Davide Stasi fa la plastica al suo blog. E mette l'agenda LGBT nel regolamento

Aperto da Finnegan, 14 Settembre 2020, 03:20:01 PM

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Finnegan

Prosegue inarrestabile la metamorfosi politicamente corretta e arcobaleno di Davide Stasi. Oggi fa la plastica al suo blog, che assume il nome La Fionda, certamente meno scomodo per il potere e i media femministi.
La Questione Maschile di Stasi e collaborazionisti scolora sempre più nell'insignificante, in una corsa al compromesso che sfocia nel nulla.
Grandi passi avanti nell'assimilazione della questione maschile all'agenda arcobaleno, talmente di "cruciale" importanza per i diritti maschili, che nel nuovo blog viene esplicitamente menzionata in ben due punti del regolamento. Citiamo in particolare questo:

La famiglia naturale è la cellula costitutiva del corpo comunitario e principale motore di sviluppo e tutela degli individui. La sua esistenza non è in contrapposizione con il riconoscimento della dignità o dei diritti e doveri naturali fondamentali per altri tipi di unioni basate sul reciproco sentimento e sul rispetto.

Abbiamo da un lato membri dello staff come Santiago Altaba che vogliono abolire giuridicamente il matrimonio invece di correggerne le attuali sperequazioni; dall'altro un regolamento che vuole riconoscere giuridicamente unioni contro natura, ai quali attribuisce dignità e diritti naturali. L'abolizione della normalità, della maschilità, in favore di aberrazioni ideologiche che tutti sanno spianare la strada alle adozioni.
In quel "non è in contrapposizione" c'è tutto il bipensiero di Stasi, che usa le parole come semplici mezzi per uno scopo. Lo conferma l'ultimo articolo del vecchio blog Stalker Sarai Tu, che più che far conoscere la verità sembra vendere un prodotto:

"Secondo alcuni analisti che ho interpellato, "Stalker sarai tu" è all'apice della sua espansione. Più di così non si può fare"

Magari il blog non cresce perché Stasi non ha idee, i suoi articoli sono un minestrone informe in cui infila gli avanzi di tutto e del contrario di tutto: contro il gender ma pro unioni omosessuali, un po' pro vita quando serve, qualunque cosa va bene per servire un'immangiabile brodaglia a un pubblico che Stasi pensa bersi tutto.
Dal cambio del nome, al regolamento, alle piroette ideologiche, sembra che la preoccupazione di Stasi sia quella di piacere ai piani alti piuttosto che di servire il pubblico maschile. Grave illusione, perché così si aliena entrambi come il potere sa bene, ma abbiamo già detto che Stasi non ha intelligenza politica o forse ha le mani legate da direttive superiori: perché chiudere un blog che ha già traffico e aprirne un altro con un nome insipido? Mistero.
Il meglio dei suoi articoli consiste in una contabilità spicciola di associazioni femministe, sicuramente utile per denunciare strutture parassitiche, ma che ha anche l'indiscutibile pregio di evitare questioni cruciali e non negoziabili per il genere maschile.

Ma dove Stasi mostra di non avere alcuna vergogna è nel fare la vittima: di censure, che lui stesso applica tranne che con l'opposizione di comodo di femministe che non portano argomenti; di gogne, che lui stesso pratica verso il sottoscritto, direttamente su Facebook o per interposta persona (cito lui stesso) "colpendo in modo sotterraneo, trasversale, mafioso". De te ipsum fabula narratur. E' il segno più evidente di chi non ha argomenti, come le femministe con cui pubblicamente aspira all'alleanza (uscite davvero assurde, degne di un certo Pensatoio che gli utenti di vecchia data ricordano).
Mentre il lupo si traveste da pecora (era la copertina del suo blog), prosegue discreto il tentativo di isolamento del sottoscritto, invitando l'admin di un forum dove scrivo ad interviste (sorvegliato dalla psicologa), includendolo nello staff del nuovo blog, nella non troppo segreta speranza che i loro "salotti buoni" lo ammorbidiscano, come i nostri politici a Bruxelles. Il che non fa astenere il nostro da reiterati insulti alla categoria che quel forum rappresenta, ma Stasi è fatto così, bisogna capirlo.
In un altro forum dove intervengo, che era stato ignorato per anni, prosegue la shitstorm dei collaboratori di Stasi che si danno reciproco supporto (compreso Rino Dalla Vecchia-Barnart, quello che dice "ci vuole la pace" ma prepara la guerra, quello che secondo un altro fido di Stasi doveva "rappresentarci tutti"), come in questo commento di Rino ad un post di Lauder:


