La "società aperta" da Bergson a Soros

Aperto da Finnegan, 1 Agosto 2020, 07:16:17 AM

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Finnegan

Forse un giorno qualcuno mi spiegherà come mai quasi nessun attivista maschile nomina certi soggetti. Si noti la menzione di Bergson, cui uno dei primissimi antifemministi, Wyndham Lewis, dedicò un libro negli anni '20 (Il Tempo e l'Uomo Occidentale) che spiega tutte le contraddizioni ideologiche del cosiddetto progressismo (in realtà un regressismo):

QUANTO LA CHIESA DI BERGOGLIO AMA LA SOCIETÀ APERTA DI SOROS!

Pezzo Grosso ha visto con quanta amorevole attenzione, mentre si moltiplicano sbarchi di clandestini infetti da Paesi (Tunisa, Marocco, Bangladesh, Pakistan, Algeria) che apparentemente non soffrono di alcuna guerra, Avvenire, il giornale dei Vescovi italiani, e una volta anche dei cattolici italiani, abbia carezzevolmente seguito i magheggi un po' loschi di questo governo di avventurieri per modificare i Decreti sicurezza votati dagli stessi (i 5Stelle) al governo un anno fa, e ora aborriti perché si chiamano Decreti  Salvini (su di lui sia anátema, dice Avvenire). E poi come la Caritas cerca di mostrarci il volto "buono" di questo business...non perché abbia cospicui interessi economici nel giochetto, ma no, ma cosa andate a pensare...Così è nata questa riflessione che affidiamo alla vostra lettura. Certo, questi bei migranti pieni di Covid sono una manna dal cielo: per il Governo, che può prorogare, complice Mattarella, il golpe piccolo piccolo,  e per coop e caritas a cui Lamorgese ha raddoppiato i soldi per capo...ma non pensate male, è per nobili motivi, tutto questo.


Abbiamo spesso osservato, in questi sette anni, tantissime apparenti contraddizioni e incongruenze confondenti nel comportamento della chiesa bergogliana.

Tra queste la più curiosa è sempre stata, da una parte, quella dell'apertura alla accoglienza indiscriminata di immigrati, soprattutto islamici, persino, scopriamo, con varie malattie tra cui coronavirus e pertanto pure contagiosi.

Accompagnata però, da altra parte, da una misteriosa capacità organizzativa lucrosissima di ONG per trasporto e integrazione.

Come potete leggere negli allegati, si sta così arrivando ad attuare il famoso processo di sostituzione di lavoratori domestici in lockdown con lavoratori immigrati. Questo è il vero processo di sostituzione perché così si attua anche il processo di ripartizione della ricchezza e quindi del potere.

In un paese serio e normale ci sarebbero magistrati che avrebbero aperto decine di inchieste. Ma perché diavolo la mia Chiesa debba occuparsi quasi solo di immigrati (oltre che di ambiente, naturalmente) con tutte le anime da salvare che ci sono in sta povera Italia, sempre più povera economicamente e più che mai secolarizzata?

La curiosità in proposito rischiava di diventare morbosa, così ho dovuto parlarne con pensatori molto, molto " laici" e laicisti, che diversamente da me, son più aperti e coinvolti alla comprensione dei misteri del XXI secolo.

Forse ho svelato il mistero di perché da sette anni abbiamo una chiesa che si occupa quasi solo di immigrati, assimilando quasi totalmente il pensiero di Soros. Perché il pensiero di Soros è la nuova "Rivelazione", la via della salvezza da attuare nel XXI secolo, con la guida della Chiesa.

E Bergoglio ne è stato illuminato. Ma noi testoni non lo avevamo capito!

Come nasce la nuova "Rivelazione"? Dal 1932, grazie al pensiero di Henri Bergson, sviluppato da Karl Popper, trasformato in modello globale da parte di George Soros e infine adottato da Jorge Bergoglio, si è creata la cosiddetta "Società Aperta" (Nota: non si è capito in realtà bene se sia stato Bergoglio ad adottare detto pensiero o siano stati i padroni del pensiero ad adottare Bergoglio).

