò sul suo diario: «Ci sono stati disordini a Pietrogrado durante questi ultimi giorni e, con mia grande angustia, le truppe vi hanno partecipato».  Quando, il 27 febbraio, la sede della Duma fu occupata da soldati e da operai armati, le sommosse divennero Rivoluzione. La sera si riunì il prino Soviet di Pietrogrado, mentre anche a Mosca divampava l'insurrezione. Il giorno successivo lo Zar decise di lasciare Mohilev e di raggiungere la capitale, ma il treno imperiale fu bloccato dai rivoltosi e dirottato verso la città di Pskov nella Russia Bianca.

Aleksander Kerensky, giovane leader socialista della Duma, appoggiato dagli influenti circoli massonici del Paese, si pose abilmente alla testa del movimento. Il mattino del 2 marzo fu costituito un governo provvisorio, che inviò a Pskov due parlamentari per negoziare con lo Zar.  Nicola dichiarò di non riuscire a concepire la posizione di un monarca costituzionale che  regna ma non governa.  Egli preferiva l'abdicazione a quello che considerava il tradimento del proprio dovere di sovrano. Decise dunque di rinunziare al trono per sé e per il figlio Alessio, gravemente malato, affidando la successione al fratello Michele, senza immaginare che questi avrebbe abdicato a sua volta, consegnando il potere nelle mani della Repubblica.
Quello stesso giorno infatti, un gruppo di emissari della Duma, tra i quali Kerensky, convinsero il granduca Michele che se avesse accettato il trono,   avrebbe regnato soltanto poche ore, sufficienti per scatenare una guerra civile in cui egli sarebbe stato ucciso con tutti i suoi partigiani.
Quando Michele si arrese alle pressioni, Kerensky balzò in piedi e si precipitò verso di lui dichiarando: "Altezza, lei è un animo nobile" (il che, ricorda lo storico George Katkov, non impedì, che, quattro mesi dopo, lo stesso Kerensky ordinasse l'arresto del granduca).

La rinunzia al trono di Michele di Russia suggellò la fine della monarchia. Lo Zar per ordine del Soviet di Pietrogrado venne trasferito a Tsarkoe Selo e il 13 agosto 1917 deportato con tutta la famiglia imperiale in Siberia. Lo zar mancò di energia, ma non di una dignitosa rassegnazione che caratterizzò gli ultimi mesi della sua vita, fino al massacro di Ekaterinburg, il 13 giugno 1918.
La Francia e l'Inghilterra salutarono con soddisfazione la caduta dell'autocrate russo, con una incomprensione degli avvenimenti non minore di quella dei Paesi della Triplice Alleanza. Fu grazie all'appoggio della Germania, infatti, che Lenin tornò in patria, sul celebre "vagone piombato" e da Pietrogrado, il giorno seguente al suo ar rivo, il 4 aprile 1917, reclamò "tutto il potere ai Soviet".  Il primo ordine del giorno del nuovo governo, diretto al presidio militare di Pietrogrado disponeva che fossero creati "soviet" in tutte le unità dell'esercito e della marina. Si trattava dell'inizio del disfacimento delle forze armate.  Un secondo decreto proclamava l'amnistia generale, spalancando le porte delle prigioni ad agitatori politici e detenuti comuni. Il terzo provvedimento, il 14 aprile, introduceva una riforma agraria che prevedeva la confisca di tutte le proprietà terriere eccedenti un certo numero di ettari.
La situazione al fronte intanto precipitava, malgrado i proclami incendiari di kerensky  che dopo essere divenuto ministro della guerra assunse in luglio la guida del governo  le potenze occidentali lo consideravano un socialista moderato che avrebbe potuto arrestare il corso della rivoluzione ma kerensky come tutti i progressisti odiava i conservatori più dei rivoluzionari  quando nel settembre 1917 il generale Kornilov, comandante delle forze armate, preparò un piano di azione per rovesciare Lenin, il tentativo fallì perché Kerensky si appellò ai bolscevichi, armandoli e incitandoli contro il comune nemico controrivoluzionario.  Grazie alla disfatta di Kornilov, il movimento bolscevico si rafforzò in tutta la Russia e a partire dai primi di ottobre si preparò ad eliminare Kerensky, che aveva ormai svolto il suo ruolo di battistrada.
Kerensky si accorsese di essere solo: aveva liquidato tutte le forze che avrebbero potuto resistere ai bolscevichi e ormai non poteva contare che sugli allievi delle scuole militari di Pietrogrado e su qualche battaglione di donne che in un accesso di esaltazione patriottica avevano indossato le uniformi   Quando la sera del 24 ottobre Lenin prese il potere,  Kerensky fuggì da Pietrogrado, mentre i suoi ministri furono tutti arrestati.