Rino Dalla Vecchia, quanto si cade in basso a sostenere soggetti che scrivono cose simili?



Certo, quell'LGBT sostiene come te la riproduzione artificiale, che metterà fuori gioco la paternità che Altaba, altro membro del clan Stasi considera "non esistente in natura" e inventata dalle femmine per fregare l'uomo. Vedasi quest'ode di Rino all'utero artificiale "volentieri pubblicata" sul blog-spazzatura del suddetto LGBT:


Siamo al livello più idiota ed immaturo, da ripetenti della scuola dell'obbligo, a riprova che quando la Questione Maschile dimentica certi principi fondamentali si autodistrugge. Come è avvenuto per AVFM, infestato da Lauder e chiuso; per Stalker Sarai Tu, infestato da Lauder ed "ibernato"; e probabilmente domani anche per altri spazi che scendono al di sotto della più elementare decenza.
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Il Conte di Lautréamont

E' incredibile! La chiusura di SST è come un fulmine a ciel sereno. Da Stasi mi aspetto tutto e il contrario di tutto. Purtroppo per lui, non riesce a scrollarsi di dosso il suo passato di politico abituato ai compromessi e ai trasformismi. Si sciolgono alleanze e se ne fanno altre. Se cita gli analisti allora significa che si può chiudere per problemi di marketing e non per una questione di principi. Che è come dire che domani si può essere un pò femministi, sposare teorie LGBT per ampliare i consensi. A me risulta che i siti femministi sono semideserti e in confronto a loro 12 commenti in un giorno è un traguardo. Comunque staremo a vedere dove la fionda scaglierà la sua pietruzza e quanto male farà.

Finnegan

Citazione di: Il Conte di Lautréamont il 14 Settembre 2020, 09:22:10 PM
E' incredibile! La chiusura di SST è come un fulmine a ciel sereno. Da Stasi mi aspetto tutto e il contrario di tutto. Purtroppo per lui, non riesce a scrollarsi di dosso il suo passato di politico abituato ai compromessi e ai trasformismi. Si sciolgono alleanze e se ne fanno altre. Se cita gli analisti allora significa che si può chiudere per problemi di marketing e non per una questione di principi. Che è come dire che domani si può essere un pò femministi, sposare teorie LGBT per ampliare i consensi.
Sì è incredibile, perché il pubblico che lo legge occasionalmente molte cose non le sa. La questione maschile ha bisogno di idee chiare e di gente che ci crede davvero, non di opportunisti.
Come ho detto, chi scende a simili compromessi - e chiude pure il suo blog senza motivo apparente - non ha intelligenza politica oppure è vincolato da ordini dall'alto.
CitazioneComunque staremo a vedere dove la fionda scaglierà la sua pietruzza e quanto male farà.
Sbaglierò ma quel blog non mi pare avviato a fulgidi destini, specialmente per i forti compromessi col pensiero dominante e le idee volutamente vaghe e contraddittorie che ne derivano.
Se a questo aggiungiamo teorie bislacche sulla paternità che non esiste in natura (con buona pace dei tanti separati alle prese con giudici e affidi), sembra probabile che scomparirà nel chiacchiericcio del web, oppure chiuderà come già AVFM e altri spazi "ibernati".
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Il Conte di Lautréamont