– Cosa si propone? La Società Aperta (su cui si fonda la nuova Rivelazione) si propone nobilissimi scopi: Realizzare l'uguaglianza universale; realizzare la redistribuzione della ricchezza; porre fine alle distinzione di classe sociale; porre fine a qualsiasi possibile conflitto; vincere discriminazioni sessuali, razziali, religiose; cancellare malattie e dolore (ovviamente...).

– Con quale programma? Il programma per riuscirci si fonda, secondo i nostri amici Popper e Soros, su un principio base di "apertura": <abbattere le barriere, i confini e aprire i porti>, e su un principio fondamentale filosofico: <Non ci sono verità assolute>.

Su questo presupposto la Società Aperta ha dichiarato guerra a ogni: – Autoritarismo –Sovranismo – Dogmatismo.

Ma una siffatta Società Aperta necessita la legittimizzazione morale da parte di una Autorità Morale globale. (Ciò perché il potere da abbattere si appoggia sempre a una religione che ne convalida la concessione ed autorizzazione, grazie al concetto meritocratico, virtuoso). E qui ci voleva un pontefice aperto a questa nuova "Rivelazione". I principi della nuova Rivelazione (quelli della Società Aperta) accettati, imposti o condivisi con l'attuale pontificato, son pertanto stati: – Anti Autoritarismo, spiegando che la Chiesa deve uscire e non ha nulla da insegnare.- Antisovranismo, insegnando che non ci sono confini da difendere da immigrazioni di ogni tipo e che è il confronto con culture diverse che migliora la società. – Antidogmatismo, spiegando che la Verità è soggetta a evoluzionismo darwiniano e che l'unica verità vera è quella scientifica.

Non vi è dubbio che il lettore usuale di Stilum Curiae ha immediatamente intuito che i tre nemici della Società Aperta, guarda caso, son i tre nemici di Papa Bergoglio, chissà perché?
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Derry

Citazione di: Finnegan il  1 Agosto 2020, 07:16:17 AM

Su questo presupposto la Società Aperta ha dichiarato guerra a ogni: – Autoritarismo –Sovranismo – Dogmatismo.

Ma una siffatta Società Aperta necessita la legittimizzazione morale da parte di una Autorità Morale globale. (Ciò perché il potere da abbattere si appoggia sempre a una religione che ne convalida la concessione ed autorizzazione, grazie al concetto meritocratico, virtuoso). E qui ci voleva un pontefice aperto a questa nuova "Rivelazione". I principi della nuova Rivelazione (quelli della Società Aperta) accettati, imposti o condivisi con l'attuale pontificato, son pertanto stati: – Anti Autoritarismo, spiegando che la Chiesa deve uscire e non ha nulla da insegnare.- Antisovranismo, insegnando che non ci sono confini da difendere da immigrazioni di ogni tipo e che è il confronto con culture diverse che migliora la società. – Antidogmatismo, spiegando che la Verità è soggetta a evoluzionismo darwiniano e che l'unica verità vera è quella scientifica.

Non vi è dubbio che il lettore usuale di Stilum Curiae ha immediatamente intuito che i tre nemici della Società Aperta, guarda caso, son i tre nemici di Papa Bergoglio, chissà perché?

Una sintesi lucidissima, come al solito.
Vorrei fare qualche considerazione sulla parte conclusiva, perchè a mio avviso il punto sta proprio lì.

Vediamo i singoli elementi: Autoritarismo. La Chiesa non ha nulla da insegnare? Ma i fatti stanno a dimostrare il contrario, non mi riferisco solo al fatto che ci sono duemila anni di civiltà costruita proprio sul Cristianesimo (scusate se è poco), ma anche la cultura attuale, pur con tutti i suoi difetti e superficialità, ne è profondamente permeata. Trovate un politico che, nel condannare l'evasione fiscale, non citi la frase evangelica "date a Cesare quel che è di Cesare", oppure quello che, colto con la tangente in tasca, non si appelli all'altrettano evangelico "chi è senza peccato, scagli la prima pietra".

