Incel, mgtow o altro?

[Ent]

Tra le categorie secondo cui possono essere collocati i celibi rientrano quella degli Incel e quella degli Mgtow.
Gli Incel sono i celibi involontari, cioè coloro che sono celibi pur non volendo esserlo.
Mgtow è invece acronimo inglese per "uomini che vanno per la propria strada" (men going their own way); con queste parole si indicano coloro che hanno escluso le donne dal proprio progetto di vita.

Volendo esprimere sinteticamente la differenza tra le due categorie, si potrebbe affermare che gli Incel sono celibi per scelta altrui, gli Mgtow per scelta propria. Ma, a parer mio, questi modelli ideali sono difficilmente riscontrabili nella realtà, sicchè l'inquadramento nell'una o nell'altra categoria non appare così semplice come in teoria dovrebbe essere. E la ragione sta nella volontarietà, che, come accennavo, rappresenta il discrimine tra le due categorie.

Fatta questa premessa di carattere teorico, vorrei proporre due casi concreti, a mo' d'esempio.
1) Tizio, celibe, vorrebbe stare con una donna, non ha grandi pretese, ma tutte quelle con cui si relaziona lo respingono (o, crede lui, questo avverrebbe). Tizio è incel.
2) Anche Caio è celibe e non vorrebbe esserlo, ma, a differenza di Tizio, desidera un certo tipo di donna (per carattere, educazione, estetica) e non accetterebbe di stare con una che non soddisfi i requisiti prestabiliti. A parer mio, l'inquadramento di Caio - e così della maggior parte dei celibi - nell'una o nell'altra categoria è problematico: se è vero che Caio è celibe e non vorrebbe esserlo (parrebbe un incel), è anche vero  che avrebbe la possibilità di non essere celibe, ma egli preferisce essere celibe piuttosto che stare con una donna che non soddisfi i propri requisiti (parrebbe allora mgtow).

Un criterio discriminante potrebbe essere dato dalla prevalenza (tra disponibilità e contrarietà dei celibi nei confronti delle donne): chi fosse perlopiù disponibile sarebbe incel, chi fosse perlopiù selettivo, sarebbe mgtow. Difficile affermare che chi scarti il 90% delle donne sia un celibe involontario, poiché egli eserciterebbe la propria volontà nella maggior parte dei casi (e qui sta la prevalenza) per mantenere lo status di celibe; in realtà sarebbe più affine al gruppo mgtow, perché preferisce essere celibe allo stare con la maggior parte delle donne.

Perciò, attesa la frequente difformità dello stato del singolo celibe rispetto ai due suddetti modelli ideali, mi domando se non sarebbe opportuno limitare l'utilizzo di questa bipartizione schematica, per definirsi, più semplicemente, celibi.

[Finnegan]

E' così, Incel e MGTOW sono molto simili, tranne per il fatto che gli Incel tendono a essere respinti gli MGTOW no.
Non è vero come dicono sedicenti attivisti maschili (LGBT!) che gli Incel se potessero si sposerebbero, anche loro conoscono benissimo le conseguenze, come anche la scarsa lealtà delle donne odierne.
Poi ci sono anche gli MGTOW che non vogliono sposarsi o stare in coppia a prescindere, ma secondo me sono molto meno di quanti lo affermano.

D'altra parte come hai evidenziato queste eccessive suddivisioni sono superflue, ovvero dannose perché favoriscono la logica del divide et impera (infatti non mancano immotivati attacchi degli uni verso gli altri). Possono essere utili solo come fattore di aggregazione, per avvicinare più gente possibile a queste tematiche.

[dotar-sojat]

Spesso le differenze sono sottili, io ad esempio mi vedo in entrambe le categorie.
Sono indubbiamente incel perché, salvo una particolare e fugace occasione, sono sempre stato respinto, le ragazze non mi hanno mai guardato ecc ecc.
Però tempo fa mi sono dato un limite, se mi accaso entro i 40 anni bene, altrimenti lascio perdere e mi metto l'anima in pace. Questo mi ha aiutato molto per la serenità interiore, nonostante le pressioni famigliari e sociali che non cessano mai.
Scoprendo questo forum e, contemporaneamente, il redpillatore e il sito di mgtow italia, ho trovato riscontro in tanti pensieri che ho sempre avuto, e ora, a 42 anni, mi sono reso conto che una vita da zerbino o bancomat (per noi beta è così) non vale due o tre notti di sesso con una 6, se siamo fortunati. E poi ti rendi conto che la donna con cui vorresti condividere una vita e creare una famiglia non esiste, è un sogno che coltiviamo noi con i nostri desideri.
Noi possiamo permetterci, se ci va bene, una compagna a cui per il resto della vita dovremo sopportare capricci e pagare il conto, quando non le corna o un figlio non nostro, pena essere mollati, lasciati e abbandonati, magari con qualche denuncia gratuita di maltrattamento e la sottrazione della casa. Perché lei un altro betallocco lo trova, noi un'altra noi, e allora ci zerbiniamo.
Vale tutto questo un abbraccio e un paio di ciulate per compassione? Se la risposta è no, benvenuto tra i mgtow

[Finnegan]

ti rendi conto che la donna con cui vorresti condividere una vita e creare una famiglia non esiste, è un sogno che coltiviamo noi con i nostri desideri.

E' una consapevolezza cui prima o poi arriviamo tutti, spontaneamente decidendo di restare celibi malgrado il sogno (appunto) di metter su famiglia, o alla maniera difficile con la separazione.
E come hanno detto molti che si sono ammogliati, dopo il matrimonio i rapporti di coppia chiudono bottega. Senza contare che il sesso con una che sta con te per interesse può dare solo malessere.
La nostra società è un campo di macerie, non facciamoci ingannare dallo scintillio dei monumenti (del passato) e dei centri commerciali (templi del capriccio muliebre più assurdo). Ogni cultura ha un proprio "software" che la fa funzionare, la nostra è come il computer infettato da un virus, se non si provvederà alla svelta sarà perduta.
Pio XII disse che i cavalli dei cosacchi si sarebbero abbeverati a piazza S. Pietro, ma forse saranno i cammelli (o i SUV) che si aggireranno tra i resti di una gloriosa cultura:

E di questo dovremo ringraziare soprattutto le nostre care donne che a 40 anni "partoriscono" cani e gatti sfasciano famiglie per nulla.