Anche a me sembra che SST abbia chiuso ubbidendo ad ordini dall'alto. Ha dato fastidio il "conteggio infame" oppure la ricerca che ha svolto sulla violenza domestica delle donne sugli uomini, tanto per fare qualche esempio. Anche perchè tra i tanti articoli discutibili e poco coerenti comunque c'era informazione che dava fastidio ai piani alti di Rosa Nostra. Ti ricordi il caso eclatante di quella femminista premiata da Mattarella per il suo impegno contro la violenza sulle donne condannata a sei anni per aver tentato di ammazzare il marito con un numero imprecisato di coltellate? Ecco, in questo momento non mi ricordo il nome, ma Stasi fu il primo a farne un articolo, che ricordo apparve solo in qualche altra testata giornalistica come Libero Quotidiano, mentre la notizia venne generalmente ignorata.
Sulla "Fionda" non posso ancora esprimermi. Si paragona a Davide contro Golia. Che dire? Il ragazzo è modesto.

Finnegan

Come ho sempre detto quel lavoro lo faceva bene, anche perché disponeva forse di fonti di informazione credo non accessibili a chiunque. Ma per dare battaglia alla roccaforte rosa devi avere le spalle larghe, se poi ti costringono a chiudere non hai ottenuto granché.

Ma l'oggetto dei miei topic su Stasi è un altro: come mai fa tanti compromessi su principi non negoziabili della Questione Maschile? Perché gli preme tanto allearsi con gli LGBT e addirittura con le FEMMINISTE? Non sarà un altro Grillo (in scala 1:200) che prima fa discorsi demagogici e una volta arrivato dove doveva arrivare si allea col potere e tradisce chi gli dà fiducia?

Inoltre, perché i suoi collaboratori conducono una guerra sotterranea AD PERSONAM nei miei confronti invece di replicare sugli argomenti, gettando fango nei siti maschili dove scrivo o invitandone gli admin nei loro "salotti buoni"? Ti pare un modo corretto di comportarsi? Chi ha idee valide non agisce così.

PS Per ordini dall'alto non intendo necessariamente del nemico. Forse (mia opinione personale) Stasi ha qualche referente di potere che gli dice cosa dire e cosa fare.
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johann

stasi stasi ...perche tu stasi!    in fondo se penso a lui e a tutta la massa di quelli come lui  non posso fare a meno di rilevare un "peccato originale"  legato al loro modo d'essere   premesso che come fanno gli animali,  non credo che tra gli umani,  si sia ancora arrivati  a <vivere per vivere>    se tu ti prendi uno "stasi"  qualsiasi,  te lo giri e rigiri  a tutto tondo cercando di individuare il grado di consapevolezza esistenziale,  e' sicuro che alla fine ti ritrovi ad avere a che fare con una specie di <attendente agli ordini>   un essere costitutivamente "dipendente" in senso antropologico,  un essere del tutto inabile a determinarsi in autonomia di valori,   se poi, di valori si tratta, anziche' viverli  scopri che preferisce di gran lunga recitarli.   In totale soluzione di continuita' rispetto al legame di  coerenza e di non contraddizione che qualsiasi  assunto ideale, o qualsiasi principio dovrebbe in teoria rivendicare da chi dice di professarlo  questa genia si e' invece adattata a "fluttuare" sulla superficie del significato delle cose e a scappare prontamente da tutte quelle situazioni che intelletualmente parlando comporta una resa dei conti  rispetto alle proprie "convinzioni"  (ammesso che le abbia)