Altro argomento: sovranismo. Se è vero che il confronto tra culture diverse porta ad un arricchimento, in quanto si suppone che ogni popolo abbia peculiarità e doti particolari, non si capisce perchè poi si vogliano uniformare e standardizzare tutti i popoli e le culture eliminando le differenze in nome del libero mercato; in tre parole: vive la difference. Inoltre non è chiaro perchè, pur rispettando culture diverse, un popolo non dovrebbe essere padrone di chiudere la porta a chi gli porta in casa cose nocive.

Infine, il dogmatismo. La scienza non è dogmatica perchè si limita a suggerire delle ipotesi, poi deve fornire delle prove sperimentali per suffragare l'ipotesi; tra l'altro, gli esperimenti devono essere riproducibili e la teoria stessa deve essere falsificabile...
"Nothing can stop the man with the right mental attitude from achieving his goal; nothing on earth can help the man with the wrong mental attitude."

johann

l'eresiarca di civilta' soros e compagni  e  il papa  un binomio che solo al tempo del suo predecessore BenedettoXVI avrebbe evocato nella testa di ogni buon cattolico quello del diavolo e l'acqua santa, in fondo c'e' solo un papa di differenza ma sembra passata un'intera era di civilta'.   Cosa sta succedendo?

Non c'e questione sociale che sulla diagnosi della metastasi dei suoi effetti sulla sociaeta' (basti vedere femminismo omo gender lgbt queer vegas e schifosaggini varie)  non rimandi  alla madre di tutte le guerre tutt'ora in corso dove la posta in gioco sono i principi dei principi alla base della concezione dell'essere umano su questo pianeta 
da una parte un nucleo di cattolici isolato anche dentro la chiesa che tiene botta sull'umanesimo cristiano tradizionale quello aristotelico tomista che ricerca la verita' sulle cose e legge la realta umana in senso verticale dal materiale allo spirituale partendo da assunti oggettivi e ontologici  con l'uso della ragione illuminata dalla fede  e  della fede rafforzata dalla ragione  e l'altro invece che elegge l'uomo a divinita'  e che dipana tutto il suo significo sul piano orrizontale della sua natura biologica e fisiologica e che fa discendere e dipendere il dato reale dal quanto viene partorito dalla sua mente   

un conflitto la cui posta in gioco per il sistema e' la rimozione definitiva dell'ultimo intoppo che separa la piena operativita' dell'oligarchia del deep state sul controllo e sul governo dei fondamentali dell'essere umano  in definitiva quello che lo separa dal poter attuare il totalitarismo più assoluto  quello che parte dal dominio sull'uomo per arrivare al dominio sul mondo
questo conflitto nato prima ma dichiarato ufficialmente con la rivoluzione francese  per gli "illuminati" della ragione e' nato perdente già' in partenza e tutte le sue trasformazioni nel tempo (nominalismo illuminismo razionalismo laicismo modernismo soggettivismo ecc ) dimostra  che ne sono consavevoli   percui  il fine giustifica i mezzi e ogni mezzo e lecito pur di evitare il confronto nel merito filosofico della controversia  e schiacciare  i  "fondamentalisti" e gli "integralisti" cattolici  (che invece nei propri convincimenti non hanno mai avuto bisogno di cambiare niente ..anzi)
un tempo lo si e fatto con la violenza della soppressione diretta  adesso con prassi e metodologie molto più "sottili" e subdole
direi effeminate dove alla rozza violenza si preferisce attuare un processo di logoramento e deterioramento caustico delle posizioni ideali più intransigenti dell'avversario attraverso l'uso metodico di ogni  ruffianeria  abbindolamento e circonlocuzione culturale   più abbietta  inganno menzogna mistificazione propaganda  tutto  pur di ammorbidire, mitigare, e se possibile far rinnegare le suddette posizioni
in questo senso bergoglio" e un "protagonista" in questa fase,  perche dopo il colpo di stato della deposizione di B.XVI e stato messo li di proposito per agevolare questo processo di sinistroitroitamento della chiesa cattolica egli impersonifica quel cattolicesimo progressista alla casini psicologicamente già' dato per vinto rispetto allo "spirito del mondo" che cerca per la "pace sociale" di trarre da ogni situazione il male minore anche al costo di rinnegarne i propri principi
tutta questa materia se vista sul terreno più concreto dello scontro in atto   si chiama bioetica  e tanto per fare un esempio più che mai attuale  basterebbe svelare (nessuno ne parla tantomeno bergoglio)  il mercimonio in quantita' industriale delle linee cellulari provenienti da bambini abortiti che si sta facendo per la ricerca e la produzione del  vaccino anti covid 19......   