Uno dei più attenti osservatori e seguaci della rivoluzione russa,  Antonio Gramsci,  fu molto critico per il fatto che il potere alla fine era stato conquistato con un colpo di stato  senza aver preliminarmente guadagnato ad esso la società civile.   In Italia, Gramsci riteneva "sana" la collaborazione con i cattolici che, negli anni Venti, si erano raccolti nelle fila del nascente partito Popolare.  «I popolari scrisse  nel: "L'Ordine Nuovo" - rappresentano una delle fasi necessarie al processo di sviluppo del proletariato italiano verso il comunismo.   Il cattolicesimo democratico fa ciò che il comunismo non potrebbe  mai fare:   amalgama,  ordina,  vivifica  e alla fine  .....si suicida.   I cattolici stanno ai socialisti     come .....Kerensky sta a Lenin

Negli anni Settanta del Novecento, riguardo all'america latina  Fabio Vidigal Xavi Silveira  definì Eduardo Frei,   l'uomo politico democristiano che precedette Salvador Allende,  il  "il Kerensky cileno".   Nel 1996, all'indomani della vittoria elettorale della sinistra, il Kerenski italiano si rivelo' Romano Prodi  e più tardi  il suo nipotino renzi completo l'opera di subordinazione totale di cio che rimaneva dello spirito dc alla neo sinistra "post-vetero"  per quanto attiene alla chiesa cattolica manco a dirlo la figura di Kerensky si adatta a "pennello" con il fesso di bergoglio
se vogliamo imparare qualcosa dalla storia dobbiamo diffidare di tutti coloro che in ogni situazione dirimente si fanno strada a colpi di moderatismo pieno di buon senso  (a senso unico)   di inclusivismo (asimmetrico)   di persuasione  (alla resa senza condizioni)  perche' quando una data situazione arriva al suo culmine qualche volta il miglior servizio che si puo dare a un più alto senso di giustizia e lasciare che la risoluzione pervenga direttamente dall'esito dello scontro delle tesi contrapposte  in altre parole contro il subdolo circuire e blandire dei Kerensky di ogni tempo  e quasi meglio darsi da fare per "procurar battaglia" in ogni situazione

documentato da radici cristiane

[Finnegan]

Come sempre hai centrato: il vero scopo di tutti questi soggetti è la neutralizzazione della questione maschile nel politicamente corretto, e nel lungo periodo il suo affondamento. AVFM è già andato giù, dopo esser stato ridotto a pantano LGBT che non leggeva più nessuno (lo spazio commenti si era desertificato).

Informo i lettori del forum che i miei commenti sotto un articolo di SANTIAGO su Stalker Sarai Tu sono stati CENSURATI.
Inutile sottolineare come tali commenti non contenessero gli INSULTI che gli amici di Santiago spammano su MGTOW Italia, ma si limitassero ad osservare che il tema pro trans è sempre più ricorrente su quel blog e altrove, nei post di Santiago.
Eccole le DUE FACCE dell'attivismo maschile: paternalismo condiscendente di Santiago su Questione Maschile (con sorristi e inviti al "dialogo"), insulti e censura fuori.

[Finnegan]

Prosegue l'inquinamento deliberato di uno spazio prima sano con tonnellate di sciocchezze che faranno fuggire gli utenti. I responsabili di questa farsa pagheranno:

Va da sé che non ho mai convissuto con una donna.

[Finnegan]

Questo (mai visto prima) si vede lontano un miglio che è stato "invitato" alla shitstorm perché ha commentato senza neanche leggere il mio nome (Coscienza Maschile), e ovviamente senza aver letto i miei commenti che dicono ben altro:

[Finnegan]

A dar man forte a Lauder non poteva mancare un altro della cricca di Stasi (dove vige tuttora la censura nei miei confronti), il "neutro" e "imparziale" Rino (recentemente proposto da un altro della combriccola a nostro rappresentate di "stati generali" della QM) che ha messo il suo sigillo sotto un articolo dello stesso Lauder:

Quando sostiene i membri della cricca, persino i più idioti Rino si sbraccia in assoluti da profeta:
"Ineccepibile. Nessuno può avere qualcosa da obiettare. La via della salvezza".
Come quando parla di certi libri come della bibbia della QM, con tanto di "diffida" a citarne altri. Un soggetto realmente imparziale innanzitutto ne avrebbe recensiti altri (e sono molti), e avrebbe detto: "Mi è piaciuto molto questo libro, che si va ad aggiungere ai tanti che, per fortuna, vengono pubblicati sui diritti maschili".

Ho l'impressione che queste uscite su obiezioni impossibili e Testi Unici tradiscano una volontà di predominio alla Pol Pot, di monopolio del discorso della QM. E che l'improvvisa presenza in blocco della cricca di Stasi (che censura) su MGTOW, non sia del tutto indipendente dal fatto, che il sottoscritto si era ritagliato uno spazio di sano cameratismo maschile lì.
Ma non metto in discussione la libertà di parola. Ci sentiamo presto.