abbiamo quindi un'umanita' culturalmente: mutevole, sbarazzina e volubile che nel rapportarsi alle questioni non intende compromettersi  prendendo le parti di niente e nessuno,  un'umanita' pervicacemente inchiodata  in territorio relativista  dove i <si> sono anche <no>  dove il giusto puoi essere anche sbagliato  dove la "ragione non ha sempre ragione"  dove nulla e' risolutivo,   un'umanita' che detesta  dogmi, assiomi, e ogni altra condizione moralmente e umanamente vincolante  in poche parole un'umanita marcatamente e irrimediabilmente effeminata,  La chiave di volta con cui questa umanita' "stasiforme"  giustifica  a se stessa un simile atteggiamento culturale e' un concetto di liberta' talmente idealizzato, immane, e anarcoide da essere fuori dalla portata interpretativa della stessa ragione umana    ora,  si da il caso che come scrisse  il cardinale biffi    <l'equita' dell'atto libero si giudica dall'equita del fine che persegue>   cioe' e' cio' che con la liberta' scelgo di fare,  o non fare,  che mi qualifica come persona libera e indipendente,   la liberta' nella sua essenza semplicemente non ha senso se e' priva di un orrizonte etico,  tolto questo  rimane solo un anelito astratto che nell'impraticabilita' di un'interazione con la vita reale   prima o poi finisce  nella categoria mentale dell'ideologia con tutto quello che ne consegue.

quindi chi come stasi proclama  < io sono libero......e basta >  in  realta  rivendica per se una precondizione di anarchia totale,  una emancipazione radicale non tanto rispetto a una politica o a una dottrina  ma rispetto agli stessi vincoli di responsabilita' e coerenza  che implica il  tenere una linea di condotta,    con il risultato di assumere un atteggiamento ideologicamente neutrale  e "laicista" verso tutto e tutti,  anche rispetto a se stessi  ....deflagrata dal proprio concetto di liberta', ....senza alcuna consistenza valoriale e identitaria  l'umanita di stasi, e' una "cosa"  dalla consistenza culturale  "aeriforme" sempre alla caccia di un qualsiasi aggregato ideale che gli consenta di "informarsi"  e di darsi una ragione sociale,   praticamente un volume che cerca una forma per essere "qualcosa"  esattamente la condizione esistenziale antropologica delle femmine  e come per le femmine   costituisce  masse umane istintivamente conformiste,  vulnerabili alla strumentalizzazione  ...e quando questo succede, docili alla manipolazione,  niente di meglio per tutte quelle agenzie di potere globaliste  per lo più occulte  che abbisognano per i loro piani  egemonici  di "masse  da soma" da poter sfruttare e maneggiare a piacimento   si puo dire che  l'eterea  umanita di stasi  e' progressista  non perche ci crede  in quanto e' incapace di interiorizzare qualsiasi modello di umanesimo  ma perche  prostituendosi ad esso e  diventata il "terminale" operativo contemporaneo del lungo processo caustico introdotto nelle nostre societa' dall'infame quadriglia illuminista:  relavismo, materialismo, laicismo, e secolarismo 

a riguardo si puo fare l'esempio di come questa gente si rapporta con il tema della morale:  non e' l'uomo che deve conformarsi alla morale oggettiva e permanente,  ma quest'ultima che deve adattarsi all'uomo in un esecizio di customizzazione ad personam  dove ognuno se la "tira e se l'aggiusta" su misura per il proprio tornaconto d'immagine  a conferma basta pensare al tema dell'immigrazione dove li senti sblaterare e strepitare da ogni pulpito "restiamo umani  ani....ani.."   ma  vorrei chiedergli a quale modello di umanita' si riferiscono,  perche se e' quella che si commuove per gli emigranti o i cani abbandonati e tace omertosa sulla propria responsabilita' ideologica  per gli ~80000 italiani che vengono ammazzati ogni anno  con l'aborto privandoli  del diritto  n°1  di poter vivere ....beh!  se per loro questa e' "umanita'" dichiaro che e' il contrario della mia       
l'ideologia progressista e l'elemento liquido caustico,  l'umanita di stasi informata in esso  rappresenta il mare che opportunamente scosso  puo' a colpi di tsunami (maggioranze numeriche) demolire in modo democratico intere societa   