per chi ha la pazienza di leggere a riguardo faccio seguito uno scritto del compianto mario palmaro che evidenza in modo adamantino questo stato di cose proprio nell'ambito della bioetica e degli interrogativi che solleva 
nb: il finale rappresenta al meglio bergoglio e i cattolici della sua codarda chiesa in "uscita" e per contro il senso più profondo dell'impegno quasi martire che chiama invece tutti quelli che sui principi non negoziabili vogliono testimoniare nei fatti una nuova resistenza civile finalizzata alla liberazione dall'oppressione ideologica dagli ex"liberatori"
Un uomo che è un uomo DEVE credere in qualcosa (dal film: il mio nome è nessuno)

johann

LE FRONTIERE DELLA BIOETICA:
Negli ultimi vent'anni la medicina e più in generale le scienze legate alla biologia hanno compiuto progressi enormi. Nello stesso tempo, però, questi vorticosi cambiamenti hanno sollevato una serie di interrogativi di carattere morale e giuridico che alimentano ansie e paure rispetto agli scenari del prossimo futuro.
Si è aperta una nuovissima fase della storia della scienza nella quale l'uomo rischia di trasformarsi da soggetto a oggetto di manipolazione, sperimentazione incontrollata, trasformazione della sua più intima natura. Di tutte queste inquietudini tenta di farsi carico una nuova disciplina: la bioetica.

UNA DISCIPLINA CHE INTERESSA TUTTI
Sono in molti a credere che la Bioetica sia una disciplina riservata agli esperti, una materia che riguardi teologi, filosofi, biologi, giuristi. In questa idea c'è una parte di verità: la bioetica richiede voglia di approfondire, studiare, aggiornarsi; gli esperti sono necessari. Ma non sono sufficienti. Non c'è problema bioetico del quale ognuno di noi possa dire: non mi riguarda. Potremo dire, parafrasando un ben noto slogan: io posso anche non interessarmi di bioetica; ma presto o tardi la bioetica si interesserà di me.
L'altro grande pericolo rispetto a questa materia è che la sua indubbia complessità possa indurre a pensare che nessuna verità sia raggiungibile: ognuno si tiene la sua idea, perché nessuno è in grado di stabilire una qualsiasi verità sull'uomo.
Questo è il relativismo più squallido: se la bioetica servisse a questo, beh, meglio non fosse mai nata. Il pericolo principale è questo: ridurre la bioetica a materia da Maurizio Costanzo Show, dove tutti dicono la loro e spenti i riflettori si lasciano senza aver fatto alcun passo verso la verità.
Eppure, noi sappiamo che non esiste uomo che non sia in grado di crearsi una serie di convinzioni morali di fronte ai problemi bioetici. L'esperto ci dirà che cos'è la fecondazione assistita, quando inizia la vita umana, che cos'è la donazione. Ma noi, con un minimo di informazione, siamo in grado di capire e di scegliere, di conoscere e di educare, di pensare e di esprimerci secondo la nostra identità, l'insieme di valori che ci sono cari, e per i quali siamo disposti a metterci in gioco.
Anche per le famiglie e per il loro compito educativo, la bioetica presenta una grande occasione per parlare con i figli dì cose grandi per affrontare con loro i temi cruciali dell'esistenza: il nascere morire, l'amore e la soffererenza
La bioetica non solo ci interessa; noi siamo immersi nella bioetica . Può essere molto utili sperimentare quello che gli psicologi  chiamano "processo di reidentificazione". La questione fecondazione assistita (è lecita, non è lecita ...) proviamo ad affrontarla così: domandiamoci: sarei stato contento di essere chiamato alla vita non con un atto d'amore dei miei genitori ma con un atto tecnico compiuto da qualcuno in un laboratorio?
Mi sarebbe piaciuto essere congelato nello stato embrionale e depositato nell'azoto liquido?  questo "modello operativo" può essere applicato con successo alle molte questioni poste sul tappeto da dibattito bioetico:   aborto, eutanasia diagnostica prenatale rapporto medico paziente eugenetica e cosi via 

CHE COS'E' LA BIOETICA, QUANDO NASCE A CHE SERVE
stanno facendo in modo che l'essere umano sia soddisfatto di se e non si ponga più domande  che viva come un animale un cane un gatto, Stanno fabbricando l'essere l'essere umano come prodotto finito. Questa è la tragedia perche' l'uomo oggi sta morendo   questo e' il lamento dell'intelluale francese André Frossard di fonte la tumultuoso sviluppo delle nuove tecnologie biomediche che rischiano di travolgere l'umanita
le prime avvisaglie che qualche cosa stava accadendo nei rapporti tra l'uomo e la scienza risalgono agli anni 60 e ad alcuni gravi episodi accaduti oltreoceano negli stati uniti (1962)
a Seattle viene istituita una commissione che ha il compito di stilare una graduatoria tra i pazienti che attendono di essere sottoposti a dialisi renale.  Un anno più tardi, al Jewish Chronic Disease Hospital di Brooklyn, cellule tumorali vive sono iniettate a scopo sperimentale a pazienti anziani senza il loro consenso, nel 1965 al willowbrook state hospital di new york il virus dell'epatite viene inoculato ad alcuni bambini handicappati (mio commento: oggi indigna più l'uso del termine handicappato che questo fatto)
tre esempi con un filo conduttore unico_ la scienza biologica scopre la necessita' di porsi domande etiche  non tutto cio che e' tecnicamente realizzabile e' moralmente acettabile,  la bioetica nasce di fronte ad esperimenti come questi che evocano nell'opinione pubblica americana la manipolazione selvaggia praticata nei lager nazisti.
La bioetica nasce come risposta a queste inquietudine: il primo a coniare il nuovo vocabolo, bioethic, è un oncologo statunitense, Van Rensselaer Potter. Siamo nel 1970. Dalle università americane, in particolare la Georgetown University di Washington, la nuova disciplina si diffonde prima negli States, e poi in Europa.
Ma la bioetica è certo scienza più antica: risuonava già nei magistrali radiomessaggi di Pio XII, e prima ancora in secoli e secoli di saggia deontologia medica, fino a risalire al precristiano giuramento di ippocrate
Oggi la bioetica è al centro del dibattito internazionale: aborto, fecondazione artificiale, eutanasia, dichiarazioni anticipate di trattamento sono argomenti da prima pagina. Dalla donazione agli embrioni congelati, dalle terapie geniche alla diagnosi prenatale, dagli "uteri in affitto" alla morte cerebrale, il ventaglio dei problemi e delle domande che interrogano medici e scienziati è assai ampio, ed è destinato ad allargarsi con il passare del tempo.
jacques Testart, medico francese, pioniere pentito della fecondazione artificiale, dice con terribile profezia: «Ciò che è possibile si farà». Compito della bioetica dovrebbe essere invece quello di tracciare una linea di demarcazione tra il lecito e l'illecito, tra ciò che è bene fare, e ciò che invece deve essere vietato anche se tecnicamente realizzabile.