ed ecco il punto  stasi e tutti quelli come lui non sono credibili  nelle loro posizioni  perche sono l'inerposta umanita "da soma" di istanze ideologiche esterne a loro   dare loro credito e cercare il dialogo  con loro  non serve  un c...  perche sono interlocutori che non rappresentano un c.....  non si affrontano le tematiche cruciali che oggi investono la condizione umana (come la Q.M) con loro perche' farlo significa infognarsi  in un labirinto dialettico fatto apposta per far dimenticare il motivo del dialogo  e alla lunga la certezza delle proprie stesse idee,  per quanto ne so in questo mondo dove nessuno si scandalizza più di niente non sarebbe affatto sconcertante se tra poco questa gente che si e' consegnata schiava al paradigma ideologico progressista responsabile di tutta l'involuzione immorale e depravata che ha ridotto in ginocchio le nostre societa'   sia la stessa che cascando dalle nuvole con la massima indifferenza e disinvoltura si reinventi bachettona e magari confessionale  per strigliare tutto e tutti  sulla necessita' di lanciare una "crociata"  volta  a  ri-moralizzare la societa attraverso la  necessita di  "riscoprire" i  perduti valori tradizionali  di cui si scopre unica vera interprete!?
Un uomo che è un uomo DEVE credere in qualcosa (dal film: il mio nome è nessuno)

Finnegan

Non ho dubbi: tantissimi si sono riciclati, da Giorgio Bocca a Dario Fo a Scalfari, archetipo del progressismo nichilista. Già ora Stasi si atteggia a pro vita, anti gender, ma anche pro matrimoni gay (=adozioni e utero artificiale) in una confusione che non può non partire dalla sua testa.
Anche per una questione di dignità questi soggetti non andrebbero difesi o giustificati, mai. Fate questo favore alla questione maschile.
Questo post svela gli abissi di comportamenti umani che ripugnano al senso comune e che sono l'equivalente intellettuale della personalità gender-fluid. Lo metto in evidenza.

Finora ho parlato di cinismo, ma certa umanità contemporanea è indegna persino di Machiavelli. Non tradisce idee o principi etici perché neanche è in grado di capire cosa siano: il loro senso semplicemente le sfugge, da figlia della cultura del mercato che tutto riduce a merce li vede solo come prodotti da vendere, facendo percepire una miseria morale che suscita compassione.

E' il prodotto dell'abbrutimento delle masse, rese confuse e disorientate dalla de-civilizzazione a tappe forzate. Un sonno della ragione che genera vaneggiamenti come il coito coercitivo, la paternità di gruppo, il glande che impedisce la procreazione del rivale... il pensiero informe che crede di spiegare tutto mediante il regresso nella più radicale irrazionalità.
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Il Conte di Lautréamont

Ma c'è qualcuno che mi può spiegare come mai Stasi non compare nella redazione de La Fionda? Non è che a forza di sventolare come una banderuola al vento, si sia fatto strappare definitivamente da un colpo politically correct di libeccio?

Finnegan

Secondo me è una progressiva ritirata in sordina, magari per non traumatizzare i suoi adoratori, alcuni dei quali benché di età matura gli sono devoti come al guru di una setta.
All'inizio ha fatto un lavoro eccellente con Rosa Nostra, che ho anche diffuso su FB con campagne a pagamento. Ma per un simile attacco frontale devi avere le spalle larghe, altrimenti meglio la guerriglia della resa.
Questa strategia però mi ricorda da vicinissimo il suo concittadino Grillo, che all'inizio diffondeva notizie inaudite sulla finanza, sulle multinazionali meglio di Snowden e poi si è ritrovato a fare la stampella del potere.
Ma non mi rallegro per i motivi per cui è avvenuta questa ritirata. D'altra parte diversi admin di forum di controinformazione, spazi maschili compresi, sono stati indagati e/o condannati, addirittura un tale che aveva pubblicato un fotomontaggio satirico sulla Boldrini si è ritrovato in casa la Dogos coi passamontagna (mentre boss mafiosi latitano da decenni e immigrati picchiano impunemente poliziotti).
Detto questo i diritti maschili non hanno bisogno di banderuole, di aspiranti (e non corrisposti) alleati del nemico, di falsi uomini che inoculano il loro virus ideologico in tutti i siti sotto il sole. Si può essere di destra, di sinistra, pinzocheri e mangiapreti ma esiste un nucleo fondamentale della questione maschile, senza il quale si è nemici degli uomini.
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