LE OPZIONI ETICHE DI FONDO NEL CAMPO DELLA BIOETICA
Possiamo individuare - operando una semplificazione brutale ma efficace —tre grandi filoni di pensiero filosofico riassumono tre grandi correnti del pensiero bioetico:
a)Teoria del primato del singolo
b)Teorie utilitaristiche
c)Teorie radical libertarie

a. La teoria del primato del singolo 
Essa si poggia sulla difesa prioritaria della dignità di ogni singolo essere umano, che porta in sé un valore incolmabile, impareggiabile e non quantificabile. La chiameremo teoria del Primato del Singolo, per rifarci a Sòren Kierkegaard. Il singolo è colui che non ha prezzo.  Kierkegaard sottolinea che nell'uomo vale il primato del singolo sulla specie, mentre «nella specie animale vale sempre il principio: il singolo è inferiore al genere (l'animale è utilizzabile come mezzo per raggiungere un fine buono; l'animale ha un prezzo, e così via). II genere umano ha la caratteristica, appunto perché ogni simile è creato a immagine di Dio, che il singolo è più alto del genere».
Questa posizione affonda le sue radici in una prospettiva di fede, e in particolare nella tradizione giudaico-cristiana. Ma attenzione: non si identifica con una visione confessionale del diritto e dello Stato, né tanto meno con un orientamento irrazionale o fideistico.
Secondo questa concezione, il diritto interverrà nel campo della bioetica ogniqualvolta questi diritti inviolabili e indisponibili verranno minacciati o palesemente aggrediti. Questa concezione filosofica rimanda anche alle Teorie Giusnaturalistiche classiche, che hanno avuto in alcuni pensatori della Grecia classica e nei grandi pensatori cristiani dell'antichità e del Medioevo  i padri nobili più solidi e autentici. Teorie secondo le quali esistono principi non negoziabili e non trasformabili nel tempo, norme metagiuridiche, che dovrebbero riflettersi nella legge positiva. A queste teorie si deve l'affermazione della fondamentale dottrina della legge Ingiusta

b) Teorie utilitaristiche
Secondo queste teorie, è morale ciò che produce la felicità, o il benessere, o il maggior giovamento possibile al maggior numero di persone.
Gli atti umani saranno buoni o cattivi a seconda che siano utili al maggior numero di soggetti interessati.
Qui il singolo perde il suo primato, e il suo valore diventa una variabile dipendente. Dipendendente da che cosa? Dall'interesse che
coloro che vivono intorno a lui (madre famiglia, ospedale, nazione) hanno alla sua salvaguardia. Se ad esempio la sua sopravvivenza puo prevedibilmente provocare danni alla comunità, si può ipotizzare una norma che ne legittimi l'eliminazione
In questa prospettiva, il diritto si muove nel campo della bioetica privileggiando il cosiddetto interesse generale.
Dato che per appurare che è buono o cattivo non esistono norme generali date a priori, il legislatore deve osservare nella realta' gli sviluppi delle tecniche biomediche con la tendenza quindi a intervenire con un ritardo più o meno grande;  la società diventa simile a un vetrino con una coltura batterica nel quale il destino dei singoli batteri deve essere sacrificato per osservare ciò che accade dopo un certo periodo e a legiferare solo se si constata che una certa pratica provoca un danno rilevante non al singolo individuo, ma alla comunita'

c)prospettive radical-libertarie
in questa visione dell'uomo e del mondo non esistono punti di riferiomento oggettivi; ogni individuo è un'isola. Secondo l'immagine di robert foozick (1938-2002), ogni individuo si trova dentro una sfera morale nessuno può invadere questa sfera nemmeno lo Stato, salvo vi sia un esplicito consenso dell'interessato
queste dottrine sostengono in sostanza che di fronte a un dilemma morale "la scelta è già etica", qualunque essa sia.
in questa prospettiva, il diritto dovrebbe sostanzialmente disinteressarsi dei problemi bioetici: l'uomo è abbastanza maturo da decidere cosa fare con le nuove conoscenze tecnologiche; una limitazione verrebbe vista come limitazione sua libertà.
le teorie, come quelle al punto  b (utilitaristiche) e quelle al punto c (libertarie), si possono definire teorie positiviste, perché in sostanza negano l'esistenza di una qualsiasi verità oggettiva sull'uomo e costringono la nostra ragione dentro lo spazio angusto dell'immanenza. La metafisica non è contemplata in quanto non esiste o semplicemente non serve o non è conoscibile
per vivere e fare le nostre leggi possiamo, anzi, dobbiamo farne a meno  Dio non c'è   tutto è lecito tutto e' possibile perché "io sono dio". in queste visioni del mondo, il concetto di natura non è riconosciuto la società nasce da un contratto, un accordo fra consociati, i cui contenuti sono del tutto arbitrari e possono variare con il tempo. Non e' difficile riconoscere che la societa' in cui viviamo esprime una cultura e un diritto perfettamente allineati a questa visione.
siamo così di fronte a una morare procedurale", nel senso che l'unico punto fermo è il rispetto di alcune regole di procedura, (prassi) l'etica tende a scivolare sul versante meno glorioso dell'etichetta. (p.corretto)
In quest'ottica, cambia radicalmente la fonte del diritto, che non è più la giustizia, o il bene in senso antropologico oggettivo, ma molto più prosaicamente, l'autorità costituita,  il potere: Auctoritas, non veritas, facft legem (Hobbes, 1588-1660 Ca.).
Hans Kelsen (Praga 1881), sostituisce il concetto di legittimità a quello di giustizia. Ma se la legge vale semplicemente perché posta dall'autorità, su quale base potremo contestare aberrazioni come ad esempio il nazismo, le camere a gas, i gulag, i crimini di Pol Pot o l'eliminazione di sacerdoti e non comunisti avvenuta nel Triangolo della morte nel dopoguerra?

PROPORZIONALISMO E CATTOLICESIMO ITALIANO
Accanto a queste impostazioni dai contorni piuttosto definiti, e dotate se non altro di una loro coerenza interna, va profilandosi all'orizzonte da qualche anno una quarta via, che trova terreno fertile in particolare nel mondo cattolico italiano. (e qui entra in scena bergoglio e la sua funzione più "politica" che religiosa)  Si tratta di un approccio alle questioni di bioetica di segno fortemente politico, che persegue obiettivi parziali nelle diverse materie in discussione.
Lo scopo dichiarato non è l'affermazione della verità tutta intera, ma il raggiungimento di un punto di mediazione che scongiuri l'approvazione di una legge peggiore, oppure che modifichi in meglio una situazione giuridica considerata deteriore. Per conseguire un simile risultato, si ritiene opportuno smorzare i toni, attenuare i giudizi di valore sugli atti umani, valorizzare leggi che in passato sono state sempre qualificate come "gravemente ingiuste".
I prodotti tipici di questa mentalità compromissoria sono la legge 40 del 2004 sulla fecondazione artificiale, il giudizio "assolutorio" sulla legge 194 del 1978 sull'aborto, la legge in discussione al Parlamento sull'omofobia, dichiarazioni anticipate di trattamento.
Queste leggi vengono definite alternativamente "leggi imperfette", "buone leggi", o in alternativa "leggi non cattoliche ma di buon senso", con l'utilizzo di nuove categorie linguistiche ambigue e polisemantiche che sostituiscono il classico binomio leggi giuste/leggi ingiuste.
Questo modo di pensare esprime evidenti implicazioni proporzionalistiche, dottrina incompatibile con la morale classica naturale e cristiana. Il proporzionalismo si sostituisce alla categoria del bene e del male le ambigue categorie di meglio e del peggio, del male minore o del bene massimo possibile, rendendo il giudizio morale un terno al lotto, una mera finzione logica, una notte oscura nella quale tutte le vacche sono nere. E l'uomo brancola nel buio.

documentato da radici cristiane
Un uomo che è un uomo DEVE credere in qualcosa (dal film: il mio nome è nessuno)

Finnegan

#4
Citazione di: Derry il  2 Agosto 2020, 08:25:28 AM
Citazione di: Finnegan il  1 Agosto 2020, 07:16:17 AM

Su questo presupposto la Società Aperta ha dichiarato guerra a ogni: – Autoritarismo –Sovranismo – Dogmatismo.

Ma una siffatta Società Aperta necessita la legittimizzazione morale da parte di una Autorità Morale globale. (Ciò perché il potere da abbattere si appoggia sempre a una religione che ne convalida la concessione ed autorizzazione, grazie al concetto meritocratico, virtuoso). E qui ci voleva un pontefice aperto a questa nuova "Rivelazione". I principi della nuova Rivelazione (quelli della Società Aperta) accettati, imposti o condivisi con l'attuale pontificato, son pertanto stati: – Anti Autoritarismo, spiegando che la Chiesa deve uscire e non ha nulla da insegnare.- Antisovranismo, insegnando che non ci sono confini da difendere da immigrazioni di ogni tipo e che è il confronto con culture diverse che migliora la società. – Antidogmatismo, spiegando che la Verità è soggetta a evoluzionismo darwiniano e che l'unica verità vera è quella scientifica.

Non vi è dubbio che il lettore usuale di Stilum Curiae ha immediatamente intuito che i tre nemici della Società Aperta, guarda caso, son i tre nemici di Papa Bergoglio, chissà perché?

Una sintesi lucidissima, come al solito.
Vorrei fare qualche considerazione sulla parte conclusiva, perchè a mio avviso il punto sta proprio lì.

Vediamo i singoli elementi: Autoritarismo. La Chiesa non ha nulla da insegnare? Ma i fatti stanno a dimostrare il contrario, non mi riferisco solo al fatto che ci sono duemila anni di civiltà costruita proprio sul Cristianesimo (scusate se è poco), ma anche la cultura attuale, pur con tutti i suoi difetti e superficialità, ne è profondamente permeata. Trovate un politico che, nel condannare l'evasione fiscale, non citi la frase evangelica "date a Cesare quel che è di Cesare", oppure quello che, colto con la tangente in tasca, non si appelli all'altrettano evangelico "chi è senza peccato, scagli la prima pietra".

Altro argomento: sovranismo. Se è vero che il confronto tra culture diverse porta ad un arricchimento, in quanto si suppone che ogni popolo abbia peculiarità e doti particolari, non si capisce perchè poi si vogliano uniformare e standardizzare tutti i popoli e le culture eliminando le differenze in nome del libero mercato; in tre parole: vive la difference. Inoltre non è chiaro perchè, pur rispettando culture diverse, un popolo non dovrebbe essere padrone di chiudere la porta a chi gli porta in casa cose nocive.

Infine, il dogmatismo. La scienza non è dogmatica perchè si limita a suggerire delle ipotesi, poi deve fornire delle prove sperimentali per suffragare l'ipotesi; tra l'altro, gli esperimenti devono essere riproducibili e la teoria stessa deve essere falsificabile...
Ogni totalitarismo accusa gli avversari dei propri abusi di potere. Cos'è il pensiero unico se non autoritarismo?
Il futuro del mondo è una varietà di stati etnici-religiosi che non saranno in guerra, ma in fecondo dialogo. Però guerre potrebbero essercene se non ristabiliamo l'unità culturale dei territori.
Il nuovo dogma è la scienza, non quella genuina il cui principio è il dubbio ma quella appunto dogmatica e oscurantista, che censura scienziati con diversa opinione. Sono persino usciti libri che affermano che la scienza non può più progredire!
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Finnegan

Citazione di: johann il  2 Agosto 2020, 07:23:19 PM
un tempo lo si e fatto con la violenza della soppressione diretta  adesso con prassi e metodologie molto più "sottili" e subdole
direi effeminate dove alla rozza violenza si preferisce attuare un processo di logoramento e deterioramento caustico delle posizioni ideali più intransigenti dell'avversario attraverso l'uso metodico di ogni  ruffianeria  abbindolamento e circonlocuzione culturale   più abbietta  inganno menzogna mistificazione propaganda  tutto  pur di ammorbidire, mitigare, e se possibile far rinnegare le suddette posizioni
La cosa più inquietante è che vediamo all'opera queste tecniche professionali anche nell'ambito, teoricamente dilettantesco, della QM! Dialogo, confronto, unità, per non parlare delle repliche con nonsensi.

Palmaro è ottimo come sempre, meriterebbe un topic a sé.
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